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Autore: Bennu     10/09/2010    22 recensioni
Wammy's House. Mello, Matt, Near e Beyond BIrthday. Quattro piccole pesti di otto anni non sanno come passare il tempo, così, L, cercando di risolvere quei momenti di puro casino e distruzione totale, decide di raccontare loro delle favole....molto particolari. [ATTENZIONE: linguaggio un po' scurrile]
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Beyond Birthday, L, Matt, Mello, Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola premessa: in questa storia l'unico adulto della situazione è L.
Sia il mitico trio che BB sono dei ragazzini di otto anni. Kira c'è, esiste, ma è solo la figura ipotetica di un ragazzo che potrebbe essere come lui che, casualmente, è la copia sputata di Light.
Questa storia è puramente demenziale e priva di senso. Per cui..vi prego non cercate di trovarne uno xD
Detto questo buona lettura, e grazie ^^

 


Wammy's House, sala riunioni.

Nella sala riunioni della Wammy's House, perchè ebbene sì, se ve lo state chiedendo anche la Wammy's ha una sala riunioni, pressochè inutile, ma ce l'ha, erano stati radunati tutti i bambini dell'orfanotrofio.

 

-Ma che fine ha fatto quella mummia di Roger?- Chiese acidamente Mello mentre addentava una tavoletta di cioccolata, solamente la diciottesima di tutta la mattina. (Tutti all'orfanotrofio sapevano che Mello stava tentando il suicidio da diabete da ormai tre anni senza esserci riuscito).

-Ci convoca tutti in sala riunione e poi non si fa nemmeno vedere....che rabbia...- Ringhiò, per quanto potesse ringhiare un bambino di otto anni.

-Basta sono tre ore che aspettiamo!- Il piccolo si alzò in piedi, braccia aperte nella stupida imitazione di un dittatore alto un metro e un barattolo...e uno sputo dentro il barattolo, pronto ad organizzare una rivolta.

Un aeroplanino di carta lo colpì nell'occhio interrompendo quel magico momento di puro carisma, facendolo saltellare per tutta la sala conferenze cacciando parolacce e insulti incomprensibili tra i quali “Smonfco aeroplagnino” e “Il mio povero occhio! Rimarrò ciclopizzato a vita”.

-Io me ne vado.- Disse tranquillamente un bambino completamente bianco. Alcuni bambini lo guardarono con gli occhi pieni di compassione e misericordia, umidi per l'allergia alla polvere.

Povero piccolo Near....Tutti sapevano la sua disgrazia.

Solo qualche anno prima, in un assolato pomeriggio d'estate, mentre correva dietro ad un robottino che andava ad una velocità di 0,00001 km al mese, era inciampato in una paperella di gomma verde lasciata da Mello e, con un salto triplo, due capriole mortali, un atterraggio su una buccia di banana lasciata da Matt, con una caduta a rallentatore, era finito nel calderone di candeggina in cui l'anziano Watari, all'ora in bermuda gialli e arancioni, mentre sfoggiava i suoi scolpiti addominali, stava facendo il bucato.

Da allora...era come dire....una mozzarella vivente. Bianco e acido.

-Ma..chi l'ha fatto entrare?!- Gracchiò Mello, che sembrava la strega di Biancaneva, ingobbito e con un occhio delle dimensioni di un'arancia.

-Ehi, iiiiiio!!- SI lagnò Matt. -Mi faceva pena!- E stritolò il povero latticino che da mozzarella Santa Lucia, divenne una Vallelata.

-Aaah...ma che palle! Non possiamo andarcene?- Chiese una ragazzina a cui era stato affibbiato il nome di....Linda.

-No, cioè, cioè, e se quello torna e s'incazza?- Chiese un Beyond Birthday che stava bevendo il suo tredicesimo caffè, che spiegava abbondantemente come mai, a soli otto anni, avesse due occhiaie da zombie del film “La notte dei morti dementi”, fosse uno schizzato cronico, non dormisse mai e, attenzione E....andava fuori a guardare le stelle con gli occhiali da sole.

-E allora il tempo come lo passiamo? Io ho di meglio da fare.- Si lamentò Mello mentre svuotava una cisterna di collirio nell'occhio. Ormai “Mello” non era altro che un occhio con una faccia intorno.

-Tanto valeva andare al cinema a veder Twilight...- Continuò a lagnarsi.

-Con Matt?- Chiese eccitato il rosso, che gli stava facendo un filo spietato da ben una settimana, a cui sfuggì un secondo aeroplanino e finì nell'occhio sano di Mello.

