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Autore: Rinalamisteriosa    10/10/2010    4 recensioni
Breve missing moment della scena post incoronazione dei Pevensie, ispirato dal film "Le Cronache di Narnia: il leone, la strega e l'armadio"
"Tieni. Serve di più a te".
Le serviva davvero, quel pezzo di candida stoffa ricamata che le veniva restituito?
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Mr. Tumnus
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Talking quietly

 

 

 

 

 

"Tieni. Serve di più a te".

 

 

 

 

 

Le serviva davvero, quel pezzo di candida stoffa ricamata che le veniva restituito? Perché proprio lei, che fino a poco prima impersonava la gioia naturale, luminosa e spensierata, doveva mettersi a piangere in una situazione del genere?

Cercò di calmarsi interiormente nel prenderlo, con tutte le sue forze.

Ma stringere con una mano il fazzoletto e con l'altra mano quella del caro e gentile Signor Tumnus non bastava a scacciare via l'improvvisa tristezza, mentre si appoggiava alla balaustra e inspirando voltava gli occhi lucidi verso un sole in procinto di tramontare, con una nuvola sottile che pareva tagliarlo a metà. 

Lucy Pevensie, la piccola regina, la Valorosa, non riuscì a non provare un profondo dispiacere per l'allontanamento di Aslan da Cair Paravel; non dopo tutto quello che aveva fatto per lei e per i suoi fratelli, non dopo il momento emozionante dell'incoronazione, non dopo che il buon leone aveva persino banchettato con loro e accanto a lei.

Sospirò sommessamente; sapeva soltanto che ad un certo punto, distratta da un brindisi concitato e dal brusio generale, l'aveva perso di vista.

Allora si era alzata da tavola e senza dire una parola era corsa a cercarlo; purtroppo non era arrivata in tempo per fermarlo, per salutarlo.

Era già troppo lontano, un puntino quasi invisibile in mezzo alla spiaggia deserta, neanche chiamarlo ad alta voce sarebbe servito a riportarlo indietro.

Il Signor Tumnus era stato chiaro in proposito, purtroppo...

 

 

 

 

 

"Ehi Lucy, ti stavo..."

Una voce pacata e familiare la convinse a girarsi appena, a farsi vedere in viso, così l'ignaro proprietario fu messo tacitamente al corrente del suo stato d'animo; per questo motivo si era fermato, lui. Aveva esitato, lasciando cadere la frase a metà. Aveva capito che c'era qualcosa che non andava e che quel qualcosa stonava decisamente con l'ambiente festoso all'interno.

"Cosa c'è? Che è successo?" domandò subito dopo, perplesso.

"Lui è andato via..." gli rispose in un sussurro, tamponandosi gli occhi umidi con il fazzolettino bianco. Questo lo rese ancora più titubante: non era da Lucy comportarsi così!

"Chi?"

"Aslan, Sire", s'intromise in tono neutro il fauno al posto suo, lasciandole la mano che stava stringendo per consolarla. "Beh, sarà... sarà meglio che torni dentro, allora. Adesso sei in buona compagnia – rivolto a Lucy. – Vi lascio soli a parlarne, d'accordo?"

Stavolta, nel dare la risposta, fu proprio lei a vacillare.

"D'accordo, ma... ma conosco mio fratello. Finirà per scocciarsi e-"

"Oh no, nessun disturbo invece!" ribatté prontamente Edmund, sorprendendo la sorella. "Posso ascoltarti finché non andrà meglio. Ci stai?"

"Dici sul serio?" s'interessò Lucy con un filo di voce, spalancando gli occhi e schiudendo le labbra per lo stupore, mentre il candido fazzoletto le sfuggiva di mano e si posava leggero ai suoi piedi.

Senza farci caso vide l'altro annuire con decisione - una determinazione che riportò alla bambina un pizzico del solito buonumore - per poi rivolgersi al fauno, il quale stava per allontanarsi come aveva detto, passandogli proprio accanto.

