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Autore: adry91    14/09/2010    31 recensioni
Edward ha lasciato Bella in New Moon e non è non e mai più tornato. Gli anni passano e anche i decenni, ma due anime sono ancora tremendamente legate tra di loro perché il tempo possa cancellare ciò che l’amore ha creato. Cosa succederà se un giorno Bella dovesse rincontrare quella che aveva considerato fin dall’inizio al sua famiglia? E i Cullen e soprattutto Edward come reagiranno quando scopriranno che Bella è ancora la diciottenne che avevano lasciato? P.S. Bella non è un vampiro, ma non è comunque umana. Oltre i vecchi, ci saranno anche nuovi personaggi.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stephenie Meyer

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stephenie Meyer. Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

 

 

Eccomi qui con un altro aggiornamento. Scusate il ritardo. Questo capitolo è piuttosto di transizione, ma è comunque molto importante. Volevo inoltre ricordarvi che non è solo Maria la vampira nemica, ma c’è ne è un altro. Non dimenticatelo. Ve lo faccio notare perchè in molti non hanno considerato questo "dettaglio". Maria è solo la vampira che è stata riconosciuta. Buona lettura a tutti. Un bacio.

 

 

Capitolo 25

Attimi di tranquillità

 

POV EDWARD

 

Gli uomini sono artefici del proprio destino:

possono commettere sempre gli stessi errori,

possono fuggire costantemente da ciò che desiderano e che

magari la vita gli offre in modo generoso;

oppure possono abbandonarsi al destino

e lottare per i propri sogni

accettando il fatto che si presentano

sempre nel momento giusto.

 

 

Era passata esattamente una settimana da quando Bella mi aveva rivelato la vera identità delle gemelle e ancora oggi a distanza di sette giorni faticavo a credere che questa fosse la verità.

Bella era diventata madre.

Non fu facile accettare la cosa, ma ero consapevole che se avrei voluto avere Bella ancora al mio fianco avrei dovuto accettare il fatto che un altro uomo che non fossi stato io aveva avuto la possibilità di toccarla in modi che credevo che solo a me fosse stato concesso.

Fu difficile, soprattutto i primi giorni, poi mi soffermai a guardare lo sguardo di Rosalie mentre guardava Bella e fu allora che mi resi conto che non importava come o con chi Bella avesse avuto le gemelle, importava solo che a lei la vita gli avesse donato il regalo più bello che un essere umano possa ricevere: il dono di essere madre, quello stesso dono che mia sorella agognava da sempre, un dono a cui aveva dovuto rinunciare quando era diventata un mostro come me.

Bella aveva avuto questa possibilità e io dovevo solo esserne felice.

Oggi riuscivo a capire meglio l’odio di Jenny nei miei confronti, ai suoi occhi io ero l’essere più meschino della terra poiché avevo fatto soffrire la persona che lei di più amava al mondo: sua madre.

Avevo parlato con Bella e le avevo chiesto i motivi per cui non me ne aveva parlato prima e lei mi confidò che aveva paura, paura di rovinare tutto quello che avevamo creato di nuovo.

Provai a capirla e mi resi conto che non mi veniva poi così difficile, in fondo quella scoperta non cambiava nulla. Io la amavo esattamente come prima, forse adesso di più, perché ero consapevole che non avesse rinunciato ad un dono umano come quello di mettere al mondo un figlio.

Avrei tanto voluto chiederle del padre, dell’uomo che per un certo periodo di tempo mi aveva sostituito, ma non ne avevo il coraggio e oltretutto non ero nemmeno certo di averne il diritto. Cosa dovevo chiederle? Come farlo? Avevo paura, la verità era questa.

Ero consapevole che un giorno avremmo dovuto affrontare l’argomento, ma non mi sembrava quello il momento più adatto. C’era qualcosa di più pericoloso da dover fronteggiare: un nemico pronto all’attacco mentre noi eravamo all’oscuro delle motivazioni che lo spingevano ad attaccare.

Avevamo trascorso tutta la settimana in compagnia dei licantropi, i quali, insieme a noi, seguivano passo per passo tutto ciò che Jasper ci spiegava in merito ai combattimenti. Nessuno meglio di lui poteva conoscere i segreti del mestiere e nessuno meglio di lui poteva conoscere il modo di combattere di Maria e dei vampiri dai lei addestrati. Almeno su questo eravamo avvantaggiati.