-Aaaaargh! No! Senza Matt!- Gridò quello correndo come una trottola stordita in giro, fino a quando non mise il piede nel vasetto di marmellata di fragole di BB che, tranquillo come una melanzana, sfoderò il coltellino pronto a tagliargli il piede.

-Guarda che hai fatto!- Gridò.

L'afferrò per la maglietta nera, isterico, rovesciando il bicchierino del quattordicesimo caffè.

Mello avvistò il coltellino e, rizzai i capelli, strillò :-Ah! Un pazzo maniaco!-

BB lo fissò e gridò spaventato:-Dove?!-

-Tu!-

-Io?!-

-Sì!-

-Nuo!-

-Aaaaah!-

-Aaaaah!-

Near roteò gli occhi. -Qualcuno li sopprima!-

 

Nella stanza fece la sua entrata un ragazzo dai capelli neri e la pelle candida.

Camminò a passo tranquillo e solenne.

Dietro di lui la colonna sonora de “L'Aida” a commemorare quel momento.....cazzo, Watari l'aveva dimenticata accesa.

Alcuni bambini si girarono a guardarlo estasiati.

-Lui...è..?-

-Sì! È proprio lui!-

-È..È....È L!-

Gridò uno di loro, indicando il ragazzo che non vide un malefico chiodo sporgente dal pavimento e che lo prese con il mignolino.

-Auuuuuu!!!- Ululò mentre saltellava tenendosi il piede, con gli occhi iniettati di sangue e i denti aguzzi.

-Nah, non è lui.-

-Già...L non è un pirla.-

I bambini tornarono a farsi i cavoli loro, ovvero a fabbricarsi canne con le violette raccolte in giardino.

Quando L placò il male al mignolino, osservò la stanza che era un delirio.

-Ragazzi....-

Urla.

-Ehm...ragazzi....-

Un aeroplanino killer li finì nell'occhio.

-Aaaauuuuuuu!!-

Ululò per la seconda volta.

-Allora! Restate tutti seduti, cazzo!-

Nella sala scese il silenzio.

Near smise di arricciarsi i capelli con l'arriccia capelli rubato a Linda.

Matt la smise di fare oggetti volanti non identificati.

Mello e Beyond la smisero di gridarsi in faccia un “Aaaaah!”

Gli altri...ma che ce ne frega?!

Gli occhi puntati su di lui.

-Ora, per passare il tempo, papà L vi racconterà una favola.-

Disse con un sorriso da ebete stampato in faccia.

Tutti i bimbi si radunarono intorno a lui, in cerchio.

L cominciò la sua prima favola.

 

Cappuccetto Mello.

C'era una volta una graziosa bimbetta, alla quale tutti volevano un mondo di bene, e poiché indossava sempre un cappuccetto rosso, e si chiamava Mello,tutti la chiamavano cappuccetto Mello.

 

-Ehi, ma io sono un ragazzo!-

-Zitto, effemminato!-

-Maaaat! Io ti ammazzo!!-

 

Un giorno, sua madre, che era un bellissima donna, con i capelli neri, la pelle nivea e le occhiaie, che tutti in città chiamavano con il dolce appellativo di L-colei-che-mangia-frittelle, disse :-Tieni, cappuccetto Mello, eccoti un paiolo di detersivi. Portali alla nonna, è debole, malata e non si lava da una settimana. Con questi si ristorerà.-

 

-Che palleeee! Quando arrivano gli alieni?-

-Matt, giuro che se non stai zitto ti picchio!-

-Ma io mi annoio!-

-IL tuo cervello si annoierebbe se solo ne avessi uno!-

-Capperi, fatemi continuare!....Allora, stavo dicendo...-

 

Poi, la mamma di Cappuccetto Mello continuò dicendole:- Fa la brava, non parlare con gli sconosciuti, non cercare tavolette di cioccolato sotto i funghi perchè non ce ne sono. Attenta a dove metti i piedi che se cadi e si rovescia il flacone della candeggina, scoloriamo tutto il bosco.-

-Sì, mamma, farò tutto per bene.-

Promise la bimba e sparì nel bosco.

 

-Ecco, lo sapevo. Adesso quella cade e scolora tutto il bosco!

E poi? Chi la trova più la nonna in mezzo a tutto quel bianco?-

-Piantala Neeaaaar...-

 

Poi, una volta giunta nel bosco, incontrò il lupo Beyond Birthday e siccome era stupida, non scappò via, ma anzi, si fermò dando confidenza allo sconosciuto.

-Buon giorno Cappuccetto Mello, che cos'hai sotto il grembiule?-

 

-Oh, io lo so che cos'ha...-

-Matt che schifo, sei un pervertito!-

-Ma....Mello...io..-

-Schifo immenso!-

-Sono i detersivi per la mia cara nonna debole e vecchia, che non si ava da una settimana.-

-E dove abita la tua nonna?- Chiese i lupo preparando le mollette per tapparsi il naso.

