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Autore: _Lady Hannival_    31/10/2010    7 recensioni
E' il giorno di Halloween: Brian è nel loft da solo, perso nei ricordi dell' ultimo disatroso Halloween passato con la sua famiglia... un vampiretto di nostra conoscenza fa un salto a casa sua, ma è davvero una buona idea? (timeline: 1° stagione)
Genere: Commedia, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brian Kinney, Justin Taylor
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: You're not lost
Genere: Generale, Introspettivo, Erotico
Rating: Rosso / VM18
Fandom: Queer as Folk (Brian/Justin)
Avvertimenti : One Shot, Slash (presenza di scene d'amore/sesso tra due uomini), Child abuse
Note dell'autore : I personaggi e le ambientazioni non sono miei. Tutto appartiene a Showtime e Cowlip. La citazione all'inizio della shot è presa dal telefilm Dexter (appartenente anch'esso a Showtime). Ovviamente non guadagno un centesimo per questa storia.
Breve sommario: (Ambientata durante la prima stagione) E' il giorno di Halloween: Brian è nel loft da solo, perso nei ricordi dell' ultimo disatroso Halloween passato con la sua famiglia... un vampiretto di nostra conoscenza fa un salto a casa sua, ma è davvero una buona idea?




Adoro Halloween. E' l'unico periodo dell'anno in cui tutti portano una maschera, non solo io. La gente trova divertente fingere di essere un mostro, io passo la vita a far credere di non esserlo. Fratello, amico, tutte maschere che indosso ogni giorno. Qualcuno mi definirebbe un impostore... Io preferisco considerarmi un maestro del travestimento”.


- Dexter, 1x04.




Toc- toc.

Dolcetto o scherzetto?”

Andate a cagare”.

Brian chiuse la porta del loft in faccia ad un piccolo gruppo di ragazzini vestiti da mostriciattoli, maledicendoli mentalmente e ributtandosi con malagrazia sul divano.

Odiava Halloween, e odiava in particolare quei branchi di piccole pustole fastidiose che bussavano mille volte alla sua porta.

Sopratutto durante quella festa voleva restare solo, per questo aveva rinunciato ad andare al Babylon, dove ragazzoni mascherati da creature dell'orrore non aspettavano altro che aprirgli il loro... 'piccolo antro oscuro'.

Inoltre era sicurissimo che sarebbe stato là anche quel ragazzino irritante, Justin, e non aveva proprio voglia vedere i suoi occhi azzurri illuminarsi al suo passaggio. Non quella notte.

Anni addietro, Halloween era stata la festa preferita di Brian: andare in giro di porta in porta in cerca di dolci o altre leccornie lo riempiva di gioia – senza contare che era un'occasione perfetta per sfuggire ad una delle sfuriate dei suoi genitori.

La tradizione si era ripetuta per molti anni, finchè una notte era sgattaiolato in casa nel momento sbagliato: Jack era infuriato con Joan e Claire, e Brian non sfuggì alla sua ira.

E' così che passi il tempo, razza di idiota? Elemosinando dolci e cazzate? Io alla tua età già mi rompevo la schiena per guadagnare il pane ed aiutare i miei genitori!”

La frase – o meglio, l'urlo – era stato seguito da un sonoro SLAM.

Brian l'aveva guardato mortificato, sentendosi allo stesso tempo piccolo e arrabbiato: sapeva però che ribattere non era una scelta saggia – portava ancora i segni delle volte in cui ci aveva provato – perciò rimase docilmente in silenzio, la guancia che bruciava dal dolore e anche per qualcos'altro.

Jack buttò tutto ciò che suo figlio aveva raccolto, e stracciò il costume da vampiro di Brian. Dopo averlo schiaffeggiato nuovamente, mandò il ragazzino in camera sua senza cena.

Quella notte Brian pianse a lungo.


L'anno seguente Brian decise di non festeggiare più Halloween.

Quando i suoi amici gli chiesero perchè, lui rispose semplicemente che era una festa da bambini e che non ne aveva voglia.

Dopo si voltò dall'altra parte, coprendo un livido violaceo su una guancia.



Dopo aver mandato al diavolo altri tre gruppi di ragazzini, incazzato come una iena, Brian accese lo stereo al massimo, sperando di coprire ogni rumore.

Prese una lattina di birra dal frigorifero, appoggiandosi mollemente al tavolo, ormai perso nel passato.

Si era quasi dimenticato del perchè usciva sempre la sera: di giorno era occupato col lavoro in ufficio, perciò non poteva pensare a nient'altro; mentre quando calava l'oscurità, quando era finalmente libero, mille pensieri passati potevano ritornare alla mente... sopratutto i meno piacevoli.

Il Babylon e le scopate erano un' alternativa al deprimersi.

In quel momento, però, non aveva nulla per svagarsi.

Spense lo stereo e si distese sul letto, lasciando cadere la lattina vuota per terra.

Buon Halloween del cazzo... papà”.


*


Il sonno profondo di Brian fu turbato poco dopo da vere e proprie martellate alla porta.

Cristo santo, ma chi cazzo è?” grugnì, dirigendosi verso la porta e addocchiando un dildo che poteva funzionare benissimo a mo' di arma.

Dolcetto o scherzetto?” fu la risposta entusiasta di un biondino troppo cresciutello. “Oh, credo che sceglierai il dolcetto...” sussurrò melenso.

