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Autore: Lady Furianera    10/10/2010    4 recensioni
Era tutto un ancheggiare allucinante e un trucido accarezzarsi i muscoli abbinato ad una specie di balletto che di quello fatto nel video originale non aveva proprio nulla. Ma era Edward e questo implicava che, mentre veniva indicato al grido di “young men”, Al lo trovasse terribilmente sexy. [Elricest molto, ma molto stupida.]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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NdA: "...oh, la Debi ha postato una shot. Sarà la solita stronzata angst." Ma io sono cattiva e questa storia la dovevo scrivere da un sacco. Quindi vogliatele bene, eh. Che è una brava bambina. <3 [Le canzoni che ho usato sono: Y.M.C.A. dei Village People; I Will Survive di Gloria Gaynor; I Don't Wanna Miss A Thing degli Aerosmith; Sex Bomb di Tom Jones.]

 It's nice to stay at the Y.M.C.A.

Alphonse tornava a casa tutto bagnato di pioggia. Il cappuccio non serviva a nulla – era già completamente fradicio – e l'ombrello era casa. Nella fretta di sbattere la porta per sottolineare la sua incazzatura suprema, l'aveva dimenticato. Tutta colpa del fratellone, se lo ripeteva da tutta la giornata: ogni cosa brutta o anche solo spiacevole che gli fosse capitata era per causa sua e del litigio che avevano avuto quella mattina. E forse era anche vero. Saperlo in collera non gli piaceva; gli faceva bruciare lo stomaco come una medicina presa senza mangiare nulla prima. Aveva saltato due o tre ore di lezione –sì, proprio Alphonse Elric! - e si era nascosto in un bagno qualunque a singhiozzare un po' per sfogo e un po' per la tristezza e alla fine anche perché gli dispiaceva non essere andato a lezione. Quindi tornava a casa correndo sotto l'acqua, sperando solo che Edward lo perdonasse; ma in fondo sapeva anche lui che l'avrebbe fatto. In qualche modo.

 

In qualche modo dovevo pure preparare la colazione, ti pare?!” Questa volta Ed aveva davvero perso la pazienza, ma tra lui e il fratello era una gara a chi urlava di più. “No che non mi pare, stupido fratellone! Ti avevo chiesto di mettere a scaldare l'acqua per il tè non di fare la Terza Guerra Mondiale in cucina!” Cercava di asciugare l'acqua sul pavimento, senza tagliarsi con i pezzi delle tazze che si erano schiantate a terra. “Dio santo, lo sai che sono negato in cucin-” Ahia, pensò Edward notando gli occhi lucidi del povero Al. “Per una volta che ti ho chiesto di aiutarmi non pensavo di darti tutto questo fastidio!” Buttò lo straccio addosso al suo nii-san e uscì di corsa, prendendo lo zaino senza accorgersi che era ancora aperto. E si sentì forte il rumore della porta chiusa con troppa violenza, per le mani affusolate e dal tocco delicato di Alphonse.

 

