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Autore: telesette    20/10/2010    2 recensioni
In "Soul Calibur III" la modalità Cronistorie della Spada è un po' come un Gioco di Ruolo, questa fiction sostanzialmente consiste ad arricchire la trama originale con una mia personale versione...
Genere: Fantasy, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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http://www.youtube.com/watch?v=1-q9y3m6SI0

"Questa è un'altra storia di Anime e Spade...

Un tempo esistevano tre paesi che si spartivano un grande continente: L'impero di Grandall, il Regno di Dalkia e la repubblica di Halteese. Il Regno di Dalkia e la repubblica di Halteese si scontrarono in una grande guerra che durò innumerevoli anni. L'impero di Grandall si tenne fuori dal conflitto, preparando in silenzio un grande esercito. In un periodo in cui negli annali di storia non compariva ancora un Re Chester del Regno di Maletta, il grande stratega e istigatore della guerra che passò alla storia come la Guerra della Mantide.
La figura chiave della guerra fu un semplice cadetto dell'esercito di Grandall
(*)...

PROLOGO

- Laster... Svegliati Laster, è ora!

Laster aprì gli occhi lentamente. Il gran giorno era finalmente arrivato, oggi sarebbero venuti a prenderlo per reclutarlo nell'esercito imperiale.

- Andiamo, dormiglione - esclamò suo padre. - Non vorrai farti trovare dai soldati ancora in pigiama, vero ?!? Su, fila a lavarti la faccia... E vestiti, mi raccomando!

Laster obbedì. Si tolse in fretta le brache da notte e indossò velocemente la sua camicia, dopodiché si avvicinò al bacìle dell'acqua accanto al suo letto e vi immerse completamente la faccia, sbuffando intirizzìto. L'acqua fredda lo svegliò del tutto e i capelli bagnati gli gocciolarono sul viso disordinatamente. Guardando allo specchio il suo volto di sedicenne, Laster non riusciva proprio a immaginare come sarebbe cambiato da oggi in poi. Fisicamente era un ragazzo piuttosto robusto, con spalle larghe e i muscoli delle braccia e del torace tonificati dal duro lavoro nei campi; il suo viso fresco e giovanile era segnato da una piccola cicatrice sulla guancia sinistra, dovuta a un piccolo incidente con il forcone quando era ancora bambino; i capelli, ritti e pettinati all'indietro, sembravano quasi fili metallici color castano ramato e i suoi occhi erano di un blu intenso e profondo. Laster era sempre stato molto orgoglioso del suo aspetto, visto anche come lo guardavano certe contadinotte, ma non era un ragazzo vanitoso: era spavaldo e impulsivo, ma anche generoso e di buon cuore, non sopportava i prepotenti e non si faceva certo pregare per una sana zuffa con i suoi coetanei... Adesso però tutto stava per cambiare, sarebbe diventato un soldato dell'esercito imperiale e avrebbe combattuto per difendere il suo paese.

- Per l'amor del cielo, Laster - tuonò la voce di suo padre proveniente dal cortile. - Muoviti, tiratardi!
- Arrivo padre, arrivo - brontolò Laster, infilando in fretta i suoi pesanti calzoni di lana e le scarpe di pelle.

Una volta vestito di tutto punto, lui e suo padre si misero davanti alla porta di casa ad aspettare i soldati del generale Girardot, i quali sarebbero venuti di lì a poco per scortare le giovani reclute al Campo di Addestramento dell'esercito imperiale. Poco dopo infatti, giunsero tre ufficiali a cavallo recanti le insegne di Grandall. Un uomo autoritario, che indossava i gradi di maresciallo, fece fermare il suo cavallo e quelli dei suoi due sottoposti davanti a Laster e a suo padre, entrambi fermi sulla soglia.

- In nome di Sua Grazia, l'imperatore Strife - esclamò l'ufficiale a voce alta. - Tuo figlio Laster deve essere condotto al cospetto del generale Girardot, insieme alle altre reclute, per ricevere l'addestramento necessario ed entrare a far parte del glorioso esercito di Grandall!

Laster chinò leggermente il capo in segno di assenso e, salutando affettuosamente il padre, si accinse a seguire l'ufficiale e i suoi uomini.

