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Autore: Sweet Madness    02/09/2010    5 recensioni
Spoiler quinta stagione! Cacciare con un arcangelo/trickster ha i suoi vantaggi, ma anche tanti, tanti svantaggi. Dean lo impara a sue spese quando viene ucciso da un demone e si ritrova con l'anima legata ad un diario finito nelle mani di un'adolescente decisamente complessata.
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nessuna stagione
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A/N: Sì lo so, teoricamente dovrei finire “Castiel’s First Date”, ma quest’idea non aveva nessuna intenzione di lasciare il mio cervello quindi... Nella mia mente bacata dopo aver sventato l'Apocalisse tutti insieme Gabriel e Cas viaggiano e cacciano con Sam e Dean (yay! Il sogno di ogni fangirl)

Disclaimer: Stavo giusto andando a firmare il contratto che mi avrebbe dato pieno possesso dei ragazzi quando sono stata brutalmente rapita da dei loschi figuri che si fanno chiamare “Impala lover”, “Stanford student” e “Huggy Bear”, purtroppo indossano delle maschere e non so dirvi chi sono. Tutto ciò per dirvi che non possiedo nulla. Ancora.

Dear Diary. No Wait. Dear Dean.

Prologue

Le ruote dell’Impala sfrecciavano sull’asfalto bagnato dalla pioggia, i quattro passeggeri scrutavano la strada, gli unici rumori udibili erano il tamburellare delle gocce d’acqua che si infrangevano sulla carrozzeria lucente del veicolo ed il motore dello stesso.

Nessuno osava rompere quel silenzio carico di tensione.

“Dean come devo dirti che mi dispiace? Non sapevo assolutamente che fosse un uomo, voglio dire l’hai visto?” sbottò all’improvviso Gabriel facendo sussultare i due cacciatori ormai abituati all’assenza di suoni e guadagnandosi una strana occhiata dal fratello.

“Gabriel, non avevamo concordato di non parlarne più?” chiese Dean, la voce più bassa di almeno due ottave, tutto ciò che voleva era dimenticare. Senza contare che in quel preciso momento la sua preoccupazione era rivolta altrove.

“Lo so, lo so, quello che succede a Las Vegas rimane a Las Vegas, ma è da quando siamo ripartiti che parli a malapena” ribatté l’arcangelo continuando a ricevere occhiatacce da Castiel, seduto accanto a lui, e da Sam che ora si era girato a guardarlo.

“Cavolo Gabe! Ma li hai notati i demoni che ci inseguono neanche fossimo in un dannatissimo film d’azione?” sbottò il maggiore dei Winchester.

“Ah, quelli, beh sì, ma non credevo che un paio di demoni fossero un problema per Mr. Faccio Fuori Demoni Neanche Mi Pagassero Per Farlo e suo fratello Mr. Uccidere Demoni Mi Libererà Dal Fardello Della Colpa E Mi Redimerà” replicò il diretto interessato, la voce permeata di sarcasmo “Sai però, quella del film d’azione non è una cattiva idea, preferisci “The Fast And The Furious” o “Indiana Jones”?”.

“Cas, sei sicuro di non poter fare nulla?” chiese Sam ignorando apertamente l’arcangelo.

“Sì, sono diventati più furbi, si sono tatuati sigilli enochiani addosso, né io né Gabriel possiamo toccarli o usare i nostri poteri su di loro” rispose l’angelo, aggrottando le sopracciglia, cercando una soluzione.

“C’è un centro commerciale a pochi metri, li attiriamo sul tetto, li prendiamo di sorpresa e li uccidiamo con il coltello” disse improvvisamente Gabriel con una nota annoiata nella voce e senza alzare gli occhi dalle proprie unghie, improvvisamente l’elemento più interessante del mondo.

“Gabriel, amico, non cessi mai di sorprendermi” disse Dean, con un sorriso divertito sul volto “quando non fai il completo idiota sei quasi intelligente”.

Con un’abile torsione dello sterzo il cacciatore parcheggiò l’auto in uno dei posti rimasti vuoti.

