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Autore: saundersery    14/09/2010    6 recensioni
Anche quella sera Harry le avrebbe prese… era inutile, per quanto si sforzasse di fare il bravo proprio non riusciva ad evitare di essere punito da zio Vernon...
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Severus Piton, Sirius Black
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Anche quella sera Harry le avrebbe prese… era inutile, per quanto si sforzasse di fare il bravo proprio non riusciva ad evitare di essere punito da zio Vernon.

 

Eppure aveva rassettato, cucinato e servito la cena, era riuscito a non lamentarsi nemmeno per la sua cena di quella sera, solo una mela e delle briciole di pane cadute sotto il tavolo…

 

Harry Potter era un bambinetto di 10 anni, i suoi genitori erano morti in un incidente d’auto e così viveva con i suoi zii materni fin da quando era in fasce.

 

Spesso aveva provato a chiedere ai suoi zii come erano suo padre e sua madre ma tutto quello che era riuscito ad ottenere erano silenzi crudeli o smorfie esasperate…

 

 dormiva nel sottoscala nonostante suo cugino Dudley avesse ben due camere, una per dormire e l’altra per i suoi svaghi, secndo sua madre Dudley possedeva molti giocattoli ed era necessario che avesse una stanza solo per contenerli.

 

A volte quando i suoi zii uscivano lasciandogli la solita lista con i lavori domestici entrava in quella camera, in quei momenti i suoi grandi occhi verdi si gonfiavano di invidia… ma non aveva il coraggio di toccare nulla dopo quella volta in cui urtando la mazza nuova da Cricket di Dudley aveva ridotto  in mille pezzi il computer di suo cugino.

 

Quello fu uno dei giorni peggiori, venne picchiato selvaggiamente, da quel momento smisero tutti di chiamarlo per nome, adesso in casa veniva chiamato mostro.

 

A volte quando era da solo nel suo rifugio di polvere e poco spazio immaginava di essere svegliato con uno degli abbracci che zia Petunia riservava al suo Dudley, oppure di ricevere una parola bella da suo zio… una parola come figliolo o campione… era così che zio Vernon chiamava Dudley.

 

Il suo stomaco tornò a brontolare ancora, cercò di ignorarlo di nuovo  

“la spazzatura mostro… sbrigati”

“si zio Vernon”

 

 

 

 

 

 

Il nottetempo sfrecciò come al solito per le strade di Londra, Severus Piton uscì dal paiolo magico alle 9 in punto, era novembre e faceva freddo…

 

“accidenti a te Albus… odio dover prendere quello squallido autobus viola” si disse il mago… era sempre la stessa storia, ogni volta che veniva spedito dal vecchio preside a Londra per qualche affare importante qualcosa andava sempre storto…

 

Strinse tra le mani l’incarto che conteneva qualcosa di prezioso che Silente doveva avere quella notte… lui non aveva fatto domande, come sempre, ma il mago incappucciato che gliel’aveva consegnato oltre ad avere un’aria sinistra era arrivato con tre ore di ritardo… Severus odiava i ritardatari.

 

Salì sul mezzo, pagò il biglietto e si sedette di sotto sperando che Stan Picchetto, lo strambo bigliettaio, non cominciasse a far domande… quella sera sembrava più fuso del solito perché non gli prestò attenzione e non fece domande quando il mago lo informò della sua destinazione…

 

“SBAMM siamo arrivati “ annunciò a Severus che si precipitò fuori dall’autobus convinto di essere al villaggio di Hogsmeade…

 

l’autobus sparì e con sgomento si rese conto che quei due rimbambiti non lo avevano condotto dove doveva essere.

 

Imprecò e maledisse più volte Stan e il conducente decrepito del nottetempo, si mise in tasca il prezioso oggetto per Silente e iniziò a camminare cercando di capire dove fosse…

 

Imboccò una stradina poco illuminata costeggiata da entrambi i lati da villette tutte uguali e illuminate.

 

“Dove diavolo poteva essere?” si domandò con crescente irritazione, cercando di non immaginare cosa avrebbe combinato a quella coppia di maghi idioti che lo avevano scaraventato in quell’angolo sperduto e anonimo del paese.

 

 

 

La piccola stradina di Privet Drive era deserta a quell’ora… tutti erano già davanti al televisore o riuniti attorno ad un tavolo… ad Harry piaceva quella strada di notte… ad Harry piaceva la notte, perché era l’unico momento di pace che aveva.

 

Trascinò con gran fatica l’enorme busta di spazzatura fuori dalla porta, aveva dimenticato il golf e faceva freddo, ma non tornò indietro, avrebbe preso un’altra dura punizione, i suoi zii odiavano quando dimostrava di essere stupido e confuso…

 

Chiuse la porta e si avviò per la stradina… i grandi secchi erano a poche decine di metri… si fermò per afferrare meglio il pesante fagotto…sentì dei rumori dietro di lui e si voltò spaventato…

 

Severus Piton avanzò con cautela verso quello che aveva tutta l’aria di essere un bambino… era strano trovarne uno così piccolo e tutto solo in mezzo alla strada a quell’ora… si avvicinò piano, il marmocchio sembrava essersi accorto di lui e lo fissava spaventato.

 

“buo… buonasera signore…” disse piano…

 

ECCOCI SONO TORNATA CON QUESTA NUOVA STORIA… SPERO VI PIACERA’ E ASPETTO CONSIGLI E COMMENTI. GRAZIE SERY.

 

  
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