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Autore: EmmyScarlet    01/10/2010    0 recensioni
Ma dopotutto, cuori e cervelli non sempre andavano d’accordo; così non c’era di che stupirsi se gli ci era voluto tanto a capire che l’amava.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Spaventapasseri
Note: Movieverse, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'The Way Trilogy'
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Some go both ways

 

 

 

 

Non avrebbe mai pensato che un giorno sarebbe tornato qui. Non era neppure del tutto sicuro del motivo; aveva semplicemente iniziato a camminare, ed ecco dov’era finito.

Lo Spaventapasseri passò una mano sul palo a cui era stato appeso per… Onestamente non sapeva per quanto tempo fosse rimasto lì prima di – beh, prima. Piantato in un posto senza alcuna possibilità di saltare giù, e senza neanche un cervello e dei pensieri che lo tenessero occupato. No, ci era voluta una ragazza di campagna che veniva da un posto chiamato Kansas a salvare lo Spaventapasseri dalla sua prigione di grano.

Ecco perché era tornato, e non c’era modo di convincerlo altrimenti. Il suo nuovo cervello non gli avrebbe mai permesso di ingannarsi. Era tornato lì perché quello era il posto in cui aveva incontrato per la prima volta Dorothy.

Lo Spaventapasseri sorrise tristemente al ricordare quel momento. Le aveva dato quelle indicazioni così stupide, aveva parlato di persone che seguivano l’una o l’altra strada, e qualche volta le due strade insieme. Sarebbe stato sempre grato al cuore generoso di Dorothy, alla sua disponibilità ad aiutare un povero Spaventapasseri senza cervello.

Allora non aveva compreso il proprio stato d’animo. E come avrebbe potuto? Tutto ciò che sapeva era che Dorothy era gentile con lui, e che era molto più carina da guardare che non piuttosto i campi di grano o i corvi che venivano a beccarlo. L’avrebbe seguita volentieri fino all’inferno e ritorno, e in pratica lo aveva fatto, se considerava il suo infuocato incontro con la Perfida Strega dell’Ovest. E non aveva neppure capito perché desiderasse tanto proteggere Dorothy. Non finché non era stato troppo tardi.

Certo quel suo nuovo cervello doveva funzionare proprio bene, se non gli aveva permesso di capire nulla fino a quando per lui non c’era stato più nulla da fare… Ma dopotutto, cuori e cervelli non sempre andavano d’accordo; così non c’era di che stupirsi se gli ci era voluto tanto a capire che l’amava.

Quell’unico bacio di addio che lei gli aveva dato gli aveva messo finalmente d’accordo testa e cuore. Aveva ammesso di essere stato felice quando il pallone del mago era volato via senza Dorothy. Lei sarebbe potuta restare con loro, con lui, e lui non avrebbe dovuto perderla. Ma poi era arrivata Glinda e all’improvviso c’erano stati addii veri e Dorothy se n’era andata, era tornata in quel Kansas dai suoi amati zio e zia. Lo Spaventapasseri sperava che quei due sapessero quanto Dorothy li amasse, e che aveva desiderato così ardentemente di tornare da loro.

Non sarebbe mai tornata. Lo Spaventapasseri lo sapeva, anche se il Boscaiolo di latta e il Leone sembravano entrambi pensare il contrario. Lui si limitava a scuotere la testa in silenzio. Perché sarebbe dovuta tornare, quando per tutto il tempo in cui era rimasta con loro aveva lottato unicamente per tornare a casa? Quale ragione avrebbe potuto avere per tornare ad Oz?

L’amore, forse. Ma lui non gliel’aveva mai detto, e lei non l’aveva mai saputo. E poi, chi poteva sapere se sarebbe servito a qualcosa? Forse sarebbe rimasta, ma avrebbe sentito la nostalgia di casa e probabilmente con il tempo avrebbe finito con l’odiarli tutti. Con l’odiare lui. No, era stato meglio così. Doveva soltanto continuare a ripeterselo.

Ma, ugualmente, forse poteva restare lì seduto accanto allo steccato per un po’, e guardare il mondo scorrere davanti a sé. E forse qualcuno sarebbe venuto a chiedergli quale direzione prendere, questa strada, quella strada… O forse le due strade insieme.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note di traduzione

 

Nel film, quando Dorothy arriva all’incrocio con il campo di grano, lo Spaventapasseri le dice: “Io andrei da quella parte, è una strada molto carina. […] Ma anche quella è una strada carina. […] Tuttavia è difficile seguire le due strade insieme.” Nella versione originale le sue ultime parole sono invece: “Of course, people do go both ways”. Il titolo della storia è tratto ovviamente da quest’ultima frase, dunque quando nella traduzione leggete “le due strade insieme”, beh, quello è il riferimento alla battuta del titolo. Mi sembra doveroso specificarlo.

A questo indirizzo lo scritto originale.

 

Aya Lawliet

   
 
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