Fic nata da fatti realmente accaduti, e trasposta in chiave "scenica"... Buona lettura!


Quella festa di Halloween sarebbe dovuta essere perfetta.
Il vestito era stato risistemato, gli stivali lucidati, il trucco perfezionato fino all’ultimo momento.
Nulla avrebbe potuto rovinare la serata di Hermione Granger.
O forse c’era, un fattore minuscolo, una percentuale bassissima, così bassa da non dargli peso.
Così si era diretta nella Stanza delle Necessità, in una festa indetta dai Serpeverde, a cui però era stata invitata quasi tutta la scuola.
Accompagnata dalla sua fedele amica Ginny, stretta anche lei in un lungo vestito nero, arrivarono alla porta.
Vennero invitate ad entrare e rimasero sorprese, come succede sempre in quella stanza, dalle decorazioni magnifiche.
Per molto tempo ballarono, la festa era davvero divertente, e ballare con Ron la riempiva di felicità.
Ma ecco che, in quel momento, durante una giravolta sulla pista da ballo, si presentò la percentuale.
Percentuale nascosta in una maschera bianca, presentata nel corpo perfetto di un ragazzo che interpretava l’attore di una tragedia greca.
Mascherata buffa per Halloween, non trovate anche voi?
Eppure Hermione seguì questo pseudo-attore e ballò con lui, dimenticandosi di Ron e della percentuale.
Ma lei desiderava vendetta, quella percentuale non presa in considerazione, e la trascinò via.
In un minuscolo stanzino delle scope, piccolo e stretto, la percentuale dichiarò il suo amore alla giovane fanciulla.
Hermione, allibita da quella notizia, scosse il capo in cenno di diniego.
“Assolutamente no, io amo Weasley, Ron Weasley!”
Allora il biondo mascherato la strinse a se, e lei riconobbe in lui quell’odore particolare che le faceva pensare sempre cose sporche e indecenti.
Quell’odore che risvegliava la sua parte adolescenziale.
Lui alzò la maschera, mostrando gli occhi grigi e un ghigno.
Tentò di baciarla, ma venne fermato dal pronto intervento di alcuni ragazzi verde-argento.
Da quel momento Hermione non capì più nulla.
Sarebbe voluta annegare in un mare di burrobirra pur di non ascoltare più quelle parole.
Blaise Zabini stava litigando con la percentuale. Aveva osato sfidarla.
Cercò di rinnegare i loro lunghi anni di amicizia, voleva fargli del male, per essersi permesso di toccarla.
La stava difendendo o accusando? Diceva quelle parole perché innamorato di lei o perché era una mezzosangue?
Hermione scappò via, verso un corridoio secondario che conduceva ad una torre.
Pioveva e lei sentiva su di se le goccioline d’acqua.
Sembravano schernirle anch’esse per la sua stupidità. Aveva contraddetto la percentuale.
Quella misteriosa percentuale dall’odore di erba tagliata, pergamena nuova e pasta dentifricia alla menta.
Hermione sentì dei passi dietro di se, e temette fosse la vendicativa percentuale bionda.
Invece era il ragazzo di tutti i suoi sogni, ad occhi chiusi e ad occhi aperti. Ron.
Le porse un mantello, con cui la coprì e la strinse a se.
Lei cercava un po’ di conforto in quel contatto, ma questo non avvenne.
Ron sembrò schernirla con le sue dure parole, così fredde e crudeli, più della percentuale.
“Io non credo nell’amore, non ci ho mai creduto. Anche con Lav credevo lo fosse, e invece mi sbagliavo.
Non mi fidanzerò mai più…”
Fu la goccia che fece traboccare il vaso, in tutti i sensi.
Hermione lo allontanò con una mossa fulminea, ignorando il suo invito a ritornare alla festa.
Tornò nella sala comune dei Grifondoro, a piangere e a pensare ai fatti della serata.
Nulla le faceva presagire, ancora una volta, quello che sarebbe successo.
Che a distanza di anni, la percentuale si sarebbe fatta nuovamente avanti, l’avrebbe corteggiata e conquistata.
Quella percentuale di nome Draco Malfoy…



Piccola "one-shot" che stavo pensando di trasformare in "long-fic"... Spero vi sia piaciuta! Leggete e recensite ^^