Near's Birthday

Era un'afosa giornata di Agosto, per essere precisi il giorno ventiquattro. I caldi raggi del sole picchiavano violenti sul terreno creando un caldo folle, un'aria quasi irrespirabile. E poi che dire? Era il suo compleanno. Il compleanno di Near: il ragazzino orfano dagli strani capelli bianchi che viveva in un orfanotrofio chiamato Wammy's House. Nate, che era il suo vero nome, era freddo, apatico, ma il numero uno di tutto l'orfanotrofio, data la sua innata intelligenza. Era il degno successore del grande L e questo faceva ribollire di rabbia Mello che era il suo eterno rivale. Sorrideva di rado, in rare occasioni. Se ne stava sempre in disparte a giocare con i suoi puzzle e con i suoi robot, non aveva nessun amico e veniva preso in giro da tutti. Sapeva che, appena sarebbe entrato in mensa per fare colazione, tutti lo avrebbero preso in giro come sempre. Chi mai poteva ricordarsi il compleanno di una persona così? Forse se lo sarebbe ricordato Linda, la fastidiosa ragazzina ed era risaputo in tutto l'orfanotrofio della sua palese attrazione verso il ragazzino.
 
Near si avviò, con passi calmi e con le mani nelle tasche del bianco pigiama, verso la mensa per fare colazione. Entrò e, stranamente, non vide nessuno girarsi verso di lui e insultarlo come al solito.. Notò solo una chioma bionda girarsi verso di lui: Mello, non appena lo vide, assunse sul suo viso il tipico ghigno fastidioso con il suo migliore amico Matt che sghignazzava a bassa voce. Decise di lasciarli perdere e andare a sedersi al suo solito posto, preferiva non perdere tempo con quei due. Vide salterellare verso di lui una Linda alquanto entusiasta che stringeva in modo quasi possessibo un pacchetto regalo. Forse era per lui? Non appena si sedette accanto a lui, Near la vide arrossire di botto. Allora era vero che era cotta dell'albino!

"Ciao, Near." Iniziò Linda timida balbettando leggermente. Poi chinò il capo di scatto e porse verso di lui il pacchetto regalo. "Questo è per te, spero che ti piaccia!" Disse tutto d'un fiato mentre ritornava a sedere a corsa e sorrideva verso le sue amiche.

Mello, intanto, vide tutta la scena ma, quando aveva visto quella fastidiosa Linda salterellare entusiasta verso Near, aveva percepito qualcosa di strano e insolito raggrupparsi nello stomaco. Qualcosa di fastidioso, ma allo stesso inspiegabile. Gelosia? No, impossibile. Non poteva essere innamorato di Linda, lui la odiava. Lo stesso valeva per Near, quel maledetto nano che lo superava sempre in tutti i test. Ma allora cos'era quella strana sensazione che aveva provato a vederli insieme?
Tsk, impossibile. Devo smetterla di farmi tutte queste paranoie inutili. Certo che, a guardarli bene, sono buffi insieme: il nano albino con la stupida appiccicosa. Bella coppietta devo dire, pensò Mello ridendo sadico dentro di sé.  
Matt notò che l'amico fissava un punto nel vuoto, così los scosse interruppendolo dai suoi pensieri.

"Stai bene, Mello?" Gli chiese preoccupato sporgendosi verso di lui. Il giovane annuì semplicemente riprendendo a mangiare e a chiacchierare con l'amico dai capelli rossi.

"Lo sai che oggi è il compleanno di Near?" Chiese Matt andando improvvisamente fuori tema da quello che stavano parlando.

"Sì e allora? Sinceramente non me ne può importar di meno se il nano compie gli anni. Anzi, che ne dici se dopo gli distruggiamo qualche puzzle? Sarà il nostro regalo di compleanno per lui!" Ghignò guardando verso Near.

"Ottima idea, Mello! Io dico che si metterà a piangere per la prima volta, sai? I giocattoli sono tutta la sua vita!" E continuarono a prenderlo in giro ridendo fino a che non finirono di mangiare.

Il pomeriggio arrivò in un batter d'occhio e Nate passeggiava tranquillamente per i corridoi deserti della Wammy's House: tutti i bambini erano andati a giocare fuori insieme e lui era l'unico che era rimasto dentro e sopratutto da solo. Sentì, però, dei passi leggeri non poco distante da lui. Sentì toccarsi la spalla e si girò di scatto mettendo a fuoco la figura di Mello. Ma che ci faceva lì? Come mai non era a giocare fuori con tutti gli altri? Non fece nemmeno in tempo a dire nulla che venne spinto al muro. Near aveva comunque la solita espressione indifferente in volto: nemmeno un minimo di stupore. Gli occhi azzurri di Mello penetrarono fino in fondo in quelli color pece dell'albino. Erano belli, ma sempre e solo privi di emozione. Sarebbe stato bello vederli, ogni tanto, allegri e spensierati come qualunque ragazzino della sua età e questo era uno dei tanti motivi per cui Mello odiava Near. Sentì improvvisamente le labbra del rivale venire a contatto con le sue. Lo stava baciando? Perché lo stava baciando se lo odiava? Da quando in qua Mello era interessato ai ragazzi? E da quando in qua l'odio profondo per Near era svanito così da un giorno all'altro? Dopo un po' di staccò per riprendere fiato e fissò Near ghignando: il solito e vecchio Mello.

"Buon compleanno, maledetto nano." Detto questo se ne andò tranquillamente mettendosi le mani in tasca. Sì, quello era stato il compleanno migliore di tutta la sua vita.

24/9: Near compie gli anni.
 

Bene, eccomi qua con una nuova one-shot. Vi prego non linciatemi, vi prego non linciatemi, vi prego non linciatemi! So che è venuto fuori un obbrobrio, ma in questo periodo sono un po' a corto di ispirazione. Spero di non essere andata in OOC. Se fa schifo, ditemelo! XD Un saluto a tutti!