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Autore: LoryFoxie    16/09/2010    1 recensioni
Questa storia parla di Loren e di una scuola di magia per fate...
Due sorelle gemelle, un destino comune e diverso al tempo stesso.
Leggete per saperne di più, la storia si ispira a ciò che accadde prima dell'apertura del forum GdR.
Genere: Drammatico, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sapete la leggenda delle fate dalle ali nere?
No, non sto parlando di chissà quali creature malvagie. Sono semplicemente fate nate nelle notti senza luna. Parti rari, che avvengono solo ogni mille anni.
Nessuno sa il perchè, eppure è così e basta. Almeno qui ad Arest.
Nessuno di noi sa che oltre l'oceano, sulle lande chiamate "Terra" dagli umani ce ne sono tante. Ma del resto quel mondo è coperto da gas, come può la luna filtrare i suoi deboli raggi fino a toccare le ali delle neonate?
Ma ad Arest è un evento raro. Si dice che le fate dalle ali nere siano destinate ad un grande destino, sia per il bene che per il male della nostra terra.
Ora, pensate se dopo mille anni invece di nascere una fata con le ali nere, ne nascessero due. Cosa farebbe la popolazione di Arest? Nulla, ma i più indagherebbero le stelle per avere previsioni sul destino delle due piccole neonate che hanno avuto la sfortuna di essere nate nel momento sbagliato del mese.
Questa storia raccontà della vita di una delle due, Loren.
Le piccole nacquero in un piccolo villaggio situato poco lontano dalla capitale di Arest, chiamato Ezriel. Non era un villaggio particolare, anzi era piuttosto piccolo ed isolato, a sud del consiglio delle Fate Bianche e sopravviveva grazie all'agricoltura.
Tutti erano in festa, e la notte in cui la loro madre, Eyreen, le diede alla luce, attendevano fuori dalla modesta casetta. Allegramente cantando. Ma ecco che le nuvole coprirono la luna e tutto si fece silenzioso e teso. Credo che pregarono tutti insieme affinchè le nuvole si diradassero... ma non funzionò.
Loren e Lyife, vennero al mondo piene di vita, già tenendosi per mano (beh, quasi).
Urlando e scalciando, quasi ridendo allo sguardo triste del loro papà, Hernest.
Fu comunque fatta festa, in quanto due gemelle erano comunque un evento da festeggiare. Due giorni dopo fu fatta chiamare un' indovina, in modo da predire quale evento straordinario le avrebbe caratterizzate. La donna le osservò attentamente una alla volta, preparò un misto d'erbe e segnò la fronte di entrambe.

Una di loro sarà portatrice di Luce.
Una di loro sarà portatrice di Pace.
Una di loro combatterà l'oscurità dentro di sè e la sconfiggerà.
Ma ahimè in maggior parte, conoscerà solo dolore in questa vita.
L'altra sarà divorata dall'invidia, ma avrà animo buono.
L'altra partirà alla ricerca del potere, e ne cadrà vittima.
L'altra sarà sigillata dalla prima, ma ormai il suo animo sarà perduto.
Però morirà libero, segnato dall'amore per la prima.


Con questa profezia terribile, la vecchia fata sparì in un turbine d'aria. Eyreen scoppiò in singhiozzi abbracciando entrambe le figlie e lavando via il misto d'erbe. Com'è possibile? chiese in un singhiozzo al marito,appena furono a casa. Non lo so, ma possiamo solo sperare che la profezia non si avveri... rispose egli in un sussurro.
Mai nessuna profezia NON si è avverata! urlò isterica quella. Shhh... le bambine dormono! la rimproverò lui abbracciandola. Eyreen scosse la testa Non voglio un destino del genere per le nostre figlie... Hernest la baciò sulla fronte per consolarla Ascolta Eyreen... disse guardandola negli occhi. Non so cosa accadrà alle nostre figlie, ma l'importante è regalargli un' infanzia lontana dalle preoccupazioni per il futuro. Il resto verrà da sè.
Eyreen rimase in silenzio e alla fine annuì. E' solo che... la profezia suona così estrema... sussurrò tristemente. Hernest sospirò.
Passarono sei anni e le due crebbero immerse nell'amore dei loro genitori e lontane dagli orrori della guerra che dilaniava il resto di Arest.
LYIIIIIFEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE urlò Loren dopo che la sorella le aveva appena fatto l'ennesimo scherzo, cadde a terra e scoppiò a piangere. Eyreen corse correndo e dovette trattenere una risata. Loren era completamente coperta da piume e quello che sembrava torlo d'uovo. Dai, dai... andiamo che ti prendo dei vestiti puliti e ti fai un bagno... le disse dolcemente. Loren scosse la testa e si alzò, uscendo fuori.
Lyyyyyyyifeeeee dove sei!? urlò. Vide la sorella correre verso il fiumiciattolo e la rincorse. Appena fu lì le saltò addosso e sporcò completamente anche lei. Si rotolarono a terra ridendo tutte e due. Piaciuto lo scherzo eh? le chiese Lyife mettendosi seduta. Non è stato per niente divertente, puzzo d'uovo! rispose mettendo il broncio la sorella. Dai, vedi? Ora puzzo anche io!
Loren incrociò le braccia e rimase in silenzio seria. Che hai? chiese Lyife preoccupata. Niente. rispose sibilando lei. Uh oh... di nuovo?
Lyife si alzò e abbracciò Loren, Sai che ti voglio bene vero? le chiese gentile.
Loren sospirò Va già meglio, davvero... si è fermata. le disse. Devi dirlo alla mamma! la rimproverò l'altra. Non mi crederebbe... non le posso dire 'mamma sento come un odio e una rabbia terribile crescere dentro di me a volte'. Non voglio preoccuparla... sussurrò Loren scuotendo la testa. Va bene... ma ricordati che ti vogliamo tutti bene e non c'è nessun motivo per odiarci!
Lyife rise e si alzarono entrambe. Tornarono a casa e fecero un bagno, ridendo e schizzando acqua ovunque. Poi dopo cena, andarono a dormire. Loren? la chiamò sua sorella da sotto le coperte. Che c'è? chiese lei assonnata. Mi vuoi bene? chiese Lyife seria Certo che si! rispose Loren alzando la testa dal cuscino per vederla meglio. Mi faresti mai del male...a causa di quel problema? continuò a chiedere incerta. Loren rimase in silenzio. Assolutamente no! sussurrò convinta. Tornò ad appoggiare la testa al cuscino e guardò il tetto. Appena andremo all'accademia, fra alcuni anni, imparerò a controllare questo problema... e allora non dovrai più avere paura di niente. concluse sottovoce. Ma io non ho paura per me... disse, sorprendendola, Lyife. Per te, perchè so che se facessi qualcosa di sbagliato non te lo perdoneresti mai... Loren rimase in silenzio, stava per controbattere, ma alla fine annuì. In fondo era vero.
Prendiamo il carillon? chiese Lyife.
Quello di mamma? Sai che non vuole! la guardò seria Loren.
Eh dai, non se ne accorgerà...
Lyife si alzò ed andò silenziosa fuori dalla camera. Loren l'attese davanti alla porta.
Pochi minuti dopo Lyife tornò ed in mano aveva un carillon a forma di cavallino, celeste.
Si misero di nuovo sotto le coperte e Lyife caricò lo strumento. Subito una bella e malinconica melodia si mise a risuonare nella stanza.
Si sorrisero a vicenda e si augurarono la buona notte.
L'indomani passarono la giornata a parlare della scuola per fate. Io voglio andarci a 13 anni. Perchè voglio che ogni ricordo mi rimanga alla mente, però non voglio essere nemmeno troppo vecchia... disse Loren a Lyife mentre apparecchiavano la tavola per il pranzo. La sorella annuì Mamma è vero che ci si può iscrivere da 11 a 22 anni? chiese ad Eyreen che stava assaggiando le verdure. Si piccole... ma siete sicure di non voler andare ad 11? chiese mentre spegneva la pentola.
Abbiamo fatto i conti. Se ci andiamo a 13 anni, appena ne avremo 18 saremo fuori... se non ci bocciano. aggiunse preoccupata Loren. Lyife rise Ma no vedrai, ti aiuto io!
Loren storse il naso Promettilo! le disse seria porgendole il mignolo. Lyife lo intrecciò con il suo mignolo Lo prometto! disse seriamente.
A dieci anni i genitori decisero che era ora di raccontare alle bambine della profezia a loro legata. Attesero il compleanno, festeggiarono tutte insieme e poi quando le misero a letto, Eyreen ed Hernest si fecero seri.
