Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Ricorda la storia  |      
Autore: JulieDashwood    17/09/2010    2 recensioni
Eravamo solo noi due, due amanti sotto il cielo blu di mezzanotte.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mezzanotte blu.

 

I batuffoli di cotone continuavano a scendere dal cielo.

 

A guardarli sembravano davvero caldi e soffici batuffoli di cotone, ma non si tardava a scoprire che erano solo acqua ghiacciata che si scioglieva al contatto con la pelle calda.

 

Nonostante il freddo di quella notte tu eri lì, davanti a me, in quel parco.

Le tue mani bianche stringevano tremanti una decina di rose scarlatte che sembravano brillare quando la neve vi si adagiava.

 

Non mi stavi donando delle rose, mi stavi donando il tuo cuore.

 

Le tue labbra vermiglie si muovevano sensuali mentre pronunciavano quelle parole per la prima volta nella tua vita.

Era curioso sentire come il tono della tua melodiosa voce cambiasse quando eri nervoso ed innamorato.

 

-         Quanto vorrei sentire di nuovo quelle parole. –

 

Riesco ancora a percepire il tocco delle tue labbra sulle mie, il calore del tuo fiato sul mio volto,  il profumo della tua maglietta sulla mia pelle.

Le tue braccia cingevano la mia vita alla tua, ed ero così vicina da sentire chiaramente il battito ovattato del tuo cuore.  

 

Eravamo solo noi due, due amanti sotto il cielo blu di mezzanotte.

 

                                          - - - - -          - - - - -            - - - - -

 

“ Non passerò molto tempo in America, Annie. ” Incredibile come una piccola frase possa squarciarti il cuore. “ Tornerò presto, ti porterò sempre dentro di me. ” 

“ Non andare.” Sussurrai flebilmente, ma lui non poteva sentirmi, lui era già salito nel pullman che ci avrebbe divisi per sempre.

 

Tornai con la sola forza di trascinarmi dritta fino al letto e di giacervi.

Non avevo più lacrime da piangere.

Ora non mi aspettava che attendere sue notizie.

 

                                             - - - - -          - - - - -            - - - - -

 

Era una tiepida mattina di primavera quando ebbi notizie di te.

Stavo guardando distrattamente il televisore, continuando a cambiare canale.

Poi ti vidi.

C’era una tua foto, una delle più recenti. Stavi ridendo e si intravedeva il piercing della tua lingua.

 

I brividi mi percossero la schiena nel ricordare quanto bello era stato toccare quel piercing, quella notte.

 

Una parola che pronunciò la giornalista mi riportò alla realtà.

Una parola dura, terrificante, fredda.

Una parola che mai nella mia vita avrei voluto sentire.

<< Morte.>>

 

Mi buttai per terra ansimando.

Continuavo a premere la mano sul petto e a tenere gli occhi spalancati fissi nel vuoto.

Volevo fare qualcosa, muovermi..correre via… ma riuscivo solo a rimanere in quella posizione con un urlo di terrore bloccato nella gola.

Rimasi così per quelle che sembravano ore, e sarei rimasta così per sempre, se mia madre non fosse venuta a scuotermi e svegliarmi da quella paralisi.

 

Il giorno del tuo funerale è stato paragonabile a quello in cui sono venuta a conoscenza della tua morte.

Quel pomeriggio diluviava, anche il mondo piangeva la tua morte.

Mi tenni distante dalla gente che affollava la tua tomba.

Non riuscivo a piangere, il dolore soffocava persino le lacrime, e la vista di quella lastra bianca non faceva che aumentarlo.

In mano reggevo le rose rosse che mi donasti quella notte, erano marroni e secche, ma volevo donartele ugualmente.

Presi tutto il coraggio che mi era rimasto e mi avvicinai alla tua tomba.

“ Questi sono per te, Bill. ” Pensai in un amareggiato silenzio, e poggiai le rose vicino alla tua foto.

                                             - - - - -          - - - - -            - - - - -

 

 

“ Annie, giusto? ” disse una voce arrochita dal pianto.

Mi voltai.

Un ragazzo vestito di nero era in piedi di fronte a me, in mano stringeva tremante una busta scarlatta.

Provai a parlare, ma la mia bocca non emise suono, allora mi limitai ad annuire.

“ Bill aveva insistito di scendere da solo per spedirti questa lettera, quando quel camion lo ha investito. ” disse il ragazzo mentre mi porgeva la busta.

Nel momento in cui la presi tra le mie dita, qualcosa mi sbloccò, e le lacrime cominciarono a scendere copiose nelle mie guance.

“ Grazie, grazie..Tom. ” dissi con voce rotta dal pianto.

“ Conosci il mio nome? ” chiese il ragazzo fissandomi negli occhi.

“ Mi parlava spesso di te.” Risposi tremando.

Tom scoppiò a piangere, e si voltò.

