Disclaimer: questa storia è
stata scritta con l’unico scopo di divertire.Non vuole assolutamente mancare di
rispetto ad Orlando Bloom, attore che stimo ed apprezzo moltissimo.Naturalmente
la vicenda narrata è frutto della mia fantasia.
Dedicata: alla dolce e
brava Mami e a tutte le persone ke leggeranno!
Vi lascio alla lettura della mia
prima storia su Orlando e spero vi piaccia!
Anywhere for you
Me ne stavo rannicchiata
sul divano, col telecomando in mano, alla ricerca di un programma interessante.
Era ormai una settimana
che non lo sentivo ed ero arrivata alla conclusione che non gli importasse più
niente di me. Eppure non avevamo litigato l’ultima volta che ci eravamo visti!
Mi aveva salutata con un bacio sulla fronte e la promessa che mi avrebbe telefonato
presto. Ma da quel giorno il silenzio totale. Riuscivo solo a vederlo
attraverso le numerose interviste che tutti i giorni invadevano la tv e i
giornali scandalistici. Collezionavo anche i numerosi poster che allegavano
insieme ai giornali per le ragazzine e ritagli di giornali, ma mi preoccupavo
di nasconderli bene. Se Orlando li avessi visti sicuramente mi avrebbe fatto un
sacco di domande, ma solo dopo avermi presa in giro.
La mia attenzione fu
richiamata da una giornalista che annunciava lo scoop del secolo “ Il famoso
attore Orlando Bloom, idolo delle ragazzine, è stato visto insieme alla
reginetta del pop, Britney Spears, ad una festa per la presentazione del nuovo
film di Bloom. I due sembravano conoscersi molto bene. Che fra i due ci sia
del tenero? Vedremo che succederà più avanti, chissà che non ci siano dei fiori
d’arancio!” guardai la foto che invadeva l’intero schermo del televisore:
ritraeva Orlando e Britney in piedi davanti ad un bancone e sembravano
divertiti.
Presi il cuscino vicino a
me e lo lanciai con forza sullo schermo. Mi alzai di colpo e spensi con rabbia il
televisore. Mi buttai di nuovo sul divano. Avevo ancora quell’immagine di
Orlando e Britney davanti agli occhi e non mi accorsi che stavo piangendo. Che
stupida sono. Che stupida ad innamorarmi di Orlando. Io per lui ero solo
un’amica, un’amica a cui telefonare ogni tanto e uscire appena si ha del tempo.
Come potevo solo minimamente pensare che lui potesse interessarsi a me? Era più
che ovvio che Orlando avrebbe scelto una ragazza del suo mondo e non una del
popolo! Ma “la speranza è l’ultima a morire” mi ripetevo di continuo.
Che stupida! Stupida illusa bambina che sogna ancora il principe azzurro.
Eppure ero la prima persona a cui dava il buon giorno e l’ultima a cui dava la
buona notte! La persona con cui si confidava apertamente! Per lui non voleva
dire niente?
Sentì il telefono
squillare. Mi alzai a malavoglia dal divano, asciugandomi le lacrime con una
mano, e presi il telefono da sopra il tavolino davanti a me.
“Pronto?” la mia voce era
al quanto rotta e strascicata
“Ehi, Giada? Ma sei tu?”
mi chiese il ragazzo dall’altra parte della cornetta. Avrei riconosciuto quella
voce tra mille. Una voce così dolce e calda, così melodiosa, che avrei voluto
sentire sempre.
“Orlando, sono io! Ciao,
come va?” gli chiesi cercando di sembrare felice
“A me bene. Ma che hai?
Non stai bene, forse?” mi chiese con una nota di preoccupazione nella voce
“No, sto bene! Tu
piuttosto, come va con la Spears?” gli chiesi e un nodo mi si formò in gola.
No! Non potevo scoppiare a piangere mentre parlavo con lui. Non doveva sapere
che ero completamente pazza di lui! Non doveva sapere che lo amavo più della
mia vita! Avevo paura di perderlo per sempre!
“Con la Spears? Non dirmi
che credi alle stronzate che scrivono o dicono in televisione, vero?” mi chiese
perplesso e anche un po’ innervosito
“Certo che no, Orlando.
