Siccome
ho poche
storie che vorrei postare (ho lo schedario stracolmo) inizio da quelle
vecchie.
Questa l'ho scritta qualche hanno fa è di pochi capitoli, ma la
sto cambiando quindi si vedrà ed è tutta incentrata
a Parigi. BUONA LETTURA ^^
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PARIGI 1^: Prima tappa e
camere
La giornata era iniziata abbastanza bene. Kurogane si era
alzato di prima mattina e si era recato a scuola per iniziare una nuova
giornata di lavoro, ma appena varcata la soglia della sala insegnanti; si
ritrovò delle braccia al collo ed una testa bionda vicina alla sua. Fay gli si
era piombato addosso senza un motivo plausibile, anche se ogni mattina
succedeva così, Kurogane non ci era ancora abituato
"Kuro-Pin! Ho una bella notizia" proclamò contento con un sorriso da
trentadue denti. A Kurogane pareva di avere a che fare con un gatto munito di
coda che, scodinzolava mentre il proprietario faceva le fusa.
"Ti trasferisci in un altro istituto?" chiese ironico il moro
levandoselo di dosso. Odiava dare spettacolo in pubblico, sopratutto se in
mezzo al pubblico c'era
"Cattivo Kuro-Chan! Mi vuoi mandare via?" chiese da finto
piagnucolone Fay avvicinandosi a lui in maniera sconsolata, sedendosi sulla
sedia della sua scrivania che, guada caso era accanto alla sua. Tutti i
colleghi si girarono compreso Yui, molto protettivo nei confronti del fratello
e a Kurogane, venendo bollato come senza cuore e burbero, non rimase altro se
non dare corda al collega per evitare spargimenti di sangue
"Qual'è la buona notizia?" chiese scocciato. Fay si rialzò subito
pimpante e allegro sorridendo come un fesso davanti ad un dolce. Lo odiava,
sapeva che ogni volta era la stessa solfa: lui ironizzava e il biondo faceva
finta di starci male.
"La scuola** va in gita!" esclamò contento alzandosi dalla sedia.
Kurogane si aspettava chissà cosa e invece una semplice gita chissà dove poi,
si girò verso la preside vedendola sorridere, capendo che la cosa doveva essere
una combutta tra lei e il direttore della sede centrale 'l'istituto Clamp'
"E la tappa?" domandò alla donna. La preside si avvicinò piano e poi
sedendosi sulla scrivania di Kurogane sorrise sadicamente
"Andremo alla capitale degli innamorati! La Bin lumiere" rispose lei
contenta. Kurogane non ci aveva capito nulla di dove andavano, la dona parlava
di un bidone degli innamorati
"Kuro-Pon, non 'bidone degli innamorati', ma Bin lumiere. La capitale di Francia!"
spiegò Fay raggiante, a quel punto al moro vennero i brividi lungo la schiena
capendo benissimo di dove volevano andare
"Questo vuol dire che, la tappa è......." cominciò a dire sperando
che fosse uno scherzo
"PARIGIIIIIII!!!!!!!" tutti i professori presenti urlarono in coro e
allora non ci si poteva sbagliare la tappa era Europa, precisamente a Parigi in
Francia
"Parigi?!" mugolò lui contrariato mettendosi la testa tra le mani,
nel mentre i suoi colleghi facevano festa insieme alla preside.
In classe i ragazzi erano tutti in fermento. Non c'era verso di farli correre
quindi Fay aveva proposto di dargli alcuni ragguagli sulla gita, imitando i
colleghi.
"Dunque, staremo due settimane a Parigi quindi vedete di portarvi il
necessario!"
"Si, ma non troppo, altrimenti come faremo con il treno!" esclamò
Kurogane seduto alla scrivania, mentre Fay si era accomodato su un angolo della
suddetta. Il biondo si girò verso il collega con fare interrogativo, seguito
dagli alunni
"In treno?" chiese poi stralunato. Kurogane lo guardò male a tale
domanda, non capendo la gaf che aveva fatto visto che tutti si misero a ridere
"Kuro-Chi, credi davvero che si pigli il treno, per andare fino a
Parigi?" chiese contenendo le risate
"Ci vorrebbero due giorni solo per superare il mare!" esclamò Fuuma,
uno degli alunni mentre rideva. Kurogane se possibile divenne viola e desiderò
sprofondare sotto terra, ma aveva il suo orgoglio da salvare e alzatosi in
piedi sbatte le mani sulla scrivania, facendo sobbalzare Fay e zittire gli
alunni.