Che hai mamma? chiese intimorita Loren. Eyreen sospirò Vi dobbiamo dire una cosa molto importante... ma non dovete spaventarvi, me lo promettete? disse dolcemente guardandole. Le due annuirono. Vi ho già spiegato che le fate dalle ali nere sono abbastanza rare, e che ogni fata nera nata ad Arest ha una profezia che l'accompagna. Lyife annuì e s'intromise Una volta ti ho chiesto quale fosse la nostra... è questo che stai per dirci mamma? chiese ingenuamente. Eyreen annuì ma non riuscì a continuare, quindi parlò Hernest. La vostra profezia, non è molto felice.... volete comunque ascoltarla?
Le due annuirono decise. Hernest ricordò le parole della vecchia profeta e le riferì tali e quali a come le aveva pronunciate. Loren era confusa Che vuol dire...?
Ma Lyife si illuminò Loren!!! La profezia dice che "Una di loro combatterà l'oscurità dentro di sè e la sconfiggerà.", quindi sei tu! Riuscirai a sconfiggere quelle sensazioni orrende...! esclamò allegra. I genitori la guardarono indagatori e Loren non ebbe scelta che raccontar loro dei sentimenti di odio e rabbia che a volte sentiva crescere dentro di se. E' come se una voce mi promettesse potere per esaudire ogni mio desiderio di vendetta.... Eyreen impallidì.
Perchè non ce l'hai mai detto? chiese cercando di mantenere un tono neutro. Loren abbassò lo sguardo So che è una cosa...sbagliata, e non volevo preoccuparvi... e poi riesco sempre a controllarla...
I genitori l'abbracciarono Va bene, ma se succede qualcosa vieni subito da noi la prossima volta! la rimproverarono.
Non pensate troppo alla profezia, cercate di vivere con gioia ogni giorno che passa... e chissà, magari il resto non si avvererà.... fu l'ultima frase della madre prima di uscire dalla camera e chiudere la porta.
Secondo te cosa significa che una sigillerà l'altra? Io non ti farei mai del male.... disse Lyife a Loren. Io nemmeno... però dice anche che una di noi sarà soggiogata dall'oscurità, e una invece la sconfiggerà.... un forte silenzio cadde sulle due.
Ha ragione mamma Lyife, non pensiamoci ed andrà tutto bene... concluse Loren guardandola e sorridendo. Lyife annuì e chiuse gli occhi addormentandosi poco dopo.
Loren rimase a pensare. Ecco quindi cos'era quella strana sensazione che l'attenagliava a volte, soprattutto quando era arrabbiata... era l'oscurità. Ma non l'avrebbe fatta vincere, sopratutto ora che sapeva cosa combatteva. Però... se lei l'avrebbe sconfitta, significava che sua sorella avrebbe invece ceduto? Secondo la profezia si, ma lei non volle credervi.
Una di loro conoscerà solo dolore in questa vita... pensò mentre gli occhi le si riempivano di lacrime. Sarò io...? pensò continuando a voltarsi da una parte all'altra non trovando una posizione giusta per addormentarsi.
Alla fine, decise che ci avrebbe pensato domani e che ora doveva dormire, e si perse in pensieri più allegri, addormentandosi.
Gli anni passarono, e presto venne l'età per le due di mettersi in viaggio verso l'accademia delle fate. Eyreen ed Hernest accompagnarono le figlie alla fermata del treno che attraversava praticamente tutta arest, facendo soste ovunque per prendere tutti gli studenti.
Loren e Lyife erano davvero eccitate e si tenevano per mano fantasticando su come fosse la scuola, gli insegnanti, le materie, e tutto il resto.
Chissà se ci sono dei bei ragazzi... chiese improvvisamente ridendo Lyife. Loren le diede una leggera gomitata, Shh o papà non ci manda perchè è geloso! la rimproverò ridendo. Hernest sbuffò, ed Eyreen sorrise. Il treno fischiò proprio in quel momento. Su su forza a bordo! gli disse dandogli l'ultimo abbraccio.
Le due salirono e si affacciarono dalla finestra. Ricordatevi di scrivere!! ricordò la madre ansiosa. Si mamma, non ti preoccupare!! rispose ridendo Loren. E fate i compiti...! continuò mentre il treno partiva. Le sorelle salutarono con il braccio i genitori ed entrarono nel loro scompartimento. C'erano altre due persone, probabilmente della loro età, un ragazzo ed una ragazza. Nuove? chiese gentilmente la ragazza alle due, che si sedettero allegramente. Lyife annuì. Io sono Lyife, e lei è Loren. Abbiamo deciso di iniziare a 13 anni.... spiegò tranquilla. Oh che peccato, avremmo potuto essere nello stesso anno. Io sono Morgana, ma ho iniziato ad 11 anni. Sapete è davvero una bellissima scuola! Sto dando il meglio di me stessa per diventare preside un giorno!