Eravamo nella foresta e Jasper stava spiegando a Seth come muoversi per attaccare un vampiro neonato, il licantropo ascoltava attentamente ogni singola parola uscita dalla bocca di Jasper e lo guardava come se mio fratello fosse all’improvviso diventato il suo mentore.

Mi venne da sorridere e guardando Seth mi resi conto di come lui fosse il licantropo che tra tutti preferivo di più.

Lui era puro, semplice, non gli interessava nulla della rivalità che naturalmente esisteva tra quelli della mia specie e quelli della sua, per lui noi eravamo degli amici e attraverso i suoi pensieri potevo percepire chiaramente quanto lui fosse sincero in ogni sua più piccola azione verso di noi, sincero perfino nei suoi sorrisi.

Poco più lontano Bella e il resto della sua famiglia sedeva sul prato verde assistendo alla scena, non potevano fare nulla per noi. Anche allenarsi per loro sarebbe risultato uno spreco di tempo. Quel giorno sarebbero tornati umani ed era impensabile che un umano potesse fronteggiare dei vampiri.

Mi soffermai a guardarli e mi resi conto come sarebbe stata facile la vittoria se loro avessero potuto usare i loro poteri.

Alcuni di loro, infatti, avevano poteri che in battaglia sarebbero stati molto utili.

Jason, ad esempio, aveva delle capacità mentali fuori dal comune. Era in grado di spostare gli oggetti con la sola forza della mente, poteva farli volare e perfino distruggerli telepaticamente, ma ciò che più serviva in battaglia era la sua capacità di rallentare il tempo oppure di bloccarlo a suo comando congelando una situazione come in un fermo immagine per poi far riprendere tutto quando gli faceva più comodo. Sarebbe bastato anche solo il suo potere per bloccare tutto e incendiare tutti prima ancora che loro potessero accorgersene.

Dan, il padre di Bella, aveva la capacità di provare illusioni visive, illusioni talmente vivide da sembrare reali. Anche chi sa di essere sotto l’influsso del suo potere non può sfuggirgli, perché quando la visione entra in circolo ci si dimentica di tutto e ciò che appare di fronte a sé viene scambiato per la realtà. Inoltre era capace di percepire il dolore altrui e di utilizzarlo a suo piacimento. Poteva farlo aumentare o diminuire, dipendentemente dal suo volere. Questo potere di modificare le emozioni funzionava, però, solo con il dolore e la sofferenza, sentimenti che in una battaglia sono all’ordine del giorno.

Kyra aveva la capacità di far ricordare alla gente i ricordi dimenticati, oppure di eliminarli o peggio ancora di storpiarli. Poteva elaborare nella mente di una persona ricordi che non appartenevano alla propria vita, facendogli credere il contrario, poteva cambiare i ricordi della gente storpiandoli a proprio piacimento, ma poteva anche eliminare questi ricordi oppure fare ricordare quelli che erano stati dimenticati. Gli sarebbe bastato cambiare i ricordi dei nostri nemici per fargli credere che i loro nemici non eravamo noi, ma loro stessi. Un trucco semplice, ma efficace per farli combattere tra di loro.

Bella, beh, poi con lei la vittoria sarebbe stata garantita senza nessun problema. Lei aveva la capacità di estendere attorno a se stessa e agli altri uno scudo in grado di proteggere tutti da attacchi fisici e psichici. Inoltre possedeva i poteri dei quattro elementi naturali, che poteva facilmente manipolare a suo piacimento. Quello che a noi serviva era il fuoco, il potere della distruzione, l’unica cosa che poteva uccidere un vampiro. Con questi poteri lei era praticamente indistruttibile e tutti lo sarebbero stati se protetti dal suo scudo.

I poteri del resto della famiglia, cioè di Nate e Nikki erano molto utili, ma in battaglia potevano servire a poco.

Nate era in grado di capire quando una persona mentiva e quando non lo faceva. Gli bastava guardare negli occhi una persona per mettere in funzione il suo potere. Talora mentisse, lui era in grado di scoprire qual era, invece, la verità. Grazie al suo potere era praticamente impossibile mentire con lui.

