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Autore: Josie Walking_Disaster Vengeance    03/10/2010    5 recensioni
Lascio le chiavi e il resto sul tavolo della sala e mi dirigo direttamente in camera deciso a farmi una sana e lunga dormita. Quasi mi prendo un colpo quando accendendo la luce trovo una figura seudta sul mio letto.
"Tom! Ommiodio sei matto, mi fai prendere un colpo!cosa diavolo ci fai qui?"
Si gira a guardarmi, ha gli occhi gonfi "Jennifer mi ha lasciato" dice prima di ricoprirsi il volto con le mani... paring: Mark Hoppus/Tom DeLonge
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Mark Hoppus, Tom DeLonge
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Untitled




Mio Dio sono esausto. Ho passato le ultime cinque ore a guidare dopo aver accompagnato mia moglie Skye e mio figlio Jack all'aereoporto, dopo aver passato un fine settimana al mare. Passeranno la settimana a casa di mia suocera, non ho particolari problemi con lei come è solito pensare, ma fra qualche giorno avrò un intervista importante e quindi non sono partito con loro.  
In questo periodo alloggio in un appartamento di un palazzo che si trova in un bel quartiere, movimentato ma non troppo. è anche comodo perchè ai piani superiori si trovano anche gli appartamenti di Tom e Travis. Abbiamo un sacco da fare fra i preparativi del tour che riprenderà fra poco e il componimento di nuove canzoni. Travis per di più ha anche degli impicci col suo negozio, che deve sistemare prima di partire, così per un paio di giorni starà via.
Arrivo e parcheggio l'auto nel primo posto che trovo. Faccio per salire le scale che portano al mio appartamento, ma sono costretto a tornare indietro perchè ho lasciato le chiavi in macchina.
Risalgo di nuovo le scale e infilo la chiave nella serratura della porta, che si apre dopo il primo giro. Strano ero sicuro di aver inchiavato prima di andarmene... Ma con la testa che ho probabilmente me ne sono dimenticato.
Lascio le chiavi e il resto sul tavolo della sala e mi dirigo direttamente in camera deciso a farmi una sana e lunga dormita. Quasi mi prendo un colpo quando accendendo la luce trovo una figura seudta sul mio letto.
"Tom! Ommiodio sei matto, mi fai prendere un colpo!" ma poi come diavolo ha fatto ad entrare? Ah giusto gli avevo lasicato una copia delle chiavi in caso fosse dovuto entrare durante la mia assensa "cosa diavolo ci fai qui?"
è seduto sul bordo del  letto con i gomiti appoggiati alle ginocchia e si tiene la testa con le mani. Il ciuffo gli copre gli occhi e non riesco a vederlo in faccia, ma sono quasi sicuro di averlo sentito singhiozzare.
"Tom che succede?" chiedo allarmato sedendomi affianco a lui. Alza la testa e si asciuga le lacrime con il bordo della maglietta.
Si gira a guardarmi, ha gli occhi gonfi "Jennifer mi ha lasciato" dice prima di ricoprirsi il volto con le mani.
Stento a crederci, giuro che se non fosse qui davanti a me in lacrime non gli avrei creduto.
"Come ha potuto lasciarti?" queste parole non sono scelte a caso, anche se in realtà le ho dette senza pensarci troppo.
Sono innamorato di Tom da diversi anni ormai. Non che lui lo sappia, certo. Anche se ho sofferto le pene dell'inferno standogli vicino e non potendolo avere mio, non avrei mai distrutto il suo matrimonio.
"Mi ha lasciato... per un altro"
Nel mio profondo ho sempre stimato Jennifer come persona dato che ha sempre reso felice Tom, ma nel giro di un secondo ho perso tutta la stima che avevo per lei.
Vorrei dirgli qualcosa per consolarlo, ma non ho la più pallida idea di cosa dirgli. Mi avvicino di più a lui, gli metto le braccia attorno alle spalle e lo abbraccio. Dopo qualche secondo  sento le sue braccia stringermi e appoggia il suo viso viso nella mia spalla, bagnandomi l'incavo del collo con le lacrime.
Lo stringo più forte, non riesco a sopportare di vederlo soffrire in questo modo. Io ho imparato a convivere con il dolore in questi anni, ma Tom è diverso. è più spontaneo ed ingenuo rispetto a me, è come se provasse le emozioni ampliate di dieci volte rispetto ad ogni altro essere umano. Sia che si tratti di felicità che di tristezza.
Sembra quasi un bambino "Tom perchè non ti stendi un attimo e ti riprendi? puoi restare qui stanotte" gli suggerisco dopo qualche minuto di silenzio, vedendo che si sta quasi per addormentare sulla mia spalla.
"Però tu ti metti giu con me?" sento il suo respiro caldo sul collo.
"Certo come vuoi..."
Si scosta e si leva la maglia e  le scarpe con la punta dei piedi e si va a mettere sotto le coperte.
"Vieni?"
"Arrivo" vado a spegnere la luce, lasciando solo quella del corridoio accesa e mi vado a stendere affianco a lui.
Subito mi circonda le spalle con le braccia e appoggia la testa sul mio petto. Gli poso una mano sulla schiena accarezzandogliela e appoggio la guancia sui suoi capelli. Mi sento come se dovessi proteggerlo, devo stargli accanto.
La sua pelle calda a contatto con la mia mi fa salire dei brividi lungo la schiena.
"Grazie Mark" mugula un attimo prima di addormentarsi.


