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Autore: candidalametta    04/11/2010    3 recensioni
un Jared troppo giovane, alle prese con uno dei suoi primi film, il cuore chiaro di speranze e l'anima forse, ancora intatta. un Angelo distratto che ne in contra un'altro, diverso e forse opposto che fa a pugni con il cielo. un non-amore... e in fondo, forse, una lezione da imparare... -(spostata dalla sezione 'attori' a quella 'cantanti' dopo attenta riflessione)- "volevo solo distruggere qualcosa di bello"
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jared Leto
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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grazie di cuore ad Alibi e F. per aver commentato con tanta fiducia lo scorso capitolo. e alle meravigliore ragazze che hanno reso le recensioni di "canzone in prestito" le più intelligenti mai ricevute. vi adoro

.

LETO!”.

L’esclamazione invase la sala dell’allenamento rimbalzando sugli specchi fino a raggiungere la figura con i pantaloni grigi e la maglietta bianca ancora immobile con la gamba alzata in un calcio arcuato.

Angela guardò Jared sospeso nell’esercizio, gli occhi socchiusi quasi a pararsi dall’ennesimo rimprovero mentre la donna fasciata dalla solita tuta nera gli si avvicinava a passo controllato. In mano una bottiglia d’acqua dalla quale sorseggiava appena il contenuto per eliminare il calore di un allenamento intenso.

grazie per averci confermato la possibilità di miracoli su questa terra” sospirò la donna con un misto di rassegnazione e allegria nella voce, una luce divertita le attraversò lo sguardo mentre Jared stupefatto abbassava la gamba lentamente portando prima il ginocchio al petto. Sorrise agli occhi neri della sua insegnante prima che lei gli concedesse una spiegazione a quel mite complimento.

sei riuscito a ricordarti di non cadere mentre sferravi il frontale, bravo. E cosa vedo? Hai anche mantenuto alta la guardia! Quale meraviglia!”, la donna si concesse un breve ghigno mentre applaudiva con incoraggiamento contenuto bagnando l’allievo con l’acqua fuoriuscita dalla bottiglia ancora nelle sue mani.

In resto del gruppo appena allineato lungo il bordo della stanza scoppiò a ridere.

e voi che avete da sghignazzare?” chiese falsamente furibonda la donna schizzandoli con il resto del liquido rimasto. I ragazzi risero ancora più gaiamente correndo fuori dalla sala e lasciandoli soli, come sempre alla fine di ogni allenamento.

Jared non lasciò che il corpo si rilassasse del tutto, consapevole di stare per cominciare un’altra ora di duro allenamento, si sfilò deciso la maglietta ormai fradicia di sudore e acqua per alleviare il senso di stanchezza e prepararsi al secondo round.

Angela si fermò a guardarlo mentre sistemava le sue protezioni dentro il borsone.

Del ragazzo pallido e magro che era entrato nella sua sala allenamenti un paio di mesi prima non rimaneva lacuna traccia. Davanti a lei c’era un uomo ormai, dal petto gonfio di pettorali e il ventre piatto con muscoli in rilievo, persino le braccia avevano acquistato volume, rendendo merito alle spalle tornite. Sorrise, constatando che le lunghe corse all’aperto a cui lo aveva costretto gli avevano regalato anche un colorito dorato alla pelle glabra che non poteva non donargli con i capelli stinti di sole e gli occhi sempre più trasparenti.

giù la guardia Leto, oggi proviamo qualcosa di nuovo”, gli sorrise con tranquillità sciogliendo i capelli chiari dalla stretta dell’elastico e lasciandoli scivolare sulle spalle in un quieto mantello ordinato. Jared abbassò i pugni timoroso, avvicinandosi mentre lei si sedeva con compostezza per terra cominciando gli esercizi di stretching.

Jared si sedette di fronte a lei, per nulla stupito ormai di poter fate tutto l’esercizio senza bloccarsi mollemente a metà, i suoi muscoli si allungavano con decisione e, notò compiaciuto, anche con una certa eleganza.

dimmi Leto”, esordì la donna sorridendo alla sua scioltezza, “cosa farai se avrai il ruolo in quel film?”, Jared si sciolse da un allungamento dei tendini per guardarla meglio, “mi impegnerò per dare il massimo ovviamente” rispose convinto. Il Maestro sorrise, la determinazione era sempre stato il fulcro di tutto a suo parere.

