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Autore: NonnaPapera    21/10/2010    0 recensioni
Mai fare incazzare una donna –soprattutto se questa comandava una delle più potenti famiglie mafiose del paese-
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo

 

…fortunatamente William aveva cambiato idea…

Mark si guardò intorno ed attraversò la strada richiamando un tassì.

“Mi porti all’aeroporto”

 

Il moro si mosse agitato sulla sedia, ormai era la fine.

L’altro continuò:

“Per tua fortuna non ho intenzione di portare a termine il compito, anche perché se lo facessi il prossimo bersaglio di quella donna sarei io”

Così dicendo infilò la mano libera nella tasca del giubbetto e ne estrasse un biglietto aereo.

“Domani mattina parti e non farti più vedere”

Lanciò il pezzo di carta addosso a Mark e poi uscì dalla porta senza dire nulla.

 

Il rombo assordante del motore fece vibrare i vetri del Jumbo Jet.

Ancora pochi istanti e l’aereo sarebbe decollato, portandolo in salvo.

Sospirò e si mise a fissare fuori dal finestrino.

Una mano candida gli si strinse attorno alla spalla e lui sussultò per la sorpresa.

Quando si voltò incrociò lo sguardo con due occhi verdi che lo fissavano sornioni.

“W-William…” lasciò la frase a metà, pregando mentalmente che l’altro non avesse cambiato idea e non fosse stato lì per ucciderlo.

Il ragazzo sorrise, mostrandogli il suo biglietto aereo.

“Parto anch’io”

Mark si rilassò e ben presto la sua naturale baldanza riemerse.

“Visto che faremo il viaggio assieme… che ne diresti di una rivincita a poker” domandò con sguardo furbo.

Il viso di William si colorò di porpora.

“L’altra volta hai barato…” ribatté infastidito.

“Anche tu se è per questo, solo che io baro meglio di te!” nel dire quella frase Mark si avvicinò provocante al volto del compagno.

“Comunque sono un ottimo maestro ti potrei insegnare molte cose…” concluse lascivo, parlando del poker ma intendendo ben altri insegnamenti.

William scoppiò a ridere e poi poggiò la testa contro il sedie –mentre l’aereo decollava-.

Il futuro era quanto mai incerto, però ad entrambi sembrava un po’ meno tetro del solito.

 

End

 

PICCOLO SPAZIO PRIVATO:

 

Dunque premetto che i personaggi mi sono un poco sfuggiti di mano.

Ad un certo punto del racconto hanno preso vita propria, ed ho fatto veramente fatica a gestirli.

Il titolo “Strani amori” non è riferito solo ed unicamente alla relazione che nasce tra William e Mark, bensì a tutti gli altri amori sotterranei e per nulla sani che si sviluppano tra i vari personaggi della vicenda.

L’affetto talmente cieco di Agatha nei confronti del padre la porta a diventare un capo clan.

L’amore ossessivo della madre di William lo fa diventare un killer.

L’insistenza di Evangeline nei confronti di Steven ha un non so chè di persecutorio.

Infine la trama della storia è stata sviluppata attorno alla canzone di Ivan Graziani “Il Chitarrista”.

 

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