Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: Ninjaistinct    30/10/2010    5 recensioni
(Raccolta partecipante alla One Hundred Prompt Challenge.
Tema:Momenti della Giornata )
Naru e Nephrite,cosa sarebbe capitato se vi fosse stato un piccolo barlume di speranza nella loro tragica storia,se i loro destini si fossero incrociati nuovamente?Raccolta dei loro momenti,delle loro giornate e della vita di tutti i giorni.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Shitennou/Generali
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima serie
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Untitled Document

Day’s Moment. Fragment Of Life

 

1.Alba: Miracle of Love

 

 

 

 

“Hai riavuto la tua anima. Perché?”

 “Mi meraviglio di te. Perché un uomo fa quello che non deve?

Per lei. Per essere suo.

Per essere quel tipo di uomo che non farebbe.. .

per essere quel tipo di uomo.

Così lei lo guarderà con perdono, e tutti perdoneranno e ameranno.

E lui sarà amato. E tutto si risolverà, giusto? Possiamo riposarci ora?

(Spike- episodio 4x6 di Buffy the Vampire Slayers)

 

Il sole stava facendo un timido capolino, nell’inizio di una giornata estiva di Tokyo.
Tutto si stava preparando per iniziare una consueta giornata lavorativa e scolastica.
La città si stava destando.
Però nessuno si era svegliato tanto da accorgersi dell’evento strano che stava accadendo
nel parco centrale della città.

Un fascio di luce di una calda e vivida, su una tonalità azzurra si stava concentrando nel bel mezzo della vegetazione del parco.

Lo scintillio esplose, facendosi man mano più tenue.
La calda luce fece posto gradualmente ad una strana e sconcertante visione.

Un giovane si era materializzato dal nulla in corrispondenza del fascio luminoso.
Egli stesso non riusciva a capire il perché.
Ci vollero alcuni minuti prima che potesse realizzare il fatto che lui era vivo.

Fino a pochi minuti prima lui stesso, privo di forze, si era spento fra le braccia della ragazzina che, nonostante i mille tentativi di rinnegamento, non si era nemmeno reso conto di amare.

Intontito e a dir poco sconcertato pensò che forse si trattava di qualche sogno, qualche ennesima maledizione del regno delle tenebre, forse un suo desiderio inconscio di tornare in vita.

Pensò che non poteva essere possibile.

Mentre pensava all’accaduto, iniziò a sentire fitte di dolore ovunque e notò il taglio fatto per salvare Naru.

Iniziò allora a credere che non si non si trattasse di una maledizione o quant’ altro.
Cercò di riflettere ed un’idea dentro di lui incominciò a farsi strada.

Improvvisamente capì che questo strano evento non era stato un qualche sortilegio, tutt’altro.
Era l’amore che lo aveva aiutato.

Naru lo aveva salvato, in tutti i modi in cui una creatura come lui poteva essere salvato.

Per la seconda volta in quel giorno sorrise.

Sapeva che dopo tutte le bugie raccontate non poteva presentarsi a casa di Naru così.

La madre l’avrebbe certamente cacciato via e con ragione.

Con un entusiasmo che non aveva mai provato trovò una soluzione.

 Decise perciò di andare a cercarla, ovunque lei fosse.

Era certo che probabilmente sarebbe svenuta non appena l’avesse visto, incredula ma felice.

A volte era proprio vero che se si amava, un rimedio a qualsiasi problema lo si trovava sempre.

 

Era stata una delle settimane più difficili e tristi della sua giovane vita.
Non riusciva a fare più nulla, a volte non trovava nemmeno le energie per scendere dal letto.
Non mangiava nemmeno più.
Mancava da scuola già da sette giorni.

A volte provava a risollevarsi ma quel ricordo la tormentava sempre come se fosse stata lei la colpevole.
Anzi lo era.
Poteva proteggerlo, e di ciò si sentiva terribilmente in colpa.
Alla fine si era vista morire davanti a sé la persona che amava più della sua vita.

 Naru pensava ciò mentre stava passeggiando con Usagi e Umino.
Erano bizzarri quei due insieme, uno più imbranato dell’altro ma allo stesso tempo il loro modo di fare buffo le aveva di nuovo fatto venire voglia di uscire un po’ di casa.

Sembravano cane e gatto.
Usagi era come sempre adorabile, era andata a trovarla per vedere come stava ed Umino le aveva portato i compiti.
Erano proprio due veri amici.
Con loro poteva sempre farsi una risata.

Mentre si recavano al Quartiere Cinese si resero conto di passare davanti ad un cimitero a metà strada dal posto dove erano diretti.

Lì riaffiorarono i suoi tristi ricordi e della prima volta da quando lo conosceva che lo aveva visto sorridere.
Le aveva promesso ingenuamente che sarebbe andato con lei a mangiarsi un pezzo di torta al cioccolato quando poteva.

Naru si rese conto che quella promessa era una sorta di preludio ad una serenità ed a un periodo felice che non si sarebbe mai avverato.
Del suo ricordo aveva solo quel pezzo di stoffa che gli aveva legato intorno al braccio ferito.
Di quella promessa era rimasto solo quello?
Le lacrime iniziarono di nuovo a rigarle le guance.
D’impulso si allontanò dai suoi amici, che in quel momento non le bastavano.
Voleva del conforto, si sentiva persa e sola, anche se avessero voluto i suoi amici non l’avrebbero mai capita.
Mentre andava in cerca di conforto dal giovane prete che stava passeggiando fra le tombe sentì
una sensazione strana, come di due braccia stringerla da dietro.

Le venne paura pensando che potessero essere dei nemici, quei mostri che avevano preso l’abitudine di attaccarla, ma quando si voltò ebbe una sorta di shock, sentì cedere le sue gambe.
Forse era un sogno.

Vide quegli occhi.
Pensò di star sognando ma quando sentì il suo profumo e percepito sulla sua pelle la stretta gentile del suo corpo, non ebbe dubbi.

Lui era tornato.

Si convinse sempre di più in un miracolo quando udì la sua voce.

“ Naru, sono io”

Le lacrime le stavano uscendo dagli occhi come piccole gocce di una incredula felicità che si stava
materializzando piano come tutte le sue speranze.

“ C-come è possibile? ”

La guardò intensamente con quei suoi occhi color del cielo mattutino d’estate.

“ Non lo so, mi sono semplicemente svegliato” le sfiorò gli occhi con un dito

“Le tue lacrime di dolore hanno reagito con il cristallo nero… generando la mia rinascita.
Ti ho cercata dappertutto”

“ Potevi venire da me… Perché non lo hai fatto?.. Sapessi come mi sentivo colpevole ”

Lo strinse ancora più forte scoppiando in lacrime.
“ Dopo tutte le bugie che ti ho raccontato, sei ancora sicura di volermi? Sono rinato e voglio rimediare a tutto, dimenticando chi sono stato, per te... Guardami ”

Le sollevò delicatamente il mento con due dita.

Lei non ci pensò due volte e si buttò fra le sue braccia.

Il bacio che seguì fu carico di dolcezza ma anche avidità di un amore che si credeva perduto.

Quando si staccarono lui, teneramente ma allo stesso tempo con un tono furbesco, la sorprese con una richiesta che la fece sorridere.

“Visto che il tempo ora lo abbiamo, perché non andiamo a mangiarci quella famosa fetta di torta al cioccolato?”

Mai richiesta fu tanto attesa come quella.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: Ninjaistinct