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Autore: Kimmy_90    09/09/2010    1 recensioni
In Principio era il Caos: quello che seguirà lo decideranno le cinque partecipanti al concorso che mira a costruire questa storia - o meglio, questa Genesi.
Partecipanti: Rolly Too, _ki_, Prisca Turazzi, Micchan, Fabi_Fabi.
Per favore, niente intromissioni.
I capitolo: Rolly Too
*Liberi di recensire ma le recensioni non fanno testo sul giudizio finale ;)* ENJOY!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO I

scritto da Rolly Too




In principio era il Caos.

Si trattava di un'energia vorticosa, gorgogliante, in continuo movimento. Qualcosa di imprecisato suggeriva che sarebbe stata un'ottima idea se fosse rimasto così per sempre, ma era ben difficile definire che cosa potesse essere Sempre, perché, in quel Caos, non era possibile misurare il Tempo. Non che non ci fosse, in realtà, ma era solo un ammasso vorticoso, indefinito, a tratti persino interrotto. Bisognava trovarlo tutto, raggrupparlo e metterlo in ordine. In questo modo, si sarebbe potuto fare durare il Caos per sempre.

E così si fece. Innanzitutto accadde che il Tempo si allontanò da tutto il resto, si mise per conto proprio e, una volta che si riuscì a trovare un metodo per misurarlo, ci si prodigò per ordinarlo e ben presto si ebbe un Tempo ordinato. Sembrava veramente, a quel punto, che tutto fosse perfetto. Il Caos avrebbe potuto durare per sempre e nessuno avrebbe avuto dubbi in proposito. C'era il Tempo e questo assicurava la continuità del Caos.

Dopo aver sistemato il Tempo, però, sembrò un peccato che non ci fosse null'altro, oltre al Caos, da poter far durare per sempre. La soluzione ideale sarebbe stata quella di trovare qualcosa che, innanzitutto, meritasse un simile privilegio. La Luna e le Stelle c'erano sempre state, ma anche loro, in mezzo al Caos, non erano altro che un'energia che continuava a modificarsi. Come avrebbero potuto essere eterni, se non avevano una forma? Si risolse, dunque, che era necessario dargliela, e così si fece.

Separarle dal Caos fu ben più difficile di quanto non fu per il Tempo, perché erano molte di più e i loro frammenti non facevano altro che vorticare, ma alla fine si riuscì a raccoglierle tutte e a dar loro la forma più adatta. Quando si ebbero ottenute queste, però, si capì che serviva anche un posto dove metterle. Quello non sarebbe stato difficile: sarebbe bastato creare qualcosa di abbastanza grande per poterle contenere tutte, qualcosa di uniforme che potesse essere uno sfondo adeguato a sostenere tanta bellezza. Dal momento che la Luna e le Stelle dovevano essere eterne, anche il loro sfondo avrebbe dovuto esserlo. Fu immediata, quindi, la scelta di qualcosa di non troppo complesso. Sarebbe stato meglio qualcosa di semplice, che, per sempre, non avrebbe potuto stancare.

Fu così che venne deciso di creare un Cielo su cui stagliare le Stelle e la Luna. Quando anche questo fu fatto ci si accorse con orrore che, purtroppo, l'effetto non era quello desiderato. Ciò che mancava, in effetti, era una luce che potesse mostrare per bene quei capolavori eterni. Si cercò a lungo una soluzione a questo problema, e soltanto dopo molto si riuscì a separare tutto ciò che era luminoso dal Caos.

Quando si decise di vedere l'effetto che faceva mettere anche quello nel Cielo, si giunse alla conclusione che sarebbe stato meglio unire tutta quella luce e farne un corpo unico, giusto per la comodità di avere un unico ente luminoso che rendesse meravigliose le tante Stelle sparse per il Cielo. Fu in questo modo che si ottenne il Sole, e il risultato fu talmente apprezzato che si pensò che fosse meglio rendere questo eterno, piuttosto che le Stelle. Si risolse, in tal modo, che il Sole avrebbe avuto il privilegio di durare per sempre, mentre le Stelle, ogni tanto, sarebbero morte. Tanto, nel Caos ce n'erano ancora in abbondanza, e si sarebbe potuto sostituirle ogni volta che una di queste si fosse spenta.

Creando il Sole, però, ci si accorse che era anche molto caldo e che il vero peccato era la mancanza di qualcosa da scaldare. Questa volta si pensò che fossero meglio dei corpi più piccoli, sparsi intorno alla massa luminosa. Ci volle un bel po' per trovare quello che si stava cercando, nel Caos, ma alla fine i Pianeti furono raggruppati e sistemati per bene intorno al Sole, in modo che ognuno di loro avesse la giusta quantità di luce e calore.

Il risultato così ottenuto aveva un notevole contenuto artistico e si decise che sarebbe stato carino se qualcuno avesse apprezzato quella meraviglia. Si scelse, così, un pianeta a caso e si decise di porre lì degli esseri che fossero in grado di vedere e sentire quella incredibile magnificenza. Sarebbe stato bello se avessero per sempre ammirato ciò che veniva offerto loro, e quindi anche questi ultimi avrebbero dovuto essere abbastanza belli da meritare di vivere per sempre.

Nel Caos, in verità, mancava qualcosa di adeguato, ma si provvide a unire alcune parti che sembravano stare bene insieme e alla fine si riuscirono a creare gli Esseri Viventi.

Ci si rese subito conto che qualcosa non andava, perché non durarono che pochissimo, nonostante fossero stati progettati per vivere in eterno. Venne in mente che, dopo averli sottratti dal Caos, era venuta loro meno l'energia che li animava mentre erano lì, e quindi bisognava trovare qualcosa che potesse sostituirla e permettere a quegli esserini minuscoli di resistere e di adorare a dovere tutto ciò che era stato ordinato prima di loro.

Si cercò a lungo, nel Caos, e solo alla fine si riuscì a trovare ciò che li avrebbe salvati. In questo caso, furono sottratte molti enti al Caos, ma questo sembrava continuare a esistere come prima, così non ci si fece più di tanto caso. Vennero aggiunti Acqua, Alberi e Aria, e dato che sembrava che ce ne fosse bisogno, si dotarono anche gli Esseri Viventi di un istinto che li aiutasse a capire come fare per sopravvivere. Si vide che il metodo funzionava, e che erano meravigliati da tutto ciò che li circondava, e si pensò che fosse meglio fermarsi lì.

Quel piccolo cosmo ordinato era perfetto, perché costruito apposta per ammirare il Caos. E dal momento che lo faceva con ardore, non si trovava motivo di eliminarlo.

I problemi vennero quando si decise di regalare ad alcuni Esseri Viventi anche la capacità di ragionare. Ci si accorse fin da subito che l'idea non era stata ottima come le altre, ma si evitò di intervenire per vedere che cosa sarebbe successo. Si rimase a osservare a lungo e le cose sembrarono andare sempre peggio, tanto che venne quasi la tentazione di distruggere ciò che era stato ordinato, prenderlo e ricacciarlo a forza nel Caos. Lì si sarebbe sistemato tutto, e i problemi sarebbero scomparsi. Ma dopo tutta la fatica fatta, si era reticenti a compiere una simile crudeltà.

E così si rimase inoperosi, per lunghissimo tempo, a tenere sotto controllo quel Pianeta a cui erano stati aggiunti gli Esseri Viventi.

E l'unica cosa che venne da pensare, davanti a quel cosmo ordinato che trovava i suoi guai in così piccoli e insignificanti enti, fu che il Caos era meglio.


   
 
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