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Autore: Minerva    12/11/2005    3 recensioni
Severus si pone una sola domanda, potrà tornare indenne al cospetto dell'Oscuro Signore o verrà ucciso fra atroci sofferenze per il suo tradimento? Come può sperare di salvare la propria vita buttandosi nella fossa dei leoni? Sa che il ritorno e la redenzione non saranno facili.
La lettera di una sua vecchia conoscenza non farà altro che rimarcare questa dolorosa realtà.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer Tutti i personaggi citati appartengono alla scrittrice J.K. Rowling

Salve a tutti, sono nuova dell'ambiente [anche se è da molto che vengo a leggere le fan-fiction] Questa piccola OneShot è un paragrafo tratto da una Fan-Fiction su cui sto lavorando, poichè non prevedo di postarla in tempi brevi [voglio finirla] ho pensato di pubblicare questo...
Piccolo avviso: questa è stata scritta prima dell'uscita del sesto libro "Harry Potter e il Principe Mezzosangue" e quindi il tema del ritorno di Severus doveva ancora essere affrontato pubblicamente dalla Rowling.

Spero vi piaccia. Buona lettura


§§§


La lettera era appoggiata sul tavolo, la scrittura bluastra si confondeva con le ombre nella stanza. Le parole graffiate sulla pergamena urlavano rabbia e rancore, pericolose come veleno, acide e corrosive chiedevano di essere lette ed esigevano una risposta data col sangue. Severus Piton si limitò a fissarle, la scrittura era inconfondibile, iniziò a leggerla
Cane traditore dei tuoi stessi fratelli
Bene, non era mai stato definito tale, sarebbe stata una lettura interessante
Come hai osato tu, tessitore d’inganni e di veleni
Questa definizione gli piaceva già di più
Tu sudicio pozionista, tradire nostro Padre? Il Signore Oscuro non ti permetterà di tornare a buon prezzo fra le sue Schiere, pagherai col sangue e col dolore i tuoi errori
Lo sapeva, rientrare sotto l’ala protettiva di Voldemort non era di certo una piacevole passeggiata fra i prati, ma il Signore oscuro aveva bisogno di lui, nemmeno il caro Lucius, ora incarcerato, era in grado di preparare le pozioni che servivano al suo Signore oppure di inventarne di nuove. Con lieve cinismo constatò che probabilmente lo avrebbe ridotto in fin di vita ma non sarebbe arrivato ad ucciderlo
Infimo mago, con un’unica capacità al mondo, perché hai preferito quel babbanofilo di Silente? Io lo so che tu ti sei venduto a lui, che hai preferito confessare perché non hai il coraggio di seguire il nostro Signore, non esistono bene e male: esiste solo il potere e persone troppo deboli per prenderlo
Lord Voldemort ha coniato una frase che farà sicuramente moda” pensò Severus sarcastico “è di grande effetto ma forse nessuno si rende conto del vero significato…solo lui è forte…tutti gli altri sono deboli e sono delle marionette nelle sue mani, perché solo lui è così potente da prendere il potere tutti i suoi seguaci non sono che degli strumenti per raggiungere e consolidare il potere” riportò gli occhi sulla pergamena e continuò a leggere
Spero solo che nostro Padre mi dia il permesso di punirti, avrò cura di non ucciderti ma ti farò rimpiangere di essere nato
Non ne aveva mai dubitato ma lui era consapevole che lei non avrebbe avuto il grande onore di torturarlo, lui era troppo importante, non poteva essere ucciso a causa di un momento di rabbia e follia di uno dei tanti seguaci dell'Oscuro Signore
Ti farò rimpiangere di essere tornato da Silente e di proteggere Harry Potter, tu viscida serpe traditrice, la tua inutile vita dovrebbe essere spezzata ed usata come monito per i traditori, invece sai che non ti succederà. Tu, ammasso di carne e veleno, sai che non verrai ucciso, sai di essere necessario al nostro Signore, ma ignori, o forse vuoi ignorare quanto sarà grande il dolore che proverai, pagherai caro il tuo tradimento, lo pagherai col sangue e con il dolore, piangerai calde lacrime mentre noi rideremo di te
Certo che lo sapeva, non si sarebbe mai azzardato a tornare in quel covo di mangiamorte senza la sicurezza di uscirne, se non con le sue gambe, almeno vivo. Silente lo aveva praticamente costretto ad accettare l’incarico, il vecchio preside sapeva che avrebbe dovuto compiere dei sacrifici e li avrebbe compiuti senza esitazioni, era meglio sacrificare un pozionista che Harry Potter. Severus represse quel pensiero, in fondo quel dannato ragazzo era anche la loro unica speranza, per quanto lo disgustasse la rassomiglianza col padre James Potter non doveva lasciarsi influenzare. Sospirò e si impose di terminare la lettura
Sappi, vipera mascherata da pentito, che io so la verità, e non ti darò tregua, ti seguirò, ti osserverò ed alla tua prima mossa falsa ti colpirò. Ti colpirò forte e tu dovrai piegare le ginocchia ed essere giustiziato per il tuo tradimento. Non aspetto altro che una tua caduta, un tuo errore per poterti finire completamente, versandoti addosso una delle tue stesse pozioni. Ricordalo perché qui non c'è pietà, non c'è gentilezza, qui c'è solo rancore ed odio nei tuoi confronti
Il professor Severus Piton fissò la firma che terminava la lettera e sospirò di nuovo
- Certo Bellatrix, peccato che ti ritengano impazzita per la lunga permanenza ad Azkaban, quindi non mi preoccupo di te, sei considerata da tutti alla stregua di una pazza isterica con manie di grandezza, nulla di più. Inoltre so bene che Voldemort ti tiene con se più per compassione, sei il fantasma di te stessa, la Bellatrix di adesso non vale nemmeno la metà della vecchia Bellatrix Lestrange, il Signore Oscuro ti considera ne più ne meno come Codaliscia, non mi lascerà mai in balia delle tue folli punizioni – accartocciò la lettera e la buttò nel fuoco che ardeva nel caminetto, dopo di che afferrò il mantello ed uscì dalla sua stanza.


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