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Autore: Irishkoala    25/09/2010    7 recensioni
Il bisogno assoluto di dover dire qualcosa, di doversi sfogare, a tutti i costi anche quando i rischi sono più alti di ciò che si vorrebbe ottenere. Ma continuare senza tentare sarebbe molto peggio, se la fortuna girasse, potrebbe portare ad una felicità molto maggiore di quella provata fino a quell'istante.
A volte non sempre succede quello che non ci si aspetta....
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Love Is A Force Of Nature'
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Buon pomeriggio Folks!
Un'altra piccola shot, facente parte della serie, così la rimpinziamo e sfoltisco quello che devo ancora pubblicare.
Con qeuesta si torna per un istante al filone 'originale', quindi niente AU.
La premessa è solo per dirvi che è una scena molto semplice e leggera, che mi ha ispirato una mia amica, che non cito perché non fa parte di EFP e l'ha letta in separata sede, ma la dedico comunque a lei, visto che l'idea me l'ha data dopo una sua frase xD
Spero di addolcirvi il week-end e di farvi sorridere un pò!
Kiss

Beh vedi Jake....io mi sono trovato benissimo con te, non avevo mai incontrato di nessuno così aperto...” no il termine faceva schifo, ci pensai “...bello, simpatico, favoloso, unico come te e....non avevo neanche mai passato un così bel tempo con una persona come con te.

Mi sei stato vicino fin da subito, mi hai ascoltato e capito e abbiamo parlato di un sacco di cose e...ti ringrazio infinitamente. Solo che....beh ecco, è da un po' che...mhh...sento qualcosa di strano quando mi sei vicino, come se una voglia non ben definita mi prendesse lo stomaco e...c'ho provato a non pensarci o a farmela passare ma non ci sono riuscito.

Così c'ho pensato ancora e ho capito...sono arrivato ad una conclusione.....mi piaci tanto!”

BAM, morto.

Gli provoco un infarto se vado a dirgli una cosa del genere!

Dio, ma che sto facendo?

Sbuffai, sospirando sconsolato, spostandomi da davanti allo specchio su cui mi ero bloccato fino a pochi secondi prima.

Che gran attore, eh? Wow!

Facevo davvero schifo!

C'era un motivo se in tutti i miei film avevo sempre improvvisato o messo del mio in quello che il copione diceva, lo utilizzavo solo per le dritte, oppure ne sarebbe venuta fuori una catastrofe.

Mentre adesso mi ero pure ridotto a provare monologhi assurdi davanti ad uno specchio perché non riuscivo più a tenermi dentro nulla di quello che stavo provando da un mese, ormai.

Non ne potevo più di nascondere la cosa e, in quella sera come un'altra, dopo la giornata di riprese e la cena solita al tendone della mensa, mi ero deciso ad andare a parlare con quello che, in meno di due settimane, era diventato il mio migliore amico, ma che ora volevo fosse molto di più.

Non sapevo se potesse essere una buona idea.

Se l'avesse presa male l'avrei perso anche come amico e il pensiero mi terrorizzava.

Però se c'era una cosa che avevo capito subito di lui era che non scendeva mai a conclusioni affrettate, quindi c'era la possibilità che mi avrebbe ascoltato e cercato di capire prima di darmi del malato mentale.

Lo speravo, almeno.

Ok, forza Heath...vai e colpisci!....e improvvisa, soprattutto.

Sì, era una parola.


Indugiai davanti alla porta un paio di minuti senza avere quell'input di convinzione sufficiente da farmi bussare.

Non ero ancora proprio certo fino in fondo di quello che stavo per fare. Avevo paura che sarebbe stata la cazzata più grande della mia vita, la disfatta totale, la morte completa.

Smettila di fare il drastico.

Ma, come si sarebbe dovuto capire subito, ero sempre stato molto autodistruttivo e pessimista per quello che riguardava il mio modo di vedere cose su cui avevo fatto una scelta e dato delle opinioni. Mi ero sempre fatto dei gran scazzi mentali prima di convincermi che non stessi per fare uno sbaglio e che, invece, ci avevo visto giusto.

Quindi, anche quel caso rientrava nella norma.

Sospirai per l'ennesima volta per darmi sostegno morale ma quando, con la coda dell'occhio, vidi Diana e James passare per il viottolo tra le varie roulotte poco distanti da me e salutarmi, decisi di darmi una mossa o si sarebbero insospettiti.

