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Autore: LyliRose    31/10/2010    22 recensioni
La storia è sempre quella, Draco Grande principe delle Serpi irretisce Hermione povera innocente Grifondoro ad una festa e se la porta a letto....O forse no????
Chi già mi conosce sa che il Canon non è mio amico e che tutto ciò che può sembrare un clichè in realtà nelle mie storie si capovolge sempre, non vi resta che darmi fiducia e leggere questa One-Shot di Halloween dove un Hermione apparentemente uguale alle altre fa una cosa che apparentemente avremmo fatto tutte.....BUONA LETTURA.
Fan fiction vincitrice della categoria Best Plot dei NESA di Marzo
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
- Questa storia fa parte della serie 'Dramione o Draco/Hermione? Il dramma della scelta'
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Questa One-Shot è dedicata a :

Nerazzurra

Barbarak

_Zafry_

Nausicaa
Che mi seguono sempre con affetto ed apprensione.

Siete grandi ragazze!!!

Halloween Party

Un raggio di luce fioca entrò dalla finestra arcuata della stanza e si andò a posare mesto sul viso del ragazzo che la occupava, svegliandolo del tutto.
La sera prima si era dimenticato di chiudere le tende del letto a baldacchino, gli allenamenti di Quiddich lo avevano stremato e tornato in camera l’unica cosa di cui si era preoccupato era di fare una doccia bollente e di infilarsi sotto le coperte.
Aprì lentamente un occhio per guardare l’orologio che aveva al polso.
Le sette e trenta.
Presto, troppo presto per una domenica mattina uggiosa come quella.
Fu così che con lieve sventolio della sua bacchetta richiuse le tende e si abbandonò al sonno.
Fu svegliato qualche tempo dopo da un leggero bussare alla porta.
<< Draco? >> disse una voce. << Draco ci sei?>>
<< No Blaise, non ci sono >> rispose lui.
Sentì l’amico armeggiare con la serratura e qualche secondo dopo la porta si aprì.
<< E se fossi stato con una ragazza? >> chiese Draco ormai del tutto sveglio.
<< Mi avresti certamente invitato ad unirmi a voi. >> rispose l’altro.
Blaise non aveva tutti i torti infondo, pensò Draco.
<< Cosa vuoi Blaise di mattina presto? >> chiese.
<< Non è presto sono le dieci e comunque volevo sapere se oggi pomeriggio hai intenzione di venire ad Hogsmeade con me e Theo. >>
Hogsmeade con lui e Theo, significava affrontare l’insistente pioggia che ora batteva impetuosa sui vetri del castello, no grazie.
<< No Blaise, voi andate io ho sonno mi farò una bella dormita.>> rispose.
L’amico alzò le spalle e se ne andò senza dire altro e Draco finalmente fu lasciato da solo.
 
