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Autore: ru87    25/09/2010    0 recensioni
Breve storia che racconta la brutta avventura che Dan ha vissuto in amore.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“l'amore è sostenere chi è caduto e dargli speranza, l'amore è sorridere al dolore con la speranza che si annulli, l'amore è continuare a credere e ad avere fiducia nonostante gli inganni”


Questo è quello che mi hanno detto i miei amici, il giorno in cui si sono innamorati e ora vorrei dedicargli un bellissimo “VAFF*****O” con tanto affetto.


Ciao, mi presento, mi chiamo Dan sono un ragazzo come tanti, frequento il college in America alla St. Unite e per mia disgrazia mi sono innamorato, innamorato di chi non dovevo.


Tutto cominciò un bel giorno, si bello perché era una splendida giornata di sole, gli uccellini cinguettavano nel cielo e i fiori profumavano, se invece parliamo di me, tutto era, tranne che bello, perché da quel giorno cominciò la mia tortura.

Erano le sette di mattina, ed il mio primo giorno al college stava per iniziare, mi alzai, uscì dalla mia stanza e mi feci una bella doccia gelida come piacciono a me per iniziare la giornata.

Tutto procedeva alla grande, mi vestì, scesi in caffetteria e comprai un bel frappuccino expresso per ingurgitare la mia dosa quotidiana di caffeina.


Senza fretta, visto che ero in perfetto orario mi decisi ad andare verso l’aula, entrai e presi un bellissimo posto centrale in seconda fila, perfetto per avere una visuale completa del professore e della lavagna.


Alla grande direte voi…una giornata da 10+


Bhe continuate a leggere…


L’aula cominciò ad affollarsi e vicino a me si sedette una ragazza…lei…era bellissima, lunghi capelli nero corvini, occhi verdi e una pelle olivastra …da togliere il fiato in poche parole.


-ciao – disse prima di sedersi –è libero?- indicando il posto

-ciao… si si prego siediti- scansai la mia borsa per farle un po’ di spazio

-piacere sono Laila…-

-piacere Dan- risposi garbatamente cercando di darmi un tono


Il nostro dialogo si concluse li…io troppo impacciato per parlare e lei troppo, bhe ora direi stronza, ma al tempo pensavo semplicemente di non interessarle.


Finalmente iniziò la lezione, le prime due ore erano con il Prof. Langinton, un tipo ok sulla quarantina che insegnava Anatomia Umana; Ah si sono iscritto a medicina, il mio sogno è diventare cardiochirurgo, scelta più che azzeccata cosi magari riuscirò a trovare un modo per curare il mio cuore a pezzi.


Comunque la lezione fu un’introduzione, parlò in maniera generale dell’apparato scheletrico, soffermandosi sul cranio e tutti quei minuscoli ossicini che proteggono la faccia.

Finita la lezione Laila si alzò lasciando una borsa sul banco per mantenere il posto e si unì ad un gruppo di ragazze per fare una pausa sigaretta in attesa che arrivasse il professore successivo.

Io bhe…restai lì in silenzio a guardare mentre usciva, immerso nei miei pensieri, fin quando non arrivò il mio amico Josh.


Ci conosciamo da quando andavamo alle medie, si può dire che sia il mio migliore amico e l’anno scorso dopo il diploma abbiamo deciso di iscriverci a medicina…bhe io ho deciso, lui si è semplicemente accodato, non ha un piano di vita ben delineato.


-Oi Dan- disse dandomi un cazzotto sulla spalla

-Josh…ma dove eri? Anatomia è già finita- lo rimproverai –dai siediti che ti ho tenuto un posto- scansai la borsa dalla sedia.

Josh poggiò il quaderno sul banco –scusa ma la sveglia non ha suonato!!!-


Ecco la classica scusa che il mio amico ripete ogni volta da quando lo conosco che significa esattamente “la sveglia ha suonato…ma io l’ho spenta e mi sono riaddormentato”


Alzai gli occhi al cielo –se come no…- replicai –vabhe…comunque ho una news da dirti, c’è una ragaz…- ma non potei finire la frase che tutti i ragazzi rientrarono seguiti dalla professoressa che insegnava chimica -…te lo dico dopo- conclusi verso Josh


Quella di chimica era una delle professoresse più noiose che io abbia mai conosciuto in tutta la mia carriera scolastica. Passò tutte e due le ore a parlare di legami chimici atomi e molecole. Del resto però non mi posso lamentare poiché la mia concentrazione era tutta su Laila, lì seduta di fianco a me che con molta arguzia disegnava stelline sul quaderno per far finta di prendere appunti.


Il resto della giornata fu abbastanza piatto, soprattutto perché dopo una telefonata Laila se ne era dovuta andare, mollandomi la solo con Josh, senza neanche salutare.

Io e Josh decidemmo di andare in mensa per pranzo, unendoci ad un altro gruppo di studenti che seguiva con noi le lezioni del primo.

Ci sedemmo ad un tavolo e non persi l’occasione per raccontare a Josh della cotta che mi ero preso e lui per pronta risposta…


Rise


Ha il tatto di un elefante!


Ma del resto cosa ne può capire lui? Lui che si sarà innamorato una volta nella vita e che usa le ragazze come clinex!

Un esempio? Bhe ora esce con Naomi, Jess, Lia e Mary… e con queste due ci esce contemporaneamente… e vi assicuro, non per andare al cinema!!


Quindi che rida pure…stupido Don Giovanni!