E tu che cazzo ci fai qui?” chiese l'uomo, senza cambiare espressione.

Justin entrò nel loft con nochalance, aprendo il lungo e avvolgente mantello da vampiro, mostrando così la sua nudità e la sua potente erezione. “Secondo te? Sono venuto per vederti. Non ti sei fatto vivo al Babylon...”

Bene. Ora mi hai visto e puoi andartene” ribattè passandogli accanto senza degnarlo di uno sguardo, per poi andarsi a sedere sul divano.

Justin rimase fossilizzato sul posto. “Come...? Perchè? Stai scopando qualcun'altro?” si guardò in giro, ma non vide nessun uomo nudo che girava per il loft.

Brian si massaggiò le tempie, e la sua voce si fece d'acciaio. “Justin, te lo ripeterò una sola volta: ora non è il momento adatto. Vattene e tornatene al Babylon... o dove cazzo ti pare. Ma non pensare di poter restare qui.”

Il ragazzo non rispose, chiudendo il mantello. “Scusami... io... io torno casa” pigolò con voce mortificata. Nonostante lo trattasse spesso come una pezza da piedi, non si aspettava quel'atteggiamento. Brian non era mai stato un amante delle feste tradizionali, ma non aveva mai rifiutato del buon sesso.

Proprio quest'ultimo si diede una capocciata mentale: perchè quel rompicoglioni riusciva sempre a far leva sul suo lato sensibile... se così si poteva chiamare? Sbuffò, esasperato. Forse una scopata non avrebbe fatto male alla sua depressione.

Justin... se vuoi... se vuoi, puoi restare. Ma solo per qualche ora, poi ritorni da Deb” gli concesse senza avere nemmeno il tempo di finire la frase, perchè un batuffolo rosa e con la chioma spettinata gli saltò addosso, divorandogli la carne del collo.

Ahio!” mugolò l'uomo, quando i denti del ragazzo si fecero strada nella sua pelle.

Mmmmm... hai il sangue più dolce che io abbia mai assaggiato” gemette lo pseudo vampiro, leccandosi le labbra... e iniziando poi a leccare qualcos'altro di molto più grosso.

Brian non perse tempo e lo piegò sul tavolo, tirandosi velocemente giù boxer e pantaloni e cercando a tentoni un preservativo. Dopo essersi infilato il condom, si spinse dentro Justin con pochi colpi ben assestati.

Entrambi si dovettero mordere la lingua per non urlare.

Lo sapevo che.... oddio... avresti scelto il... dolcetto...” ansimò il biondo, appoggiando la fronte al tavolo.

Un attimo dopo il loft eccheggiò delle risate di entrambi gli amanti.



Dopo il ritorno di Justin a casa di Deb, Brian era rimasto seduto sul divano a fumare per un'altra oretta. Grazie a quella sensazionale scopata, si sentiva molto più di buon umore.

Halloween non fa poi tanto schifo, dopotutto, constatò insolitamente allegro.

Si bloccò con la sigaretta in bocca, sconvolto dai suoi stessi pensieri.

Quando aveva pensato ad Halloween, era la faccia di Justin che era comparsa, non più quella infuriata di Jack.

Spense lentamente la cicca, riflettendo e strofinandosi il naso con aria pensierosa.

Lanciò due occhiate al telefono, prima di comporre rassegnato il numero della madre di Micheal: “Deb? Si, sono io. Volevo dirti che arrivo a casa fra poco... si, è per Justin. Dì al vampiro di prepararsi, perchè sta per arrivare un cacciatore che lo infilzerà con un paletto molto grosso”. Mise giù senza aggiungere altro, facendo cessare i mugugni di rimprovero della donna.

Si vestì in fretta, e agguantò una giacca. Oltre che arrapato, si sentiva stranamente speranzoso.

Per cosa? Per la scopata che presto si sarebbe fatto, ovvio!

Era così... o no?

Si, quel Halloween non faceva poi tanto schifo, alla fine.

E se fosse merito della scopata o della semplice presenza di Justin, Brian preferì non pensarci.



Note finali:

Scagazzata di quasi un annetto fa (e infatti si vede -_-''') per il Contest di Halloween della community Inchiostro libero. Ho cercato di migliorarla più che ho potuto, ma la schifezzuola è quello che è XDXD. C'è di buono che cade a pennello in questo giorno cupo (sia per il tempo da lupi che c'è da me, sia per la festa in generale), anche se spero che il finale vi abbia tirate un po' su *___*.

Ma insomma, bando alle ciance! Spero che questo lavoretto vi sia piaciuto almeno un pochino, e prometto che la mia prossima creazione sarà migliore V.V

Ringrazio con tutta la fregola... ehm, cuore coloro che hanno commentato la mia ultima shot, Cut: Scar, kyelenia e jaspe. E grazie anche a coloro che leggono soltanto. Un grazie speciale va poi nuovamente a Susy/Scar per avermi convinto a postare nuovamente questa OS: grazie tesoro per spronarmi sempre, per correggermi e per spingermi a migliorare. Sei una donna rara.

E... grazie a tutti voi là fuori, insomma! Siete il mio popolo! *___*


Mi defilo elegantemente e vi auguro un buon Halloween, dunque.

E buon ponte a tutti i lavoratori e agli studenti come me! u.u'''


- Valentina.

   
 
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