Erano già le tre del pomeriggio quando il Serpeverde si decise ad uscire dalla sua stanza per dirigersi in biblioteca, gli era appena venuto in mente di dover finire quell’assurda ricerca sugli Animagi per la Vecchia Bacucca.
Draco  Malfoy odiava profondamente la biblioteca ed ogni tipo di fauna che viveva al suo interno.
Questo pensava il Principe delle Serpi mentre entrava in quell’orribile posto e i suoi occhi cadevano su di una ragazza in particolare: la regina.
Esatto, perché quella era l’unica definizione che si poteva dare di lei, una regina, più esattamente la Regina dei Grifondoro.
Hermione Granger era seduta in un grande tavolo centrale, le gambe accavallate l’una sopra l’altra lasciavano scoperta una generosa porzione di pelle delle cosce che risaltavano da sotto la gonna della divisa di Hogwarts.
Merlino! Pensò Draco E’ fantastica.
Questo era chiaramente ciò che pensava ogni qualvolta la vedeva, questo e…
Che spreco!!!
Per quale motivo una creatura così fantastica sprecasse le sue giornate dentro quell’orrendo e puzzolente tugurio a Draco non era dato saperlo, quello cha sapeva era che le avrebbe volentieri dato altro da fare, soprattutto di domenica.
Un morbido boccolo bruno le cadde sul libro ma lei parve non accorgersene, continuò imperterrita ad affondare quel delizioso nasino nell’immenso libro di Incantesimi avanzati che la impegnava, il ragazzo si ritrovò a fissare incredulo quel ciuffo di capelli e desiderare di poterlo toccare, fosse anche solo per rimetterlo al suo posto.
<< Malfoy  questa si chiama biblioteca e la gente ci viene per studiare, non per fissare le mie gambe. >>
Cazzo.
<< Non fissavo certo quelle ma il libro che stai studiando, la befana Mc Granitt ci ha assegnato un compito come ben sai e quel tomo mi serve. >>
Lei alzò gli occhi per un solo istante e per un misero secondo i loro sguardi si incontrarono, determinazione e disprezzo.
Leggerli negli occhi della Granger era sempre stato fastidioso.
Primo perché lei era una mezzosangue, secondo perché lei era anche una Grifondoro e non da ultimo perché era una delle poche in tutta Hogwarts a non aver mai fatto visita alle sue lenzuola.
La ragazza chiuse bruscamente il libro e lo buttò sul tavolo alzandosi di scatto dalla sedia.
<< Tieni Malfoy, è tutto tuo, tanto ormai avevo finito. >> disse.
La vide sistemarsi la gonna con rapidi gesti delle mani e raccogliere da terra la borsa piena di libri di testo.
<< Te ne vai Mezzosangue? >> chiese.
<< Si Malfoy, questa biblioteca è troppo piccola per entrambi. >> si sentì rispondere prima che la ragazza gli girasse le spalle e se andasse.
Draco rimase immobile a fissarla allontanarsi, col suo passo fiero e deciso.
Questa biblioteca è troppo piccola per entrambi aveva detto.
Una mezzosangue si era permessa di insultarlo in pubblico.
Non sarebbe dovuto accadere mai più.
Le sue mani si strinsero e le nocche delle dita cominciarono a dolergli.
Doveva fargliela pagare, le avrebbe fatto vedere chi era Draco Malfoy, anzi, glielo avrebbe fatto provare.
<< La caccia è aperta mezzosangue e la mia preda sei tu.>>
 
La grande tavolata dei Grifondoro era in fermento quella mattina, facce sorridenti ed ammiccanti continuavano a fare capolino da ogni dove ed i continui bisbigli erano oramai diventati alquanto chiassosi.
Facendo il suo ingresso nella sala Draco era stato subito attirato dal ronzio che proveniva dai Grifoni che sembravano aver trangugiato un intero calderone di Felix Felicis e non aveva potuto trattenere una smorfia di disgusto, tutta quell’agitazione di prima mattina lo metteva proprio di malumore.
<< Che hanno quelli là stamattina? >> aveva chiesto a Blaise una volta seduto a tavola.
L’amico aveva alzato le spalle in un gesto di noncuranza tipico di lui.
<< Mah, sembra che stiano organizzando una festa per stasera, sai dopo il banchetto. >>
<< Perché? >> chiese Draco .
<< E’ Halloween, sai…tradizioni babbane, sembra che loro si mascherino e facciano festa tutta la notte e quest’anno i Grifoni vogliono accogliere questa tradizione. >> rispose Blaise.
<< Che coglioni >> si limitò a ribattere.
<< Solo tu la pensi così sai? Qui c’è gente che sta facendo carte false per imbucarsi, sembra che siano riusciti ad ottenere anche degli alcolici. >> disse l’amico.
<< Alcolici? E come pensano di farli passare sotto il naso di Silente? >> chiese.
<< Questo non lo so, ma non credo che la cosa possa essere un grosso problema… sai… gli organizzatori sono i Famosi Tre, a loro tutto è concesso. >>
A quelle parole Draco sembrò risvegliarsi da un sonno lungo e profondo, se prima la conversazione era stata per lui solo un pretesto per poter guardare la sua Regina ed apparire comunque disinteressato, ora le cose erano cambiate.
Si girò repentinamente verso Blaise che ora lo guardava con rinnovato entusiasmo.
<< Io so come entrare. >> disse risoluto.
<< Oh Oh! Adesso vuoi andarci? >> lo derise l’amico.
<< Esatto, adesso voglio andarci. >> si limitò a rispondere.
 