"Signor Tumnus. Aspetti..." lo richiamò gentilmente. "Io... io ci tenevo a scusarmi di persona. Il nostro primo incontro non è stato... quel che si dice un momento piacevole, ecco".

E Lucy si accorse con rammarico che l'aria si era fatta nuovamente tesa, strana.

Vide il Signor Tumnus fermare le zampe caprine e irrigidire le spalle umane avvolte da una sciarpa verde; vide Edmund calare colpevole il capo e mordersi il labbro inferiore, mentre gli occhi... quegli occhi castani che conosceva così bene si stavano incupendo.

Le scappò un lieve sussulto.

Non andava bene.

Doveva fare qualcosa, qualsiasi cosa, in fondo bastava lei ad essere dispiaciuta, perché anche il fratello?

Tumnus stava per rispondere, voltando appena la testa riccioluta con le corna minute e le sporgenti orecchie a punta, quando la piccola regina dal cuore grande diede conforto a Edmund attraverso un abbraccio caloroso e senza scostarsi parlò, modulando la propria vocina dolce e chiara in modo che potessero ascoltarla entrambi.

"Non so bene cos'è successo nel vostro primo incontro, ma sono certa che il Signor Tumnus ti ha già perdonato. Lui è tanto buono..."

"Ma certo. E’ così!" assicurò il fauno, intenerito e quasi commosso davanti a quella dimostrazione d'affetto, cercando di essere il più rassicurante possibile, per loro e anche per se stesso.

In fondo all'inizio anche lui stava per commettere un grosso errore, no? Come poteva biasimarlo?

"Volevo solo esserne sicuro", dichiarò Edmund un po' imbarazzato, avvolgendo con le braccia la schiena della sorellina, senza stringere.

"E' tutto passato, Maestà", continuò il signor Tumnus; poi, prima di inchinarsi e tornare dentro - stavolta per davvero -, si ricordò di una cosa.

"Ah, avevo ragione io, sapete? Avete lo stesso naso", osservò compiaciuto.

"Cosa?" domandò confusa Lucy, inarcando un sopracciglio e alzando lo sguardo per guardare in faccia il fratello, che invece aveva capito e stava sorridendo. "Abbiamo lo stesso naso?"

"Così pare... ma tu non dovevi dirmi qualcosa, Lu?"

La bambina si tirò indietro, inclinando leggermente il capo.

"Riguardo Aslan", proferì piano. "Vuoi davvero starmi a sentire?" mormorò speranzosa, col sorriso accennato, ma con gli occhi carichi di aspettativa e voglia di raccontare, di fidarsi, di gioire, ma soprattutto di vivere l'imprevedibile eppure fantastico destino che li aveva chiamati a Narnia, tutti e quattro portatori di una pace e di una libertà che mancavano da cento anni.

"Sento che è la cosa giusta da fare, al momento. Che c'è di strano?" replicò l'altro con un'alzata di spalle. "Anzi, ti consiglio di approfittarne adesso, perché da domani potrei essere troppo impegnato per prestarti attenzione... sono un re, adesso!" proseguì, mettendoci dell'ironia.

Un'ironia diversa, questa, che non aveva più la funzione di scoraggiarla o farla piangere, ma che mirava ad ottenere l'opposto.

"Oh, non preoccuparti... posso sempre parlare con Susan, con Peter, con i nostri nuovi amici. Nessuno ti disturberà se è questo quello che vuoi, sai?" seppe rispondere a tono, sorridendo con gratitudine mentre entrambi si avvicinavano alla cima della scalinata destra e si sedevano sul primo gradino.

Le venne del tutto spontaneo parlare tranquillamente, riferire con enfasi ciò che prima aveva sentito o provato al fratello evitando i discorsi più spiacevoli; e fu grazie al suo discreto silenzio e alle sue risposte brevi ma comprensive che il dispiacere scemò poco a poco, lasciando spazio ad un senso di momentanea pace e alla pura contentezza.