Gli occhi di Lyife si illuminarono Anche io vorrei diventare preside di una scuola così bella! disse eccitata. Il ragazzo sospirò. Piacere, io sono Matthew, 16 anni, 4° anno, casa della Terra.... comunque, non credo che diventare preside sia qualcosa di semplice... disse scuotendo la testa, Loren annuì Già, e poi sai quante responsabilità! Però mi piacerebbe essere insegnante... chissà, magari un giorno!
Matthew le sorrise e lei arrossì. Lyife rise di nascosto e Loren le diede una gomitata.
Per il resto del viaggio impararono a conoscersi, e le due gemelle tempestarono Morgana e Matthew di domande sulla scuola. Dopo tre giorni di viaggio, con almeno 2 soste lungo il continente di Artemisia, arrivarono al piccolo villaggio chiamato Flora. C'erano poche casette ed una sola piazza abbastanza piccola con pochi svaghi, ma Loren e Lyife, abituate ad un villaggio ancora più piccolo, erano entusiaste.
Dopo mezz'ora di cammino arrivarono insieme a tutti gli altri studenti, alle porte del castello. Le gemelle emisero in coro uno 'wooow' sorpreso e guardarono ogni angolo di quella zona, curiose.
Finalmente due professori li divisero per anno, e tutti, eccetto quelli del primo anno, entrarono. Uno dei professori sorrise ai ragazzi. Prima che possiate entrare, dovete essere smistati!
A quel punto da due turbini colorati apparvero due donne da colori quasi opposti. Una aveva ali rosse e l'altra blu. Le due sorrisero gentilmente ai ragazzi. Benvenuti nell'accademia delle fate. Noi siamo le presidi, Meredyth e Layna. Ora, sarete smistati in case diverse. Meredyth, quella che aveva appena parlato, si fece di lato e lasciò che Layna esaminasse tutti uno ad uno. Ogni volta, posava la mano sulla fronte di un ragazzo e sussurrava qualcosa ad occhi chiusi. Quando lo faceva, sulla fronte appariva un simbolo: una fiamma per il fuoco, una piuma per l'aria, una foglia per la terra ed una goccia per l'acqua. Quando fu il turno di Lyife, Loren le fece un gigantesco sorriso ed attese pazientemente. Layna le posò la mano sulla fronte e pronunciò la parola magica. Quando rimosse la mano, sulla fronte di Lyife apparì una foglia. Terra annunciò Meredyth sorridente.
Finalmente fu il turno di Loren, e Layna ripetè lo stesso procedimento. Quando alzò la mano, comparve una piuma. Meredyth sorrise di nuovo, Aria annunciò indicando poi la porta che conduceva alla sala grande. Nelle divise di Loren e Lyife apparvero dei nastri di colore diverso. Verdi per Lyife e gialli per Loren. Mmm... non siamo nella stessa casa, come si fa? chiese Loren alla sorella in un sussurro. Appena entrarono nella sala però i problemi sparirono. Infatti, tutte le case erano mescolate fra loro, e quindi Loren e Lyife non avrebbero avuto problemi a sedersi vicine. Morgana, dal tavolo più a destra, salutò le due e le invitò ad avvicinarsi. Le gemelle corsero da lei e trovarono anche Matthew.
Ahh... Aria e Terra eh? constatò allegramente. Morgana era allegra, e propose alle due di mostrarle la scuola dopo pranzo, ovviamente le sorelle accettarono. Matthew invece disse che sarebbe andato a cercare alcuni amici, e così fece.
Morgana le portò in ogni angolo del castello, sia interno che esterno e le due erano talmente di buon umore da contagiare chiunque con il loro sorriso.
A cena si riunirono nel tavolo con Matthew, e gli raccontarono ogni particolare della giornata. Non che non sapesse come fosse divisa la scuola, ma erano così eccitate da non farvi caso. Il ragazzo lasciò che parlassero.
Dopo cena, si diressero tutti insieme al secondo piano. Esso conteneva una sola stanza gigantesta, e appesi alle tre pareti vi erano quattro boccioli giganteschi.