Camminava come al solito tutta impettita verso l’aula di trasfigurazione non prestando nessuna attenzione a chiunque avesse attorno e sfogliando distrattamente la Gazzetta Del Profeta di quella mattina, Draco la vide aggrottare leggermente le sopracciglia, probabilmente aveva letto qualcosa che non le era piaciuto affatto.
Si stava avvicinando velocemente al punto in cui si trovava lui, nascosto nell’ombra tra due statue alla fine del corridoio, aspettò il momento più opportuno poi sgusciò fuori davanti a lei.
Non si scompose nemmeno di un millimetro come se avesse sempre saputo che lui fosse nascosto là sotto in attesa.
<< Malfoy buongiorno. >> disse fermandosi a pochi passi.
<< Vieni con me alla festa di stasera. >> disse lui secco.
<< Non ci penso neanche.>>
<< Non era una domanda Granger, io non chiedo mai. >>
<< Non era una risposta Malfoy, stavo solo facendo una constatazione. >>
Detto questo fece per allontanarsi e proseguire lungo il corridoio ma lui non glielo permise.
<< Non faccio serenate né stronzate di questo genere Granger, non mi inginocchio davanti ad una ragazza come uno stronzo qualunque, non è mia abitudine chiedere nulla. >> la vide roteare gli occhi in un gesto che esprimeva tutta la sua impazienza, ma lui non aveva ancora finito , non con lei.
<< Ma la particolare situazione non mi permette altrimenti, quindi…. Hermione sarei molto felice di accompagnarti alla festa di stasera, vuoi farmi da dama? >>
La vide spalancare gli occhi e subito dopo tornare al solito atteggiamento di indifferenza, una maschera che era riuscito ad incrinare solo per pochi secondi.
<< La festa inizia a mezzanotte, si terrà nella Stanza delle Necessità, il modo per entrare lo sai. >>
 
Quella sera la Sala Grande era ricolma di addobbi di ogni genere, oltre ai soliti stormi di pipistrelli che svolazzavano qua e là allegramente infastidendo la fauna femminile della scuola c’erano anche zucche di ogni Casa: magnifici Grifoni intagliati facevano la loro bella mostra sulla tavolata dei discendenti di Godric e infide Serpi illuminate dalle candele danzavano sulle ombre dei figli di Salazar.
Il soffitto incantato non rispecchiava più il clima esterno ma continuava ad illuminare la sala con lampi improvvisi e risate glaciali provenienti da chissà dove.
Grandi ragnatele fumose pendevano da ogni angolo e Draco era disposto a giurare di averne vista una con tanto di ragno fare bella mostra di se sul cappello di un sorridente Silente.
Anche entrando l’eccitazione per l’imminente festa era palpabile, tutte le matricole indistintamente dalla Casa a cui appartenessero bisbigliavano fra loro cercando di scoprire l’ubicazione del party dell’anno, naturalmente non ci sarebbero mai riusciti in quanto era riservato esclusivamente a studenti dal quinto anno in avanti e Draco era convinto che la Granger avesse messo una linea dell’età davanti l’arazzo di Barnaba di Barmy che combatte con i Troll.
Sedendosi scoccò il solito sguardo al tavolo dei Grifoni e colse per un solo attimo un riflesso dorato, la mezzosangue lo stava fissando con intensità, ed in quell’istante si rese conto che mai aveva desiderato che poche ore passassero veloci come pochi minuti.
 