Nikki aveva, invece, la capacità di vedere e conoscere il passato della gente. Il suo potere si metteva in moto solo attraverso un contatto fisico. Gli bastava, infatti, toccare, anche solo per qualche secondo, una persona per riuscirne a carpirne tutto il passato, perfino i segreti più intimi e profondi.

Purtroppo, però, dovevamo fare a meno di tutti questi poteri e dovevamo soltanto contare sulle forze di vampiri e licantropi.

Mi chiedevo solo se i nostri nemici fossero a conoscenza o meno di questo problema di Bella e della sua famiglia e qualcosa mi diceva di si, la data della battaglia non poteva essere solo una coincidenza, doveva essere per forza qualcosa di studiato a tavolino.

Cosa poteva volere Maria da Bella? Non riuscivo proprio a spiegarmelo.

- Ahia – disse all’improvviso Emmett alzandosi di botto da terra dove fino a poco prima era seduto.

Tutti ci voltammo a guardarlo e vidimo lui che cercava di grattarsi la schiena con fatica visto che con le sua braccia non riusciva ad arrivarci.

- Ahia – disse ancora mentre noi lo guardavamo ancora più stupiti.

Voltai lo sguardo e vidi Blair ridere di gusto e anche Jenny seduta vicino a lei non scherzava, anche se la sua non poteva essere considerata una vera risata, ma un debole sorriso. Non me ne curai più di tanto, era comunque un passo avanti.

Mi bastò guardarle per capire che c’erano loro dietro allo strano comportamento di mio fratello.

- Ahia, basta – disse nuovamente Emmett – ahia, smettetela – continuò lui – no così no, mi fate il solletico – aggiunse poi scoppiando a ridere.

- Emmett sta tranquillo, adesso ti portiamo alla neuro. Mi sa che ti si è bruciato qualche neurone – commentò Jake mentre io scoppiai a ridere.

Con Jake i rapporti erano molto migliorati e questo rendeva felice Bella, molto felice il che rendeva felice anche me e dai suoi pensieri potevo vedere che anche Jake lo era. In fondo questa sorta di tregua non si era poi rivelata troppo difficile, anche se ancora era presto per fare prognostici.

Emmett se la rideva ancora di gusto e le due gemelle avevano preso adesso a ridere forte.

- Fatele smettere – ci pregò Emmett tra un sorriso e l’altro.

Fu allora che tutti sembrarono capire cosa stesse succedendo. Vidi Bella guardare le gemelle con aria di rimprovero, poi Emmett smise di ridere.

- Ma mamma, ci hai tolto il divertimento – si lamentò Blair vedendo che il suo potere non faceva più effetto su Emmett.

Bella di sicuro aveva usato il suo scudo per coprire Emmett e fare smettere quelle due.

Jenny e Blair avevano la capacità di generare elettricità sfruttandola come meglio credevano. Un loro attacco ad un umano, a seconda dell’intensità, poteva provocarne anche la morte. Erano in grado di percepire i legami tra le persone e, quindi, di modificarli a loro piacimento, rafforzandoli o spezzandoli. Se il loro attacco alla massima potenza veniva fatto ad un vampiro era in grado di farlo contorcere a terra in preda a un dolore fisico allucinante. Tra di loro erano simbiotiche, vivevano in un rapporto di stretta dipendenza l’una dall’altra e l’una era empatica nei confronti dell’altra. Riuscivano a percepire i malesseri o le gioie dell’altra indipendentemente dalla vicinanza tra loro. Tra di loro potevano anche comunicare attraverso linguaggi non verbali. Possedevano inoltre una velocità fuori dal comune e una forza sovrumana.

Poteri utilissimi in battaglia e almeno potevamo contare su quelli, anche se non ero molto euforica all’idea che quelle due avrebbero dovuto combattere.

- Vi sembra il momento adatto per scherzare? – domandò Bella ad entrambe.

- Ultimamente non è mai il momento per scherzare. Fra una settimana rischiamo di essere tutti morti e secondo te la cosa migliore da fare è quella di mettere su musi lunghi e pensare al peggio? No mamma, mi spiace. Forse questi sono i miei ultimi giorni di vita e scherzerò fino alla nausea se necessario. Sono stufa del clima degli ultimi giorni – le rispose Jenny mentre Blair sorrise alla sorella e le diede il cinque.