- Arrivederci, padre - fece Laster. - Abbiate cura di voi!
- Anche tu, figlio mio - lo salutò l'uomo con gli occhi colmi di orgoglio ma anche di tristezza. - Segui sempre gli ordini del tuo comandante e fatti onore...

I due si abbracciarono calorosamente, dopodiché si salutarono e Laster montò sul carro a seguito del drappello imperiale. Altri nove ragazzi vennero chiamati quello stesso giorno per diventare soldati e servire l'esercito di Grandall, in previsione del duro conflitto che si preparava a est contro le armate di Halteese e Dalkia. I giovani salutarono parenti e familiari, ben consapevoli che avrebbero potuto anche NON fare ritorno alle proprie case, e si avviarono incontro al loro destino.

                                                                                                                                    ***

Laster non credette ai propri occhi quando vide le enormi dimensioni dell'accampamento dove avrebbe alloggiato assieme ai suoi compagni. Dovunque girasse lo sguardo, le tende dei soldati si estendevano a perdita d'occhio; il Campo di Addestramento era un immenso spiazzo erboso, suddiviso in zone a seconda del tipo di armi ed esercitazioni; la roccaforte con l'emblema di Grandall svettàva al centro di tutto questo come un alveare maestoso in mezzo a tante api operaie.

- Sorpresi, eh - scherzò l'ufficiale, vedendo le espressioni sul volto di Laster e degli altri ragazzi. - L'esercito di Grandall è certamente il più grande che esista, ma questa è solo una parte delle armate sparse per tutto l'impero!

Laster sgranò gli occhi incredulo. "Solo una parte"... Quante anime contava l'esercito imperiale allora ?!?
L'ufficiale scortò il carro fino a uno spiazzo nel quartiere riservato alle reclute, qui fece cenno ai giovani di scendere e di mettersi in riga per aspettare l'arrivo del generale Girardot, il loro capo-istruttore.
Mentre scendeva dal carretto, Laster non poté fare a meno di notare i valorosi cavalieri dell’esercito di Grandall, avvolti nelle scintillanti armature rosse e dorate, e sospirò al pensiero di come sarebbe stato indossarne una...
In quel momento però una voce lo risvegliò bruscamente dalle sue fantasticherìe.

- Ehi tu, ragazzino - esclamò qualcuno sopra di lui.

Laster alzò gli occhi e vide un giovane ufficiale, più o meno della sua età a giudicare dalla voce squillante. Costui, in groppa a un magnifico destriero da combattimento, sembrava piuttosto contrariato del fatto che il giovane contadinotto si era messo proprio in posizione tale da bloccargli la strada assieme al resto del drappello al suo seguito.

- Oh, mi... Mi dispiace - esclamò Laster a mò di scusa, spostandosi in tutta fretta.

L'ufficiale schioccò le redini seccamente tuttavìa, non contento delle scuse di Laster, incitò il destriero in modo tale da spingere all'indietro il ragazzo. Tra le risate generali, Laster si ritrovò a mollo nel fango.

- Figlio di...

Di colpo Laster si infuriò. Anche se si trattava di un ufficiale, non avrebbe mai permesso a nessuno di fargli fare la figura dello stupido. Rialzatosi immediatamente infatti, afferrò una manciata di fango e la gettò contro l'elmo del cavaliere che si allontanava in testa al gruppo. I soldati si fermarono di colpo, fissando la scena con incredulità e stupore: il loro ufficiale con l'elmo imbrattàto dall'ultima delle reclute... Questi fermò il cavallo e scese di sella fino a trovarsi faccia a faccia con l'autore di cotanto scherzo.

- Dì la verità, moccioso - esclamò l'ufficiale. - Hai intenzione di trascorrere il tuo primo giorno in cella, per caso ?
- A dire la verità - rispose Laster con voce tagliente. - Ho piuttosto intenzione di schiaffàrti un po' di quel fango in bocca...

Tutti osservarono Laster come se fosse un matto. L'ufficiale non fece una piega di fronte a quelle parole e al suo atteggiamento sfrontàto, ciononostante era chiaro che il comportamento del ragazzo non poteva essere perdonato.