Appena aveva messo piede nella Stanza Delle Necessità aveva pensato di aver sbagliato porta, o forse era passato davanti l’arazzo due volte invece che tre, poteva quella essere una festa di Grifondoro?
Dentro quella maledetta stanza ci saranno state almeno cinquecento persone, la maggior parte di loro era stipata nella piccola pista da ballo e si muoveva indistintamente a ritmo dell’altissima musica Babbana diffusa da aggeggi quadrati appesi alle pareti.
Sembra un’arena per maiali da combattimento.
Pensò Draco, le labbra piegate in un ghigno di disprezzo.
Dal lato opposto della sala c’era il bar, ovviamente semivuoto, vista la calca che si era creata nella pista, Draco decise che si sarebbe fatto una bevuta in attesa della mezzosangue.
Si sedette sullo sgabello vicino al bancone e aspettò di venire servito dalla barista, osservandola attentamente.
Non potava vederla in faccia ma aveva lunghi capelli neri raccolti in uno chignon sopra la testa ed un lungo mantello altrettanto nero da sotto al quale facevo capolino un paio di scarpe nere lucide.
Appena si voltò verso di lui per servirlo a Draco prese un colpo.
Hermione Granger lo guardava di sottecchi da sotto il pesante mantello di lana.
<< Allora Malfoy, tu da cosa sei vestito? >> gli chiese.
<< Da Draco Malfoy, credo di essere già spaventoso di mio senza l’ausilio di nient’altro mezzosangue. >>
La vide ridere sotto i baffi.
<< Allora cosa ti servo? >>
<< Un Firewhiskey liscio.>> rispose.
<< In arrivo Serpe!>>
La vide prendere la bottiglia con mani attente ed aprire il tappo per versare nel bicchiere vuoto il liquido ambrato.
<< E tu mezzosangue da cosa sei vestita? >> chiese.
<< Come non si vede? >> disse lei facendo una piroetta su se stessa e consegnando poi il bicchiere al suo proprietario.
<< No, veramente no. >>
Lei rise di gusto senza mai allontanare lo sguardo dai suoi occhi.
<< Forse se togliessi il mantello sarebbe più chiaro >> disse.
Con mani sicure la guardò slacciarsi gli alamari e sentì il mantello cadere a terra.
Indossava un paio di pantaloni di pelle nera ed una canotta di chiffon attillata, sempre nera, aveva trasfigurato i capelli, ora erano lisci e dello stesso colore degli abiti.
Stava per chiederle se si era vestita da vedova quando vide al suo braccio sinistro qualcosa che gli fece trattenere il respiro per diversi secondi: un teschio nero con un serpente che gli usciva dalla mandibola.
<< Sei impazzita? >> le chiese irato.
<< No, sono travestita. Non ti arrabbiare Malfoy se è vero che sei il mio accompagnatore a questa festa, almeno facciamo una bella coppia no? L’erede dei Malfoy e la Mangiamorte. >> si sentì rispondere.
Fu in quell’esatto istante che qualcosa scattò nella sua testa, afferrò la mezzosangue per un polso e la trascinò in un angolo sovrastandola completamente con il suo corpo.
<< Se fossi ancora legato alle assurde credenze di mio padre saresti già morta e sepolta, se sei qui evidentemente esse non mi riguardano più. Quindi non ti azzardare a fare mai più battute su cose che non puoi capire e cancella quell’assurdo tatuaggio dal tuo corpo, o il tuo sangue sarà ancora più sporco del mio. >> le soffiò ad un centimetro dal viso.
La vide abbassare gli occhi e incassare la spalle.
<< Mi spiace Malfoy, pensavo sarebbe stato divertente, invece evidentemente non lo era…. >> la sentì sussurrare avvicinandosi a lui.
Quella ragazza era come una calamita, una maledetta calamita che continuava ad attirarlo a sé in ogni istante.
I loro corpi erano oramai talmente vicini che il suono rimbombante della musica e del chiacchiericcio era scomparso, ora c’erano solo loro due e si guardavano negli occhi come mai avevano fatto prima.
<< Andiamo da un’altra parte. >>
Le sue labbra si erano mosse senza che lui avesse avuto modo di fermarle ed ora la mezzosangue lo guardava con occhi spalancati e respiro irregolare.
Pian piano la vide prendere una decisione e si aspettò a breve un sonoro schiaffo sul viso, chiuse gli occhi in attesa del colpo.
Quello che sentì però fu molto diverso da ciò che si aspettava, un paio di soffici labbra ora stavano ricoprendo le sue, in un casto bacio che sostituiva ogni risposta.
Spalancò gli occhi guardandola, un sorriso sornione sul viso ed i capelli tornati al loro colore normale.
<< Andiamo >> la sentì rispondere.
 
