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Autore: My_Lord    28/09/2010    2 recensioni
Salve ragazzi sono tornata con una nuova storia di Kilari dopo tanto tempo. Sapete mi sto appasionando sempre di più a questo anime e mi vengono in mente un sacco di storie. Peccato che abbia poco tempo per scriverle.La mia passione è ormai diventata quella di scrivere le storie secondo i punti di vista dei personaggi e in questa storia Kilari andrà assieme ai suoi inseparabili amici a fare shopping , ma qualche cosa renderà la giornata particolare e densa di momenti di gelosia, amore e lacrime . Ciao a tutti.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I lampioni erano ancora accesi e disegnavano sulla strada degli ampi cerchi . Le macchine passavano e a volte il fumo nero usciva dall'autovettura. Le persone in bici si dirigevano al bar poco distante dalla piazza. Alcuni uccelli si libravano in cielo e le loro sagome incominciavano a trasparire nel buio della notte. L'inverno stava arrivando. All'orizzonte si poteva intravedere una piccola striscia rosea sopra le nuvole scure. Il vento soffiava e il caldo della scorsa stagione era svanito, ucciso da quel gelo invernale che penetrava le ossa fino a farti tremare.

Erano le 6.00 di domenica. I bambini dormivano ancora comodi nei loro lettini, con il sorriso sulle labra, ancora innocienti e inconsapevoli di quel che il mondo riservava fuori dalla porta. Da alcune finestre si era accesa una luce e alcune signore non più giovani si affacciavano alla finestra per monitorare ciò che succedeva in quella via. Nulla sfuggiva ai loro occhi e dalle loro bocche uscivano parole non cradite da nessuno, soprattutto se qualcuno si era fatto beccare in attività poco consone. Insomma, le solite pettegole.

I lamponi si spensero e la città fu schiacciata dal buio. Il vento continuava a soffiare e nessuno osava uscrie in quel gelo polare, ma qualcuno stava in piedi ad aspettare . Pareva una ragazza. La sua figura non si distingueva molto bene nell'oscurità. I capelli parevano lunghi e cadevano sulla sua schiena. Indossava degli occhiali da vista e un buffo cappellino cadeva sul suo viso celandolo. Indossava una felpa azzurra e una minigonna rosa, nonostante il vento continuasse a soffiare e il gelo continuasse a far battere i denti. Dalla sua bocca usciva na nuvoletta di vapore che saliva leggera verso il celo che finalmente iniziava a schiarirsi.

KILARI

Che freddo. Che freddo. Non pensavo fosse così freddo. IO ieri mi sono informata. Ho guardato il meteo e hanno detto che questa mattina sarebbe stato caldo come oggi pomeriggio.

Fra poco dovrebbe arrivare l'autobus con Hiroto e Seiji. Non vedo l'ora di rincontrarli. In realtà li ho visti solo ieri, ma mi mancano già. Non riesco a stare lontana da loro , sono il mio pane quotidiano. Senza di loro mi sento persa. Strano come due persone siano così influenti nella mia vita. Soprattutto Seiji. I suoi occhi e la sua gentilezza mi hanno colpito dal primo istante in cui li vidi. Così puri e cristallini. Mi ricordo quel giorno di aver incontrato anche quello scorbutico di Hiroto. Beh io e lui ci siamo scontrati sempre. Una volta abbiamo discusso anche sulle fette biscottate di una marca che dovevo sponsorizzare. Nonostante questo Hiroto è un grandissimo amico e io gli voglio bene, molto bene.... troppo bene.

Guardo l'orologio per cercare di distrarmi dai miei pensieri.

Le 6.30.

L'autbus sarebbe passato fra pochi minuti. Hiroto mi ha detto che l'autobus che devo prendere è blu, molto alto con scritto sopra : Tokyo Centro. Mi ha anche detto che quell'autobus è il primo ad arrivare e che li avrei trovati ai primi posti ad aspettarmi.

Guardo da entrambe le parti della strada ,ma passano solo macchine. Il freddo pungende sta iniziando a prendere il controllo del mio corpo, facendolo tremare.

Freddo,freddo,freddo.

Ripeto queste parole mentre i miei denti battono in un ritmo incessante.

Qualcosa frena davanti a me.

Alzo gli occhi e vedo una cosa blu, alta e con finestrini lungo tutta la fiancata.

Due porte si aprono e io salgo , felice di essere scampata alla condanna perenne del freddo d'inverno. Le porte si richiudono e l'auotbus inizia a partire.

Guardo nei primi posti,ma non c'è seduto nessuno. Mi alzo in punta di piedi e con lo sguardo perlustro l'immensa vettura . Non c'era nessuno.

-Scusi signore. Dove porta questo autobus. ?-

-Questo autobus va al porto e si ferma davanti a tutte le scuole di Tokyo-

-E non va in centro?-

-No signorina , mi dispiace-

No, impossibile. Questo è l'autobus sbagliato.

Io non sono mai salita su un autobus. Ho paura. Non so dove mi porterà . Voglio tornare indietro.

-Scusi si potrebbe fermare?-

-Mi spiace signorina, non posso. SOno davanti ad un incrocio e devo andare.-

-Capisco.-

La paura mi assale. Mi siedo nel primo posto e inizio a fissare il finistrino.

Ho paura

Hiroto, ti vorrei qui con me....

 

CIAO RAGAZZI SPERO CHE VI SIA PIACIUTA QUESTA FF SU KILARI: SUCCEDERANNO ANCHE ALTRE FANTASTICHE COSE PIù AVANTI E SPERO DI NON AVERVI DELUSO. MI SCUSO CON TUTTI SE PER UN PO' DI TEMPO NON HO PIù PUBBLICATO STORIE. SCUSATE ANCORA.

  
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