Ritorno
Erano
passati 2 anni e mezzo e il villaggio sembrava in pace, però
l’aria era strana,
sembrava tanto quella calma prima di una tempesta, o così
pareva a Kakashi.
“Kakashi-sensei
quanto manca?” disse un ragazzo biondo con una tuta arancione
con il marchio
Uzumaki dietro la schiena di colore bianco.
“Minato,
e quante volte te lo devo dire, non lo so, questa è la
strada per il villaggio,
prima o poi ci arriveremo, quindi non lo chiedere più, lo
stai chiedendo ogni 5
minuti!” disse Kakashi per nulla cambiato, come sempre.
“Minato-kun
il maestro ha ragione, non fare sempre il bambino!” lo prese
in giro una bella
ragazza dai capelli arancioni e due occhioni grandi grandi, interamente
bianchi
e una veste che assomigliava tanto a quella di Neji.
“Tzè!
Parli proprio tu Nami! Sempre meglio bambino, che essere una strega
come te!”
rispose Minato, e subito Nami lo rincorse per picchiarlo.
“Ah!
Ma perché fanno sempre così? Sembrano cane e
gatto!” disse rassegnata un'altra
ragazza con dei capelli molto lunghi, gli occhi neri come la pece, con
una rosa
scuro anche lei col simbolo Uzumaki dietro la schiena.
“Hai
ragione Izumi, comunque il gatto ti piace molto vero?” disse
un ragazzo alto
con una tuta nera e blu con il ventaglio Uchiha stampato dietro alla
schiena.
“C-Che
s-stai dicendo I-Itachi-kun? - disse imbarazzatissima Izumi,
però riprendendosi
subito disse maliziosa – Però a te il cane, sembra
che non ti dispiaccia poi
tanto no?”
“E-EH?
Quella strega dovrebbe piacermi?” disse Itachi un
po’ rosso.
“Eh
vabbè dicono tutti così!” disse Izumi
prendendolo ancora in giro. E iniziarono
a litigare anche loro.
“Ma
come ho fatto a sopportarli tutto questo
tempo?-.-‘” pensò Kakashi.
Litigando,
litigando videro due grandi porte verdi, e capirono subito che erano
arrivati,
Minato e Nami eccitati corsero e salirono su un tetto seguiti a ruota
da Itachi
e Izumi.
“AVVISO!!!
IL TEAM 5 E’ RITORNATO!!!”.
“Ehi
ci sono pure io!” disse un po’ offesa Nami.
“Ormai,
anche se sei una strega, fai parte anche tu del team
“G-Grazie
I-Itachi” disse Nami, un po’meravigliata.
“EHI
HIROSHI!” urlò Minato vedendo il suo compagno.
“EHIIIII
RAGAZZI SIETE TORNATI!!! Ah come sono contento!” disse
Hiroshi Hatake, il
figlio del leggendario copy-ninja.
“Nemmeno
mio figlio mi pensa più!-.-‘” disse
ormai depresso Kakashi.
“Allora
come è andato il viaggio, siete diventati un po’
più forti?” chiese curioso
Hiroshi.
“Un
po’? Siamo diventati fortissimi e al prossimo scontro lo
dimostreremo, a
proposito noi abbiamo deciso di iscriverci all’esame chuunin,
tu sei con noi?”
disse euforico Minato.
“Chuunin?
Ma se io ormai sono un Jonin…” disse Hiroshi
orgoglioso di se.
“EH????”
sobbalzarono tutti, compreso Kakashi.
“Sì
sono l’unico insieme ad Asuma Nara ad essere un Jonin, tutti
gli altri,
compresa la sorella di Itachi, sono tutti dei Chuunin”
“Superato
da mia sorella? NOOOOOOOOOO!” urlò disperato
Itachi.
“E’solo
sulla carta baka!” lo fermò dandogli un pugno
intesta Nami.
“Ah
Papà ci sei anche tu?” domandò Hiroshi.
“Neanche
ti accorgi di me, di tuo padre!” disse ormai disperato
Kakashi.
“Comunque
la mamma ti aspetta, in quest’ultimo periodo è
parecchio arrabbiata perché diceva
che tu saresti dovuto tornare prima”.
“Sono
morto!” sentenziò Kakashi.
“Kakashi-sensei,
andiamo dall’Hokage, dobbiamo farci vedere” disse
Izumi.
“Ok
Ok, tu figliolo dici a mamma che sto per tornare” disse
Kakashi prima di andare
via col suo team.
“Ok
a dopo papà!” disse Hiroshi prima di andarsene.
Il
team 5 va sotto il palazzo dell’Hokage, ma viene bloccato da
qualcuno.
“I-Itachi
sei tu?” domandò un uomo alto dai capelli neri.
“Papà!!!
Sì sono io, non mi riconosci più?”
disse contentissimo Itachi di aver rivisto
dopo tanto tempo suo padre.
“Sigh!
Lui l’ha riconosciuto suo padre, Hiroshi no,
perché?” disse Kakashi a tra se e
se, facendo dei cerchietti per terra.
“Maestro
che cosa diavolo sta facendo lì per terra? Sa che lei
è proprio strano” disse
Minato incavolato e impaziente di farsi vedere dal padre.
E
i cinque più Sasuke salirono verso l’ufficio
dell’Hokage, entrò per primo
Sasuke.
“Teme!
Ma che diamine, ti vedo troppo spess-” disse Naruto
interrompendosi perché poi
entrarono anche gli altri cinque.
“Ragazzi!
Ah da quanto tempo e come siete cresciuti, tu Itachi sei tale e quale a
tua madre!” disse Naruto sfottendo Sasuke.
