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Autore: Darkshin    06/10/2010    4 recensioni
Tokio: una giovane donna assassinata, tre detective alla ricerca della verità, mille possibili colpevoli, nessun innocente.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gin Ichimaru, Sosuke Aizen, Tousen Kaname
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Bleach 1
 
   Dream Dream Dreamers: L'innocente






Pioggia.
Un uomo che guarda il cielo, lasciando che le sue lacrime, si confondano con il pianto silenzioso di quella notte maledetta.

Pochi giorni prima.   

                                                                                                                                      What should I do?

Naze ni isogiashi no yume oibito
Oh!
Demo sono mama sa kitto
I gotta go slap my leather jacket on
Sassou to ikeru hazu
Sa hikari kazaru VENUS CITY ate ni
Forgive me ari no mama no ore
Baka rashikatta toshite mo
Oh!
Kono mama sa zutto
Let me go knowin' now the pressure is on
Katarenai omoi ga aru
Amata no hoshitachi yo
Omae no sono kokoro koso ga
Sekai no subete da ze
Wasurezu ni iro
Oh oh oh oh!

Quella sera, Tokio era vestita a festa: la città, scintillante di luci, prometteva il successo ammiccando dalle vetrine, nei gesti esperti delle commesse nei negozi di classe, nel via vai di gente nei ritrovi più in della metropoli.
L'ultimo piano del Divine Comedy non faceva eccezione: se l'interrato chiamato Inferno era una eccezionale discoteca e al piano terra ci fosse Purgatorio, uno dei migliori ristoranti di Shinjuku e dintorni, l'ultimo piano era il vero gioiello della corona: il club Paradiso. Soltanto possedere la sua tessera era garanzia di appartenere alla cerchia della gente che contava in città, come con soddisfazione osservava il vecchio Barragan, il propietario dell'intero complesso e multimilionario. Ai suoi tavoli c'era gente del calibro di Unohana Retsu, ultima esponente dell'alta borghesia nipponica, dai capelli corvini trattenuti in una folta treccia; Shunsui Kyouraku, ex-sportivo di alto livello e ora spregiudicato miliardario, assieme al sempre malaticcio Jushiro Ukitake. Se il primo, risaputo donnaiolo, era in compagnia delle sue due segretarie, l'altro preferiva portarsi appresso due infermieri, fortunatamente non in camice o avrebbero guastato l'atmosfera del locale.
E poi, e poi.... Alle luci soffuse del caldo ambiente, Barragan smise di contare, per concentrarsi sulle tre talentuose bellezze che in quel momento si stavano esibendo, in particolare la sua ultima scoperta, Orihime Inoue, giovane, fresca e bella: assieme alla biondona, Matsumoto, e alla panterona Yoruichi, creavano un quadro perfetto al sollazzo delle orecchie e della vista.

Oikosu sa REAL WORLD
Scream Scream!
Netsujou sakebu VOICE
Heart Heart!
Hajirau YOUR SMILE
Stay Beautiful!
oh oh!

Kick Kick!
Mukiau sa COOL WORLD
Beat Beat!
Uchinarase EMOTION
Heart Heart!
Must be so strong, so
Tough Tough Tough
Stay Beautiful!
Oh oh oh oh!
Scream Scream!
Oh oh oh oh!
Heart Heart!

Oh oh oh oh!

Un passo avanti, un mezzo giro d'anca e le luci che inondavano la sala, in un perfetto crescendo, a concludere una esibizione magnifica, che fece sorridere sotto i baffi il vecchio, che vedeva già davanti ai suoi occhi gli incassi della serata; ormai, anche per quella sera, non rimaneva altro da fare che congedare gli ospiti di riguardo. Ovviamente non avrebbe provveduto lui di persona, aveva un personale più adatto allo scopo; il vecchio preferì farsi accompagnare da un paio di uomini nei suoi locali privati, dove incrociò il giovane Kyouraku
"Ebbene, Kyouraku-san? Mi auguro che la serata sia stata di vostro gradimento" borbottò, non troppo bruscamente si augurava. Ma l'altro sembrò non farci per niente caso, anzi, sorrise con pigro calore
"Barragan-san, lei è un genio, sa? Il locale, la musica... ho viaggiato tanto ma un posto così c'è solo a Tokio"
"Facciamo del nostro meglio" commentò spiccio
"E poi, certe bellezze... dovrà dirmi dove le trova, perchè in giro di donne così se en vedono poche"
Il vecchio miliardario rise sotto i baffi: aveva capito dove voleva andare a parare l'altro
"Segreto professionale, amico mio... e già che ci siamo: non è che sta cercando i loro camerini? Perchè, se fosse così, sarei molto spiacente di doverla fare accompagnare all'ingresso"
"Ahahah! Difendiamo la merce, eh? Stia tranquillo... cercavo soltanto il bagno" concluse l'altro, ghignando. Era consapevole della sua fama, enon faceva niente per smentirla.
Tanto per andare sul sicuro, Barragan mandò uno dei suoi uomini con Shunsui, per accompagnarlo e anche sorvergliarlo.
Ai camerini poteva accedervi soltanto lui e del personale fidato.
Non era uomo a cui piaceva correre rischi, Barragan.

