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Autore: Strega_Mogana    27/10/2010    2 recensioni
Serie di flash fic (max 750 parole) incentrate su Severus Piton.
Storie partecipanti al concorso "Lotta all'ultimo inchiostro" del Magie Sinister Forum
Dall'ultima one shot postata: [...] Il mondo traballa, quando lo si guarda attraverso un bicchiere di whisky.
E’ avvolto da un velo ambrato; è freddo come il ghiaccio che si sta dolcemente sciogliendo, infuocato come il liquido che ti brucia la gola, annebbiandoti la mente.
[...] personaggio: Tobias Piton
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Questa sarà una raccolta di flash fic scritte per il concorso indetto dal Magie Sinister Forum QUI potrete leggere il bando della lotta.
Se avrò fortuna e fantasia, ogni settimana posterò la mia storia inviata per il concorso con il tema prestabilito dal vincitore del turno precedente.

Questa é stata la mia storia inviata per il II turno della sfida

Tema: Severus ricoverato al San Mungo
Indetto da: Hélèna Velena

Candida consapevolezza (500 parole)

Odiava il bianco.
Odiava tutto ciò che era puro, incontaminato, innocente.
Ma, in quel momento, odiava quel bianco accecante.
Da quando era in quella stanzetta, contornato da pareti immacolate, desiderava solo di poter prendere la bacchetta e marchiare ad ardemonio qualche maledizione oscura su tutto quel puro ed innocente candore.
Avrebbe voluto urlare, distruggere quella stanza, fare a brandelli quel camice orribile che gli avevano messo addosso. Ma restava in silenzio, respirando in modo regolare, stringendo i pugni sulle ginocchia magre. Restava in silenzio, seduto sul lettino del San Mungo, fissando l’odiata parete bianca davanti a lui.
I capelli neri gli circondavano il volto pallido come le mura che lo stavano schiacciando sotto il peso della loro candida lucentezza.
L’infermiera era già venuta a controllargli la temperatura, con quel suo perenne sorriso cordiale che era quasi più odioso del bianco che lo stava facendo uscire di senno.
Allungò la mano e afferrò le posate dal vassoio posto sulle sue gambe e con sguardo schifato infilzò un pezzo di una massa fumante e dal colore indefinibile che qualcuno portandoglielo aveva spacciato per polpettone. Chiudendo gli occhi ad ogni boccone mangiò con scarso appetito. Il suo riflesso apparve distorto, beffardo tra i residui di salsa; i suoi occhi scuri brillavano per la febbre e le bolle scure lo rendevano ancora più inquietante.
Severus serrò la mascella, irritato al ricordo del suo calderone che esplodeva dopo un maldestro errore.
James Potter, durante la lezione di pozioni, come suo solito, invece che applicarsi, preferiva fare il cascamorto con Lily, aiutandola a legare i suoi serici e profumati capelli rossi con un lucido nastro bianco per evitare che la sua chioma si macchiasse, o peggio si rovinasse, durante la preparazione della pozione. Lui aveva osservato ogni movimento di nascosto, dai riflessi ramati della chioma illuminati dalla danza calda del fuoco sotto il calderone alla punta delle dita di lui che le avevano sfiorato il collo. Lei l’aveva ringraziato con un dolce sorriso.
Sorriso che a Severus era costato una dolorosa fitta allo stomaco e il compiere un così stupido e banale errore che neppure una matricola avrebbe saputo fare.
Era certo che Black stesse ancora ridendo alle sue spalle come un’idiota mentre alcuni compagni lo trascinavano lontano dal piccolo incendio che era diventato il suo paiolo e la sua pozione.
Era tutto finito in un puzzolente fumo, un ribollire senza senso di ingredienti.
Risultato: uno schifo totale.
Lui di certo si sentiva tale.
Sollevò gli occhi dalla brodaglia rossa del piatto e si ritrovò di nuovo a fissare il bianco delle pareti. Una tela candida che la sua mente coprì con l’immagine del volto della ragazza che era la causa di tutto quello che gli era successo. Ma sapeva che non era vero, sapeva che stava mentendo a sé stesso. Lui era l’unico motivo di ciò che gli stava capitando.
Lui non l’aveva mai aiutata a legarsi i capelli
Lui non aveva mai ricevuto quel sorriso che ultimamente James riceveva.
Lui non…
Lui l’aveva persa.

- FINE -



- Alla prossima settimana
   
 
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