Quando la luce della mattina comincia a entrare attraverso le fessure della serranda apro lentamente gli occhi. Non ho idea di che ore siano, cerco di sollevarmi sulle braccia per prendere la sveglia  vedere l'ora, ma le braccia di Tom me lo impediscono.
Durante la notte dobbiamo esserci girati. Lo sento appoggiato contro la mia schiena e le sue gambe si sono intrecciate con le mie.
Mi giro verso di lui. è bellissimo quando dorme. Il ciuffo dei capelli che gli copre quasi un occhio e la bocca leggermente aperta. Alzo lentamnete una mano per non  svegliarlo e afferro la sveglia. Le 7e15.
Fra un paio d'ore dobbiamo essere in studio per provare gli strumenti e scegliere quali portare in tour. Mi libero dalla stretta di Tom cercando di non svegliarlo, ma devo aver fatto qualche mossa troppo brusca perchè comincia a produrre qualche mugolio. Sghignazzo, è troppo buffo quando comincia a svegliarsi.
"Dai Tom alzati che fra un pò dobbiamo andare"
"Altri cinque minuti" dice e si volta dall'altra parte. Tipico di Tom. Farlo alzare da letto non è per niente facile! Ma è fatto così e così me lo tengo.

Oggi Tom sembra sentirsi un pò meglio rispetto a ieri. Durante le prove ride e scherza anche se sembra un pò più giu del solito. Ma è comunque una buona ripresa.
 Anche se sta meglio però preferisco tenerlo d'occhio non vorrei che facesse una delle sue solite cazzate, quindi  gli chiedo di rimanere a pranzo da me.
Ordino un po' di pizza, prendo qualche birra dal frigo e ci mettiamo a mangiare in sala davanti alla TV. Cerco di tenergli alto il morale mettendo sui Simpson e facendo qualche imitazione idiota delle mie.
Passiamo una buona mezzora a ridere e a scherzare tanto che mi scendono le lacrime da quanto ho riso.
"Comunque ti volevo ringraziare e soprattutto chiedere scusa per ieri..."  dice Tom dopo un po'.
Sono allibito "scusa per cosa?"
"Per averti accollato le mie depressioni, per aver pianto..."
 "Neanche lo devi dire! Siamo amici, quando c'è qualcosa che non va voglio che vieni da me"
Mi sorride. Cazzo se non ha il sorriso più bello del mondo....
"Scommetto che ti è piaciuta la parte in cui abbiamo dormito insieme vero?" dice trasformando il sorriso in un ghigno.
Ecco che è tornato il solito Tom.
Penso di essere arrossito perchè sento un caldo bestiale.
"Ehy Mark non sentirti imbarazzato tutti vorrebero passare una notte fra le braccia di Hot Pants"
Che faccia da pervertito! è meglio che se la toglie immediatamente quell'espressione o potrei non avere più il controllo di me stesso...
Si avvicina pericolosamente portando le sue labbra vicino al mio orecchio.
"Dai non dirmi che non ti piacerebbe" sussurra facendomi salire i brividi.
Ok la situazione ci sta fuggendo di mano. Ma che intenzioni ha?
Penso di avere una faccia molto shokkata perchè scoppia a ridere.