Jenny aveva ragione. Si respirava un clima troppo teso nell’ultimo periodo, era giusto scherzare un po’.

Vidi Bella guardarmi e io le sorrisi. Ciò bastò a farle capire che ero d’accordo con Jenny e che non era giusto mettere anche addosso a loro tutta la tensione che sentivamo noi.

- Ah si? Volete proprio scherzare? Bene, vi accontento – disse Bella ad entrambe prima che le due si ritrovarono completamente bagnate.

Aveva sfruttato il suo potere con l’acqua e aveva fatto il bagno alle due gemelle che adesso la guardavano con sguardi infuocati.

- Così non vale. Con te non ci si può divertire. Abbassa lo scudo e giochiamo ad armi pari – le propose Blair.

Non erano arrabbiate per essere state bagnate, ma solo per il fatto che non potevano vendicarsi come meglio volevano.

- No, mi spiace, non se ne parla proprio. Ognuno con i suoi di poteri – si giustificò la mia donna.

- Ah si? Bene – le disse Jenny – zio Jason vedi di usare il tuo – aggiunse poi riferendosi al potere dello zio.

Da quando noi Cullen avevamo saputo la verità le gemelle avevano preso di nuovo l’abitudine di chiamare la loro famiglia come avevano sempre fatto.

Dan e Nikki nonni, Nate, Jason e Kyra zii e Bella mamma.

- Jason non ti azzardare – provò a dire Bella al fratello, ma non appena terminò di parlare si ritrovò completamente immobile.

- Ma Bella non ha anche uno scudo fisico oltre che quello psichico? Come hai fatto a immobilizzarla? – chiese Rosalie stupita.

- Si, c’è l’ha, ma quello fisico se lo toglie spesso di dosso. Di solito non c’è motivo per tenerlo legato a sé e a lei interessa solo che la sua mente venga protetta – le spiegò Nate.

- Che intenzioni avete? – chiese alle due gemelle.

Jenny non mi rispose mentre Blair mi guardò e mi sorrise, poi entrambi si avvicinarono a Bella e la presero in braccio correndo verso il fiume.

- Fra esattamente trentacinque secondi falla sboccare – disse Jenny a Jason prima che lei, la sorella e Bella scomparvero.

Gli altri scoppiarono a ridere e io con loro. Capimmo tutti subito cosa avevano in mentre.

Trentacinque secondi dopo Jason sbloccò il suo potere e un minuto dopo tutte e tre tornarono di nuovo tra noi.

Bella era completamente bagnata e si diresse direttamente verso Jason con sguardo furente.

- Sei un fratello ingrato – gli disse puntandogli l’indice contro.

- Questa l’ho già sentita – gli rispose lui.

- E la sentirai spesso, ma sta tranquillo vedrò di ripagare il tuo gesto e tu sai come – lo informò Bella sorridendo beffarda.

- No Bella, la macchina no – la pregò lui facendogli gli occhioni da cucciola.

- Mi spiace, ma in questo momento è nel giardino di casa già in fiamme – le comunicò lei sorridendo soddisfatta consapevole che i suoi poteri potevano funzionare anche ad enormi distanze.

- E io sarei il fratello ingrato? – domandò lui retorico.

Bella nel frattempo si avvicinò a me, ma prima di farlo pensò bene di asciugarsi. Il suo corpo sembrò diventare un fiamma incandescente per qualche secondo, poi tutto tornò normale con la sola eccezione che era perfettamente asciutta.

Non era la prima volta che la vedevo diventare una torcia umana, ma credo che non avrei mai imparato ad abituarmi alla cosa.

Ristabilì poi la sua temperatura corporea alla normalità e poi si avvicinò a me baciandomi a fior di labbra mentre mi sorrideva maliziosa.

- Gliel’hai davvero bruciata? – le chiesi a voce bassissima.

- Certo – mi rispose.

- Non è vero, ma mi piace farglielo credere fin quando tornerà a casa – mi informò invece scostando il suo scudo e permettendomi di leggerle la mente anche se solo per pochi secondi.

Sorrisi e poi le diedi un altro bacio a fior di labbra.

