E’
passato tantissimo tempo da quando Gabriel
ha abbandonato Anna,Rob,Lewis e Kaitlyn, fuggendo dalla casa bianca e
proseguendo
per la sua strada;ne è passato davvero tanto da quando ha
sconfitto Zetes e lo
ha comunicato agli altri.
Nessuno
ne ha mai sentito parlare da allora.
capitolo
1
UNO
DOLOROSO INCONTRO
Accidenti,sono in ritardo!!
Pensai
guadando l’orologio.Il direttore non
apprezzerà… dovevo
sbrigarmi a finire il cornetto e recarmi a lavoro.Impiegai un paio di
minuti a
richiamare l’attenzione del barista,intento a servire
caffè a destra e a manca.
In effetti c’era troppa gente anche per l’ora di
punta.
<<
un bicchiere
d’acqua,per favore. >> .
Bevvi
in fretta ed uscii.
Mentre camminavo,o più probabilmente correvo,qualcosa mi
fece bloccare. Una sensazione,sfocata
e lontana,mi distolse dai miei pensieri.Sembrava un prurito fastidioso
- molto
fastidioso - che
non riuscivo a
localizzare, né a neutralizzare.Lo studiai per un
po’, invano. Poi scomparve.
Me lo sono immaginato? Scossi la testa e ripresi a
camminare svelta.
Riapparve
poco dopo,ma era diventata
qualcosa di più che una sensazione: una presenza esterna,che
percepivo davanti
a me. La sua posizione mi era chiara quasi come avesse un cartello
luminoso con
su scritto “ HEY!SONO QUI! ” ad indicarlo,
all’incirca a 500 metri di
distanza,dopo l’incrocio. La “ presenza ”
non si era accorta di me e procedeva
per i fatti suoi. Come facevo a capire dov’era? Chi era? Emanava una gelo innaturale, ma
… familiare.
Non ci posso credere!
Il
cassetto
dove avevo rinchiuso i ricordi più dolorosi della mia vita
esplose,cancellando
qualsiasi altro pensiero. I poteri psichici. La mia vecchia compagnia.
Unita
contro il male più assoluto. L’istituto. Il signor
Zetes.
Anna.
Lei comunicava con gli
animali.
Lewis.
Lui utilizzava la
psicocinesi.
Rob.
Il caro e premuroso
guaritore.
E ...
Gabriel.
Il mio unico amore
era un telepatico. Come fosse un bisogno primario,mi misi a correre
più veloce
che potei verso di lui. Non resistetti all’impulso di
chiamarlo a squarciagola.
<<
Gaaaabrieeeeeeel!!!!! >>
In automatico lo gridai
telepaticamente. Un
uomo con un paio di jeans e una felpa nera si bloccò di
colpo,poi accelerò il
passo. Eccolo! Pensai. Ma quando
capì
che lo stavo per raggiungere mise il turbo e mi distanziò in
pochi secondi. Cosa faccio?Cosa faccio?Lo
perderò ancora
una volta,accidenti! La mia ultima speranza risiedeva nella
telepatia;anche
perché non avevo più che uno sputo di ossigeno
nei polmoni.
“ Aspetta Gabriel!
Voglio solo parlare un
attimo! Per favore fermati! Gabriel! Solo un
secondo… E mentre lo chiamavo
svoltò in una via secondaria.
Niente da fare,non lo vedevo
né sentivo più;
la persona più importante della mia vita era corsa via a
gambe levate senza una
parola,uno sguardo. Mi fermai e una lacrima prese a insistere per
uscire,la
ricacciai indietro quasi con rabbia;anche se le altre si affacciarono e
un velo
mi coprì gli occhi.
Metabolizzando
quello che era
successo,mi guardai intorno e scoprii di essermi allontanata molto dal
punto in
cui ero partita,troppo forse, da non riconoscere la zona dove mi
trovavo attualmente. E di sicuro le lacrime non aiutavano.
Ma
per quanto mi sforzassi di
concentrarmi,i miei pensieri vertevano sempre sullo stesso argomento.
Davvero
sono
stata così sciocca da pensare che mi avrebbe rivisto
volentieri? Ma allora
perché venire qui? Non ci aveva abbandonati tutti per
sconfiggere Zetes da
solo? Oh,perché si è fatto vedere da me?????
D’un
tratto mi accorsi che
ore erano,e che dovevo tornare a lavoro; perciò mi girai
dalla parte
opposta a quella
dov’era scomparso
Gabriel e raccolsi la borsa tutta sporca; cercai di ricompormi e, per
evitare
di cadere dalle gambe molli, m’incamminai
lentamente,concentrandomi su ogni
passo.
In
questa sorta di trance
arrivai alla mia meta, con quaranta minuti di ritardo; e forse fu
proprio
l’intontimento che mi permise di sopportare la crisi isterica
del direttore.