Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: dav_id89    02/11/2010    2 recensioni
Terza classificata al Contest "Once upon a Bloody December" di storyteller lover e premio speciale per l'originalità.
Una giovane ignara preda fra le braccia di un vampiro, muta testimone del dramma della trasformazione di Thomas da mortale ad immortale.
Genere: Dark, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo VI

Capitolo VI “Rivelazioni”


Vidi Johanna commuoversi alla fine di quella storia.
“È triste...” commentò “ma bella.”
“Grazie...”
Era stato strano raccontare quella storia a lei, tuttavia la sete impellente poneva le riflessioni in secondo piano. La osservai alzarsi dal letto ed andare verso il comò coperto dal lenzuolo. Scoprì il carillon facendo nuovamente girare gli ingranaggi e riempiendo la stanza di quella melodia. Dopodiché con uno strattone più forte scoprì completamente il mobile, si vide riflessa nello specchio antico poggiato sopra il mobile d'ebano. Gettai le mie braccia intorno a lei, mi baciò ma poi, voltandosi si sorprese vedendo solo se stessa nel riflesso. Sentii il suo cuore accelerare, il suo respiro farsi più forte.
“Johanna...” le sussurrai all'orecchio, “mi ricordi Diana...” la morsi assaporando ogni singola goccia di quel sangue scorrere dentro di me, sentii la vita abbandonare il suo corpo lentamente, mano a mano che ne bevevo il sangue. Avrei potuto fermarmi, ero ancora in tempo per lasciarla in vita, ma non lo feci: la sete era troppo forte ed il suo sangue troppo buono.
Adagiai il suo corpo sopra il letto e mi ci distesi accanto.
La mia storia consegnata alla muta testimonianza di Johanna... eccetto la mia morte.
Non avevo visto la luce quella notte, nessun sentiero da seguire, solo la ferrea morsa del freddo che portava via la vita dalle mie membra. Oliver mi offrì la via di scampo più facile, l'unica via d'uscita per eludere la morte. Accettai il dono oscuro.
Mi svegliai la mattina successiva la mia morte in camera di Diana e in fondo al letto vidi Oliver, con il solito mantello nero legato intorno al collo.
“Perché?” fu la prima domanda che decisi di porgli.
“Thomas, sono felice che ti senta bene! Mi chiedi perché? Perché sapevo che eri qui, sapevo fin dall'inizio che ti trovavi nel monastero a pochi chilometri dalla città. Volevo riunirti a me, ecco perché.”
“Non credo di capire...”
“Sono arrivato qui a novembre, avevo sete e mi sono dissetato col sangue della gente di questo villaggio. Poi ho visto Diana e ho pensato che avrebbe potuto essere un'ottima esca per te, come vedi non mi sono sbagliato. Ho indotto attraverso i miei poteri il povero Sebastian a correre al monastero, conoscevo i trascorsi di Philippe ed ero sicuro che ti avrebbe portato con lui. Certo, c'era una piccola probabilità che potessi sbagliarmi ma non sarebbe stato poi così grave, non ho limiti di tempo per i miei obiettivi. Ho a disposizione un'eternità.”
“Ma perché coinvolgere il prete?”
“La fede è l'unica arma che ci sconfigge, che sia cristiana, pagana o musulmana è indifferente.
Il prete era un debole, un uomo pieno di vizi e povero di fede. È stato semplice tirarlo dalla mia parte. Si sa, quando il gregge perde il proprio pastore rimane in balia del lupo. Ad ogni modo, quando siete arrivati sapevo che tuo zio mi avrebbe dato del filo da torcere, anche se a dir la verità mi ha un po' deluso. La prima notte ti ho fatto vedere attraverso i miei occhi l'uccisione di quell'uomo. È questo il mio potere, il regno dell'inconscio, la dimensione onirica della realtà umana!” proruppe in una fragorosa risata dopo quell'affermazione, ricordare tutt'ora il suo modo teatrale di celebrare le vittorie mi irrita in maniera indicibile, “Volevo farti sentire la sete insopportabile, la meravigliosa sensazione del sangue! C'era anche Diana con me quella notte, poi, appena tornata al castello ti ha folgorato semplicemente col suo corpo. Ho cercato di sviare Philippe con la pedina degli scacchi, non pensavo che ci cascasse... e anche la mossa della piuma non è stata male. Diana ha recitato in modo divino, è per questo che non sono intervenuto nella vostra contesa all'ultimo sangue, anche lei sarebbe stata una compagna formidabile, forse un po' pericolosa ma... meglio così! Il mio fedele servo era destinato alla sconfitta, il prete non aveva la minima possibilità contro tuo zio, mi è servito solo come esca.”
“Perché la spada? Perché non l'hai morso come tutti gli altri?”
“Avrei rischiato di essere incenerito dal suo stesso sangue. E poi... il resto lo sai già... Non avverti una sensazione strana Thomas?”
“Si... Ho sete!”
Quel giorno fra me e me, col pensiero rivolto a Diana giurai di ucciderlo. Giurai che avrei impegnato ogni singolo giorno di quella nuova vita, per scoprire a pieno i miei nuovi poteri e li avrei utilizzati tutti per distruggerlo. Ma questa è un'altra storia ed io ho di nuovo bisogno di sangue...

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: dav_id89