Finito di mangiare decisi di lasciare un po’ il gruppo per andare in biblioteca, il prof.di anatomia aveva richiesto una ricerca sull’etmoide, un piccolo ossicino che si trova nella nostra testa ed era meglio che iniziassi a lavorarci subito.

Passai due ore a studiare e fare ricerche quando BOOM dalla porta entrò la dea più bella che avessi mai visto…lei…Laila, passo leggero, eterea come una ninfa, portava in mano un grosso libro che subito riconobbi come quello di anatomia.


Che occasione! Presi la palla al balzo e la salutai


-Ciao…Laila giusto?- dissi facendo finta di non ricordarmi il nome per non darle troppa importanza

-si ciao Sam- rispose; Io feci finta mentre lei veramente se lo era scordato il mio nome...WoW … ego a mille.

-Dan a dire il vero- sorrisi imbarazzato -anche tu qui per la ricerca?- chiesi

-esatto…- sorrise scostandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio; Beeeellaaa!!!!

-se vuoi puoi unirti a me…ho gia cominciato…- dissi garbatamente pregando ogni divinità esistente perché accettasse

-ok grazie ..sei gentilissimo- poggiò il libro sul tavolo e si sedette


“Amen” pensai


Parlammo poco, per lo più studiammo…ma quando finimmo, decidemmo di andare a prendere qualcosa da bere in caffetteria.

Restammo lì per due ore, parlammo di tutto, ridemmo, sembravamo cosi affiatati.


Ok forse voi non ci crederete nelle anime gemelle, colpi di fulmine…a dire il vero anch’io ero titubante, tuttavia...mi colpisse un asteroide se non dico il vero… è quello che c’è stato tra di noi!


…se come no!


Tutto andava perfettamente, fino a quando “drin drin” suonò il cellulare; Lei rispose


-ciao-

-si ok…-

-ora arrivo-

-anche io…-


Ehm… Anche io cosa? Pensai. Solitamente alla fine di una telefonata lo si dice a chi ha detto “ti amo” ma non può essere fidanzata…siamo anime gemelle!!!!


-scusa …era il mio ragazzo!- disse Laila

Momento di shock –ahh ok – replicai con il sorriso più triste di questo mondo

-mi sta aspettando …quindi ora devo andare, mi ha fatto piacere stare con te oggi- si alzò in piedi e mi scoccò un bacio sulla guancia e se ne andò.


Non dissi più nulla, passai buona mezz’ora a pensare a quelle dolci e soffici labbra sulla mia guancia.


Passato l'effetto dell'incantesimo uscì dal bar inveendo contro mari e monti, ci avevo creduto, mi era stato permesso di assaggiare il nettare degli dei per poi mandarmi all'inferno.


Era tutto finito...


...se lo fosse stato probabilmente ora non starei qui a raccontare la mia storia...


I mesi passarono ed invece di chiudere il rapporto, io e Laila continuammo a chiacchierare, a stare insieme; la cosa brutta è che alla fine diventammo cosi tanto amici che lei mi raccontava tutto, anche del suo fidanzato, con cui stava da tre anni (anche se litigavano spesso), ed ogni volta era come se mi accoltellasse con una mannaia


ahh l'amore...che pena...


comunque qualcosa non tornava, sguardi, sfioramenti e giochini non del tutto innocui, mi tormentavano; Era fidanzata ma aveva questi atteggiamenti non da amica...


Sarò io il pazzo...cosi innamorato da vedere qualcosa nel nulla?


La vicenda andò avanti per anni, ed io ero quasi arrivato sull'orlo della follia.

La nostra “amicizia” crebbe sempre di più, fino a farci passare intere giornate completamente soli.


E proprio in quel soli che alla fine capì...


Eravamo nella mia stanza del dormitorio, stavamo studiando microbiologia quando decidemmo di fare una pausa; Lei andò vicino alla finestra per fumare ed io iniziai a parlare di una ragazza che avevo conosciuto da poco...una carina...ma non era lei!

Lei mi ascoltava, commentando di quando in quando, fino a che non dissi le due parole magiche “potrebbe piacermi”... apriti cielo...


… si alzò in piedi e mi venne vicino, portando il suo viso a meno di un millimetro dal mio dicendomi – tu sei mio...e di nessun altra...- e mi bacio...


...si mi baciò...


...ed io la baciai...più e più volte, estasiato, eccitato, felice...


e tutti vissero felici e contenti... col cavolo!!!


Io ero convinto che fosse fatta, ora avrebbe lasciato il ragazzo che tante volte l'aveva fatta soffrire e noi avremmo potuto vivere per sempre il nostro amore, ma non andò cosi...anzi... parlammo, lei mi disse che mi amava, che senza di me non avrebbe potuto vivere ma imperterrita continua a stare con il suo fidanzato ...oserei aggiungere bello e cornuto!

Tutt'oggi io e lei ci vediamo e a volte ci lasciamo andare a momenti di passione in cui non riusciamo a controllarci...ma alla fine lei resta sempre con lui....


...perchè? Mi chiedo...


...perchè io non riesco a stare senza di lei...perchè continuo a sperare che un giorno si decida a vivere seriamente quello che c'è tra di noi...


...perchè...


… so solo che questa è la mia storia, senza lieti fine... solo l'illusione di un vero amore e l'amaro della realtà che mi affligge...


...e giusto per ribadire il concetto...a chi mi dice ancora “viva l'amore”


io ribatto con un sonoro “ biiiiiiiiiiiiiiip” !!!!!

  
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