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Autore: NonnaPapera    10/10/2010    3 recensioni
L’intelletto, la mia unicità.
La capacità di notare particolari, sfumature…dettagli.
Inezie per tutti, pilastri sui quali costruire palazzi per me.
Genere: Generale, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Senza uscire dalla porta
Posso conoscere tutte le cose del mondo
Senza affacciarmi alla finestra
Posso conoscere le vie del cielo”

 

E’ sempre stato un dono particolare il mio.

Una diversità che ho riscontrato in ben poche persone, solo in una ad essere del tutto onesto (e non ne faceva nemmeno un buon uso).

L’intelletto, la mia unicità.

La capacità di notare particolari, sfumature…dettagli.

Inezie per tutti, pilastri sui quali costruire palazzi per me.

Molte sono le persone dal fine intelletto, uomini e donne intelligenti ed acuti.

Io però sono sempre stato differente, un gradino più sopra, oserei affermare.

Watson è la persona che più mi capisce, più mi si avvicina, il mio miglior amico…ma che è sempre e costantemente un passo indietro a me.

Non so come avvenga, delle volte è quasi una maledizione.

Nulla riesce a fermare lo scorrere irrefrenabile dei miei ragionamenti.

Nulla riesce a distrarmi.

Alle volte riesco a risolvere enigmi per i più insolubili, solo rimanendo seduto, lasciando che la mente viaggi.

Non sono in grado di fissare fuori dalla finestra senza pensare a nulla.

I passanti sono fonte continua di domande e risposte.

Niente a questo mondo placa la mia sete di conoscenza.

 

“Più si viaggia
Meno si sa
Meno si sa davvero”

 

E  mi ritrovo a chiedermi che senso abbia uscire.

Anche solo vestirsi per passeggiare mi pare una futile perdita di tempo.

Tutto ciò che mi occore è nella mia mente, il resto conta poco o niente.



Senza uscire dalla porta
Puoi conoscere tutte le cose del mondo
Senza affacciarti alla finestra
Puoi conoscere le vie del cielo”

La vita è strana, molto più comprensibile a me che ad altri…ma nonostante questo strana davvero.

Lo leggo negli occhi delle persone.

Le espressioni, gli sguardi, l’intonazione delle loro voci.

L’invidia li pervade.

Voler essere come me.

Alcuni credono che il mio sapere sia tutto un imbroglio.

Altri lo ritengono un frutto divino.

Nulla di speciale, nessun trucco da baraccone è solo logica…logica elementare, che però chissà perché, al resto del mondo sfugge come sabbia tra le dita.

Tutti sarebbero in grado di fare ciò che faccio io, basta la ragione e delle appropriate basi scientifiche.

Invece io sono il solo.

Sono solo.

Nessuno come me, mai nessuno mi eguaglia.

 


Più si viaggia
Meno si sa
Meno si sa davvero”

 

Dove potrei andare per staccarmi da tutto questo?

Ho gia visto tutto.

Il mondo attraverso il mio cervello non ha alcuna sorpresa, alcuna novità da offrire.

Inutile uscire, inutile viaggiare, inutile cercare.

So già ciò che mi occorre.



Arriva senza viaggiare
Vedi senza guardare
Fai tutto senza fare nulla”

 

La mia mente arriva ovunque .

Passa le bariere dell’umana comprensione.

Per tutti è buio per me è luce.

Sono come l’unico cane che vede a colori, un mondo che per tutti è in bianco e nero.

Che altro fare se non sfruttare questa  mia capacità?.

Perché se è vero che il mio mondo è a colori, è anche vero che a volte mi sembra privo di odori.

I sentimenti che gli altri provano così intensamente è come se, alle volte mi sfiorassero senza toccarmi realmente.

Aiutare gli altri è l’unica cosa che mi avvicina a loro.

Perciò continuerò a trovare soluzioni senza avere necessità di uscire dalla porta di casa.

Continuerò a vedere cose che gli altri non vedono.

Ma allo stesso tempo, uscirò di casa in cerca di qualcosa che mi sorprenda.

Continuerò a chiedere se qualcuno scorge ciò che io vedo chiaramente.

Farò tutto questo mentre a tutti parrà che io non faccia nulla.

Il mio destino e la mia scelta.

La mia vita.

 

 

END

 

Piccolo spazio privato:

 

Fare un piccolo viaggio attraverso la diversità di Sherlock, mi ha folgorata, in un momento di pace mi sono detta : ma per lui era una gioia o un peso essere così diverso?

 

Quando Holmes parla dell’unica persona che è come lui si riferisce al professor Moriarty.

 

La canzone che ho riportato completa e tradotta è” the inner light”

 

Scitta per il contest “The Beatles & Sherlock Holmes Contest!”!
   
 
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