Anche Jared si lasciò andare mollemente ad un sorriso, prima che, inevitabilmente, i suoi occhi si scurissero di preoccupazione obbligandolo a guardare il pavimento lucido, nella forzata concentrazione di una spaccata laterale.

a cosa stai pensando?” gli chiese la donna con curiosità contenuta mentre gli aggiustava la posizione di una gamba, il ragazzo si strinse nelle spalle per quanto possibile dell’immobilità dell’esercizio. “al mio massimo” rispose con tono incerto, Angela aspettò silenziosamente che il suo allievo raccogliesse abbastanza coraggio per raccontarle il resto.

il fatto è … che ogni volta che ne ho l’occasione cerco di dare il meglio di me, non so se mi spiego, ma è come se me lo imponessi, con tutte le mie forze, solo che … a volte ho la sensazione che quello che posso offrire non è quello che ci si potrebbe aspettare. Quello che serve in fondo. Ed è dura per me rendermi conto che potrei non essere all’altezza, che per quanto mi sia sforzato il risultato non è neanche lontanamente quello di cui gli altri avevano bisogno. E così … mi sento …”

Angela lasciò che il mormorio di Jared morisse sul suo ultimo esercizio prima di prendere posto esattamente davanti a lui, seduta compostamente, con i piedi poggiati delicatamente sulle ginocchia nella posizione del fiore di loto. Il ragazzo cercò di sedersi meno goffamente possibile a gambe incrociate, con sguardo curioso mentre Angela rilassava le spalle e lasciava le mani morbide sulle cosce tese sotto il busto eretto.

Se Jared non l’avesse vista combattere corpo a corpo con un ragazzo dalla forza di un bue fino a pochi minuti prima non avrebbe dubitato che la donna conducesse una vita meditazione a pace.

Il suo volto si svuotò di qualsiasi espressione fino a lasciare sulle labbra rosate un vago sorriso e gli occhi delicatamente chiusi.

ora Leto” sussurrò con calma il Maestro, “voglio che tu chiuda gli occhi e lasci che il vuoto ti possegga. Non ti ci vorrà molto lo so, ma io voglio lo stesso che tu provi a spegnere la mente per qualche minuto ascoltando solo la mia voce”.

Jared la guardò stupita qualche secondo, prima di convincersi che la donna non stava per trascinarlo in uno dei suoi strambi giochetti in cui lui finiva con il sedere per terra e qualche parte del corpo maledettamente dolorante, chiuse gli occhi e la ascoltò attento.

immagina”, cominciò la donna con delicatezza, “di guardare il mondo con altri occhi”, il ragazzo rimase sorpreso qualche secondo, “il tuo sguardo contiene più di una semplice immagine riflessa, ma tutto quello che c'è dentro. Come se i sentimenti fossero visibili” proseguì con voce calma la donna, il respiro pacato, segno che non lo stava prendendo in giro.

concentrati Leto, scopri chi ti sta accanto .... Non vedi quel ragazzo?” sospirò a Jared mentre lui cercava di mettere a fuoco l’immagine davanti ai suoi occhi chiusi nel buio delle palpebre, “è giovane, troppo giovane per tutto quello che potrebbe raccontare …. per i posti in cui è stato … per le cose che ha fatto … Eppure fin troppo giovane per poter fare molte altre cose … per potersi mettere in gioco del tutto senza rischiare di perdersi in sentieri inesplorati.”

Aspettò un attimo, timoroso di dire qualcosa, ma il respiro cadenzato e calmo di Angela lo indussero ad aspettare fiducioso, spinto da chissà quale forza.

è un ragazzo solo quello che vedi, dai contorni troppo sfumati dall’abbandono di molte notti e infiniti giorni … le sue mani sono vuote, ma il suo cuore è pieno di sogni … anche se tenta di nasconderlo a volte perché ha troppa paura di vederli infranti. Perché si sente troppo debole per realizzarli ed è convinto che oltre lo slancio della passione si ritroverà debole sotto le intemperie di un mondo nemico”.

Il silenzio dei loro respiri occupò qualche secondo di silenzio prima che una mano di Angela prendesse quella di Jared con dolcezza, poggiandogli l’altra sugli occhi, chiedendogli di tenerli ancora chiusi per immaginare soltanto di ritrovarsi nello specchio delle iridi scure della sua allenatrice. Occhi infiniti di un universo lontano.

guarda bene Jared, non lo vedi anche tu quel giovane uomo? Quello con il sorriso aperto e la sfida nello sguardo? Quello che ha in mano il proprio destino, per quanto difficile. Disposto a tutto, persino a diventare più forte per fare scudo ai propri desideri, senza mai dimenticare cosa è veramente importante nella vita. Non lo vedi? Io si, e credo che tu lo conosca bene”.

Angela separò la mano dalla sua, alzandosi in piedi, lasciando solo le dita a sfiorare le palpebre chiuse di Jared, “guarda te stesso” sussurrò semplicemente prima di allontanarsi con passo lieve.

Jared rimase qualche altro secondo da solo, con gli occhi ancora chiusi, in uno strano senso di vertigine che non avrebbe saputo spiegare a nessuno. Tantomeno a lui.

Aprì gli occhi quasi forzatamente, per nulla stupito di trovare la sala buia se non per la fila di faretti sopra di lui. Il suo riflesso appena macchiato dall’ombra gli si stagliava davanti. L’immagine davanti a lui ispirava forza e agilità, determinazione ed audacia, anche se in fondo agli occhi troppo chiari c’era ancora quella luce sentimentale che gli ricordava un passato di fragilità.

Sorrise a se stesso, riconoscendosi.

  
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