Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Vahly    08/11/2005    4 recensioni
Harry si è finalmente dichiarato a Ginny... ma se lei amasse un altro?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Juliet Ginny

Juliet Ginny

Cap 9 – La casa stregata parte I

 

 

Ginny p.o.v.

 

 

Quando tornammo ad Hogwarts, mio fratello mi fece letteralmente il terzo grado.
Per fortuna che Hermione, che era dalla mia parte, alla fine lo costrinse a desistere convincendolo che osa avevo fatto in fondo non lo riguardava e che ero abbastanza grande da badare a me stessa.
Con un sospiro di sollievo tornai al mio dormitorio, pregando che non avesse capito qualcosa.


La mattina dopo non riuscii a vedere Draco: fra pozioni, dada e trasfigurazione ero stata molto impegnata, e sapevo che anche che non sarei riuscita ad incontrarlo neppure nel pomeriggio, dato che non avevo babbanologia quel giorno e le materie che avevo non mi consentivano di allontanarmi dalla classe.
Così fu una vera sorpresa per me quando i partecipanti al progetto teatrale vennero convocati dalla professoressa Malfoy (Dio, quanto mi faceva strano chiamarla così!!!) per andare a visitare un posto di cui al momento non sentii nemmeno il nome.
Non riuscivo a credere a tanta fortuna: ero felicissima!

Così uscii saltellando – ed ora che me ne rendo conto, come un’idiota – dalla classe.

I miei compagni credevano fossi felice perché avrei saltato storia della magia (un vero tedio) e divinazione (cominciavo ad odiare la Cooman, soprattutto dopo che aveva previsto la mia morte per parto al tredicesimo figlio e mi aveva costretto a svolgere un tema sull’argomento lungo minimo trenta pergamene).
Fortunatamente nessuno di loro conosceva la verità.



Quando arrivai salutai con un cenno della mano Harry e Ron per poi avvicinarmi con noncuranza al MIO Draco.

– Buongiorno Gin. Com’è andata stamattina?
Mi bisbigliò

– Abbastanza bene. sono così felice che la proff ci abbia fatti venire qui…

Risposi arrossendo leggermente.

Anch’io.

Sussurrò prima di stringermi la mano, per poi ascoltare quello che diceva la professoressa.

– …e vi ho chiamati qui per questo motivo. Il ministro ci ha dato finalmente il permesso di usare questa casa… o meglio, il suo giardino, per la nostra rappresentazione. E visto che mi piacerebbe sapere la vostra opinione prima di prendere una decisione definitiva, eccovi qui. Tantopiù che molti di voi avevano materie abbastanza pesanti oggi… per cui non credo vi dispiaccia molto la cosa.

Si levò un mormorio di consenso generale, mentre la donna sorrideva compiaciuta.

– Allora credo che ora possiamo anche andare, no?

E detto ciò, ci fece strada fino… al suo ombrello!

– Questa è una passaporta. Credo che molti di voi sappiano come si usa. In realtà Silente non era molto d’accordo, ma io non credo che sia una cosa poi molto pericolosa. È il vecchio che vede rischi dappertutto… comunque, per chi non lo sapesse, vi basterà toccare il mio ombrello per ritrovarvi all’ingresso della casa. State fermi, intanto che non arrivano i vostri compagni, mi raccomando. Io arriverò per ultima, per accertarmi che tutti vengano. Ora, chi vuole essere il primo?

Blaise Zabini, che aveva da poco ottenuto il ruolo del padre di Romeo, si fece avanti, seguito dalla Bullstrode, la sua compagna nella tragedia, e dalla Pakinson, a cui avevano dato il ruolo di Tebaldo.

A quel punto anche Draco li seguì, lasciando la mia mano con un sorriso dolcissimo, sillabando con le labbra

– A dopo.

