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Autore: Kiary    05/11/2005    7 recensioni
"E cosi' il sole sorse nuovamente, aveva sperato tanto che tutto fosse finito, che la sua anima fosse volata in pace in un luogo che gli uomini si illudono ancora di chiamare Aldila' e invece lu iera ancora li', ancora vivo e pensante...." tratta dal manga Genzo!!!!
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E cosi' il sole sorse nuovamente, aveva sperato tanto che tutto fosse finito, che la sua anima fosse volata in pace in un luogo che gli uomini si illudono ancora di chiamare Aldila' e invece lu iera ancora li', ancora vivo e pensante.

Una fitta allo stomaco gli fece ritrarre tutti i muscoli che misero in mostra un fisico perfetto, allenato e dai contorni ben definiti, davvero difficile da essere ignorato da una ragazza, cosi' dolci e armoniose le curve che se ne formavano.

Ed ecco infatti una delle tante ragazze che ne era caduta sotto l'effetto ipnotico, proprio lei che adesso era seduta accanto a lui.

Un fisico snello ma ben formoso, i capelli raccolti in una coda bassa molto morbida e due occhi stanchi, occhi rossi e gonfi, ancora umini dall'ultimo pianto ma cosi' stanchi persino di addormentarsi.

Un piccolo colpo di vento mosse i suoi capelli neri e il viso rimse scoperto, nudo davanti a quei flebili raggi del primo sole mattutino, il suo corpo tremo' violentemente per il freddo.

Il suo sguardo era perso nel vuoto, tanti pensieri le attraversarono la mente ma solo uno riusciva ad attirare la sua attenzione.....lui!

Volse lo sguardo verso il ragazzo e sospiro', non era cambiato nulla dall'ultima volta che lo aveva guardatyo, pochi minuti prima, il suo corpo era li', fermo e bianco come un cadavere.

Quante ne avevano passate in quei giorni, in quella terra cosi' lontana da casa sua e cosi' ostile; dopo la morte di Otsuru avevano preferito cambiare zona, troppi ricordi li legavano a quella terra e il solo pensiero di non potersi vendicare a quella tragedia li faceva stare ancora piu' male; cosi', dopo aver preso burattini e qualche soldi dalla cassa comune del regno erano partiti alla ricerca di nuove persone da aiutare.

Il loro rapporto era cambiato in quei mesi trascorsi insieme, Kiku stava imparando a conoscerlo e finalmente lui era diventato piu' disponibile nei suoi confronti ma evidentemente il fato non era a favore della loro felicita', per loro solo tristezza e rancore li accompagnavano.

Quella maledetta sera di due giorni prima Kiku aveva sentito qualcosa dentro di se, come un vuoto cosi' difficle da colmare; neanche guardarlo negli occhi era servito a nulla, anzi l'inquietudine era aumentata, cosi' lo aveva abbracciato e lui aveva ricambiato la stretta, era dolce e affettuoso come mai prima; poi l'aveva salutata ed era andato in cerca di selvaggine per la cena.

Ma ore e ore trascorsero prima che una figura barcollante apparve sulla stradina per rovinare a terra priva di sensi tra le sue braccia.

Kiku si guardo' le braccia, le macchie di sangue erano ancora li', come per evitarle di dimenticare, di poter cancellare cio' che in quel momento provo', rabbia, paura e odio.

Non si seppe chi era stato perche' da quel giorno lui cadde in un sonno profondo, poche parole aveva farfugliato in quel periodo ma incomprensibili e prive di significato, lei cercava solo vendetta per cio' che gli era successo e il fatto di non conoscere i volti dei colpevoli la mandava ancora piu' in bestia.

La ragazza raccolse al petto le ginocchia e vi appoggio' sopra la testa, per la prima volta dopo giorni di paura trovo' un po' di quiete e improvvisamente gli occhi si feceto pesanti e cadde in un sonno profondo e piacevole.

Si risveglio' poco dopo con il profumo della legna arsa e un calduccio piacevole sulle spalle, spalanco' gli occhi ma non vide nessuno, neppure lui c'era piu'; il cuore le batteva forte e un brivido le percorse tutta la schiena, ma dov'era finito? e se le fosse successo qualcosa?

