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Autore: Gipsy Danger    06/09/2010    8 recensioni
Era l'Eden primordiale.
Io, Eva.
Lo agognavo così tanto da svegliarmi con i brividi.
Perché era bellissimo e incorrotto, ed era uno specchietto per le allodole che ci avrebbe spinto a dimenticarci della nostra piccola Terra. Che ci avrebbe attirati e messi in trappola e fatto scontare ciò che stavamo facendo al nostro pianeta.

Riflessione di un personaggio ignoto davanti ad un sogno irrealizzabile.
Genere: Introspettivo, Mistero, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Lost Paradise


"Sempre lo stesso sogno.
Tutte le notti.

- "Si vede meglio, ad occhi chiusi." mi ripeteva mia madre.-

Sognavo di cadere.
Era un volo cieco e senza appigli, in cui non esistevano punti di riferimento: sfrecciavo nel nulla senza maschera né tuta per affrontare l’ostile vuoto del cosmo. Sfere in movimento, luci di stelle e il freddo che regna nell’universo.
Intorno a me, null’altro.

Precipitavo verso il Pianeta.
Larghe distese di azzurro – idrogeno più ossigeno, più materia vivente che ci sguazza dentro- e placche verde, marroni e gialle mi venivano incontro. Il ghiaccio brillava sotto le stelle come una gemma pura.
Era più piccolo del mio mondo natale, dieci volte più vivo. Un piccolo agglomerato di elementi con i suoi miliardi di creature dominanti che camminavano, strisciavano, nuotavano, vivevano.

E mentre entravo nell’atmosfera e una coltre di fuoco mi avvolgeva non potevo fare a meno di invidiarlo.
Era l'Eden primordiale.
Io, Eva.
Lo agognavo così tanto da svegliarmi con i brividi.
Perché era bellissimo e incorrotto, ed era uno specchietto per le allodole che ci avrebbe spinto a dimenticarci della nostra piccola Terra. Che ci avrebbe attirati e messi in trappola e fatto scontare ciò che stavamo facendo al nostro pianeta.

Lo invidiavo e lo amavo. Anche se ero una Tawtute.

- E poi piangere la mattina, sentirsi pesanti e soffrire fino a star male, scoprendo che bastava aprire gli occhi per cancellare tutto. Che sognare Pandora non sarebbe bastato a salvare il mio mondo.-

Per quattordici anni sognai il Paradiso proibito.
La Terra non smise di trasformarsi in una discarica grigia abitata da ventuno bilioni di persone.

Però io feci in tempo a smettere di piangere.

E cominciai a guardare il cielo. "

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Nota dell'Autrice:

Piccola one.shot su Avatar pubblicata da tempo sul forum ufficiale, ispirata dalla  frase di Jake in cui appare per la prima volta il nome Pandora. Ho rivisto Avatar da poco e mi è tornata in mente. Stranamente mi piace com'è uscita(O.o). Anche se la protagonista non ha nome nè volto. Anche se è sconclusionato.
Anche se.

Dedicata a Kiriri93 ;]

Chandrajak
   
 
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