Beh qui ci dividiamo... disse Morgana prendendo Lyife per mano e trascinandola verso il bocciolo di quello che sembrava un tulipano. Matthew portò Loren davanti al bocciolo di una margherita, che era nella stessa parete del bocciolo di una rosa. Questa è l'entrata della casa dell'aria, e quella è della casa del fuoco. Il tulipano appartiene alla terra, mentre la ninfea all'acqua.
Appena Loren si avvicinò il fiore sbocciò mostrando un'altra sala con delle poltrone.
Bene, dovresti trovare una lista dell'orario e tutti i tuoi bagagli nella tua stanza. Ci vediamo domani... le disse con un sorriso, allontanandosi e varcando l'entrata del dormitorio del fuoco. Loren entrò e si diresse subito su per le scale, raggiungendo un corridoio con varie porte. Trovò la sua ed entrò, ma vide che non era sola. Una ragazza infatti era sdraiata su uno dei due letti e appena la vide le sorrise. Ciaooo! Tu sei la mia compagna di camera giusto? Aspè c'era il nome... ah ecco, Loren? disse con un sorriso trascinandola sul suo letto. Diventeremo grandi amiche eh? Allora da dove vieni? Conosci qualche ragazzo? Ah e comunque io sono Melany! disse allegramente prima di perdersi in un altro centinaio di domande. Loren sorrise imbarazzata e prese a rispondere, comunque per nulla infastidita.
Finalmente potè andare a dormire.
L'indomani,dopo un veloce incontro con la sorella, andò a lezione. Esse passarono veloci, le materie erano molto interessanti e Loren capì che dopo tutto non avrebbe avuto problemi a studiare. A pranzo si unì a Morgana, Melany, Lyife e Matthew.
Poi di nuovo lezioni, e a cena di nuovo con il suo gruppetto di amici.
La sera rimasero tutti e cinque nella sala principale dei dormitori, seduti in un divano a ridere dei professori e scambiarsi opinioni su varie materie. Matthew si congedò dicendo che andava a trovare anche altri amici, e Melany se ne andò con la scusa che era stanca. Morgana ne usò una simile.
Finalmente Loren e Lyife rimasero sole. Wow che giornata... vi hanno già dato tanti compiti? chiese Loren alla sorella che storse il naso. Si, e devo ammettere che Danza non mi piace... disse scuotendo la testa e sbuffando. Loren rise, Se fossi preside la toglieresti, ma ora che sei studente ti tocca farla!
Loren andò a dormire dando un bacio sulla guancia a Lyife e si addormentò subito. Era stanchissima.
Passò un anno, il secondo per lei, Lyife e Melany, il quarto per Morgana e l'ultimo per Matthew. Lyife era diventata più attaccata a Matthew, per cui aveva un'evidente cotta, mentre Loren e Morgana avevano preso a litigare per motivi a volte anche stupidi. Melany invece non sopportava Matthew, e dopo i primi tentativi di andare d'accordo i due si arresero e evitarono di rivolgersi la parola.
Loren battè tutti i record con lo studio, superando di gran lunga anche i secchioni del suo stesso anno. Lyife era in parte invidiosa, visto che lei aveva qualche problema con Danza e Magia Bianca, ma provava a nasconderlo per non farlo pesare a Loren.
E comunque, meglio così che essere una totale ignorante... la consolò un giorno Loren tranquilla. Si certo... senti, secondo te a Matthew piaccio un pò? chiese arrossendo, la sorella annuì. Gli prepari il cioccolato per San Valentino? Ti do una mano se vuoi... si propose Loren sorridente. No, ci penso io... sennò non vale! rispose tranquillamente Lyife salutandola con la mano e lasciando la biblioteca per dirigersi alle cucine.
Il giorno di San Valentino però fu un totale disastro. Dopo l'ennesimo litigio con Morgana, Loren dovette subire anche l'ira di Melany, che era stata mollata dall'ennesimo ragazzo, ed i piagnistei di Lyife, che aveva scoperto che Matthew aveva una ragazza da qualche mese. Ma sarebbe sopravvissuta, così come sarebbero sopravvissuti loro. Erano solo dei ragazzi infondo.



Dopo tanto tempo rieccomi con una nuova storiella! Beh in realtà la storia è molto legata ad un forum GdR di cui faccio parte (tranquilli niente link, ne nomi. Non mi interessa spammare^^)
Spero che vi piacerà! Sono 5 capitoli. hehe.

Grazie sweetPotterina! Si i capitoli sono tutti più o meno di questa lunghezza, tranne il 3° che è il più corto >.<"... spero continuerai a leggere e recensire!^^
   
 
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