Bussava alla porta di casa da almeno dieci minuti, ma Edward non apriva. Se la spiegazione più probabile era che stesse dormendo, Alphonse doveva per forza trovarne una catastrofica da fare schifo in cui il fratello l'avrebbe lasciato fuori di casa per l'eternità. E forse sarebbe anche rimasto fuori a scontare la sua pena se non avesse avuto quella voglia matta di abbracciarlo, baciarlo e fare il giro della casa in ginocchio chiedendo scusa. Prese la sua copia della chiave di casa e, facendo più silenzio possibile, entrò in casa. Si sarebbe aspettato di vedere di tutto, nel salotto. Ma non quello che effettivamente – ma anche purtroppo va bene – gli si presentò davanti: suo fratello vestito da poliziotto con il giubbotto nero aperto sul torace e gli occhiali scurissimi, con cui probabilmente non riusciva a vedere nulla e persino un paio di strettissimi pantaloni di pelle. Ci sarebbero state tantissime cose da dire, ma ad Alphonse veniva in mente solo un “oh, mio Dio” pronunciato con un filo di voce. Ma se al peggio non c'è mai fine, non poteva pensare di cavarsela così. Edward accese lo stereo e a volume spacca-timpani partirono i Village People con Y.M.C.A. E si mise a ballare; era tutto un ancheggiare allucinante e un trucido accarezzarsi i muscoli abbinato ad una specie di balletto che di quello fatto nel video originale non aveva proprio nulla. Ma era Edward e questo implicava che, mentre veniva indicato al grido di “young men”, Al lo trovasse terribilmente sexy. E quasi gli dispiaceva sentendo le ultime note della canzone, ma Ed stava venendo verso di lui e forse era meglio darsi un contegno. “Che c'è, non ti è piaciuta la canzone? Ma i Village People sono la cosa più gay che ho trovato! A parte Lady Gaga, ma non ti è mai piaciuta Lady Gaga... Non è che magari era meglio Sex Bomb? Ci ho pensato, ma a quel punto sarebbe stato meglio fare qualcosa del tipo at first I was afraid, I was petrified kept thinking I could never live without you by my side...” Stava delirando. E cantava, diavolo, cantava! Aprite le finestre! Uscita di sclero made-in-Elric pericolosa! Ai rifugi anti-atomici! Era abbastanza raro che Ed rimanesse senza parole o vaneggiasse a quel modo e questo tanto bastava ad Alphonse per capire che non aveva intenzione di lasciarlo fuori di casa come un cane randagio.

Fratellone.”

Sì, lo so che sono un cretino e che avrei dovuto fare qualcosa di romantico come I don't wanna close my eyes, I don't wanna fall aspleep 'cause I...

Fratellone?” “...miss you baby and I don't wanna miss a thing!

Ed! Ascoltami una buona volta!” Lo diceva urlando, ma il suo viso tenero tradiva un sorriso divertito che si rifletteva sul volto del fratello maggiore. “Al, mi dispiace per questa mattina. Sono il fratello e il fidanzato più stronzo sulla faccia della terra e mi merito tutto il tuo odio e ogni punizione da te inflitta mi andrà bene. E non ho diritto ad un avvocato.” A queste parole rideva anche lui però cercò di rimanere serio mentre prendeva le mani pallide di Alphonse e si metteva in ginocchio – pantaloni di pelle permettendo. “Puoi perdonare questo povero poliziotto pazzo d'amore per te?” Al si morse le labbra per non scoppiare a ridere. “Sei assolto, fratellone e poi anch'io mi sono comportato malissimo. E non ho ballato una canzone dei Village People vestito da... poliziotto?” Edward fece scivolare gli occhiali lentamente per guardarlo scettico e ribattere: ”Guarda che il poliziotto era in assoluto il più figo tra i Village People; ad ogni donna bastava vederlo per avere un orgasmo... E poi che c'è? Preferivi che mi vestissi da indiano?!” “Ma che differenza fa? Saresti bello anche vestito da operaio. E comunque ti mancano i baffi.” Il silenzio era abbastanza eloquente, ma per fortificare il concetto Ed rispose lo stesso.
“Se pensi che mi concerò come Mustang solo per assomigliare a quel poliziotto, ti sbagli di grosso. La mia è una versione personalizzata, no?” Alphonse non la smetteva più di ridere e dovette fare un grande sforzo per riuscire a mettere insieme una frase decente senza scoppiare in una risata. “E adesso che si fa, signor poliziotto?” Edward ammiccò rimettendosi gli occhiali e poi rispose con un la voce bassa per
cercare di fare un tono sensuale. “Che ne dici di giocare un po' con me?” Prese il suo fratellino tra le braccia e gli rise sulla pelle a sentire la sua risposta. “Ma sei sicuro che mi divertirò...?” “Ovviamente. Ti dimostrerò che it's nice to stay at the Y.M.C.A. Gli prese la mano e lo portò in camera da letto. E si divertirono molto, o almeno così sembrava da quei rumori che si sentivano dalla stanza del secondo piano di casa Elric. 

   
 
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