Fumetti/Cartoni europei > Dylan Dog
Segui la storia  |      
Autore: Coh    22/09/2010    6 recensioni
'Una buffa targhetta recitava il nome di 'Dylan Dog', ma non era il cognome a renderla strana, no, era la professione che svolgeva questo Dog. 'Indagatore dell'incubo', l'unico in tutta Londra. L'unico in tutto il mondo probabilmente.' dal capitolo 1.
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bree Daniels, Dylan Dog, Groucho
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Chapter one: My name is Bree Daniels.

Il campanello suonò. O meglio, urlò. Una buffa invenzione che contraddistingueva il numero 7 di Craven Road da tutte le altre case circostanti. A dir la verità, non solo quello. Una buffa targhetta recitava il nome di 'Dylan Dog', ma non era il cognome a renderla strana, no, era la professione che svolgeva questo Dog. 'Indagatore dell'incubo', l'unico in tutta Londra. L'unico in tutto il mondo probabilmente. Era un lavoro assolutamente precario: viveva di 50 sterline al giorno (più le spese) nei periodi in cui aveva clienti -e questi erano molto rari, partendo dal presupposto che il 60% delle persone lo considerava un ciarlatano, e i giornali non miglioravano di certo la sua reputazione- e poi si trovava con affitti e bollette da pagare e il conto in verde. Ma non gli dispiaceva, il tempo libero lo passava con meravigliose donne con cui aveva lunghissime storie d'amore -la più lunga di ben due mesi-, con Groucho, il suo assistente dalle batture di pessimo gusto, e con Bloch, vecchio amico, di nome e di fatto.


Ma stiamo divagando: il campanello urlò e, come al solito, andò ad aprire Groucho, con quei suoi baffi enormi alla Marx, gli occhiali tondi appoggiati al nasone gigante, i capelli con la scriminatura al centro, che, in qualche modo, venivano domati.
"Si?" disse.
"Ciao bello." una donna bionda, capelli corti, un ciuffo di capelli che portava di lato, gli occhi scuri, le labbra carnose, il nasino alla francesina, un seno prorompente, era davanti alla porta.
"Intenditrice, eh? E dovresti vedermi nudo a cavallo! Impazziresti! Per il cavallo." già cominciava con le battute di pessimo gusto.
"Sei tu Dailan Dog?" disse la donna.
"No, e neanche lui è Dailan Dog" rispose l'assistente, puntando il pollice indietro e indicando una persona che, a quanto pare, era nella sua stanza. "Se mai, Dilan. Si pronuncia così. Tu dici Bob Dailan forse?"
"Sì. E fammi entrare che non ho tempo da perdere. Dì a Dailan che sono qui. E vai a vedere chi ha urlato, prima, quando ho suonato il campanello" rispose lei, spingendo da parte Groucho e facendosi strada da sola dentro la casa dagli interni così insoliti. Statue di mostri ornavano il corridoio d'entrata, e questo è quanto.
"Ehi! Un momento! Sai cosa fanno dodici esquimesi al polo Nord? Un esquianno!" urlò il comico.
"Groucho, si può sapere chi..?!" e Dylan uscì dalla sua stanza, per notare subito una donna -una bella, bellissima donna- stagliarsi davanti a lui, con una maglietta scollata, una giacca a strane fantasie, una gonna che terminava un pò sopra al ginocchio. Subito si incantò davanti a tanta bellezza, ma si riprese subito.
"Ciao bello. Mi chiamo Bree Daniels."
"Ehm.. Prego, signorina." disse. Nemmeno lui era un brutto ragazzo, a dirla tutta. Capelli neri corvini con qualche ricciolo sparso, occhi azzurri, sempre con lo stesso look intramontabile, vale a dire blu jeans da supermercato, camicia rossa da pochi soldi e giacca nera, sempre la stessa. Faceva parte del suo fascino, ormai, quell'abbigliamento.
"Non devi pregarmi, non sono più signorina da quando avevo tredici anni." rispose lei, secca e spiccia.
"Groucho, metti su del tè" chiese Dylan, ma una voce di donna sopraggiunse.
"Per me Bourbon liscio." l'indagatore si girò verso di lei.
"Non volete accomodarv.. Sì, avete già voluto" si corresse, notando che Bree aveva già preso posto.
"Sì, sei tu Dailan Dog. Ora ricordo di aver visto delle tue foto. Carino, ma eri più bello nelle foto."
"G-graziie.. Ma il mio nome si pronuncia.." tentò di correggerla, ma non riuscì a finire la frase. Tosta, quella donna.
"Dailan, non ho tempo da perdere, perchè tra poco attacco il lavoro."
"Capisco.. Cioè, no, non capisco. Sono quasi le nove di sera. Quale lavoro?"
"La vita." rispose, secca come sempre.
"La..Vita?" era confuso. O forse no, forse non voleva schiantarsi addosso alla realtà.
"Ecco il tè! E anche me!" interruppe Groucho, entrando con un vassoio di tazzine. "Spiacente, ma di Bourbon non ce n'è, perchè il principale è astemio. va bene tè? A me vai bene, te!" ancora una battuta idiota. Dylan avrebbe dovuto licenziarlo per la cinquantanovesima volta, se avesse continuato così.
"Chi è questa sagoma?" chiese Bree.
"Ehm.. Si chiama Groucho, ed è.."
"Va bene, va bene. Digli solo di piantarla, okay?" non lo lasciava finire una frase.
"Okay. Siete americana?" chiese Dylan, per avviare il discorso.
"Sono come tu mi vuoi, bello. Ma adesso sono io che voglio te."
"Ecco qua!" esclamò allegro l'assistente-cameriere, porgendo il tè alla donna.
"Groucho, piantala!" si arrabbiò Dylan. Anche se in realtà Groucho poco aveva fatto, di solito era peggio. Molto peggio.
"Ti assumo Dailan" proseguì lei, senza badare al baffone. "Io e le colleghe abbiamo fatto una colletta. Non è molto, ma consideralo un anticipo."
"Un momento.. Non credete che forse dovrei saperne di più? Mi assumete per cosa?" chiese, curioso.
"Non li leggi i giornali, bello? C'è un tale che ci stà decimando. E l'ultima ragazza è andato addirittura ad ammazzarla in casa, fuori orario di lavoro! La mia amica Aileen.."
"Mmm.. Comincio a capire. Vi riferite all'assassino delle prostitute, vero?"
"Libere professionisti" corresse Bree. "Comunque sì, mi riferisco a quel bastardo figlio di libera professionista. Con Aileen ne ha fatte fuori sette, e direi che è ora di fargli un discorsetto, no?"
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Dylan Dog / Vai alla pagina dell'autore: Coh