Stava ancora dormendo, i grandi boccoli castani sparsi sul cuscino come soffici nuvole brune al tramonto, il viso rilassato, un accenno di sorriso ed un respiro regolare e tranquillo.
Era serena, o almeno così sembrava.
Il solito raggio di luce entrò a stuzzicarle il viso, la nuova luce appena accennata diede alla sua pelle rosea un tocco di colore in più, facendola sembrare pericolosamente ad un angelo, ma lei non si mosse nemmeno di un millimetro.
Serena ma stanca.
A questo pensiero Draco non poté fare a meno di sorridere, il testosterone che era in lui lo rendeva alquanto gongolante a riguardo .
Non si poteva certo dire che non le aveva fatto passare una bella serata, probabilmente la migliore della sua vita.
Un ghigno gli si impresse sul viso, la Regina era nel suo letto, ora era sua.
Un leggero movimento lo fece distrarre dai suoi pensieri, la vide aprire gli occhi piano.
<< Buongiorno Mezzosangue, dormito bene? >> le disse.
<< Benissimo, grazie. >> rispose lei angelica.
Riuscì a spiazzarlo ancora una volta, l’innocenza nella sua voce non era sparita, nonostante la sera prima gli era sembrato che il suo candore stesse scivolando via sotto all’esperto tocco delle sue abili mani da pianista ora era ancora là, niente imbarazzo nelle sue parole, nessun doppio senso, solo sincerità.
In quel momento la vide girarsi ed un luccichio tra le coperte attirò la sua attenzione.
<< Oh, e questo cos’è? >> chiese lei prendendo in mano un monile che Draco conosceva più che bene.
Fissò per un momento il serpente d’oro bianco che si attorcigliava attorno alla base dell’anello.
<< Uno stupido gioiello di famiglia. >> si limitò a rispondere.
<< E’ l’anello di Famiglia vero? Secondo me è bellissimo >> rispose lei, un leggero rossore sul viso.
La fissò esterrefatto, stava veramente dicendo che quell’assurda chincaglieria le piaceva?
<< Puoi tenerlo, non me ne faccio più nulla, non c’è più nessun motivo per me di conservarlo, mio padre è morto e con lui tutti i suoi assurdi propositi. >> ribatté.
Il voltò della mezzosangue si illuminò all’improvviso ed  uno strano sorriso le comparve sul volto.
<< Morgana! E’ così tardi! Scusa ma devo proprio andare a lezione, ci vediamo dopo!>> disse tutta di fretta.
Con un piccolo colpo di bacchetta si vestì e fece per uscire dalla stanza.
Nessuno lascia il mio letto senza permesso mezzosangue, questo lo dovrai imparare a tue spese. Pensò.
Aprì la porta che si era appena chiusa alle spalle della ragazza e fece per dirigersi verso l’uscita, ma con sua grande sorpresa vide che la mezzosangue non stava uscendo dal dormitorio ma lo stava attraversando per raggiungere la parte femminile.
 Che sta facendo?
L’incredulità si trasformò in sospetto nell’esatto istante in cui lei si girò verso di lui e gli sorrise, non un sorriso angelico, non uno di quelli che gli aveva fatto quel giorno in biblioteca, questo somigliava più ad una smorfia, un ghigno.
Continuò a seguirla, le gambe oramai non seguivano più i suoi ordini ma continuavano a correrle dietro.
La vide fermarsi e bussare ad una porta.
Draco conosceva bene quella stanza in particolare, e sapeva che chi era al suo interno non avrebbe affatto gradito la visita della mezzosangue.
L’uscio si aprì di scatto ed una folta chioma bionda e lucente fece capolino da essa.
Il ghigno della Granger divenne sempre più marcato.
<< Ciao Greengrass >> parole dure e sferzanti, ma dov’era finito l’angelo bruno che dormiva nel suo letto?
<< Granger, sei venuta a dichiararti sconfitta immagino. >> disse Astoria.
Nessuna risposta solo un luccichio, oro bianco e smeraldi, un anello di serpente era appena volato sulle mani di un attonita Astoria Greengrass.
Il ghigno sul volto della mezzosangue ora si era trasformato in una risata, secca e pungente come la neve di Gennaio mentre gli occhi di Astoria incontrarono quelli di Draco, spettatore involontario di quella schermaglia.