Si guardo' attorno ma di lui nessuna traccia, solo un paio di cervi in lontananza che brucavano quelle poche foglie secche rimaste. Si sfrego' le braccia per il freddo e alzo' lo sguardo al cielo.

-Perche'? Perche' proprio a me? Ma che ti ho fatto? Finalmente avevo trovato la cosa piu' bella della mia vita e tu ora me la porti via?-

Una lacrima scese furtiva e le rigo' la guancia rosea, percorse il suo tragitto fino a morire sulle sue labbra.

-Se e' questo cio' che hai riservato per lui allora anche io faro' la sua stessa fine, dove si trova lui voglio esserci anche io, perche' devo ancora dirgli una cosa che non gli ho detto, due semplici parole devo ancora dirgli e faro' di tutto perche' lui le conosca!-

Due mani le cinsero la vita e un profumo familiare le stuzzicò l'olfatto, si giro' di scatto e lui era li' di fronte a lei.

-Genzo!-fu l'unica parola che riusci' a dire prima di cadere in un pianto liberatorio, il suoi corpicino tremava ed era scosso da violenti singhiozzi.

-Ehi ehi calma, ora sono qui!-

-Si....si lo so ma mi hai fatto prendere uno spavento-rispose lei asciugandosi gli occhi

-quando mi sono svegliato tu dormivi, mi dispiaceva svegliarti. So che mi sei stata accanto in questi giorni ed e' solo grazie a te se ora sto bene-

Il ragazzo si strinse forte l'addome e un liquido rosso macchio' la garza bianca accuratamente legata da lei.

-Oh si deve essere riaperta la ferita-

-vado a prendere delle garze, dell'acqua, insomma qualcosa per fermare l'emorragia-disse lei agitata, ma lui la prese per un polso e l'attiro' a se

-Vieni un attimo qui-

-Ma Genzo tu sanguini e io....-

-E tu devi starmi ad ascoltare. Senti non so chi e' stato a farmi questop perche' mi hanno aggredito alle spalle dopo di ce sono svenuto, ricordo solo delle voci che tutt'ora mi rimbombano nella testa; non so come andra' a finire questa storia, se li trovero' e se gli daro' la lezione che meritano o se sarano prima loro a trovare me, pero' prima di ongi cosa io devo dirti una cosa-

Lei lo guardo' e annui'.

-Bene! Senti, dopo la morte di mia moglie Saki avevo giurato di non trovare nessun altra ragazza se non per cercare il corpo perfetto con il quale fare lo stampo per costruire un burattino che le somigliasse. Poi un giorno o incontrato te, mi ricordavi lei in molti tuoi modi di fare ma una promessa e' una promessa, cosi' decisi di stare con te solo per usare il tuo corpo-

-Ehi non mi devi nessuna spiegazione, io so perche' tu stai ocn me e a me va bene cosi'-intervenne lei

-Non ho ancora finito! Avevo deciso cio', poi come anche tu ricortdi Saki mi apparve e mi disse quelle belle cose, di stare tranquillo perche' lei sarebbe stata accanto a me ma di continuare la mia vita e di smettere di inseguire il mio sogno che romai era diventato un'ossessione. Cosi' da quel giorno ho iniziato a guardati con occhi diversi, non eri solo piu' la ragazza da cui traevo le forme per il burattino, eri per me una figura importante e durante questo viaggio ho iniziato a volerti bene e credo....bhe' si insomma credo di amarti-

Kiku sorrise e si stropiccio' gli occhi ormai carichi di lacrime.

-Anche io Genzo ti amo, dal primo moemto che ti ho visto ho capito che con te avrei vissuto un'avventura fantastica e il fatto di aver lasciato il mio regno non lo rimpiangero' mai perche' adesso ho te accanto a me!-

La ragazza abbraccio' forte lui e i loro sguardi si incontrarono, per la prima volta senza imbarazzo e timore che l'uno scoprisse i sentimenti dell'altro, era uno sguardo sincero e caldo; le loro labbra si sfiorarono e un lungo bacio incornicio' qul momento.

-Ora l'unica cosa da fare e' scoprire chi e' stato ad aggredirmi, gli stessi che hanno ucciso Otsuru, cosi' potremo vendicare anche la sua morte!-

Si sorrisero e si abbracciarono, un abbraccio che apriva davanti a se una promessa e una nuova avventura, questa volta insieme !


  
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