Dopo di lui andarono Tiger e Goyle, seguiti poi dai grifondoro: Harry e Ron, Hermione ed infine io. Quando arrivai mi ritrovai seduta sull’erba bagnata.
Hermione mi aiutò a sollevarmi, bisbigliandomi poi in un orecchio

Draco è
con i suoi compagni di casa… stai attenta, Ron sospetta qualcosa. E anche Harry ha un’aria strana.

Io annuii, grata per avermi avvisata.
Anche se dopo la sfuriata di mio fratello del giorno precedente, avevo immaginato ci fosse qualcosa che non andava.
La casa non era male, anzi.
Il portone in legno di mogano molto lavorato secondo uno stile tardo-barocco sfoggiava sé stesso in tutta la sua imponenza sulle pareti esterne di un pallido rosa salmone.
Quando arrivò, la proff. ci fece entrare in un ampio atrio dal pavimento in marmo bianco, fiancheggiato da elaborati mobili in legno laccato di nero. Ci spiegò la storia di quella casa, sempre abitata da babbani finché nel700 non venne acquistata da un potente mago alchimista. Si dice che quel mago sia morto ai primi del900, senza lasciare eredi, e da allora nessuno aveva più abitato lì. Così la casa era stata acquisita dal ministero che l’aveva usata per alcune riunioni all’inizio del secolo fino agli anni ’50. dopodiché non era più stata utilizzata in alcun modo.

E allora come fa ad esere così pulita? Non c’è un solo granello di polvere in giro!
Notai io.

La Malfoy ridacchiò

– No, infatti. È opera del mago che vi abitò. Occupato tutto il giorno nelle sue ricerche, non aveva mai il tempo di pulire. Ovviamente non poteva prendersi una colf… era rischioso per la segretezza degli esperimenti che compiva. Così fece un incantesimo di pulizia… che dura tutt’oggi.

Eppure per me c’era qualcosa che non andava. Perché portarci lì, in una casa ancora coperta da un incantesimo? Chissà quanti altri ce n’erano ancora in giro…
Sembrava che Draco avesse avuto la mia stessa idea, infatti chiese

– E così noi siamo in una casa dove c’è un incantesimo fatto più di 200 anni fa, probabilmente. E non sappiamo se ce ne sono altri contro gli intrusi o roba del genere.

– Non ce ne sono.
Rispose secca l’insegnante

– E allora perché il ministero ha interrotto le sue riunioni qui così presto? E perché nessuno ci ha più abitato?

Sono SOLO COINCIDENZE.
Ribatté lei, piuttosto spazientita.

Draco sbuffò, ma non disse nulla.
Così continuammo ad andare avanti, fino a trovarci in un ampio salone.

– Qui è dove allestiremo il rinfresco dopo lo spettacolo.
Disse la professoressa entusiasta.

E lì – continuò, indicando una porticina a destra – Vi cambierete. Quella stanza da accesso sia al giardino che al balcone sul retro, per cui è perfetta. Ora non è sistemata, ma appena lo sarà visiteremo anche quella. Allora, che ne dite?

La Parkinson, la Bullstrod, Zabini Tigher e Goyle sembravano unanimi nel acconsentire allegramente.
Solo noi di grifondoro e Draco sembravamo perplessi, ma la donna sembrò non farci caso.
O non volerlo fare.

***Continua…***

Note dell’autrice

 


Ciao!!! Scusatemi, poto un capitolo al secolo… cercherò di essere più veloce.
In realtà questa cosa della casa (perconatemi il gioco di parole) non era nemmeno prevista… è nata da un sogno che ho fatto, in cui visitavo una casa sconosciuta dalle pareti esterne rosa salmone.
Gli abitanti, nel mio sogno, erano tutti morti di peste… chissà, forse userò questa cosa anche nella storia. O fors no, è da vedere.
Che ne pensate? Commentate!!!!!!!!!!!!!

Un big thanks a chi legge e commenta… la prossima volta vi rispondo, promesso!!!

Ciao-ciao!

Al prossimo capitolo!

 






 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Vahly