"E come ci vorreste andare, a piedi forse?" chiese ironico.
"Ma no ovvio, si prenderà l'aereo!" spiegò Shaoron tranquillo. Il
professore girò lo sguardo verso il collega biondo, il quale sorrideva ancora
seduto sulla scrivania.
"Shaoron-Kun ha ragione, si prenderà l'aereo notturno da Narita*** atterrando
di prima mattina a Parigi!" spiegò Fay. Kurogane si risedette senza
proferire parola lasciando al collega tutto il tempo di dire ai ragazzi quello
che dovevano fare e gli orari. La partenza sarebbe stata tra due giorni con il
ritrovo alle sette di sera all'aeroporto di Narita per tutti gli alunni, mentre
i professori si sarebbero trovati li mezz'ora prima a preparare tutte le
scartoffie d'imbarco.
Alle 6:30 all'aeroporto
Allacciate
"Kuro-Chu lo sai che i francesi sono famosi per,
"A si, allora deve essere buona!" esclamò distratto cercando di darsi
un contegno con la sua solita aria da serio e le braccia incrociate sul petto.
Fay si stupì della risposta ricevuta, ma poi notò la rigidità del collega e
imputandola alla paura di volare decise di dargli una mano.
"Beh, se ti piacce mangiare ferro!" disse stranito il biondo, facendo
finta di niente. Kurogane sobbalzò alla parola ferro e si rese conto di aver
detto una cavolata, quindi si apprestava a sentire le risate "Sai Kuro-Pu,
gli aerei sono molto difficili da digerire. Yui-Chan li odia eppure ci sale
sopra" spiegò sinceramente "Il mio fratellino soffre le vertigini,
quindi non sopporta di stare a più di due metri da terra" Kurogane si
dimenticò per un secondo di dove si trovava, aspettava dei versi di scherno da
parte del biondo non certo una confessione del genere, ma sentendo quello che
diceva poteva capire che lui avesse capito quel'era il suo problema
"Kuro-Tan, tu hai paura di volare?" chiese girandosi, il collega
divenne rosso e voltò lo sguardo verso Shaoran che gli dormiva accanto, mentre
il fratello tentava di togliergli il libro che aveva appoggiato sul petto
"Non è che ho paura...diciamo che è la prima volta!" esclamò
imbarazzato, per salvare le apparenze.
"E come prima volte è stato un po' traumatico, eh?" rise Fay mettendo
via il dizionario per mettersi più comodo "Beh io dormo e dovresti farlo
anche tu. Appena atterriamo dobbiamo andare a vedere il Louvre" spiegò sbadigliando
e sistemandosi meglio sulla poltrona si assopì lentamente.
Atterrati all'aeroporto di Parigi (del quale non so il nome ^^'') si diressero
in albergo dove le valige furono messe da parte per poi dare le camere, al loro
ritorno alla sera. Il Louvre era un museo enorme e tutte la prima giornata
sarebbe passata per quello. Il programma era questo:
Primo giorno: Il museo del Louvre.
