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Autore: luna89    17/10/2010    5 recensioni
Sono tutti umani. Bella e Alcie sono amiche dall'età di 10 anni, ma vivono in città differenti.Cosa succederà quando Alice e, tutto il resto della sua famiglia, si trasferirà nella stessa città di Bella??
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon giorno gente e buona domenica ^^
Nn aggiorno questa storia da una vita spero che qualcuno se ne ricordi ancora =)
Ringrazio tt le persone che l’anno aggiunta tra le preferite le seguite e tra le ricordate.
Ringrazio tt i lettori silenziosi
E ringrazio rodney, Isotta, Ladysile e la mia siter per aver recensito lo scorso capitolo
Questo è solo un cap di passaggio nn succede molto ma nel prossimo si avranno delle belle sorprese xD
Un’ultima cosa: ho scritto una nuova ff che aggiorno il mercoledì  se volete leggerla e farmi sapere cosa ne pensate ne sarei felice   si intitola “Se mi vedessi ora”

Pov Bella

“Bene allora in settimana ti farò chiamare dal mio assistente in modo da definire meglio tutti i dettegli”
“Bene … La ringrazio ancora signor Norton per la grande opportunità che mi sta offrendo … davvero non so come ringraziarla io …”
“Non è necessario. Non devi ringraziarmi di nulla il merito è tutto tuo …”
Sorrido felice più che mai, stringendo la mano dell’uomo che mi sta di fronte. Lo guardo infilarsi la giacca  e dopo un ultimo saluto uscire dalla caffetteria. Il signor Norton è davvero un bell’uomo, simpatico e alla mano.
Ammetto di essere stata molto nerva per questo incontro, ma appena ho incontrato i suoi occhi nocciola mi sono subito sentita a mio agio, e un senso di tranquillità mi si è diffusa in tutto il corpo. Saranno stati i suoi occhi simili a quelli del mio papà o il tono dolce con cui mi ha parlato simile  a quello che usa il nonno quando parla con me, sta di fatto che mi sono sentita come a casa e , questo ha sicuramente migliorato le cose.
Osservo il fondo della mia tazza di caffè ormai vuota.
Ancora non ci posso credere. Il mio sogno si sta per realizzare. Io, Isabella Marie Swan sto per pubblicare il mio primo libro. Roba da non credere. Presa da questa consapevolezza mi lascio andare all’euforia e balzo in piedi battendo le mani e saltellando compiendo un giro su me stessa lanciando gridolini entusiasti.
Sentendomi un tantino osservata mi blocco di colpo e noto che tutte le persone nella caffetteria mi stanno guardando. Mi sento tanto una  psicopatica appena scappata da un manicomi. Con la faccia che somiglia ad un pomodoro maturo ritorno a sedere composta nascondendo il viso nell’enorme tazza vuoto facendo finta di sorseggiare il caffè. Che figura che ho fatto. Mi osservo in giro furtiva sperando che nel locale non ci sia nessuno che conosco. Destra, sinistra, avanti e indietro. Bene nessuno di mia conoscenza nei paraggi.
Controllo l’orario. Cavolo! Sono già le quattro e devo ancora chiamare Rose per dirle di stasera. Cerco il cellulare e le chiavi della macchina nella confusione della borsa mentre vado alla cassa per pagare ma la donna dietro il bancone mi dice che è tutto a posto, il conto è già stato pagato dal signore con cui ero. Sorrido e augurando buona giornata esco dalla caffetteria. Arrivo vicino alla mia adorata Volvo che sto ancora frugando nella borsa. Trovo il cellulare. Compongo il numero di Rose, avvio la chiamata e tenendo il cellulare premuto all’orecchio con la spalla ritorno a cercare le chiavi della macchina.
“Pronto?!”
“ma dove diavolo sono …”
“Bella?? … ehy?”
“Ehy! Rose!”
“Ciao! Allora … sei andata all’incontro con l’editore? Che ti ha detto? E andato bene vero? … ne ero sicura … devi raccontarmi tutto … quando lo pubblicano? Farai anche un tour promozionale per le varie librerie come nei film? … grande …”
“Trovate!”
Finalmente. Apro lo sportello ed entro in auto.
“Bella ma mi stai ascoltando?... che fai prima mi chiami e poi mi fai parlare da sola?”
“Scusami Rose e che stavo cercando le chiavi della macchina in borsa non riuscivo a trovarle e mi stavo esaurendo …”
“Si si… capito capito … per questa volta di perdono… allora? Come è andata?”
“Bene Rose …non ci posso ancora credere … ci pensi pubblicheranno il mio libro  ….”
“AAAAAHHHHHHHHHHHHH lo sapevo … lo sapevo … lo sapevo….. aaaahhhh….la mia migliore amica è una scrittrice….aaaahhhh…..”
Sorrido sentendo tutto quel suo entusiasmo e non posso non essere felice di avere un amica come lei. Non vedo l’ora che conosca Alice. Saremo un trio fantastico me lo sento.
“Dai dai  raccontami tutto … non sto più nella pelle … e tutta la mattina che aspetto questa chiamata”
Un altro sorriso nasce sul mio viso. Che dolce che è la mia Rose.
“Veramente ti ho chiamato anche per un'altra cosa. Questa mattina sono andata da Alice … e per stasera volevo organizzare un pigiama party a casa mia per presentartela … che ne dici?”
Attendo con ansia la sua risposta che per fortuna non tarda ad arrivare.
“Dico che mi piace e che non vedo l’ora di conoscerla anche io”
“Bene allora facciamo alle sette da me?”
“Perfetto!”
“ Io devo andare a prendere Alice se tu arrivi e non siamo ancora arrivate come sempre fai come se fossi a casa tua”
“Certo … a più tardi allora … baci”
“A dopo …”
Chiusa la chiamata con Rose mi avvio verso casa.