- A quanto pare - sorrise l'ufficiale, sguainando la corta spada che gli pendeva al fianco. - La lingua è più sviluppata del tuo cervello... Forse è il caso di accorciàrtela!

Laster evitò il fendente con molta agilità. L'ufficiale era forte, nonostante l'età e il fisico esile, tuttavìa la pesante armatura dei cavalieri di Grandall che aveva addosso lo rallentava notevolmente e Laster sfruttò questo particolare a suo vantaggio. Anche se disarmato, Laster non era tipo da tirarsi indietro, perciò cominciò a scansare uno dopo l'altro tutti i colpi di quel borioso ufficiale, aspettando il momento buono per contrattaccare. Si trattava di un soldato piuttosto esperto, con una tecnica di combattimento impeccàbile: finte, affondi, rientrate... Malgrado Laster fosse piuttosto svelto, l'avversario riuscì comunque a ferirlo leggermente diverse volte alle braccia e al torace. Tuttavìa il fatto che un soldato con la sua esperienza sostenesse un lungo "combattimento" con un vìllico disarmato era una scena decisamente comica che fece sorridere la maggior parte dei soldati. L'ufficiale se ne avvìde e, sentendo montare la collera, cercò di chiudere velocemente l'incontro. Purtroppo, così facendo, il suo ultimo affondo lo sbilanciò pericolosamente. Laster colse al volo l'occasione e, afferrandogli il braccio e facendo leva col piede, lo scaraventò a terra puntandogli al collo la sua stessa arma.

- E ora, prima di cambiarti i connotati, vediamo un po' la tua brutta facc...

Dopo avergli strappato via l'elmo, Laster rimase ammutolito di fronte ai delicati lineamenti dell'ufficiale e ai suoi lunghi capelli biondi.

- U... Una donna ?!? - esclamò.

La giovane fanciulla lo guardò con rabbia mista a odio, oltre che sconfitta era stata anche umiliata oltre misura. Laster esitò incerto, si fosse trattato di un ragazzo gli avrebbe rotto il naso senza problemi ma...
Purtroppo la sorpresa gli aveva fatto dimenticare che la ragazza era un soldato, e anche piuttosto incazzàto. Difatti, come ebbe abbassato la guardia, costei spinse via Laster infuriata e afferrò prontamente al volo la propria arma, pronta a tagliargli la gola con un colpo secco.

- Dannato bifòlco - esclamò lei tra i denti. - Ma stavolta ti ucc...
- ABELIA !!!

Il suono di quella voce fu sufficiente a fermare la ragazza appena in tempo, Laster vide la lama della spada a un centimetro dalla sua gola. I cavalieri si scansarono di lato per permettere all'uomo che aveva gridato di farsi avanti. Era un individuo alto e autoritario, circa sulla quarantìna, col corpo inguainàto in una robusta armatura; le spalle possenti, avvolte da un pesante mantello rosso, e la schiena dritta; il volto severo e imperioso, dal naso aquilìno e contornato da una folta barba color ferro... Laster rimase immobile, incapace di parlare, non appena si rese conto di trovarsi al cospetto dell'ufficiale a capo dell'esercito di Grandall, il generale Girardot.
Il generale avanzò di buon passo, facendo scattare tutti sull'attenti, e si diresse con sguardo fulminante proprio verso Laster e la ragazza, quest'ultima sembrava impallidita di colpo.

- Abelia - esclamò il generale.

La ragazza lasciò andare subito Laster e chinò il capo in segno di rispetto. Il generale sembrava volerla uccidere con gli occhi, tanto era percepibile la sua rabbia.

- Un ufficiale di Grandall che alza la propria spada su un avversario disarmato...
- Ge... generale Girardot, io...
- Non voglio sentire scuse - tuonò il generale furibondo. - Torna subito ai tuoi alloggi e ritieniti esonerata da qualsiasi incarico per le prossime due settimane... Assegnerò il comando del tuo reparto a Xiaoxin nel frattempo!
- Signorsì, generale - rispose Abelia con un filo di voce.

Laster osservò l'espressione sconsolata di Abelia, prima che un lampo infuriato passasse rapidamente negli occhi di quest'ultima mentre si allontanava verso i quartieri degli ufficiali. Tuttavìa rimase ancor più sconcertato, sotto lo sguardo del generale che lo squadràva da capo a piedi.