“Allora, il piano è questo, io e Sam andiamo sul tetto, prepariamo una trappola del Diavolo, appena arrivano, Gabriel e Cas li attirano da noi, facendo in  modo che nessuno si faccia male, alla fine li uccidiamo con il coltello, tutto chiaro?”

“Chiaro” risposero gli altri tre all’unisono prima di uscire dalla macchina.

L’attesa sul tetto sferzato dalla pioggia era estenuante, sembrava infinita, i secondi scorrevano lenti come ore, ad un tratto i due esseri celesti si materializzarono di fronte ai due fratelli.

“Stanno arrivando” disse Castiel mantenendo un tono di voce quasi inaudibile.

La porta che dava sul tetto si spalancò, il rumore attutito da quello del vento che fischiava in tutte le direzioni, i due demoni la oltrepassarono, armi in mano e orribili ghigni sul volto.

Un attimo e tutto si concluse, niente parole, niente grida, in meno di un minuto entrambi gli esseri infernali erano stati uccisi.

“Okay, io direi che ci siamo meritati un po’ di riposo” esclamò Dean rientrando nell’edificio.

“Potremmo rimanere qui per un po’, almeno finché non smette di piovere” replicò Sam con un’alzata di spalle, un po’ di tempo libero avrebbe fatto bene a tutti, da quando avevano fermato  l’Apocalisse e richiuso Lucifero nella sua prigione tutti i demoni e parecchi degli angeli avevano deciso che la caccia al Winchester era la cosa più divertente del mondo.

“Fantastico! È da quasi vent’anni che non entro in un centro commerciale” disse Gabriel suonando incredibilmente eccitato.

Erano appena arrivati all’ultimo piano quando accadde, Dean si stava avvicinando ad uno degli stand per comprare qualcosa da mangiare e non si era accorto dell’uomo che gli si stava avvicinando da dietro.

Un’unica pugnalata alla schiena, quattro parole “Ti aspetto all’Inferno”, una colonna di fumo nero e tutto era finito.

Il primo a reagire fu Gabriel che con un unico gesto delle dita cancellò la memoria dei presenti che cominciavano ad affollarsi sul luogo in cui giaceva il corpo senza vita del maggiore dei fratelli Winchester, corpo che con un altro schiocco di dita sparì nel nulla senza lasciare neanche una goccia di sangue sul pavimento giallognolo della sala.

L’unica cosa fuori posto era un diario, nero, rilegato in pelle, giaceva a terra, esattamente dove un momento prima era stato il cadavere del cacciatore.

Sam, gli occhi già inondate di lacrime guardava muto l’arcangelo raccogliere l’oggetto da terra e tenerlo in mano con un sorriso trionfante sul volto.

“Amici miei, sono lieto di annunciarvi che avevo preso provvedimenti riguardo ad un’eventualità del genere, non c’è nulla di cui preoccuparsi tra poco riavremo il nostro carissimo Dean tra noi, ancora più rompipalle di prima”

Proprio in quel momento una ragazzina che non dimostrava più di sedici anni attraversava la sala e, troppo occupata a tenere gli occhi incollati alle pagine del libro che stava leggendo, non aveva visto i tre uomini fermi davanti allo stand dei dolci.

L’impatto non era stato troppo forte, ma Alice, questo il nome della giovane, non era esattamente rinomata per lo straordinario senso dell’equilibrio e andare a sbattere contro quell’uomo dal sorriso contagioso l’aveva mandata direttamente a terra, sparpagliano tutti i suoi recenti acquisti, compreso un diario, nero, terribilmente simile a quello che fino ad un momento prima l’uomo teneva in mano.

Dopo delle scuse frettolose e dopo aver raccattato tutte le sue cose, la ragazza, cercando di nascondere il volto arrossato dall’imbarazzo, si rialzò e se ne andò, decisa ad arrivare a casa il prima possibile.

Se uno dei due avesse fatto più attenzione avrebbero potuto notare che ciò che avevano raccolto dal pavimento non era ciò che vi avevano fatto cadere, ma la ragazza era troppo distratta e l’uomo troppo eccitato per accorgersene.

E fu così che Alice Jones tornò a casa con l’anima di Dean Winchester dentro la borsa.

  
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