Non volevo che mi prendessero per pazzo.

Forza, o la va o la spacca!

Mh, si come no!

Lì si trattava di giocarmi l'amicizia più bella, unica e inaspettata che avrei mai potuto avere e l'idea di fare un casino e, conseguentemente, allontanarlo da me era tutto ciò che volevo evitare.

Ma dall'altro lato c'era quell'infimo 1% di possibilità sul fatto che avrebbe potuto ricambiarmi e allora sarei stato bene e in pace per tutta la vita.

Poteva sembrare scontato che due persone -no, anzi chiariamo: due ragazzi- cominciassero a provare affetto reciproco, non solamente di amicizia, per via di un film in cui interpretavano due cowboy omosessuali.

Ma non lo era.

Soprattutto per come avessi sempre pensato a certe cose prima di quel film e considerando che Jake ci stava ancora male per la relazione con la sua ragazza, terminata prima di arrivare sul set.

Ok, poteva starci che nascesse stima, di cominciare a volersi bene con una confidenza maggiore rispetto a quella di due colleghi e basta....lo ritenevo quasi ovvio a causa del tipo di riprese -sempre che le due persone in questione andassero d'accordo anche fuori dall'ambito lavorativo e questo a noi era successo-.

Ma scontato, no. Assolutamente.

Quindi, da un lato, mi ero già messo l'anima in pace, prevedendo il peggio, e avevo deciso di farlo, a mio rischio e pericolo, solo a causa di tutta la speranza che avevo in corpo verso quell'1%.

Anyway...

Dai muoviti, dio santo!

Sese..

Bussai, dall'interno non proveniva nessun rumore, anche se la luce era accesa, perciò, in teoria, doveva esserci.

Tipregotipregotipregotiprego.

Non farmi tornare in roulotte, me e i miei ragionamenti. Non ci salterò più fuori e non troverò più nemmeno il coraggio di venire a parlarti!

Sentii dei passi. Sospirai di sollievo.

Quando aprì e me lo trovai davanti feci una fatica immane a non rimanere a bocca aperta, appena i miei occhi si bloccarono sul suo essere avvolto da una t-shirt nera stretta e dei pantaloni al ginocchio.

Era...porcospino...damn! Mortalmente bello.

Non potevo farci niente e nemmeno aiutare me stesso, ci avevo già provato e non avevo ottenuto nessun risultato.

Adoravo guardarlo e amavo il suo corpo -leggersi fisico e viso-. Se fosse stato per me non avrei fatto altro tutto il giorno se non, appunto, guardarlo.

In ogni caso, tornando alla porta che si aprì, l'espressione normale che aveva si modificò appena mi vide diventando lievemente sorpresa ma anche felice.

Buon segno.

D'accordo che ci vedevamo tutti i giorni e passavamo la maggior parte delle ore buche insieme -per mia fortuna- e anche in quel momento non erano passate nemmeno due ore da quando avevamo cenato, ma rivedere quel sorriso fatto per me, mi diede carica.

Heath, ehi! Vieni entra”

Altro buon segno.

Non mi ha chiesto cosa ci faccio qui.

Ciao Jake! Scusa l'orario, non vorrei disturbare...”

Ma và, figurati. Sono solo le nove e mezza e sono reduce da una telefonata infinita con mia sorella. Ho bisogno di sfogarmi!” disse con tono allucinato ma divertito allo stesso tempo e feci una mezza risata, annuendo, perché amavo il modo che aveva di dire certe cose, senza riuscire a scollare lo sguardo da tutto il bendidio che aveva dalla testa ai piedi.

Ok, allora” affermai con una strana sicurezza dentro, almeno un po' più di prima, e lui si spostò per farmi spazio, poi chiuse la porta alle mie spalle.

Ormai l'interno di quella roulotte lo conoscevo come le mie tasche. Praticamente entrambi continuavamo a fare la spola tra quelle reciproche ma la sua mia piaceva un sacco, rispecchiava esattamente ciò che era lui.

Và, mettiti dove vuoi...scusa il casino ma tra le riprese di ieri e oggi non ho fatto in tempo a sistemare”

Sta tranquillo, non c'è problema!” di certo ero lì per vedere lui non il disordine “Lo sai che rispetto a me, questo è ordine puro!” ironizzai anche se era vero, ma lui si girò e sorrise scuotendo la testa.

