Il boccino, dov'era finito il dannato boccino!
Harry girava attorno al campo. Lo aveva avvistato poco fa, ma un serpeverde gli aveva scagliato un bolide: un attimo di distrazione e il coso dorato era sparito.
Un altro giro attorno al campo. L'azione era così intricata che se fosse passato attraverso l'area di gioco avrebbe sicuramente ostacolato la squadra.
"Meglio starne fuori, per ora" pensò.
Un altro giro. Anche Malfoy girava attorno al campo, ma teneva d'occhio lui invece di guardarsi intorno.
"Parassita" pensò Harry "farà mai qualcosa per conto suo?"
Un luccichio, laggiù, vicino all'erba al centro del campo. Harry si tuffò in picchiata, ma mentre era a metà strada, Katie e Angelina passarono raso terra in formazione d'attacco, spazzando via la pallina d'oro.
Harry la seguì con lo sguardo assorto, controllando se anche Malfoy l'aveva individuata.
"HARRY!!!"
Ooops!, guardò di nuovo in avanti: era ancora in picchiata e il terreno era davvero vicino!
Alzò lo sguardo, ritrovò il boccino in una frazione di secondo (aveva seguito una traiettoria uniforme, per una volta), poi si aggrappò al manico di scopa e tirò verso l'alto per seguirlo.
La forza centrifuga gli annebbiava la vista, mentre si sforzava di stringere la cabrata il più possibile.
Ora puntava sul boccino, il sangue stava tornando al cervello, ci vedeva bene di nuovo.
Ma Malfoy era in vantaggio.
"Più veloce!" urlò mentalmente. "PIU' VELOCE!!!"
Si allungò completamente sul manico, la punta un po' sotto il petto, con le mani strette intorno, le ginocchia serrate sull'asta, i piedi allungati sfioravano i rametti.
Era affiancato a Malfoy, ma quello era ancora leggermente in vantaggio, un vantaggio sufficiente.
"NO!" si disse.
D'istinto lasciò la presa, allungò le braccia e si spinse avanti stendendo le gambe. Solo la stretta delle ginocchia tratteneva la scopa.
Tese ancora le braccia, la sua mano si infilò davanti a quella di Malfoy. Sentì qualcosa nel pugno destro che si chiuse di scatto.
"WHOOOOOOOOOOOOOOOOH"
L'urlo veniva da lui. E che urlo! Davvero era sua quella voce?
Istintivamente inarcò il corpo e la scopa iniziò a salire. Accompagnò il movimento tornando a impugnare il manico con la mano sinistra, la destra ancora levata con il boccino nel pugno.
Fece un giro della morte completo e si fermò a mezz'aria, con la scopa inclinata come un cavallo impennato, con il boccino fra le dita in modo che fosse ben visibile.
Lui non urlava più, aveva il fiatone, ma il fragore della folla era pazzesco.
La squadra gli si affollò intorno, urlavano tutti, nessuno riusciva a parlare.
Nel frastuono si udiva la voce amplificata di Lee Jordan che urlava "INCREDIBILE!"
Lentamente la squadra si posò a terra. Lungo un bordo del campo la squadra Serpeverde li guardava in cagnesco. Baston lo aveva preso per le spalle. "Non avevo mai visto nessuno, NESSUNO, volare così..."
Madama Bumb atterrò e si piazzò davanti ad Harry.
"Cosa credeva di fare portando la scopa a quel modo, Potter?"
"...dovevo prendere il boccino..."
"Bè veda di non rifarlo, potrebbe non andarle così bene!" La voce era burbera ma gli occhi brillavano. La scena doveva aver fatto certamente effetto su un'esperta di volo come lei.
Harry annuì, ma intanto i Grifondoro invadevano il campo e i primi lo stavano gia abbracciando.
Angelina gli tolse la scopa di mano appena in tempo, la folla cominciò a lanciarlo in aria.
"POTTER E' UN EROE! POTTER VOLA SENZA MANI! POTTER! POTTER!"
Mille mani lo abbracciavano. Si trovò davanti Ron ed Hermione.
"Sei un grande! Un Grande!" urlava Ron.
"Un grande pazzo!" ringhiò Hermione "...potevi sfracellarti per terra..."
"No, non stavolta, non giocando a quidditch..." pensò Harry. Le sorrise come se lei gli avesse fatto i migliori complimenti, accolse l'abbraccio di Ron che continuava a ripetere "Un Grande!" e tenendosi per le spalle i due si avviarono verso gli spogliatoi.
"In fondo non è male, essere popolari... Mi basterebbe esserlo solo per questo." pensò Harry, entrando nello spogliatoio.