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Autore: Dors    27/10/2005    7 recensioni
E' la storia di un'amore adolescenziale, con una vena un pò melodrammatica(pallosa). Ma vi assicuro che il finale sarà assolutamente inaspettato(almeno spero di non essere troppo prevedibile) buona lettura...e se ci scappa qualche recensioncina non è male....
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo quel giorno Lucas si era allontanato sempre di più da me.
Eravamo seduti allo stesso banco, eppure era capace di stare ore immobile e rispodere alle domande
quasi esclusivamente per monosillabi.
La nostra amicizia era decisamente in crisi, e la cosa mi faceva male.
Ma non avrei potuto far andare le cose in modo diverso, mi spaventava l'idea di vederlo sotto una
luce diversa. Voglio dire, lui era Psico. Stop. Non lo amavo.
Anche se ultimamente non ero più certa di molte cose, le fondamenta del mio castello in aria erano
franate.

Cominciai a disinteressarmi di tutto, a frequentare sempre meno il corso di arte e a dedicarmi a studi
più accademici.
Mi stavo forse trasformando nel ideale di figlia dei miei genitori? Scrupolosa nei compiti, pacata
umile...

Il tempo trascorse lentamente fino al giorno della recita a cui sapevo gia che non ne avrei preso parte.
Era gia tutto pronto. Gli spettatori erano seduti ai loro posti, i giovani attori frementi dietro le quinte
e il sipario che attendeva di essere aperto.
Avevo studiato la mia parte con la speranza che Ashley rinunciasse, o venisse fermata dalla provvidenziale caduta
di una meteora. Quindi potete immaginare il mio stupore quando scoprii che la mia vana speranza
si era avverata. (non nel senso che una meteora aveva perso in pieno Ashley).
"Arianna!"mi chiamò Bryan aggiustandosi velocemente i vestiti di scena.
"cosa c'è?"domandai annoiata ancora inconsapevole.
"Va a prepararti. Devi entrare in scena fra poco!"
"COSA???"
"Ashley ha avuto un indigestione, per delle ostriche... Così dato che la riserva sei tu..."
Non ebbi il tempo di gioire per la sconfitta della mia acerrima nemica: corsi al indossare il mio abito di foggia
rinascimentale.
Entrai in scena, il pubblico non mi accolse molto calorosamente sopratutto i ragazzi, come era
prevedibile in fondo si aspettavano la biondona. Cercai con lo sguardo Lucas, era dall'altro lato del teatro in piedi.
Mi riscossi, toccava a me. Ma cosa dovevo dire? Le parole mi uscirono di bocca come se non fossi stata io a pronunciarle.
Acquistavo sempre maggiore sicurezza, e parte il balcone di giulietta che trabballava pericolosamente di tanto in tanto
lo spettacolo fu un successo. Terminò con una serie di applausi scroscianti. Qualche anima ingenua si azzardò anche a
chiedere il bis non sospettando minimamente che quel pazzoide dell'insegnante di teatro avrebbe potuto
acconsentire.Fortunatamente però aveva un provino dall'altro lato del paese e non poteva fare tardi.
Prima di scappare nel suo taxi carico di fogli e appunti fece in tempo ad urlarmi :"Watkins ti voglio nella prossima recita.!
Niente scuse!!"
Arrossii compiaciuta. Gli attori si ritirarono dietro le quinte.
"E' il tuo grande giorno Arianna. Hai avuto quello che volevi?"domandò allegro Bryan.
"Ho ancora una cosa da sistemare."
"LUI?"
"Proprio così."confermai con un grosso sorriso.
"Sapevo che sarebbe finita così. Vai, muoviti. Non ti aspetterà per sempre!"mi incitò Bryan

Senza nemmeno cambiarmi uscii fuori in strada,cercando Lucas fra la gente che usciva a fiotti dal teatro.
Il sole stava tramontando colorando il cielo di una calda tonalità arancione-rosa. L'aria tiepida e piatta
Lui era seduto su una panchina da solo a braccia conserte.
"Lucas..."
Sussultò"Arianna...ciao..."
"ehm...ciao"
"Ottimo spettacolo quando ho sentito la tua voce quasi non ci credevo, hai recitato benissimo."si complimentò in modo formale
"Grazie.Dobbiamo parlare, Lucas"dissi senza preamboli.
"E di cosa?"chiese freddamente irriggidendosi.
"Di noi. Il nostro rapporto è cambiato..."
"Non so se te ne sei accorta ma non c'è più un noi."puntalizzò.
"Questo non è vero..."
"Cielo! Arianna! Sei qui solo perchè ti faccio pena! Va da Bryan, ti ho gia detto di dimenticarti
quella sottospecie di dichiarazione!"scattò.
Mi sedetti accanto a lui.
"E' così divertente prendermi in giro?"chiese seccato Lucas"Bhe...io me ne vado".
Fece per alzarsi ma lo fermai."Per piacere..."
"Va bene, parliamo!!"sbuffò aggrottando le sopracciglia.
"Non credo che dovremmo essere amici, a questo punto."dissi.
"Ah! Bene! La nostra amicizia era gia finita da un pezzo! Dimmi qualcosa di nuovo!"
Mi avvicinai al suo viso, il mio cuore sembrava impazzito. Le mie labbra sfiorarono le sue.
Sembro essere infinito, il mondo attorno a noi scomparve. C'eravamo solo io e Lucas.
Mi staccai lentamente.
"...ma...Bryan?"fece senza fiato piuttosto rosso in faccia.
"Non è con lui che voglio stare".
"Senti Arianna, io..."
"Non dire niente"
Ci baciammo di nuovo con più trasporto.
Lucas sospirò."Voglio fare l'amore con te, anche qui su questa panchina.Non hai idea di come è stato
restare vicino a te sapendo che non avrei potuto averti!"
"Non ora...ora sono tua."
"Cosa direbbe giulietta a questo punto?"Lucas mi sfiorò una guancia con il dorso della mano.
"Forse...You kiss by the book. Tu baci secondo le regole"risi
"Andiamo sul terrazzo di casa mia? Potrei aiutare a toglierti il vestito ...sembra un tendone
piuttosto ingombrante"
"Lucas Manson! Non mi starai facendo delle avances vero?"
"Tu che dici?"
  
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