“ Addio Annie…Grazie per averlo reso felice..”

 

Corsi via da quel posto, più veloce che potei.

Senza rendermene conto le mie gambe mi avevano portata in quel parco.

Nonostante il dolore che provavo nel ricordare quel posto, rimasi lì.

Mi sedetti sotto un albero, aveva smesso di piovere. L’erba era bagnata, ma non m’importava.

Dovevo aprire solo quella lettera. 

Un po’ esitante strappai la busta ed estrassi la lettera.

 

“ Mia dolce Annie,

Perdonami se mi faccio sentire solo ora.

Sono stato molto impegnato e tutte le volte che provavo a scriverti la lettera mi sembrava troppo banale, perciò la stracciavo.

Mi manchi da morire.

Ogni sera mi basta chiudere gli occhi per ritrovarmi in ginocchio a te, osservato dai tuoi occhi luccicanti, avvolto dal profumo di quelle rose ricoperte di neve.

Ricordo il nostro bacio, il calore della tua lingua, il tocco delicato delle tue labbra, il tuo respiro dentro di me.

Fra pochi mesi tornerò, e voglio rivederti.

Voglio avere un nuovo ricordo da sognare, voglio ricordare un altro momento come questo.

 

Ti amo, Annie.

Per la prima volta nella mia vita mi sono innamorato.

Non credo di meritarti, tu sei una ragazza così gentile, così dolce.. e io sono così pieno di difetti...

Ma ti prometto, anzi ti giuro che..

Cercherò di renderti la ragazza più felice di questa Terra.

Cercherò di amarti come nessun altro potrebbe fare.

Cercherò di starti vicino per non farti sentire più sola.

 

Annie, voglio stare con te per tutta la vita.

 

Vorrei dirti tante e tante altre cose, ma devo aspettare di vederti.

Attendo con ansia quel giorno, perché finalmente potrò farti quella domanda che ormai mi assilla da tanto tempo e che sento il bisogno di urlare davanti al mondo intero.

 

Contando i giorni per rivederti e guardare con te quel meraviglioso cielo blu di mezzanotte,

 

Bill. "

 

 

Quando finii di leggere la lettera, le lacrime che scendevano già durante la lettura, scesero ancora più violentemente.

Rimasi per ore e ore sotto quell’albero.

Pian piano il giorno andò via e cedette il posto alla notte.

Il vento aveva portato via le nuvole, le stelle rilucevano nitide nel cielo.

Le guardai, una in particolare era più lucente delle altre.

 

“ Bill..” sussurrai con il volto rivolto al cielo.  “ Bill..so che sei lassù..”

Mi alzai in piedi, chiusi gli occhi e lasciai che il vento mi avvolgesse nella sua stretta.

Quella stretta divenne sempre più calda e morbida.

Aprii gli occhi, ed una figura pallida mi stava abbracciando.

“ Annie.. ” disse una voce melodiosa.

“ BILL!!! ” urlai piangendo.

La figura mi strinse di più a se, poi mi baciò.

 

“ Bill.. c-come puoi essere qui.. ” sussurrai.

“ Dovevo vederti un’ultima volta, dovevo chiederti un’ultima cosa.. non potevo andarmene senza averlo fatto. ”

Bill mi strinse entrambe le mani e s’inginocchiò.

“ Annie, vuoi sposarmi? ”

Mi gettai al suo collo e stringendolo dissi “ Si, voglio stare con te per tutta l’eternità. ”

Bill mi sorrise e mi baciò di nuovo.

 

“ Ora devo andare.. ” disse tristemente Bill. “ Non posso più stare qui. ”

“ Bill..t-tu non puoi lasciarmi..c-come farò.. ” dissi con voce spezzata, stringendomi ancora al suo petto.

“ Vorrei tanto restare qui.. Non sai quanto! Vorrei poterti stringere sempre al mio petto, vorrei sentire il battito del tuo cuore vicino al mio. Ma il mio cuore non batte più, e il mio corpo è sepolto nella terra.”   

“ Senza te non vivrò più! ” dissi disperata.

“ No, Annie. Tu devi vivere, perché un giorno non molto lontano c’incontreremo dall’altra parte e allora staremo per sempre insieme. ” disse Bill asciugandomi le lacrime.

Annuii tristemente.

“ Stringimi un’ultima volta. ” gli dissi debolmente.

“ Promettimi che quando sarò andato via, tu sorriderai.” Disse Bill.

“ Promesso.”

 

Bill mi strinse un’ultima volta, poi cominciò a svanire lentamente fino a lasciarmi sola.

Guardai in cielo.

Pian piano apparve una stella luminosissima.

Era Bill.

Sorrisi.

 

Non avrei rincontrato il mio Bill per tanto e tanto tempo, ma sapevo che un giorno, non poi così lontano, quel cielo blu di mezzanotte lo avremmo visto di nuovo insieme.     

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: JulieDashwood