Contentezza che aumentò quando anche Peter e Susan si unirono a loro, così da poter trascorrere il resto dei festeggiamenti tutti insieme, in armonia e spensieratezza.

 

 

 

 

 

Fine

 

 

 

 

 

***

Disclaimer: Le Cronache di Narnia e i suoi personaggi appartengono a C.S. Lewis. Nel fruire di essi non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia.

 

 

Nota: Il missing moment che avete appena letto nasce dal semplice fatto che io non sopporto di vedere Lucy così dispiaciuta quando scopre che Aslan è andato via <.< non lo sopporto proprio, ecco!

E allora perché non provare a rimediare così?

La frase introduttiva è una citazione del Signor Tumnus.

Andando avanti, siccome il punto di vista è soprattutto quello di Lucy, lei non può sapere cosa è successo nelle prigioni del castello della Strega, quello che noi invece abbiamo visto benissimo.

Perché se nel libro Edmund ha veduto subito, nella sala delle statue, il fauno pietrificato e quindi non si sono parlati proprio, nel film c'è stato un piccolo approccio prima che Jadis rivelasse a Tumnus il suo tradimento. Perciò Edmund ha voluto scusarsi per questo.

E sinceramente Mr Tumnus non mi sembra un fauno capace di odiare o portare rancore anzi, davanti a Lucy è sempre così buono, sensibile e gentile, quindi ho immaginato che vedendo il pentimento sincero di Edmund e l'affetto che Lucy gli dimostra non poteva comportarsi diversamente da come ho scritto.

Spero sia tutto chiaro ^^

 

 

Avevo già postato questa shot in una versione più lunga, lo so, ma poi ho avuto dei ripensamenti, l’ho cancellata, ho rimosso la seconda parte che non mi convinceva più e cambiato il finale.

Ora rimane qui, prometto che non scappa più >.<

 

 

Adesso ci tengo a ringraziare di cuore chi ha commentato "Little, sweet present", ovvero Kattiva97 (grazie mille per i complimenti ^^ ciao!);
_ L a l a (Ciao! Grazie mille anche a te! Certo, Lucy voleva difenderlo dai fantasmi del passato, fargli capire che non doveva preoccuparsi e che ormai lo conoscevano bene ^_^);

ranyare (Ciao cara, grazieee *__* ma lo sai che quando ho letto il tuo commento la prima volta mi sono commossa? Probabilmente perché ci tengo al tuo parere, non so XD. Hai ragione, Susan è... boh, più mi sforzo di capirla più mi sfugge ^^' e per quanto riguarda Edmund e Lucy mi sa che qui sono ancora più teneri, non trovi? Li adoro *__* e adoro anche Peter, lo sai, quindi spero di riuscire a dare più spazio anche a lui nei miei prossimi progetti…);

arual (Uhm... sarà che sono decisamente autocritica, non so XD comunque grazie mille anche a te! Sapere che ti è piaciuta e che ti ha trasmesso qualcosa mi fa molto piacere ^^ ciao cara!);

Freddy Barnes (Ciao! Sì, anch'io ammetto che è una fic diversa, perché viene meglio immaginarli a Narnia - la terra a cui loro sentono di appartenere davvero - che in Inghilterra dove certe volte sembrano scocciati e apatici =(  Lucy vuole far sorridere non solo se stessa ma anche i fratelli, e sono contenta di sapere che l'hai trovata adorabile ^^ - Davvero non ti sta sempre simpatica? Oh, un po' ti capisco, solo che a me succede questo con Susan. - Riguardo ad altre storie... beh, oggi ho postato questa, spero ti piaccia ^^) e infine ringrazio tutti i lettori silenziosi.

 

 

Ogni vostro complimento, consiglio o critica sarà per me uno stimolo a fare sempre meglio =)

 

 

Alla prossima! 

 

Un bacione!

Rinalamisteriosa


 

  
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