Secondo giorno: Visita alla torre Eiffel e gli Champs Elysées di mattina, per
poi pranzare tutti insieme al ristorante sotto
Terzo giorno: Ile de la cité e di pomeriggio la famossima cattedrale di Notre
dame
Il quarto e quinto giorno: L'arco di trionfo, I giardini del trocadero e
l'hotels des ivalides
Il sesto, settimo: il
quartiere di Saint Germain
molto vivace, in cui si può visitare la Chiesa
di Saint Germain-de-Preres, il Museo d’Orsay,
L'ottavo, il nono e decimo giorno: sarebbero andati sulla riva della
senna, per i Grandi Magazzini
Appena Kurogane vide il programma sbiancò, lui ci era abituato, ma per i
ragazzini sarebbe stata una mazzata da ricordare
"Ma è matto, non riescono a finirmi dieci giri di corsa! Come può
pretendere di fargli vedere tutta la Francia in neanche due
settimane*****?" chiese strasicuro che, gli alunni non ce la avrebbero mai
fatta
"Kurogane-Sensei, potrebbe abbassare la voce? Siamo in un museo" gli
fece notare Tomoyo tornando ad ascoltare la guida che, si era interrotta
dall'urlo di Kurogane. Erano entrati da poco dentro il museo e la guida era già
al decimo quadro esposto, gli alunni sembravano molto rapiti dalle spiegazioni
e questo era un bene, ma la sua priorità era trovare Ashura-Sensei per fargli
rifare il programma, solo che anche il professore in questione era ad ascoltare
la guida, la quale se avesse avuto un'altra interruzione l'avrebbe buttato
fuori. Decise di parlagli quella sera sul programma e di stare zitto, ma un
braccio lo portò via facendogli dimenticare la silenziosità, visto che urlò nel
bel mezzo di una frase della guida. Fay lo portò davanti alla Gioconda.
"Guardala Kuro-Pon, non è meravogliosa?" chiese raggiante. Il moro
non s'intendeva d'arte e sinceramente non gli piaceva nemmeno, ma a cuanto
pareva il collega ne era attratto come le api dal miele.
"Ti piace l'arte?" chiese
"Si, adoro vedere opere di queste bellezze che, da anni affascinano le
persone" Invece di seguire la guida il biondo fece vedere il museo a
Kurogane secondo la sua personale opinione, soffermandosi su ogni quadro lo
ispirasse.
Finalmente in albergo furono divise le camere per gli alunni:
Gli alunni maschi avrebbero avuto il secondo piano, con le stanze dalla 203 alla
206: La 203 per due, Shaoran e Shaoron. La 204 per due,Watanuki e Doumeki. La
205 per due, Subaru e Kamui e la 206 per due, Takeshi e Kentaro.
Le alunne femmine avrebbero avuto il primo piano, con le stanze dalla 110 alla
113: La 110 per tre, Umi, Fu e Hikaru. La 111 per due, Yuzuriha e Hokuto. La
112 per due, Sakura e Kobato e la 113 per due, Tomoyo e Himawari. Mentre ogni
professore aveva la sua camera singola, tranne Seishiro che, si dovette portare
dietro il fratello Fuuma. I professori maschi avrebbero tenuto buoni i ragazzi
al secondo piano con le seguenti camere: La 201 occupata da Fay con Yui e la
202 occupata da Kurogane, la 207 occupata da Seishiro con il fratello e la 208
occupata da Sorata. Nel primo piano, invece i professori avevano le camere 108
occupata dalla preside, la 109 occupata da Ashura, la 114 occupata da Arashi e
la 115 occupata da Karen.
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Il primo capitolo è solo l'inizio, ma non temete che avverranno presto delle
cose divertenti, come sempre Yaoi. Versione Horitsuba, potrebbe prendere pieghe da raing rosso
*In Giappone, nelle scuole ogni giorno inizia e finisce con un'assemblea di
classe, dove gli alunni parlano dei problemi, non è facoltativo come da noi e
non deve essere richiesto, loro ogni santa mattina per la prima mezz'ora devono
fare l'assemblea sia all'inizio che alla fine, con il professore di quell'ora
presente o meno.
** Quando c'è una gita a scuola, in Giappone non ci vanno alcune classi e le
altre rimangono a studiare, ci va tutto l'istituto. Qui per problemi molto ovvi
non ho potuto mettere tutto l'istituto, ma fate come se ci fosse
*** Esiste davvero e si trova a Tokyo, io atterrerò li quando andrò in Giappone
ad aprile (ho spostato la data per problemi)
**** Non credo che, ogni studente da loro abbia il passaporto, ma avrei avuto
dei problemi se non glieli avessi dati quindi accontentatevi.
***** Ci si potrebbe riuscire benissimo, con il mio professore di Storia
dell'arte. Con quell'uomo ho girato Roma in due giorni e mezzo, ricevendo dei
piedi come delle suole di scarpa e contate che sono abituata al Lucca comics e
a tutte le fiere, ma il mio prof è peggio di me nel camminare.