Volevo solo sentire la tua versione!” gli dissi e non mi accorsi che stavo
saltellando come una scema per casa. Era la più bella notizia che mi potesse
dare, anche se non cambiava la mi posizione con lui.
“Non è vero niente. Ho
visto anch’io quell’intervista e hanno detto un sacco di balle! Io e lei ci
siamo scambiati solo due parole e non ci siamo più visti per il resto della
festa!Puoi stare tranquilla!” mi disse lui dolcemente.
Non preoccuparti? Mi
aveva chiesto di non preoccuparmi! E se anche lui…no, impossibile! Orlando non
era il tipo da tenere nascoste le sue emozioni e i suoi sentimenti! Se aveva
qualcosa da dire te lo dicevano subito, senza problemi.
Ancora una volta mi era
data una falsa speranza, ma la notizia che tra lui e la Spears non c’era niente
mi rincuorava molto.
“Per favore, Giada, credi
solo a quello che ti dico io! Non dar retta ai giornali perché scrivono solo
quello che vogliono loro!” mi disse in tono quasi di rimprovero.
Ero davvero molto
imbarazzata e biascicai un “ok” appena udibile.
“Bene, ora ti lascio. Ci
sentiamo presto. Lo sai che ti voglio bene vero, stellina?” mi disse con quel
suo tono da farmi salire sulla luna.
“Si, te ne voglio
anch’io” gli risposi balbettando.
“Allora dormi bene!” mi
disse mandandomi un bacio.
“Anche tu!” gli risposi
prima di riattaccare la cornetta.
Rimasi lì a fissare il
telefono. Mi succedeva sempre la stessa cosa ogni volta che lo vedevo o sentivo.
La solita sensazione di
vuoto allo stomaco, il cuore che batteva all’impazzata.
Guardai l’orologio. Era
molto tardi e decisi di andare a letto.
Non feci in tempo ad
entrare nella mia stanza che suonò il campanello.
Accidenti! Ero in camicia
da notte e non avevo voglia di cambiarmi. Scocciata mi fiondai alla porta e
l’aprì di scatto “Si può sapere chi disturba a.” non finì la frase. Davanti a
me c’era un Orlando sorridente con il cellulare nella mano.
“Vedo che sei davvero
contenta di vedermi!” disse guardandomi divertito.
Arrossii violentemente
anche perché avevo addosso una leggera camicia da notte lilla.
“Quando…quando sei
arrivato?” gli chiesi trascinandolo dentro. Lui si avviò verso il divano e si
sedette.
“Un’ora fa! La prima cosa
che ho fatto e stata telefonare a te. Mi sei mancata tantissimo!” mi disse
guardandomi serio.
Non riuscì a sostenere il
suo sguardo e cercai, in giro, qualcosa da fare. Vidi un libro fuori posto e mi
avvicinai per sistemarlo. Lo sentii alzarsi ed avvicinarsi a me. Era vicino,
troppo vicino. Lo sentii cingermi i fianchi e tirarmi verso di lui. Mi stava
abbracciando ma non come si abbraccia un’amica. Sentii il mio cuore battere più
forte.
“Quando dico che mi sei
mancata intendo che mi sei mancata come ragazza e non come amica!” mi sussurrò
all’orecchio.
Sentii il mio cuore
perdere un battito. Che voleva dire?
Mi voltai verso di lui e
lo visi fissarmi sempre più serio. Mi fece voltare di scatto e mi stinse forte
a lui. Sentivo il suo cuore battere e il suo dolce profumo.
Lo sentii allentare la
presa e alzarmi il mento con un dito. Fu un attimo: mi sfiorò le labbra e a
quel punto il mio cervello non connesse più. Mi sembrava di volare. Orlando si
allontanò un attimo e mi guardò negli occhi. Io gli sorrisi ancora sorpresa ma
felice.
“Stellina, io ti amo!” mi
disse dolcemente. Io spalancai gli occhi. Non ci credevo, non poteva succedere
proprio a me.
“Anch’io ti amo!”
balbettai e lui si avvicinò ancora per baciarmi ma con più passione.
Sarebbe stata una storia
difficile, ne ero consapevole. Non avrei potuto vederlo tutte le volte che
volevo ma il pensiero che era mio mi rendeva felice.
Ma per lui sarei andata
ovunque.