- Per oggi è meglio finirla qui, ci siamo distratti tutti un po’ troppo e non è il caso di continuare – ci interruppe Jasper serio.

- No, dobbiamo continuare. Non possiamo permetterci distrazioni – gli fece notare Jake.

Jasper gli fece cenno di guardarsi intorno e anche io e Bella lo facemmo rendendoci conto che ognuno sembrava essere per i fatti propri.

Emmett e Rosalie era seduti sul prato a farsi le coccole, Jenny giocherellava con Seth che era tornato umano, Blair faceva lo stesso con Embry, Jason e Kyra erano abbracciati e presi chissà da quali discorsi, Leah ancora trasformata da lupo si faceva accarezzare e montare da Nate e i resto dei licantropi si erano trasformati di nuovo in umani e si godevano sdraiati a terra qualche leggere raggio di sole che stranamente sembrava essersi ricordato di una piccola cittadina quale Forks.

Gli unici attenti erano rimasti Carlisle, Esme, Dan e Nikki.

Alice era immersa in pensieri d’amore su Jasper e lui stesso era distratto dalle emozioni che provava sua moglie. Perfino io mi ero lasciato distrarre da Bella, ma mentre la stringevo tra le mie braccia mi resi conto che mai una distrazione mi era parsa più dolce.

- Ok, lasciamo stare. Ci rivediamo domani e per favore evitiamo interruzioni – disse Jake rendendosi conto che non si poteva più attirare l’attenzione di nessuno.

Quella settimana era stata pesante per entrambi. Ognuno di noi si era dedicato agli allenamenti. I licantropi si impegnavano durante il giorno e noi Cullen anche durante la notte. Io e la mia famiglia non andavamo a caccia non so neppure da quanto tempo e non c’erano stati momenti in cui nessuno si poteva concedere il lusso di momenti di pausa con la propria compagna.

Forse tutti dovevamo essere un po’ grati alle due gemelle.

In fondo qualche ora in più di allenamenti non poteva cambiare le cose più di tanto.

I licantropi si allontanarono tranne Embry e Seth che vennero a casa di Bella, io segui la mia donna a casa sua e il resto della mia famiglia decise di andare a caccia.

Arrivammo a casa in poco tempo visto che avevo preso Bella in braccio e mi ero messo a correre a velocità sovrumana.

Chiusi dentro la sua stanza, sdraiati sul suo letto avevamo preso a farci le coccole.

- Amore, dimmi che andrà tutto bene, dimmi che fra una settimana saremmo ancora qui a coccolarci come adesso e a dedicarci alla nostra eternità insieme – mi pregò Bella di prometterglielo.

Avrei tanto voluto dirle che ero convinto della cosa, ma la verità era che non riuscivo a convincere nemmeno me stesso. Come avrei potuto sperare di convincere lei?

- Te lo prometto amore – le promisi cercando di mostrarmi un buon attore.

Del resto lo ero sempre stato, per anni, per decenni, per quasi tre secoli.

La baciai cercando di trasmettergli tutto l’amore possibile e sentì che lei fece lo stesso con me. Poi ci staccammo e ci guardammo negli occhi.

- Edward perché non mi hai chiesto del padre delle gemelle? – mi domandò lei seria mentre si stringeva a me.

Sapevo quale fosse il discorso che stavamo per affrontare, ma avevo dannatamente paura di ciò che potesse dirmi.

- Perché a me non importa chi lui fosse. Mi importa che adesso tu stia con me e mi importa che tu sia disposta a farmi entrare nella tua famiglia e a darmi la possibilità di essere un padre per loro – le risposi sincero, anche se tutta la verità non gliela stavo dicendo.

- Ti ripeto la domanda. Perché non mi hai chiesto del padre delle gemelle? – mi domandò di nuovo lei imperterrita.

Ovviamente aveva capito che non gli avevo detto tutto.

- Perché? Mi chiedi il perché? Perché sono solo un egoista, un egoista che non riesce a pensare a te con qualcuno che non sia io nonostante ti abbia lasciato proprio per permetterti di avere un vita normale con un altro uomo – le rivelai sincero.

Vidi lei guardarmi con uno strano sguardo, sembrava quasi soddisfatta di quello che le avevo appena detto.