Ecco, quello era il motivo.

Stavo semplicemente da dio quando lo vedevo sorridere. Più lo faceva meglio era.

Su questo non posso ribattere...” ridemmo “...vuoi qualcosa? Ho ancora alcune birre dell'altra sera”

Nonono! Dì di no che poi finisce male se c'è di mezzo l'alcool.

Sì volentieri”

Azz....

Brutto segno.


Due birre e un'ora e mezza dopo, non si poteva dire che fossimo brilli, reggevamo molto di più tutti e due e delle birre non erano niente, non eravamo nemmeno nella fase risata-continua, però con la bevanda nello stomaco avevo perso parecchie inibizioni.

Ecco perché ti avevo detto di non bere!

Stavo pensando molto meno e non mi facevo paranoie. Infatti non me ne resi conto quando cambiai discorso.

Ovvio che fino a quel momento avessimo parlato di tutt'altro. Non sarei potuto entrare spiattellandogli tutto in faccia in maniera diretta, mi sarebbe morto sul colpo sul serio.

Invece ora non volevo più aspettare.

Mi ero reso ancora più conto che fossi completamente perso di lui e avrei accettato una qualsiasi sua risposta, solo dovevo togliermi quel macigno di dosso o non sarei arrivato alla fine delle riprese integro.

Aspettai che finisse di ridere, come feci anch'io, smorzando la risata lentamente e mi giocai tutto quando si zittì per prendere un altro sorso dalla bottiglia.

Jake? Devo...devo dirti una cosa....anzi, confessarti una cosa...” cominciai con tono molto titubante, abbassando lo sguardo sulle mie gambe.

Aggrottò le sopracciglia e si staccò dalla bottiglia mantenendola a mezz'aria.

Dimmi...che è quell'espressione seria? E' successo qualcosa?”

Rialzai lo sguardo su di lui “No ma...è importante” boccheggiai.

Uff...

Cristo, perché era così difficile?

Ah ok, spara!”

Sì.

Ricorda: improvvisa.

Il fatto è che....sì insomma, noi ci siamo trovati bene, no?...”

Mhmh..”

...almeno, io mi sono trovato molto bene con te”

Sorrise “Anch'io con te”

Sorrisi a mia volta “...e....non so dirti quanto tu sia diverso da tutti quelli che ho conosciuto...ma è un complimento, eh? Non fraintendere....voglio dire che mi hai colpito subito positivamente da quando ci siamo incontrati. Tra le riprese e le pause abbiamo parlato tanto, mi hai ascoltato e anche capito molte cose di me che nessuno aveva mai visto e....beh poi ci siamo conosciuti meglio e io ho capito che mi piace passare il tempo con te....” feci una pausa, notando il suo sguardo allibito che non sapevo se prendere positivamente o negativamente.

Lui non ha capito niente, se non vai al punto!

Deglutii con il batticuore che mi era aumentato in un nanosecondo, poi sbuffai non riuscendo più a trattenermi.

Quello che sto cercando di dirti è che mi piaci!” sbottai e sgranò gli occhi di getto “damorire!” aggiunsi di fretta senza metterci pause, ma forse non avrei dovuto dirlo.

Passò qualche attimo di silenzio in cui mi vennero in mente le cose peggiori in assoluto che sarebbero potute succedere, mentre avvenne l'unica che non mi sarei mai aspettato.

Si mise a ridere. Non come presa per il culo, anzi, era più sorpresa mista a sconcerto che altro.

Heath! Cos'hai fumato? Lo sapevo io che non dovevo lasciarti bere la seconda!”

Lo guardai a occhi e bocca spalancati.

Che?! No! Non si tratta delle birre. Jake...davvero, sono serio!” chiarii tentando di farglielo capire anche con il tono ma lui scosse la testa facendo un'altra mezza risata.

Ma và, dai! Le riprese ti hanno influenzato troppo” dichiarò divertito.

Corrugai la fronte “Le riprese non c'entrano niente! Non mi è mai successo nulla del genere ma non riesco più a evitarlo. Non faccio altro che pensare a te, mi piace ogni minimo particolare di ciò che ti riguarda e non ce la facevo più a tenermi tutto dentro...”