- Come ti chiami, ragazzo ?
- Laster, signore...
- Beh, Laster, apri bene le orecchie - la voce del generale era come un tuono possente. - Fino a che ti troverai nell'esercito, dovrai imparare anzitutto a non attaccare briga con i soldati e SOPRATTUTTO con gli ufficiali, se non vuoi passare dei guai... Per questa volta ti è andata bene ma, se dovesse ripetersi una cosa del genere, ti farò sbattere in cella finché non ti passeranno i bollenti spiriti! E' chiaro ?!?

Laster annuì timidamente con la testa. Il generale si voltò di scatto, facendo svolazzare l'ampio mantello, e continuò il giro passando in rassegna il resto delle reclute. Non appena si fu allontanato, Laster vide un altro giovane cavaliere col volto scoperto che gli tendeva la mano per aiutarlo a rialzarsi.

- O sei completamente pazzo - sorrise il cavaliere con una smorfia. - Oppure sei solo MOLTO fortunato!

Laster accettò l'aiuto del cavaliere con un sorriso forzato.

- Ti è andata bene che oggi Girardot è di ottimo umore, altrimenti a quest'ora ti avrebbe "levato la pelle" a suon di frustate...
- Se quella strega con l'armatura non mi avesse buttato a terra, non sarebbe successo niente!

Il cavaliere scoppiò a ridere.

- A proposito, congratulazioni - esclamò. - Ti sei appena inimicato Lady Abelia, nessuno sano di mente avrebbe osato tanto, non vorrei essere nei tuoi panni quando le ricapiterai di nuovo a tiro...
- Ma come ha fatto quella vipera bionda a diventare ufficiale ?
- Semplice: ha "eliminato" l'ultimo ufficiale che le ha rivolto il saluto... No, scherzo! Anche se ti sembrerà strano, Abelia si è distinta a pieni voti al comando dell'Accademia Militare di Parousia e il Generale Girardot le ha accordato i gradi di capitano pochi giorni fa!
- Un "capitano" ?!?
- Eh sì - fece il cavaliere. - Ti sei scelto proprio un avversario coi fiocchi per la tua bravàta...

Laster sentì mancare il respiro a quella rivelazione, appena arrivato si era subito messo in cattiva luce, suscitàndo le antipatìe di un capitano dell'esercito e del generale stesso.

- Suvvìa, è inutile piangere sul latte versato adesso!
- Parli così perché TU non hai interrotto la tua carriera prima ancora di cominciarla...
- Per una sciocchezza del genere ?!? Aaah, ne hai di cose da imparare ragazzo...
- Che vuoi dire ?
- Ci stiamo preparando a una guerra, cosa credi ?!? Nell'esercito fanno carriera solamente coloro capaci di distinguersi sul campo, indipendentemente dalle simpatìe o dalle antipatìe! Perciò, se sei in grado di tener testa ad Abelia a mani nude, hai tutte le carte in regola per diventare anche tu capitano nel giro di un anno!

Laster fissò il cavaliere, cercando di capire se lo stesse prendendo in giro oppure no, ma i suoi occhi erano limpidi e sinceri senza traccia di falsità alcuna.

- A proposito, il mio nome è Aeneas, al tuo servizio!
- Laster!
- Bene Laster, credo che faremo meglio ad andare d'accordo noi due... Anche perché non ci tengo proprio a ricevere una palla di fango addosso proprio il giorno dell'ispezione!

Entrambi si misero a ridere. Malgrado l'inizio non fosse stato proprio dei migliori, Laster ritrovò subito il suo buonumore. La cordialità di Aeneas era contagiosa, senza dubbio lui era il miglior compagno che si potesse desiderare, e Laster sorrise pensando al futuro che lo attendeva.

( continua )

(*) = NOTA dell'Autore:
Le parti scritte in corsivo all'inizio di ogni capitolo, così come i nomi della maggior parte dei personaggi di questa fiction sono TUTTI riferiti alla modalità Cronistorie della Spada del videogioco "Soul Calibur III" per Playstation2, quanto avete letto finora e che leggerete in seguito, non è altro che un libero adattamento della trama originale... Grazie per l'eventuale interessamento!

DADO

   
 
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