Credo di aver immaginato questo momento da sempre: il tuo corpo sul mio, le tue mani sulla mia pelle, la tua bocca ad assaggiarmi.
Credo di averlo desiderato dal primo momento in cui ti ho visto – immagini ardite, flash di un qualcosa mai provato prima, ma per cui noi umani siamo nati.
Credo... credo di volerlo più di ogni altra cosa.
Ma non così.
Io...

[Cosa c’è che non va?]

Chiudo gli occhi, sospirando quando la tua bocca sfiora il mio collo, il respiro freddo che mi rabbrividire – di piacere, di pericolo... chi lo sa.
Troppo emozioni, per il mio cuore.
Mi lascio condurre da te, mi lascio modellare da te.
Abbandono reale o rassegnata disperazione?

[Forse...]

Le dita stringono con forza il lenzuolo, mentre le tue piano sollevano la mia maglia, scoprendo il mio ventre; lo vedi contrarsi, Edward? Lo vedi?
È il tocco dei tuoi baci, della tua audacia che mi agita e mi innervosisce stordisce.
Il tuo palmo segue il movimento dell’indumento, indugiando sui fianchi, fermandosi sulla curva dei seni.
Con piccoli baci mi ricopri lo stomaco, vezzeggiandomi con lentezza e cura.
Abbasso lo sguardo e vedo la tua testa ramata sul mio ventre – e sento le tue labbra suggere, la tua lingua lambire. Ed il mio corpo reagisce, reagisce come è naturale che sia.
Ma non vedo i tuoi occhi.
Non vedo i tuoi occhi.

[... il nostro è stato...]

Mi sfili completamente la maglia e solo il reggiseno copre il mio petto.
Il reggiseno ed il tuo corpo.
Ti sento inspirare, mentre con il naso tracci il bordo dell’intimo; sento il tuo respiro sulla cute, i tuoi sospiri accelerati...
Ed il seno si gonfia, a tali attenzioni – s’inturgidisce.
Seppellisci il tuo volto sul mio petto, le tue braccia che mi avvolgono, un bacio che viene poggiato sullo sterno.
E nonostante il piacere del momento, nonostante la situazione, sento le lacrime pungermi gli occhi.
Stringo i pugni e mi do’ della stupida, della stupida ottimista.
Era tutto troppo perfetto.
Tutto troppo simile ai miei sogni.
Ma la realtà non è MAI uguale ai sogni – che sia in meglio o in peggio.
Mai.
Ma non importa.
Non deve importare.
Circondo con le mie braccia le tue spalle, beandomi un’ultima volta della loro ampiezza, della tua pelle nuda contro la mia, prima di affondare le mani fra i tuoi capelli, stringendoti a me.
E metto fine a quella che ora non è altro che una tortura.
« Credo... credo che sia meglio se ci fermiamo, Edward».
Ti irrigidisci ed in risposta serro maggiormente le braccia.
Non spostarti, non ora, ti prego.
Non voglio vedere i tuoi occhi proprio adesso.
Io non... resisterei.
« Bella», sospira tristemente, facendomi chiudere gli occhi.
« Abbiamo tempo», rispondo – a me, a lui, al mondo forse.
Abbiamo tempo.
Non è un problema.
Non è nemmeno un rifiuto il suo, no?
No.
Credevamo di essere pronti e così non è stato.
Punto.
Basta.
È stato solo...





Edit: Giusto per precisare, perché ho letto i commenti e magari c'è un po' di confusione - o magari sono io che non sono stata chiara xD - è Edward quello bloccato.
Bella se ne accorge e per evitare di forzarlo, di fargli fare qualcosa che non desidera - o che gli fa provare dolore - lo ferma.


Note: sul malinconico andante, vero?
Nessuna collocazione precisa, all’interno della saga, lascio scegliere a voi.
Ringrazio di cuore Giulia_Cullen, d e l i l a h, SweetCherry, SognoDiUnaNotteDiMezzaEstate, The Storyteller e madamina per aver commentato la scorsa shot "Cosa [non] siamo".
Ringraizo chi legge e preferisce, segue o ricorda.
Grazie a tutti. ^^

Anthea