Era rimasto con la bocca lievemente dischiusa e lo sguardo spalancato ancora allibito, a causa di entrambi dovetti scacciare a forza la massa di pensieri impuri e soprattutto illegali che mi passarono per la testa e mi avrebbero potuto far secco solo perché lo stavo guardando.

Sei sicuro di stare bene?” chiese incredulo.

Sto benissimo! Non sono mai stato meglio da quando ti ho incontrato!”

No, non ti rendi conto di quello che dici”

Mi sfuggii un mezzo ringhio di esasperazione, mi alzai, lo raggiunsi sul letto su cui era seduto a gambe incrociate, mi appoggiai con le mani sulle sue ginocchia e, senza pensarci, lo baciai, non rendendomi conto di quello che stessi facendo.

Lo sentii ammutolire, poi la sua sorpresa, le mani che mi afferrarono le spalle ma che non mi spostarono e troppo tardi capii che, quello che avevo desiderato da tanto, stava per finire.

Quando ci separammo mi aspettai un pugno o qualsiasi altra cosa di doloroso, invece respirò riaprendo gli occhi e guardandomi ancora con mezzo sconcerto.

Mi hai baciato...” sussurrò come a voler rimarcare l'ovvio e lo guardai scettico annuendo.

Ma dai! Non mi credevi! Convinto adesso?”

...e non era come per le riprese” mi interruppe con lo stesso tono precedente, non mi aveva decisamente sentito e lo sguardo perso nel vuoto.

Già...e ti ripeto che non c'entrano niente! Non sono la causa di quello che provo. Mi piaci davvero così come sei....tutto di te”

Portò lo sguardo sul mio, finalmente, le sue mani ancora sulle mie spalle.

Soffiò “Wow...cavoli..”

Risi per la sua espressione favolosa ancora mezza scombussolata.

Vuoi riprovare?”

Sì diamine! Torna qui!” disse di getto con foga e non era la risposta che mi ero aspettato.

Ma non potei replicare, mi spense il sorriso mentre provai un brivido quando la sua lingua toccò la mia.

Hai capito il ragazzo?! Un secondo fa mi stava prendendo per il culo e adesso pretende pure!

MH.

Lo adoro cazzo!

Avevo l'impressione che da quel momento sarei andato in crisi se non avessi più potuto baciarlo e considerarlo mio....non che lo fosse stato fino a quel momento, ma per come era andata potevo ancora sperare.

Mh..e chi l'avrebbe mai detto?” mugugnò sulle mie labbra.

Cosa?”

Che prima o poi ti saresti deciso!”

Sgranai gli occhi, distanziandomi da lui.

COSA?!” rise “C'è....c'è tu lo sapevi, mi hai fatto patire le pene dell'inferno e...e...tu lo sapevi?!!!Ho fatto tutta questa fatica per niente?”

Rise ancora, negando “Lo sospettavo, che è diverso! Se avevo visto giusto volevo che ti facessi avanti di tuo, con i tuoi tempi”

Quindi hai finto tutto il tempo, prima?” sbottai indignato ma lui mi tirò verso di sé, fermandomi per il collo della maglia.

Quasi...volevo essere sicuro che non fosse l'alcool a farti parlare e comunque sorpreso lo sono lo stesso....non me lo sarei mai aspettato”

Alzai un sopracciglio “Ti odio!” feci ironico.

Ricambiò con una smorfia “Stà zitto....adesso che lo so non voglio perdere un altro secondo con te!”

Mi impedì la risposta perché mi bacio di nuovo e a quel punto lo abbracciai attorno ai fianchi sedendomi sul letto per stare più comodi.

La serata aveva preso una piega inaspettata ma voluta e, se la metteva così, non avrei fatto nessuna fatica ad assecondarlo sul discorso del tempo.

Non sarebbe più andato da nessuna parte senza di me.

Perché diavolo non ci avevo pensato prima?!

******* 

Ve l'ho detto che era tranquilla ^^
Era solo per togliermi una piccola voglia che mi era venuta in mente, di far andare questa scena in un modo un pò diverso.
ghghghg
Ma che pucci sono?!
<3
Anyway...spero che abbiate apprezzato lo stesso!
Quindi grazie a chiunque recensirà, leggerà o aggiungerà tra le varie possibilità xD!
Baci
Alla prox con il resto
Leia


[edit del 24/02/11:
nuova pagina di supporto per le storie, con foto, info e gli aggiornamenti alle pubblicazioni:
bloggolo]

   
 
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