<< Sono andata a letto con il tuo futuro ricchissimo maritino Greengrass, mi devi cento galeoni. >>.
Se non avesse visto le labbra muoversi Draco non avrebbe mai pensato che a parlare fosse stata proprio la ragazza che pochi minuti prima dormiva beata con la testa sul suo cuscino.
Vide Astoria sbiancare.
<< Non erano questi i patti. >> disse alla Grifondoro.
<< No, i patti erano che se fossi riuscita a portarmi a letto uno stupido Serpeverde mi avresti dato cento galeoni. Io ho fatto di meglio, ho irretito il Principe di Serpeverde quindi diciamo che ho stravinto la nostra piccola scommessa. >>
Una scommessa? Astoria aveva scommesso con la mezzosangue?
Vide i loro occhi incontrarsi, e poi vide quella che sarebbe stata la sua futura moglie abbassare lo sguardo.
<< Volevi una prova giusto? L’anello mi sembra valido ma sai se non mi credi potresti sempre chiedere al diretto interessato. >>
La mezzosangue non fece in tempo nemmeno a finire la frase che gli occhi di Astoria si rivolsero a lui e Draco non potè fare altro che abbassare lo sguardo.
Un’altra fredda risata, ora Draco la riconosceva, era quella della Regina di Grifondoro.
<< Sai una cosa Greengrass? I tuoi soldi puoi tenerteli, ora volgiate scusarmi ma ho fame, vado a fare colazione. >>
E detto questo si allontanò con un incedere sicuro ed un passo felpato che Draco non le aveva mai visto.
Prima ancora che se rendesse conto si trovò a seguirla, la bloccò poco fuori i dormitori, sbattendola contro il muro di pietra dei sotterranei.
Incrociò il suo sguardo e ci lesse vittoria altro che angelo, quella era un demone.
<< Vuoi il bis Malfoy? >>
<< No, voglio solo sapere perché. >>
<< Perché cosa? >>
<< Perché l’hai fatto Granger? >>
<< Te l’ho detto, una stupida scommessa… >>
<< Cosa ti ha fatto Astoria? >>
<< A parte credersi la regina del mondo perché fra un paio di anni vi sposerete intendi? >>
<< Dimmi che ti ha fatto. >>
Silenzio, la vide abbassare gli occhi e per un secondo credette di vederla piangere, poi però sembrò riprendersi.
<< Era a letto con Ron, io sono entrata nella stanza e li ho beccati, da quel momento non ha fatto altro che insultarmi, crede che non sia stata in grado di tenermelo stretto. >>
Detto questo con un gesto brusco scostò il corpo di Draco dal muro e fece per allontanarsi.
<< Se la può tenere. >> disse lui all’improvviso. << La Greengrass, se la può tenere Weasel , scioglierò il contratto. >>
Lei non rispose e fece altri due passi con l’intenzione di andare via.
<< Un’ ultima cosa mezzosangue >> la fermò lui << Non sono stato il primo vero? >>
Un attimo di silenzio e poi lei si girò verso di lui.
<< Neanche il secondo se proprio lo vuoi sapere>> disse, un sorriso compiaciuto sul volto << ma certamente il migliore. >>
 E così dicendo si allontanò, il passo sicuro, le spalle erette, una vera Regina.
La sua Regina.

 

 

 

FINE

:::::::::: ANGOLO AUTRICE ::::::::::

Eccomi di nuovo con voi con una One-Shot di Hallween per tutte le appassionate della coppia Draco/Hermione, chi già mi conosce saprà che non sono una grande amante della solita Coppia Hermione verginelle e Draco Dio del sesso ed in questa one-shot confermo il mio femminismo sfegatato, è stato un piacevole intermezzo per me scriverla quindi spero lo sia stato altrettanto per voi leggerla.
Ed ora due o tre link su cui cliccare:
QUI troverete la mia Long Fiction su Draco ed Harmione "Orgoglio e Coraggio"
QUI invece troverete delle Drabble tratte da "Orgoglio e Coraggio"
QUESTO è il mio account facebook se volete aggiungermi agli amici.

Per il resto che dirvi se non... commentateeeeee e naturamente...... ATTENZIONE! QUESTA SHOT E' PARTE DI UNA LONG SCRITTA DA NAUSIKAA87 ED INTITOLATA "EVA CONTRO EVA", VE NE CONSIGLIO LA LETTURA!

Buon Halloween
   
 
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