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Autore: princess_sparklefists    29/10/2010    3 recensioni
Come reagireste se, dopo la vostra morte, tutte le vostre convinzioni venissero sgretolate da un ometto in gessato?
[Partecipa al contest "Dopo la morte...in effetti cosa c'é?" indetto da Mankind17_13 sul forum di EFP]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il defunto aprì gli occhi. O meglio, le palpebre del cadavere restarono saldamente sigillate, diciamo che la coscienza di sé dell’individuo che quel cadavere era stato spalancò i suoi metaforici occhioni e diede un ancor più metaforico sguardo al luogo dove si trovava. Sempre che si potesse definire luogo. A prima vista appariva come una grande stanza bianca, ma bastava osservare più attentamente per rendersi conto che non aveva muri, pavimenti, soffitti, o in ogni caso limiti. Era un’infinità candida. L’anima, già piuttosto confusa dal recente trapasso, sobbalzò quando una voce artificiale e gracchiante declamò: «Error 404: afterworld not found». Dopo pochi secondi un buffo ometto in completo gessato si materializzo dal nulla davanti a lei. «Ci scusiamo per il disagio, a volte il server fa le bizze. Spero che questo inconveniente non renderà meno piacevole la sua permanenza qui» proclamò ampolloso. Lo spirito prese il coraggio a due mani e chiese esitante «D-dove mi trovo?». «Come, non lo sai? Questo è Afterworld, l’oltretomba». «Quindi esiste? Esiste Dio? E questo è il Paradiso o l’Inferno?».«Ehm, nessuno dei due, questo è l’oltretomba d’errore» cominciò l’omino tentennante. L’anima gli rivolse l’equivalente spiritico di uno sguardo attonito. «Cioè?». «Ehm, vuol dire che c’è stato un errore nel server…». «Quale server? Cosa sei tu?». Lo strano figuro sospirò. «Normalmente ti direi che sono un angelo, ma immagino che in questa situazione ciò ti confonderebbe ancora di più. Sono un qualcosa chiamato “Controllore”, non siamo in molti, ma esistiamo da sempre. Ci assicuriamo che tutto ciò che muore raggiunga la pace eterna. O meglio, in origine era un lavoro di controllo, però da quando siete comparsi voi umani con tutte le vostre incasinatissime e molteplici religioni, si è leggermente complicato. Certo non è facile assicurare la pace eterna a spiriti che si rifiutano di accettare che quello che gli si para davanti da morti sia l’aldilà. Così, per facilitare il Passaggio, abbiamo creato questo programma, dove ciascuno viene smistato automaticamente nell’oltretomba di preferenza. Siamo attrezzati anche per la reincarnazione.» disse, con una punta di orgoglio «Oggi però qualcosa non deve aver funzionato come dovrebbe». Lo spirito era sempre più sconvolto. «Quindi…inferno, paradiso, nirvana e tutto il resto…sono solo delle gigantesche balle?». «Preferirei utilizzare un linguaggio meno scurrile.» rispose «Però sì, fondamentalmente sono solo delle gigantesche balle». L’anima fece qualcosa che potrebbe essere definita una risata isterica, se solo il riso, in tutte le sue varianti, non fosse qualcosa di prettamente organico. «Calma, ora il problema dovrebbe essere risolto. Cristiano cattolico, giusto? Vieni, ti porto in paradiso». «No!» strillò lo spirito, sempre più isterico «Non voglio, è una bugia! Ho già vissuto una vita immerso in una bugia, ora voglio verità. Portami nell’oltretomba, quello che trovaste voi Controllori quando iniziaste a esistere!». Era il turno del Controllore di esibirsi in un’occhiata preoccupata e stupita: «Sei sicuro?».«Se mai lo sono stato, sì». L’ometto gli fece cenno di seguirlo dentro a uno scalcinato ascensore che si era materializzato vicino a una non-parete. La discesa fu lenta e rumorosa. Fuori dall’oblò l’anima poteva vedere sontuosi portoni riccamente decorati, con file di fedeli che aspettavano di poter entrare. L’ascensore però si fermò davanti a una porta così banalmente normale da indispettire quasi l’animo di un osservatore. Era in legno, ma non particolarmente imponente né scrostata. Il legno era di media qualità, verniciato di un comune marrone opaco. Il Controllore la schiuse leggermente. «Sei sicuro?» domandò esitante. Lo spirito annuì. Oltrepassò la porta. Il nulla, ecco cosa c’era. Non c’è altro modo di descriverlo. Non lo possiamo immaginare in nessun modo, perché viviamo immersi nel “qualcosa”. L’anima fece alcuni passi. Sentì la sua stessa essenza sgretolarsi. Non provò paura, si abbandonò all’unica verità: l’oblio.




Note dell'autrice
Come sempre i commenti sono ben accetti. Partecipa al concorso "Dopo la morte...in effetti cosa c'è?" indetto da Mankind17_13 sul forum di EFP. Deve ancora concludersi, appena li avrò vi farò sapere i risultati. A.

Il contest è stato alla fine giudicato da NonnaPapera! Ecco la sua valutazione:

Grammatica e lessico: 10
Nessun errore di grammatica o di sintassi, il lessico è abbastanza semplice ma appropriato al tono della storia ( disincantato, comico e dissacrante)

Originalità: 15
Bhè di tutte le storie lette devo dire che la tua è stata quella che più mi ha colpito per originalità ed innovazione. Che dire dell’idea dello smistamento, nei vari paradisi? E del caos provocato da tutte queste nostre religioni che si sommano e si confondono? Per non parlare poi della spiegazione che hai saputo dare sull’origine dei Controllori ( poche righe ma che non lasciano il lettore con dubbi o domande). Insomma una storia davvero originale e ben sviluppata.

Caratterizzazione dei personaggi: 15
Il personaggio principale è splendido. Dico sul serio, l’ho adorato. Pur essendo morto, si fa coraggio e chiede spiegazioni, quando i tanto agognati chiarimenti arrivano rimane basito ma non per questo si perde d’animo, anzi prende l’unica vera decisione della sua vita. Si decisamente ben caratterizzato, un uomo qualunque che però una volta scoperta la verità vuole rimanerne fedele e decide- nonostante il timore- di vivere l’eternità per quella che è realmente.

Consequenzialità causa effetto: 10
Come già detto sopra la storia é particolare, hai ricreato una sorta di aldilà molto simile ad un grande programma di computer, hai descritto nella storia sia il passato che il futuro. Sei riuscita a rendere credibile tutta la tua costruzione, pur restando nei limiti di una flash.

Apprezzamento personale: 15
Cosa scrivere qui? Non saprei proprio, come avrai notato la tua storia l’ho molto apprezzata. In particolar modo ho adorato quella vena ironica e pungente, che mi ha portato a sorridere tutte le volte che ho riletto questa flash. Storiella dissacrante ma al contempo lieve, che non urta assolutamente ma porta a riflettere su tutto quel marasma di religioni nel quale siamo immerse.

Che dire? Almeno tre quarti delle cose che ha scritto sono state quantomeno sorprendenti per me. Mi sono riletta la storia per essere sicura che stesse parlando proprio di quello che ho scritto io ^^'
Nella classifica provvisoria (manca ancora una concorrente all'appello) dovrei essere prima. Vi consiglio di cercare le altre storie partecipanti perché almeno quelle pubblicate sino ad ora sono fantastiche!

   
 
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