- C’è qualcosa che devi sapere, qualcosa che potrebbe cambiare tutto, ma che  devo dirti perché ti amo ed è giusto che tu sappia – mi rivelò lei seria in volto.

- Non c’è nulla che possa cambiare quello che c’è tra noi – le risposi sicuro delle mie parole.

- Lo spero tanto – mi disse lei prima di affondare le sua labbra sulle mie.

Sembrava come se quello potesse diventare il nostro ultimo bacio, ma non sarebbe stato così. Qualunque cosa mi avesse detto non avrebbe cambiato nulla.

Io la amavo più di ogni altra cosa al mondo e avevo commesso una volta lo sbaglio di lasciarla andare, uno sbaglio che non avrei più ricommesso per nessun motivo al mondo.

Il destino ci aveva fatto incontrare di nuovo e io non avrei permesso a niente e nessuno di separarci ancora. E se era la separazione quello che il destino avrebbe voluto adesso, avrei pensato bene di modificare pure quello.

Io e Bella per sempre, per l’eternità, era solo questo quello che volevo.

Si staccò dalle mie labbra e mi sorrise poi vidi il suo sguardo incupirsi e non riuscivo a spiegarmene il motivo e visto e considerato che la sua mente era del tutto coperta dal suo scudo non ero nemmeno in grado di poter scovare il motivo di quel suo sguardo.

Abbassò lo sguardo e fu allora che non riuscì più a specchiarmi nei suoi occhi color del ghiaccio.

- Allora? Cos’è che devi dirmi? – le domandai sperando che lo facesse presto.

Non volevo più vederla stare male, lo era stata per troppo tempo, adesso era ora di essere felici.

Alzò lo sguardo e fissò i suoi occhi nei miei cercando attraverso quelle due pozze di farmi capire tutto l’amore che provava per me.

Non sapevo cosa dovesse dirmi, ma sperai che lo facesse presto, perché stavo iniziando a preoccuparmi sul serio.

 

…Adry91…

 

 

 

 

Risposte alle vostre recensioni:

 

- Austen95: Beh chi lo sa. Vedremo. Quanto a “Ricordare il passato” per il momento non sto aggiornando è vero, ma tornerò a postare anche quella storia. Basta essere solo un po’ pazienti.

 

- Vampire_Twilight: Si, è proprio vero che “a volte ritornano”. Non ti posso dire cosa vorrà da Bella, ma si scoprirà presto. L’identità del padre delle gemelle la scopriremo presto.

 

- DiamondDior: Il rapporto tra madre e figlie ho dovuto farlo per forza così, perché altrimenti si sarebbe scoperto subito la cosa. Non potevo metterlo in evidenza. Come vedi da questo capitolo le gemelle tornano a chiamarla mamma.

 

- Ed4e: Non posso dirti nulla sul padre delle gemelle. Presto si scoprirà anche questo.

 

- francesca96: Non posso dirti se sia Edward o meno il padre delle gemelle, lo si scoprirà presto comunque. Non so ancora quanto durerà la storia. Ma credo che la dividerò in due storie e alla fine della prima non dovrebbe mancare molto.

 

- vanderbit: Lo so, Bella non le trattava da figlie, o almeno così non sembrava, ma era stato fatto apposta perché altrimenti si sarebbe subito svelata la cosa. Sul padre, invece, non posso dire nulla, ma si scoprirà presto anche questa identità.

 

- valecullen_thedevil93: Non ti posso dire se hai ragione o meno sul fatto che sia Edward il padre delle gemelle. Lo scopriremo prestissimo se è vero oppure no. Cercherò di stare attenta vista le tue minacce, ma se mi uccidi poi non puoi sapere come finisce la storia. No? Maria con Bella? Beh apparentemente non c’entra nulla, chissà se in realtà è così. “Ricordare il passato” la aggiornerò non appena concluderò una delle storie in corso. Quindi abbia pazienza e vedrai anche in quella storia il suo finale.

 

- Thelionfellinlovewiththelamb: Non ti posso dire chi è il padre delle gemelle, ma ti avviso che si scoprirà prestissimo.

 

- dany_96: Lo so che il rapporto che ho scritto in merito a Bella e le gemelle non era certo un rapporto madre e figlie, ma mi serviva fare così. Altrimenti si sarebbe capito subito. Dovevano apparire davvero come sorelle.

