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Autore: Euph    02/09/2010    1 recensioni
Il ragazzo si tolse il cappuccio, rivelando un cespuglio di capelli castano chiaro scompigliati e due occhi color nocciola.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio sguardo si perse nel cielo di quel piovoso e grigio pomeriggio d’autunno inglese. Per sbaglio urtai un signore che andava nella direzione opposta alla mia, così i miei occhi tornarono a fissare la grande e affollata via.
-Rose, tutto a posto? Ti vedo stanca. Cerca di resistere, siamo quasi arrivate- disse Isabel.
Così dicendo, svoltò in un vicolo, lasciandosi alle spalle la via caotica. La mia amica si fermò davanti ad una piccola libreria. Era la sua preferita, conosceva il proprietario e vi trovava sempre dei libri molto interessanti. Questa volta ero io a volerci entrare, avevo bisogno di un libro particolare, che mi piacesse davvero.
Varcammo la piccola porta d’ingresso e mi trovai in mezzo a scaffali altissimi. Mi sentivo quasi in soggezione.
-Ehi Isa! Tutto bene? Cosa ti porta da queste parti? Che libro cerchi stavolta?
La raffica di domande proveniva da dietro il bancone. Un uomo minuto le sorrideva in modo allegro.
-Ehi Daniel! Tutto bene,grazie. Tu come stai?
-Oh, non c’è male. Solita routine. Allora, cosa cerchi di preciso?
-Uh, stavolta non è per me. Questa è la mia amica Rose, sta cercando un libro particolare che la distragga quando ha bisogno di staccare dal mondo reale. Hai qualcosa che può fare al caso suo?
-Dovrei avere qualcosa nel retro, aspetta un attimo.- e scomparve dietro uno scaffale.
Mi guardai intorno per osservare tutti quei libri. Quante storie, quante lacrime, quante risate si racchiudevano in quelle pagine?

Ad un tratto la porta si aprì di scatto.
-Danny, sono tornato. Sappi che per comprarti quella dannata brioche mi sono completamente bagnato.
-Ciao Will!- disse Isabel. –Per quanto tempo ancora hai intenzione di fare da schiavo a Daniel?
Il ragazzo si tolse il cappuccio, rivelando un cespuglio di capelli castano chiaro scompigliati e due occhi color nocciola. Appena vide Isabel, scostò la sciarpa che aveva avvolto intorno al collo tirata fin sotto al naso, rivelando un paio di labbra carnose e rosse per il freddo. Le rivolse anche lui un largo sorriso.
-Ciao Isa. Come stai? -Oh, io bene. Tu invece sei completamente bagnato…- rise. -Davvero? Non me n’ero reso conto.- soffocò anche lui una risata. Poi si voltò verso di me e sorrise, ma in modo diverso da prima. Era un sorriso dolcissimo.
-Piacere, William.- allungò una mano verso di me. Ero rimasta spiazzata da quel sorriso, evidentemente dovevo essere rimasta imbambolata, perché Isabel mi tirò una gomitata.
-Ah… Rose, piacere mio.- farfugliai, stringendogli goffamente la mano.
In quel momento Daniel spuntò da dietro gli scaffali e si diresse verso il bancone, dove William aveva posato la sua brioche.
-Mmmh, buona! Grazie Will.- esclamò con la bocca piena. Deglutì. –Ah, giusto. Rose, c’è un libro che potrebbe fare al caso tuo sul terzo ripiano alla tua sinistra. Will, puoi prenderlo tu per favore? E’ quello con la copertina rossa.
Will lo sfilò dal ripiano e me lo porse. Mentre lo prendevo tra le mani, sentii le sue dita ancora umide sfiorare le mie. Il battito del mio cuore aumentò e le mie guance divennero così rosse da essere in tinta con la copertina del libro. Lui sorrise di nuovo dolcemente. Bene, grazie, peggiora pure la situazione. Tanto sono già in imbarazzo.
-Ascolta, se vuoi posso ordinarti libri simili a quello che tieni in mano. Lasciami il tuo numero e quando arrivano ti faccio sapere.- disse Danny mentre infilavo il portafogli in borsa.
-Oh, si, grazie mille. Se non è un disturbo…
-Ma quale disturbo?!? Questo e altro per le amiche di Isa.
La mia amica rise e cominciò a scherzare con l’uomo. Nonostante la notevole differenza d’età, andavano d’accordo e chiaramente c’era molta confidenza tra i due.
-Oh, cielo. Io devo scappare!- disse Isa. –Dovevo essere a casa mezz’ora fa! Rose, scusami se ti abbandono così. Will, potresti accompagnarla a casa?
-Vai tranquilla Isa, è in buone mani.- rispose lui. Oh mannaggia. Pessima situazione.

-Che scuola frequenti?- mi chiese Will, scrutandomi da sotto il cappuccio della felpa.
-Frequento l’indirizzo di psicologia alla Sheldon.
-Davvero? Io sono al Dennett, scientifico.
-E nel tempo libero fai da schiavetto a Danny.- lo presi in giro io.
-Ahahah! No, no. Semplicemente lo aiuto in negozio e lui mi sfrutta crudelmente.
-Capisco. Bene, io sono arrivata.- dissi, mentre cercavo le chiavi nella borsa. –Ci vediamo.
-A presto, Rose.- Sorrise ancora in quel modo.
Arrossii nuovamente e gli sorrisi a mia volta, chiudendo poi in fretta il portone.

  
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