POV PATTY

Sto andando a scuola come sempre c’ è mia madre ad accompagnarmi,come dice lei è perché lei lavora al bar della scuola, si certo come se non la conoscessi. Facendo la strada insieme mi è venuto in mente tutto  quello che abbiamo passato io e lei! Tante, forse troppe ma alla fine siamo riuscite a cavarcela egregiamente per poi essere qui felici con mio padre,e Giacomo,il mio fratellino. Mia madre per me è come una sorella, che non ho avuto. Con lei posso aprire il mio cuore ricevendo degli ottimi consigli. Adoro mia madre. Anche se è un ottima amica il ruolo della madre è il suo cavallo di battaglia. Chissà cosa penseranno i mie amici di lei, li capisco perché  è iper protettiva, ricordo quando dovevo andare per qualche giorno a casa Beltran, con le sue raccomandazioni:tesoro ricordati di non disturbare troppo,ricordati di fare il letto,di lavarti i denti e di metterti l’ apparecchio, di fare la brava e di bere tutto il latte eccetera eccetera, beh cosa dire è un po’ apprensiva(forse un po’ troppo). Forse ancora non si è resa conto che sono  cresciuta, che sono un adolescente e soprattutto che so badare a me stessa. Mi ha sempre difesa contro tutto e tutti facendomi vivere in una campana di vetro che si è spaccata da quando viviamo insieme a mio padre, che mi lascia fare delle cose che mia madre prima non mi avrebbe mai permesso di fare. Ricordo ancora quando mi ha difesa quella volta in cui ho aiutato Bruno e Gonzalo, che alla fine ci ho rimesso io, lei si è precipitata da loro pregandoli di non chiedermi più questi favori. È apprensiva  ma pur sempre una madre che io non cambierei con nessuno perché non è da tutte ascoltare i problemi delle figlie e consigliare come fare, per questo la adoro in tutti i suoi lati, positivi o negativi. A farla breve è una madre: apprensiva,dolce, giocherellona, divertente,ottima ascoltatrice ( beh non molto breve direi). Ma non è solo così, diventa furiosa proprio come tutte le altre madri quando,io,come tutti gli altri ragazzi della mia età, la faccio incavolare. c’ è da dire che il rapporto con mia madre non è sempre rose e fiori ci sono anche quei giorni in cui è nervosa ed è meglio starne alla larga, più precisamente andare in un altro quartiere e tornare per la cena, altrimenti si rischia di farla innervosire ulteriormente. Questa è mia madre, la mia dolce e pazza madre…….. Ho molti ricordi che sono legati a Bariloche nonostante preferisca Buenos Aires perché qui ho trovato tutto: un padre, amici fantastici nonostante ci  siano state delle litigate ma come in tutte le amicizie,e l’ amore . Tutto questo l’ ho trovato per un viaggio che ho dovuto fare per curarmi dalla malattia,per una cosa non molto bella, e mi sono ritrovato con il mio medico che si è rivelato mio padre,la preside della mia scuola che altri non è che mia nonna, ho trovato il ragazzo che ho incontrato a Bariloche e che subito è  entrato nei miei sogni e degli amici che mi adorano e che io adoro, totalmente differente da dove vengo, dove avevo solo un’ amica(quasi sorella)  che mi aiutava ma nel momento del massimo bisogno in cui lei non c’ era, accanto a me ad asciugare le lacrime c’ era e c’ è ancora adesso mia madre. Ricordo ogni singolo giorno passato insieme, ogni singolo minuto……ricordo quando stavamo insieme alla bancarella, a casa, quando parlavamo.  Amavo quando si metteva dietro di me per pettinarmi e farmi le trecce la sera,la mattina. Mia madre può sembra troppo apprensiva agli occhi degli altri ma ai miei occhi è solo una donna che ha avuto il coraggio di crescere una figlia da sola senza la figura di un marito vicino. Grazie a lei ho capito che nella vita bisogna contare solo su se stessi mai fare affidamento sugli altri. Non cambierei mai mia madre perché le voglio un mondo di bene,si le voglio bene anche se non lo dico spesso ma le voglio bene e posso cambiare d’ aspetto,poso crescere ma non cambierà mai quello che sento per lei un affetto immenso

POV CARMEN

Eccoci qui anche stamattina siamo in cammino per andare a scuola: io al bar e Patty a lezione. Già Patty…accidenti com’ è cresciuta in un batti baleno, così velocemente che non me ne sono accorta. Adesso non la posso chiamare “bambina mia” sarebbe da egoista. Ricordo ancora quando era piccola, quando eravamo solo io e lei,lei ed io semplicemente noi,che ci sostenevamo a vicenda. Non abbiamo mai avuto un rapporto da madre a figlia,ma piuttosto un rapporto da sorelle che si dicevano tutto  e che la maggior parte delle volte ero io a darle consigli. Adesso invece accanto a noi c’ è il padre,Leandro. Già non avrei mai creduto che un giorno all’ altro glielo avrei detto, ma lui è il padre e anche lui come me che sono la madre, ha il diritto di stare vicino alla figlia,anche se si è allontanato lui da noi,cioè da me perché non era a conoscenza che io aspettavo nostra figlia. Adesso abbiamo un altro figlio e lui lo sta vivendo 24 ore su 24 non si perde neanche un minuto della vita di suo figlio non vuole fare la stessa cosa che ha fatto con Patty e questo mi rallegra molto. Mi piace il fatto di godermi mio figlio con la figura di suo padre accanto a me, che mi aiuta nelle scelte che riguardano nostro figlio. È diverso avere qualcuno,specialmente un marito, con cui condividere lo shopping che si fa prima della nascita,la scelta del fiocco. Ricordo quando era nata Patty ero sola nei negozi mentre vedevo delle coppiette che ridevano e fantasticavano sul neonato. Ma non rimpiango quegli anni,Patty è stata la cosa più bella che mi sia potuta succedere,mi ha cambiato la vita, ovviamente in meglio. Sono riuscita ad ottenere un ottimo rapporto con lei, posso fidarmi perché mi racconto sempre tutto. Mi dispiace essere sempre così tanto attaccata a lei ma forse è proprio per la mancanza della figura di suo padre. Perché se si è soli bisogna avere più carattere,doppi occhi. Le dimostro molto,forse troppo il mio affetto e a volte divento morbosa,controllo tutto quello che fa,come lo fa. So che per lei è stato molto difficile ambientarsi qui,è stato difficile perfino per me. Ma c’ è riuscita, è riuscita ad avere più fiducia in se stessa, ha saputo contare sulle sue spalle, proprio come le ho insegnato io sono contenta che abbia appreso la regola che ho cercato di insegnarle perché infondo è quello che ho fatto io e anche lei deve impararlo perché un giorno all’ altro si rimarrà soli e lì bisogna essere capaci di tirare fuori le unghie e andare avanti con le proprie forze. Sono contenta di MIA figlia,si sono fiera di lei,sono fiera di dire che Patricia Diaz-Rivarola è mia figlia. Non potevo sperare di avere una figlia migliore di lei!!