Il piccolo e lussuoso camerino era illuminato soltanto dalle luci poste ai lati dello specchio: con calma e ancora un pò di insicurezza, la giovane Orihime stava cercando di togliere il trucco che per quanto da ragazza "acqua e sapone", per una come lei era anche troppo. Assorta, non si accorse dell'ingresso di un'altra persona nel camerino, che si avvicinò a lei con passi quasi furtivi.
Da dietro, con delicatezza, le tolse il tampone di cotone, facendola al tempo stesso girare: nella penombra della camera, il sorriso di Yoruichi era splendente
"Dà qua, ti aiuto io"
In silenzio, la giovane donna passò delicatamente la crema sul viso, sorridendo appena ai suoi occhioni grigi sgranati e sorprendendo appena anche se stessa. nel loro mondo, non c'era spazio per la pietà per una rivale: se non eri sulla cresta dell'onda, finivi rapidamente a fondo; non parliamo poi dell'età, la paura costante di essere scalzati da qualcuno più giovane e più bravo di te, che ti avrebbe tolto per sempre le luci della ribalta!
Ma dal primo momento, Yoruichi aveva capito quella ragazza e ne era stata, a suo modo, sedotta; ecco forse era quella la parola giusta, che non le era mai venuta alle labbra. Era stata sedotta dalla sua purezza, dalla sua semplicità e dal suo talento straordinario; ormai, la giovane donna aveva accettato da tempo il fatto che non sarebbe stata mai niente più che una bella cantante in un qualche locale, anche se di lusso. Ma lei... lei aveva ancora una lunga strada davanti.
Poteva dirle tutto questo?
"Sei... sei stata bravissima, stasera"
Il problema delle parole... sono sempre il pallido riflesso del nostro pensiero. Ma c'erano un sacco di cose non dette, in quelle quattro parole, che la fecero arrossire di contentezza. Stava per replicare, ma qualcuno buttò giù la porta.
"Ragazze, ragazze ragazze...     RAGAZZE non ci crederete mai!... ehm... interrotto qualcosa?"
"Ma che.... stupida oca!" ribattè Yorouichi. Nella penombra e dal colore della pelle non si poteva dire se fosse rossa o meno, cosa che non si poteva negare per Orihime che pareva appena aver realizzato in che situazione fossero.
"Bè, tenetevi forte: Barragan ci offre da bere!"
"Sul serio?" inarcò il sopracciglio la gatta. Barragan, famoso spilorcio che offriva da bere alle sue cantanti? Questa era grossa davvero.
"Dai cambiatevi e venite, ci aspetta al bar" strillò eccitata la bionda: la mora non se lo fece ripetere, fiondandosi nel camerino accanto e spogliandosi alla svelta.
"Uhm... ecco, io... io preferirei di no, grazie" declinò esitante la più giovane del trio.
"Ma come, no? Sei matta? Una cosa del genere capita solo ogni morte di vescovo"
"Si dice morte di Papa, oca"
"Quello che è... sai che forse ne ho investito uno in centro?"
"Guarda che ce n'è uno solo e sta a Roma, non sono come i piccioni"
"Sul serio? Vabbè, dai, cambiati e vieni con noi"
"Ho detto... ho detto di no, ti prego, Matsumoto-san, ho un leggero mal di testa" sorrise timidamente.
"E lasciala perdere!" sbuffò la terza. Aveva tolto il lungo abito da sera che usava in scena: ora, come la bionda Matsumoto, era in jeans e camicetta, con una generosa scollatura "Noi siamo al bar, raggiungici se ti senti meglio, ok?" .
"Uhm! Grazie, Yoruichi-san... e Matsumoto-san".
"Ma ti pare... a dopo!".

"Uurgh... la mia testa..."
Molto tempo dopo, Matsumoto ciondolava per i corridoi del Paradiso, rimbalzando come una pallina del flipper contro ogni oggetto solido sul suo cammino. Avevano passato almeno tre ore a bere e a ridere al bar con i ragazzi dello staff, alcuni tra parentesi anche molto carini, ma Orihime non si era fatta viva per niente.
Che ingrata, sciupare una occasione come quella! Barragan per fortuna non c'era, si era limitato a dare disposizioni alla barista di provvedere e di fare qualche ora di straordinario, ma per il resto aveva preferito rimanere nelle sue camere. Meglio così, almeno l'atmosfera della festa non ne aveva risentito.
Comunque, la ragazzina rimaenva una ingrata!
Stava prendendo una brutta piega, la ragazzina, oh sì! ma per fortuna c'era la bella e giovanissima Matsumoto Rangiku che avrebbe provveduto, si, l'avrebbe sgridata come si deve e poi sarebbero andate a fare compere  e poi, e poi Orihime sarebbe divetata una brava ragazza, sì, una bravissima cantante come lei!
Ormai la bionda vaneggiava tra i fumi dell'alcool e quasi non ci vedeva più: di colpo, si ritrovò a terra, a massaggiarsi la testa. Davanti a lei, più che vedere, intuiva ci fosse una persona che le dava le spalle
"Che... che modi sciono?!" sbraitò.
Ma l'altro sembrò accorgersi solo in quel momento della sua presenza; scansandola con pochisimo garbo, si mise a correre giù per la rampa di scale che portava all'uscita antiincendio, lasciando la ragazza inebetita.
Anche se a fatica, Matsumoto riuscì a rimettersi in piedi: ormai era quasi arrivata. Si preparò a buttare giù la porta come era solita fare, ma si accorse che era già semiaperta, così decise di fare uno scherzo alla sua amica: con calma, fece scorrere la porta sui cardini, pregustando la sorpresa, ma quando la aprì completamente, tutto l'alcool e il sangue nelle vene gelarono di botto.
Schiena sul pavimento, il vestito strappato e completamente nuda dalla cintola in giù, lo sguardo vacuo rivolto alla parete, la pelle bianca: Inoue Orihime, 18 anni... era morta






Note: la canzone è "Stay Beautiful" di DIGGY-MO,  ending #23 di Bleach

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