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Autore: petitfraise    31/10/2010    7 recensioni
Bella ha 15 anni, una sorella maggiore antipatica e invidiosa di nome Tanya e una vero fratello di nome Emmett. Edward ha 19 anni, un brutto passato e fuma come un dannato. Lui e Bella si conoscono fin da piccoli. Il loro legame era molto profondo. Poi Edward è diventato un "cattivo ragazzo" e si è allontanato da lei. Adesso i sentimenti escono fuori. Ma i problemi non finiscono mai.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Musica

Ragazzina
 





Troppe volte ho deciso. Troppe volte ho scelto qualcosa di sbagliato. Troppe volte ne ho pagato le conseguenze.
Ma non c’è altra via d’uscita. Non c’è altra ragione.
 
Patologia
 
Io non posso fare a meno di tutto quello che c’è stato, anche se vorrei dimenticarlo.
So che sembra così stupido e semplice, ma non riesco a concludere il peso delle mie azioni.
Mi schiaccia, mi ferisce e fa male al cuore. Ma brucia di più ogni parola dolce detta e ogni emozione provata.
Mi accorgo che nella mia vita non ho mai detto parole più poetiche. Vorrei riderne. Vorrei. Potrei. Ma no, non lo faccio.
 
Depressione
 
E’ ancora troppo presto. Ma poi mi chiedo se lo è davvero o sono io che ho paura e non voglio soffrire di nuovo.
Sbuffo sperando di portare in un soffio via i pensieri. Ma si accumulano ancora di più.
E’ da tre settimane che non sento Adam. Non risponde ai messaggi né alle chiamate. Ho paura di perderlo, di non sentire più la sua voce.
 
Dolore acuto
 
L’ultima volta che ho sentito Edward è stato due giorni fa. Mi ha chiamato al cellulare. Dopo tanti squilli assordanti ho risposto. Non pensavo di poterlo accettare. Ma ce l’ho fatta. E risentire la sua voce non mi ha fatto piangere. Per la prima volta.
Mi ha detto che non mi abbandonerà come ha fatto Adam. Ma lui non sa di averlo già fatto.
Mi ha detto che mi ama. Ogni giorno di più.
Mi ha ripetuto che non fuma e beve più. Ma so che ogni tanto si droga. Me lo ha detto Tanya. Lei ci ha provato con lui, dopo la nostra chiacchierata. Ma lui non la guarda nemmeno. Tanya mi ha sempre detto che le cose più importanti per lui sono io e la droga. L’ero, per tutta precisione. Io l’ho provata una sola volta. E fa proprio schifo. Ti fa stare bene, ti soddisfa. Ma alla fine ti deprime, alla fine ti fa tornare nel mondo reale. In quello malvagio. E finisce il giro. Tutto qua. Ma quando non hai niente di meglio questa sembra essere la soluzione.
E così, come per Adam, ho paura di perderlo.
 
Vedere in modo distorto dalla normale concezione delle cose
 
La droga uccide. E io non sono abbastanza forte per tutto questo.
Vorrei poterli salvare tutti e due. Vorrei fare qualcosa di giusto, una buona volta.
Ma questo non basta.
Adesso Alice sta cominciando a star meglio. Sta ricominciando a sognare. Una casa, tanti bambini, Jasper. Ma prima finirà gli studi. Infondo ha solo sedici anni. Vuole essere un medico. Un medico che permetta a tanti piccolini di nascere e vivere. Questo le fa onore. Sono fiera di lei.
Lei è forte. Lei è buona. Lei fa scelte giuste. Lei sa cosa vuole, sa come sarà il suo futuro. Lei vivrà.
Io no. Forse è per questo che sono qui, sul tetto di questo enorme palazzo.
Il vento che strugge i miei capelli. Il cuore che pompa il sangue all’impazzata. Il rumore del traffico sotto i miei piedi.
Basterà un attimo. E non esisterò più. Una caduta nel vuoto. E volerò. Potrei volare. Se solo non fossi così pesantemente ancorata a questo mondo da non schiacciarmi contro la strada scura e fredda e dura.
Addio problemi, addio mondo. Addio me, le mie scelte sbagliate, il pericolo che porto.
Giù, oltre sessanta metri sotto, la polizia con le sue lancinanti sirene offusca un po’ la mia pelle. Ma non basterà.
 
Pazzia
 
Non basterà a fermare tutto.
Chi è che muore giorno dopo giorno, papà? Chi è?
Nemmeno tu potrai fermarmi. Tu sei vecchio, fragile. E non voglio diventarlo anch’ io.
La verità è che… Io non voglio esistere più.
Spicco il volo, lasciandomi andare, cadendo a braccia aperte.
Il vuoto mi sovrasta, lo so. Il vento mi investe. Il viso è libero. Sorrido, sto volando. Silenzio. La folla che urla. Qualcuno mi prende in tempo. O forse no. Un’altra folata gelida di vento. E con me anche lui. Mani nelle mani. Sorrido. Nessuno riuscirà a salvarmi. Nessuno.
Ormai è troppo tardi. Ormai sto volando. Con il fuoco dentro e il gelo fuori. Un sorriso. Le braccia aperte. Il vento che mi strazia. E nella mano lui. Caldo, impaurito. E’ così bello. Mi fa ridere.
Ma sono attimi. E il nero freddo e duro della strada si avvicina forte. Ma non ho paura. Accanto ho il mio appiglio.
Accanto a noi, il primo schiantarsi per terra, il ciondolo di Edward, il nostro ciondolo per anni al collo. Il mio è da qualche parte alla metropolitana, il suo mezzo cuore si spezza prima di noi.







A voi i commenti. Questa non è la fine di Ragazzina. Non deprimetevi ;)

  
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