"Cazzo ridi?" dico brusco. Non deve ridere, non deve fare niente, tutto di quello che fa mi fa andare fuori di testa.
"è che sembri proprio una ragazzina" dice continuando a ridere.
Glielo faccio vedere io chi sembra la ragazzina. Con un coraggio che non so neanche io dove lo sono andato a pescare afferro la maglia di Tom e lo strattono davanti a me, incollando le mie labbra alle sue.
Sembrava non aspettarselo, ma risponde al bacio. Da prima un bacio casto che si trasforma in un bacio che di casto non ha più niente.
 Avanziamo fino alla mia camera e lo faccio stendere sul letto, posizionandomi sopra di lui, intrecciando le gambe con le sue.
Quasi non mi sembra vero che questo stia succedendo. Amo Tom da anni e sentirlo sotto di me, finalmente, mi sembra quasi irreale.
 Faccio scorrere lentamente la mano sotto la sua maglia fino ad arrivare alla cinta dei pantaloni. Interrompo il bacio per qualche attimo per fissarlo. Nei suoi occhi trovo un segno di assenso. Vado a posargli una piccola scia di baci sul collo, mentre lui sposta la testa di lato.
Sento il bisogno di farlo mio.
Uno dopo l'altro i nostri vestiti si raggruppano a terra e rimaniamo coperti solo dai nostri strambi boxer con disegni assurdi stampati nella stoffa.
"Carini i boxer coi cagnolini colorati" sussurra ridacchiando Tom.
"Vorrei poter dire la stessa cosa dei tuoi arancione evidenziatore!" ribatto ridendo a mia volta.
Incatena i suoi occhi nocciola ai miei e alza la testa appena per potermi baciare. Cerco di godere al massimo di queste sensazioni e piano si fa spazio in me la paura che questa per lui sia solo una cosa da niente, la tipica botta e via...
Tom si accorge che c'è qualcosa che non va nella mia espressione..
"Che c'è Markito? Qualcosa non va?"
"Se ti dicessi che sono innamorato di te da quasi tre anni ci sarebbe qualcosa che non va secondo te?"
Per un attimo sembra incerto, ma poi porta la sua mano dietro la mia testa e mi avvicina per baciarmi.
"Affatto" dice sfiorandomi le labbra "ormai sei mio"
Quell'unica affermazione riesce a mandarmi in paradiso. Mi circonda il collo con le  braccia facendomi appoggiare la testa contro il suo petto.
"e voglio che sia sempre così" sussurro piano, andandogli a sfiorare il petto con le mani.
Riprendo a baciargli piano la pelle, ma prima che possa fare altro si  alza di scatto invertendo le posizioni ed io mi ritrovo sotto di lui. Senza tanti complimenti gli ultimi centimetri di stoffa che ci coprivano vanno ora a coprire il pavimento e finalmente, senza altri impicci, siamo liberi di amarci per tutta la notte.

***


Piccola fic nata durante un momento di noia totale in cui mi è giunta un improvvisa ispirazione u.u
Come sempre non mi sento soddisfatta di ciò che ho scritto, ma, mi dispiace per voi, ve la tenete così XD
Un grazie enorme a chi ha letto! ^^

Josie




 




   
 
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