 

 

Pov Edward

Chiudo il libro con uno scatto di rabbia sbuffando. Non sono riuscito a combinare niente, avrò letto la stessa pagine almeno trenta volte senza capire un tubo. Con un altro sbuffo mi butto a peso morto sul letto affondando il viso nel cuscino. Dato che il mio cervello oggi ha deciso di non collaborare.
Chiudo gli occhi e mi rilasso.
Silenzio. Quasi non ci credo. Silenzio. Non si sente altro. Nessuna vocina petulante.
Nessun orso che grida contro un qualche videogioco. Nessuna nana che salta ovunque battendo le mani.
Trenta minuti.
Un ora.
Un ora e trenta.
Inizio a preoccuparmi. Tutto questo silenzio mi inquieta. Qualcosa non va. Quei due pazzi stanno sicuramente architettando qualcosa, ovviamente a discapito del sottoscritto si intende e di chi altri se no?!
Mi affaccio in corridoio e non c’è nessuno. Tendo l’orecchio e … ancora niente. nessun rumore.
Mmm … la cosa inizia a farsi sospetta.

Quanto sei paranoico

Ah eccoti sei ritornato per sfortuna
Come prego ??!
Niente niente lascia stare, non ho voglia di litigare, ho di meglio da fare adesso.
Mi avvio al piano di sotto.
Cucina: vuota
Salotto: vuoto
Studio: vuoto
Giardino: vuoto
Ma che fine hanno fatto tutti??

Scusa prima ti lamenti e poi ti preoccupi di che fine hanno fatto tutti??
Certo che mi preoccupo, questo silenzio non è normale, ci saranno guai in vista se non starò attento.
tu amico non sei normale lasciatelo dire
perché tu lo saresti?
Hai dubbi
Certo che no
Poco sarcasmo fratello … ritorna a giocare al detective paranoico
Nooooooooooooo ti sei offeso? Scusa non volevo
Si come no
Sogghigno soddisfatto tra me e me. Sto imparando a tener tenta a quella vocina petulante che non mi da ma tregua.
Almeno sto facendo un passo avanti in qualcosa e non so perché ma  subito mi viene in mente la ragazza del corridoio, ma scaccio subito questo strano pensiero. Ultimamente la sto pensando  un po’ troppo spesso considerando che non so chi sia. Qui grandi occhi cioccolato, quella boccuccia a cuore … scuoto la testa e mi impongo di pensare ancora a lei anche perché adesso non è proprio il momento.
Ritorno al piano di sopra, e con passo felpato mi avvicino alla stanza della nana, l’unica che ancora non ho controllato. Accosto l’orecchio alla porta, sempre molto attento a non fai nessun tipo di rumore.

Pensa se mo ti venisse da starnutire o meglio ancora ti scappasse una scorreggia molto rumorosa … ahahah … oddio ahahahah
Oddio lo dico io , ma sei scemo ??!
Ahahah …
Santa pazienza che ci vuole. Ah! povero me!
Si sentono due voci. Sono la nana e l’orso. Mi concentro per cercare di capire cosa si stanno dicendo. Purtroppo però bisbigliano è non riesco a capire bene, ma solo parole confuse: tenere, festa, conoscere.
Mmm … non ho capito niente.

Ahahah … perché sei un idiota
È tu un coglione.
La porta si apre improvvisamente, senza lasciarmi il tempo di scappare o almeno spostarmi quel tanto che mi permetta di non essere beccato.
Merda!
La nana mi fissa furente con le braccia incrociate sul petto e sbattendo un piede sul pavimento.
“Cosa diamine stai facendo?”
Ripeto merda! E adesso che le dico
“Io … ehm … vedi … cercando …un ehmmm”
“Una lente a contatto?”
Mi domanda con un sopracciglio alzato.
“Si… quella brava”
Cerco di sorridere convincente, accorgendomi dopo un secondo che …
“TU NON PORTI LE LENTI A CONTATTO IDIOTA. TU STAVI ORIGLIANDO !”
Appunto.
Sbuffa arrabbiata mentre l’orso sghignazza dietro di lei e io me ne torno nella mia camera non sapendo come replicare dato che ha assolutamente ragione.

Ahahah… adesso chi è il coglione eh?? … hihihi
Fanculo.

 

______________________
E anche questo cap è finito come ho già detto prima questo è un semplice un cap di passaggio.
Il prossimo è già quasi tutto scritto quindi l’aggiornamento arriverà a breve =D
Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate ^.-
Baci baci luna^^

 

  
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