Film > Altro - Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: Regen    08/10/2010    0 recensioni
[https://it.wikipedia.org/wiki/Jakob_il_bugiardo_(film_1999)]
Storia ispirata al film "Jakob il bugiardo".
Ho voluto soffermarmi sulle riflessioni di Jakob e confrontarle con quelle dell'ufficiale nazista che lo sta torturando, in una struttura che spero sia il più simmetrica possibile.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
P.O.V. JACOB
-Prima…liberate gli…ostaggi-
Il mio tono di voce è risoluto, anche se faccio fatica a parlare con la testa in giù, bagnato fradicio e con qualche osso rotto per le botte e le torture che mi hai inflitto. Ma no, non parlerò. Puoi anche uccidermi, se non mi credi, ma io non deluderò mai i miei amici, Lina, la gente del ghetto… No, a me non importa di morire o vivere in prigionia, in un qualche lager. Tanto ormai ci ho fatto il callo, è da quando sono rinchiuso qui dentro che è come se fossi morto.
Vuoi la mia radio? E’ questo che devi fare, giusto? Quello che ti hanno ordinato. Cercare la mia radio.
Sei un ufficiale, un sottoposto, una delle tante pedine di questa assurda guerra. Esattamente come tutti noi. E poco importa se a te non interessa un bell’accidenti delle radio del ghetto, perché se non vuoi fare la nostra stessa fine, la fine di noi “sudici Ebrei”, devi fare come il generale ti ha ordinato.
Ecco, anche ora, con la testa sott’acqua, nel bel mezzo dell’ennesima tortura, vedo il tuo volto ancora giovane che mi sorride dall’alto. Hai i capelli biondi, gli occhi di un azzurro talmente chiaro da sembrare quasi di ghiaccio e un sorrisetto ironico sulle labbra sottili. E per questo, come per la divisa della Gestapo che hai indosso, credi di fare parte della razza ariana, della “razza eletta”. Mi viene da ridere, e lo farei se non fossi così malconcio. Non conosco il tuo grado, ma qualunque esso sia, non illuderti che sia la tua salvezza; anzi più è alto, e più sarà terribile la prigione in cui ti sei volontariamente rinchiuso.
Perché tra noi due, ragazzo mio, quello ad essere realmente in svantaggio qui sei tu. Io potrò anche essere il perseguitato, il reietto, il poveraccio, l’appestato: ma tu hai già l’anima distrutta molto più di quello che una vita di lager potrà mai fare a me.
 
P.O.V. UFFICIALE DELLA GESTAPO
-Prima parlaci della radio. Ed io vedrò quello che posso fare per gli ostaggi.-
E’ strano. Non è la prima volta che mi capita di torturare qualcuno di questi Ebrei; eppure stavolta mi sembra diverso, quest’uomo è diverso.
Faccio cenno al mio collega di immergerlo nuovamente nell’acqua. Per un solo, minuscolo istante, però, provo pietà per lui. Capisco le sue intenzioni, non mi dirà tanto facilmente dov’è la sua radio. Ammesso che ne abbia veramente una, si intende. Io credo piuttosto, anche se mi guarderei bene dal dirlo ad alta voce, che questo Ebreo abbia voluto proteggere la sua gente. Ma allora perché non parla?
Se tu me lo dicessi, io potrei salvarti la vita.
Non hai paura di morire? Molto bene, ti dirò una cosa: neanch’io. A quanto pare, almeno un punto in comune l’abbiamo. Io sarei disposto anche a morire per i miei ideali, così come tu ora mostri di essere disposto ad accettare la morte per salvare la speranza della tua gente. Ti capisco, sai? Eccome, e anche molto più di quanto tu creda.
E ora si può sapere cos’hai da sorridere? Anche mezzo affogato mi guardi come se volessi prenderti gioco di me. Mi guardi negli occhi, solo l’acqua a separare i nostri volti. Io posso anche capire te, ma tu non potrai mai capire me. E così anche tutti quelli della tua razza, ovviamente. Sorrido, ironico.
Mi dispiace, Ebreo; forse un giorno ci rivedremo, quando entrambi saremo morti. Ma per ora temo che dovrai aspettarmi: questa volta ho vinto ancora io.
  
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Altro - Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Regen