 

- kygo: Devo dire che sei stata molto dettagliata nella tua recensione, ma non posso dirti se hai ragione o meno. Lo scoprirai presto. Anche su Alice ho la bocca cucita.

 

- Giada is owned by Edward: Beh, diciamo che la situazione è piuttosto complicata. Bella e Maria apparentemente non c’entrano nulla, ma sarà davvero così?

 

- krystal86: Non ti posso dire se il papà è Edward o meno, ma presto si scoprirà tutto.

 

- Saruxxa: Tutte le tue considerazioni sono azzeccattissime, ma non ti posso dire se in conclusione hai ragione o meno. Abbi pazienza e presto scoprirai tutto.

 

- ste87: Presto scoprirai chi è il padre, molto presto.

 

- ClaudiaSv16: Beh sul padre non si sa molto per adesso, ma presto scopriremo tutto. Quanto a Maria, diciamo che magari una non se lo aspettava perché apparentemente sembra che i due personaggi non abbiamo un legame.

 

- eliza1755: Sull’identità del madre non posso dire nulla. Quanto a Maria diciamo che c’è un motivo che la spinge ad attaccare, ma non posso ancora svelare quale esso sia.

 

- ubRiaKina: Beh, noto che con la rivelazione della scorsa volta ti ho parecchio sconvolto. Vedrai che presto tutto verrà spiegato. Se vuoi consolare Edward fai pure, però, poi passalo anche a me che lo consoliamo insieme.

 

- Edwardina4ever: All’apparenza sembra che Maria non c’entri nulla, ma in realtà qualcosa c’entra. Presto scopriremo cosa.

 

- giuggi_88: Se ti trasferisci qui, non mi resta che darti il benvenuto qui. Presto Bella gli spiegherà tutto, vedrai.

 

- antonellalantigua: Scusami il ritardo, ma ho avuto impegni e non ho potuto postare prima. Eccoti il capitolo nuovo, spero sia stato di tuo gradimento.

 

 

 

Un grazie di tutto cuore a tutti voi che avete recensito, a quelli che hanno messo la mia storia tra i preferiti e nelle seguite. Un altro grazie di cuore anche a coloro che mi hanno inserita tra gli autori preferiti. Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento e recensite. Un bacio.

 

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INTRODUZIONE: Un semplice invito di matrimonio può cambiare quella che sembra essere diventata una vita stabile? Questo si chiede Bella quando si ritrova tra le mani l’invito del matrimonio di Alice e Jasper. Partire e raggiungere quella che un tempo era la sua migliore amica affrontando i fantasmi del suo passato? Oppure restare a casa e non correre rischi? Bella vive a New York, fa la giornalista, si è lasciata i Cullen alle spalle e si porta dietro da cinque anni due grandi responsabilità che portano il nome di Ej e Lizzie. Chi sono? E che c’entra Edward in tutto questo? Se vi va di scoprirlo correte a leggere la mia storia. Sono tutti umani.

 

·        UNA RIVINCITA D’AMORE (à il link della storia: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=547040&i=1 ).

INTRODUZIONE: Isabella Swan fugge via dalla sua città all’ètà di dieci anni, grassottella e timida viene presa in giro da tutti. Si rifugia a Jacksonville dalla madre, ma otto anni dopo il brutto anatroccolo si è trasformato in un bellissimo cigno. Decide di tornare a Beverly Hill, la sua città natale, dove i suoi vecchi amici la attendono, ma Bella è cambiata non solo fisicamente e vuole prendersi la sua rivincita su tutti coloro che un tempo la prendevano in giro. Nella sua vecchia città, però, non tutto è come lo ha lasciato. I Royal King, i suoi vecchi amici, sono in lotta continua contro i Blue Ice, un altro club di ragazzi popolari e ricchi. Cosa succederà con l’arrivo di Bella? Che succederà se un giorno i due gruppi si ritrovano costretti a collaborare? Filerà tutto liscio? Personaggi decisamente diversi da come abbiamo imparato a conoscerli, ma chissà…magari dall’odio nascerà qualcos’altro e quella che era sembrata una rivincita potrebbe diventare ben altro. Sono tutti umani. Vi ho incuriosito? Correte a leggere.

 

 

  
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