-Abita vicino ad una grande quercia! Quella in centro al bosco, aspetta ti faccio una cartina!- E iniziò a disegnargliela. -Lì ce la sua casa!-

E Beyond...cioè, volevo dire il lupo, pensò tra sé e sé :”Questa bimba è un tenero boccone prelibato, devi fare in modo di acchiapparla!”

 

-Mi piace il lupo! Avanti, quand'è che la sbrana?

Ma si vedrà il sangue? E come la uccide?-

Tutti si allontanarono di un passo

da Beyond Birthday.

 

-Guarda che belle tavolette di cioccolato che ci sono sotto quei funghi! Perchè non ne raccogli un po' così ti viene il diabete?-

-Sì! Lalalalal...-

-No, dai non può essere così scema! Ehi..

ma dov'è Mello?-

-Là, sotto il tavolo. Crede ci siano delle tavolette di cioccolato.-

-...-

 

Così facendo il lupo, riuscì a guadagnare tempo sufficiente per arrivare a casa della nonna e una volta giunto lì...

-Tock, Tock.-

-Chi è?-

-Sono la tua nipotna, Cappuccetto Mello.-

-Alla buon'ora! Stupida! Mi stavo colorando di rosa! Entra, entra! Sbrigati!-

E in un sol boccone il lupo se la mangiò.

 

-Ma Beyond! Come hai potuto?- Chiese Near.

-Sei un mostro!- Disse Matt.

-Ehi, ma io non c'entro!- SI difese il fragoloomane.

-Sì che c'entri! Dopo di che, hai indossato la veste

della nonna (un pigiama bianco da

ospedale), la sua cuffietta

con le paperelle gialle e ti sei messo a letto ad aspettare

la tua nipotina!- Concluse L.

-Ma...sarà...- Disse poco convinto lui.

 

E quando Cappuccetto Mello arrivò a casa della nonna, entrò, si avvicinò al letto e, con aria innocente disse:- Ma nonna...stai proprio di merda oggi....guarda che faccia pelosa che hai!-

-Ehm...ecco...-

-E guarda che occhiaie...-

-AH, quelle sono...per vederti....meglio.-

-E che orecchie a punta che hai...e che boccaccia storta e grande che hai!-

 

-Ehi io non ho la bocca storta!-

-Maccome no?! Picasso si è ispirato a te per il suoi quadri!-

 

-È per divorarti meglio!-

E il lupo se la mangiò. Proprio in quel omento, passò di lì un cacciatore. Bello, alto, rosso di capelli e molto, davvero tanto...

 

-...Impotente?-

Un aeroplanino s'infilò nell'occhio di Mello per la terza volta.

 

.tanto gay....che andava in giro a cantare:-Gaio, gaissimoooooo!-

Andò a casa della nonna per controllare che fosse tutto a posto e nel letto ci trovò il lupo addormentato con la pancia tutta gonfia.

-Oh, no! Questo è un lavoro per Matt! E zack!-

Tagliò la pancia del lupo con...

-Una spada laser???-

-Il tuo cervello è una spada laser, Matt! Sta zitto!-

 

...con un'ascia. Gli aprì la pancia e in poco, Cappuccetto Mello e la nonna furono salvate.

-Grazie signor cacciatore!-

-Hai imparato la lezione, piccola Cappuccetto Mello?-

-Sì....non andar mai più a trovare la nonna!-

 

-Fine.- Concluse L.

-Ma io non sono una nonna!-

SI lagnò Near.

-E io non sono una bambina!-

Rincarò Mello.

State zitti! Questa favola è fighissima!-

Disse Matt on in mano un oggetto non identificato pronto a scagliarlo.

-Non mi è tanto piaciutaaa.- Concluse Beyond mentre beveva il quindicesimo caffè.

-Ora basta, tutti a letto!- Disse L.

-Ma, cioè, sono le undici di mattina!-

-A letto ho detto!-

Fu così che tutti tornarono a letto alle undici del mattino e quando Roger tornò non trovò i bambini, bensì un'altra stanza della Wammy's distrutta.

-Ma che cazzo...-

 

FINE.

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OK, piccolo esperimento.
Spero sia piaciuta, non mi sono mai cimentata in una vera storia tutta demenziale. Se ha successo ho in mente altre sotire da far raccontare a L in momenti strambi.
Fatemi sapere che ne pensate. Ogni commento o pensiero sono ben accetti ^^
GRazie.

  
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