“Ehi!
Che diavolo stai dicendo Dobe!” disse Sasuke, offeso, aveva
sempre pensato e sentito che suo figlio era tale e quale a lui.
“Sto
scherzando teme! Te la prendi sempre Minato adesso sembri un vero
ninja! Izumi
tu e Nami siete diventate delle gran belle ragazze, spero che le vostre
abilità
non siano da meno!”. Disse Naruto euforico di aver visto i
suoi ragazzi
preferiti.
“Non
saremmo tornati qui se non avessimo raggiunto i nostri
obiettivi!” disse Izumi.
“Ha
ragione lei Hokage-sama” aggiunse Nami.
“Bene!
Non resta altro che dimostrarlo!”.
“E
come papà?” domandò incuriosito Minato.
“Una
sfida, Nami e Itachi sfideranno il qui presente Teme! E gli altri due
sfideranno me!” disse Naruto, contento di smuoversi da quella
sedia.
“Scusa
papà, ma tu sei l’Hokage!”
“L’Hokage
può anche muoversi e fare una passeggiata se vuole! Giusto
Sas’ke?”. Disse Naruto
guardando il compagno di tante avventure,
“Ti
sei mosso almeno milioni di volte, una volta in più non
cambierà nulla!”
“Cosa?
E cosa hai fatto per smuoverti da lì?” disse
Minato incuriosito.
“Non
è che vi siete allenati solo voi! Ci siamo dati un gran da
fare io e il teme, e
sono diventato ancora più forte di prima
AHAHAHAHAH!” disse Naruto orgoglioso
di se.
“Il
solito Usuratonkachi!” disse Sasuke.
“E
tu sei un teme!” rispose, offeso, Naruto
“Ti
devo pestare Dobe?”
“Lo
sai benissimo che te le suono quanto vuoi TEME!”
“Adesso
basta quando e dove questa sfida?” disse Kakashi.
“Lo
sai benissimo Kakashi-sensei, al campo d’allenamento numero 4
tra un po’ il
tempo di salutare le
vostre madri,
parenti o quant’altro, ora andate!”.
“Sissignore!”
dissero tutti, ovviamente tranne Sasuke, non poteva abbassarsi a tale
umiliazione, pensava lui.
Il
team 5 si separò per andare alle rispettive case e salutare
i loro genitori o
chi li aspettava.
“M-Minato
sei tu?”
“Bell’accoglienza
mamma!”
“S-Scusami
e che credevo fosse un ladro, sai quanto sono paranoica su
questo!”
“Mamma
tu sei paranoica su tutto!” disse Minato rassegnato, ancora
per terra, la forza
di Sakura impressa su quella padella, era veramente tanta. Dopo aver
medicato
Minato, Sakura li accolse meglio…
“Ah
Minato! Izumi! Come sono contenta di vedervi! State bene? Allora dovete
raccontarmi tutto del viaggio, di dove siete stati, cosa avete
incontrato! Tutto!”
disse Sakura euforica.
“Uff
che seccatura, e va bene! Allora…”
incominciò Minato.
Mentre
Minato e Izumi raccontavano il loro viaggio, altri due ninja dai
capelli neri
tornavano a casa…
“Ino!Sei
in casa?Guarda chi è tornato?” disse Sasuke,
sicuro che la moglie sarebbe stata
entusiasta.
“Chi
è tornato? I-Itachi! Figlio mio vieni qui!” E
subito strinse con tutte le forze
che aveva suo figlio.
“M-Mamma
così mi str-strozzi” disse soffocando Itachi.
“Uh
Scusa figliolo, sai sono stata così in pensiero tutto questo
tempo, allora devi
raccontarmi tutto!” disse Ino.
“Ok,
però velocemente perché dopo ho una prova e
dovrà venire anche papà!” disse
Itachi.
“Sì
sì va bene, però racconta!” disse Ino
senza neanche sentire quello che il
figlio aveva detto prima.
“Sì,
Sì allora…” incominciò anche
Itachi.
Nami
invece tornò da sola a casa, però appena aperta
la porta senti un urlo.
“Z-Zia
che c’è?”
“AAAAA
Nami sei tornata! Che bello!” disse una ragazza dai lunghi
capelli blu.
“Fratello
Neji vieni qui, c’è Nami!”
“D-Davvero?
Oh figlia mia, tutto apposto, sei ferita?” disse Neji
piombando fuori.
“No
neanche un graffio!” rispose sorridente Nami.
“E
Allora raccontami tutto del viaggio!” disse Hinata, che ormai
aveva perso la
sua timidezza con le persone che conosceva bene.
“Si
Zia, guarda ti preferivo timida! Comunque ti posso raccontare
così, velocemente
perché ho una prova”
“Che
tipo di prova?” domandò Neji curioso.
“Io
e Itachi dovremo combattere contro Sasuke e Minato e Izumi contro
Naruto”
“Quel
baka non ha capito ancora che deve rimanere nel suo ufficio, comunque
penso che
verrò a vedervi”
“O-Ok”
“Nami
dai racconta!” insisté Hinata.
“Allora…”
e incominciò come gli altri a raccontare.
Raccontato
tutto ai rispettivi parenti e genitori, gli interessati si presentarono
al
campo d’addestramento pronti ad affrontare i loro
avversari…
Incomincio
con tanto entusiasmo e piacere questo seguito. Allora vi piace questo
primo
capitolo? Questa storia sarà più movimentata e
più lunga, mi raccomando
seguitela in tanti e Recensite su, fatemi sapere, …Bye Bye