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Autore: MkBDiapason    15/09/2010    7 recensioni
[STAR TREK TOS]McCoy/Kirk.Quando lo conobbi e le nostre mani si strinsero, sentii le nostre anime sfiorarsi. Fu come se quella mano avesse stretto il mio cuore, con amorevole delicatezza. Il calore con il quale carezzava la mia anima.Questo spirito affine...
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James T. Kirk, Leonard H. Bones McCoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so da dove è uscita questa cosa. So solo che ieri notte sono andata a letto con il pensiero di Jim e Bones abbracciati e siccome ero troppo stanca per mettermi a buttar giù qualche riga l'ho fatto stamattina a dispetto del lavoro che ho da fare per un esame XDDD.

Li amo. Semplicemente li amo. Li trovo così carini.T__T

Spero che vi piaccia!!>w< (e soprattutto che la leggerete.XDDDD)

Buona lettura!*3*


 

SAVIN'ME

 

 

“Il mio nome è James Kirk, il tuo?”

“Leonard McCoy”

“Piacere mio...Bones!”


* * *

Quando lo conobbi e le nostre mani si strinsero, sentii le nostre anime sfiorarsi. Fu come se quella mano avesse stretto il mio cuore, con amorevole delicatezza.
Il calore con il quale carezzava la mia anima. Rabbrividii a quella sensazione.
Questo spirito affine...
Mi trovai a pensare.
Lui mi sorrideva, con un sorriso mai incontrato prima.
Ogni cosa di lui mi sorrideva.
Ed io mi sentivo cullato soprattutto dal suo sguardo traboccante di vita.
I suoi occhi erano in ogni caso silenziosi, tranquilli.
Ma non un silenzio timido, quanto un silenzio d’intesa, quel tacito accordo che si suggella nel preciso istante in cui due anime si scoprono, si conoscono...si amano.
E sentivo così quel mare dorato lambire con le sue onde ridenti lo scoglio della mia solitudine.
Avrei passato ore della mia vita, ma che dico, giornate intere in quegli occhi e con le mie mani intrecciate alle sue.
E quando accadde quello che accadde, compresi che non vi era altro posto per me, se non in quel mare.


* * *

Osservavo quel ragazzo, muto nella sua incoscienza. Sdraiato sul quel letto in quel rigido silenzio che non gli era consono.
Cercai di alleviare il suo dolore nei migliori dei modi, ma percepivo la sua sofferenza.
Sei un incosciente!...
Ero furioso. Non tanto per quel che aveva permesso di fare a sé stesso, ma tanto per quel che aveva fatto a me.
La sua vitalità sbiadita, i suoi occhi serrati. Era un crimine commesso a me. Uno scherzo di terribile gusto. Era straziante doverlo vedere così, straziante.
Mi trovavo lì seduto al suo capezzale. Attendendo il suo risveglio mentre ad ogni sussulto il mio cuore moriva precipitando nel terrore di un epilogo che mi avrebbe distrutto.
Si era affidato a me.
Completamente:

“Facciamo così. Tu metti a mia disposizione le tue mani..Ed io...”

“E tu?”

“Ed io...bè...non so cosa offrirti!”

Scherzava, come sempre. Ma io accettai lo “scambio”.

“Non so...Bones... un giorno ti ringrazierò però...”

 

* * *

Non so perché quell’idea attraversò la mia mente. Ma si ostinava a pungolarmi...
Continuavo a fissare quelle labbra deliziose. Così in carne. Squisite.
E mi domandai come sarebbe stato poterle incontrare anche solo una volta. Poterle sfiorare. Insomma, una stretta di mano non mi bastava più. Desideravo andare oltre.
Passare definitivamente il margine della mia solitudine e superarla. Sapevo che era un pensiero ardito. Ma sentivo di doverlo fare.
Dovevo baciare James Kirk.
Così senza pensare oltre, mi alzai e cautamente mi protesi verso la sua bocca.
Posai le mie labbra sulle sue e mi sentii nervoso.
Avevo appena compiuto un furto.
Così mi ritrassi immediatamente, mi voltai dalla vergogna, ma qualcosa mi strinse, così mi rigirai e Jim era lì. Il suo sguardo puntato su di me.
Il sole era nuovamente sorto in quegli occhi. E il mio cuore traboccò di felicità.
Jim mi aveva saldamente afferrato la mano.
“Mi hai salvato. Di nuovo.”
Non so perché, per quale ragione, ma tutto accade in un attimo e realizzai solo qualche secondo dopo che lui era sulle mie labbra.
Mi stava baciando. Dunque si era accorto...
Le sue braccia mi avvolsero e mi strinsero.
Ed io non potei fare a meno di stringerlo a mia volta.
“Dunque questo in cambio delle mie mani?”
“Non so ancora cosa offrirti, Bones...”
Sentii la delusione, il rammarico di quella voce pugnalarmi.
Non volevo questo.
“Jim... la tua vita.”
“La mia vita?”
“Sì. Vivi per me.”
I nostri occhi si scrutarono giocosamente, in quel moto ammaliatore, di quell’intensità propria di due anime amanti.
Le nostre labbra s’incontrarono ancora e ancora.
“E’ questo che vuoi?”
“Sì...voglio che tu sia salvo. Perché è la tua vita ad essermi cara. Dunque non farmi più uno scherzo del genere.”
“Sai che non posso promettertelo, vero?”
“Lo so...ma non voglio vederti su quel letto...se ti perdessi...”
La paura m’incrinò lo sguardo.
Jim non mi abbandonava, continuava a tenermi a sé, con i suoi occhi affranti su di me.
La sua guancia mi solleticò il viso e la sua bocca mi carezzò la fronte.
I nostri petti si unirono, e sentii il suo cuore battermi in petto in quel dolce ritmato incalzare.  Il suo cuore rimproverò il mio, ed entrambi suonarono nel tumulto fragoroso di un amore irrequieto.
“Bones... non rimarrai solo. Mai.”
Mi rincuorò di nuovo con le sue calde labbra.

“Non siamo soli, Bones...non sei solo. E non lo sarai.”

“La tua vita,Jim...”

“E’ nelle tue mani.”

“Allora io m’impegnerò a tenerla in piedi...”

“Ed io a rispettarla.”

“Siamo d’accordo,allora.”

“Sì.”

Non so per quanto tempo rimanemmo così. Con le nostre anime intrecciate.
So solo che non avevo nessun altro posto dove voler stare, se non affianco di quella parte della mia Vita dagli occhi dorati...



   
 
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