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Autore: bluemary    31/10/2010    15 recensioni
Per lui le stelle erano piccoli bagliori nell'oscurità che non era riuscito a spegnere.
Per lei le stelle erano un sogno di bambina.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Storia scritta per l'Halloween Party di Fanworld, con il prompt "volo notturno".


Stars

Per lui le stelle erano piccoli bagliori nell'oscurità che non era riuscito a spegnere, il ricordo di una vita trascorsa a viaggiare nello spazio di pianeta in pianeta, per assoggettare popoli vergognosamente deboli a cui aveva sempre rivolto un crudele disprezzo. Erano specchi lontani che riflettevano il suo fallimento come saiyan, una muta tentazione per il suo istinto da conquistatore che non era mai scomparsa, ma di cui aveva imparato a ignorare il richiamo.
Per lei le stelle erano un sogno di bambina, lo sfondo perfetto per un romantico incontro con il principe azzurro, il mezzo più poetico per soddisfare un proprio desiderio, se riusciva a cogliere l'attimo in cui solcavano il cielo. Erano le mute testimoni delle notti trascorse in compagnia di Vegeta, di quei roventi minuti di passione strappati al suo orgoglio saiyan e delle ore in cui si fingeva addormentata, per consentirgli di rimanere al suo fianco senza che si sentisse debole.
Adesso le stelle sono semplicemente stelle, mentre volano abbracciati superando città dopo città: due ombre che sfrecciano senza meta in una calda notte d'estate.
“Soddisfatta?”, chiede lui, con un velo d'irritazione fasulla a cui il suo orgoglio non gli permette di rinunciare.
Lei si stringe contro il suo torace, gli occhi socchiusi per l'aria tiepida che le sferza il volto e le narici invase dal suo odore; lo stesso odore che, con un fremito d'eccitazione, riconosce sulla propria pelle.
“Non ancora”.
Lo stop è improvviso, quasi brusco, ma sono le braccia forti e possessive che la sostengono ad assorbire tutto l'impatto.
“Ora vuoi spiegarmi perché hai preteso che uscissimo a quest'ora?”.
Bulma si guarda attorno, catturando ogni più piccolo particolare dell'ambiente attorno a sé con quelle iridi azzurre che pare abbiano derubato il cielo del suo colore più bello.
“Mi ispirava l'idea di un volo notturno. Io e te sospesi nel buio, con le stelle sopra di noi e il mondo ai nostri piedi”.
L'accenno di un ghigno prende forma sulle labbra del saiyan.
“Sai, Bulma, a volte dubito che tu sia solo una terrestre”.
Lei sorride di rimando, trovando il complimento dietro quella che potrebbe sembrare un'offesa.
“Volevo sapere cosa si potesse provare a possedere la notte”, mormora, prima di tornare a fissarlo negli occhi. “Ma, in fondo, io la possedevo già”. aggiunge, attirandolo verso le proprie labbra.
E, per una volta, il principe dei saiyan non trova nulla da replicare.

   
 
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