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Autore: Scaramouche    04/11/2010    9 recensioni
Salve, mi chiamo Robert, il mio peggior difetto è che smetto di ragionare quando a cena mi viene posato davanti il dolce, il mio sogno, quello di assaggiare tutte le opere d’arte del gusto delle pasticcerie Londinesi.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sweet Sweet Heart

Salve, mi chiamo Robert, il mio peggior difetto è che smetto di ragionare quando a cena mi viene posato davanti il dolce, il mio sogno, quello di assaggiare tutte le opere d’arte del gusto delle pasticcerie Londinesi.

Questo è quello che scrivo sempre agli appuntamenti programmati, su i miei profili di facebook, twitter, myspace, o nei siti per rimorchiare. E forse è per questo che quando incontro una qualche ragazza, lei interrompe la conversazione con una scusa del tipo “devo andare in bagno” o direttamente “io e te non siamo compatibili, mi dispiace” scaricandomi lì al bancone del bar. È per questo che non ho uno straccio di moglie, di figli, ed è ancora per questo che probabilmente non ne avrò mai.

Mi guadagno da vivere scrivendo una rubrica su uno squallido giornale di provincia, sapete quegli articoli che uno legge quando è in bagno, per far passare il tempo, o se non ha veramente nient’altro da fare.

La mia unica gioia sono i dolci. Esatto, torte, pasticcini, cioccolata, soprattutto la cioccolata. Passo ogni minuto del mio tempo libero dentro una pasticceria, ammirando la glassa colorata fatta colare con maestria sopra a delle torte giganti, dalle forme più disparate, da quelle tonde, o quadrate, a un solo piano, a quelle di tre o quattro, che mi fanno venire una voglia assurda solo a pensarle.

Le guardo perché non posso permettermele, perché anche solo entrare in una delle pasticcerie di Londra oggi giorno è diventato come farsi un trattamento completo dall’estetista. Qualche rara volta riesco a mettere da parte quanto basta per comprarmi una pasta al cioccolato o, se va peggio, alla crema, e quando la mangio, vi giuro, è come se dentro di me esplodesse l’universo, quando la glassa ti si scioglie sulla lingua e il pan di spagna ti sparisce tra i denti, è come se avessi un orgasmo, lasciando da parte il sesso.

Vivrei solo per i dolci, se fosse possibile mi nutrirei solo di quelli e se avessi abbastanza soldi mi comprerei un pasticcere personale che mi preparasse ogni giorno a colazione un bignè colmo fino all’orlo di crema al cacao. 

Oltre ad essere questo però, quei golosi pasticcini sono anche la mia rovina. Vi spiego, ogni santa volta che riesco a risparmiare qualcosa per la macchina nuova, per un appartamento decente, o anche solo per dei vestiti alla moda, va a finire che sperpero tutto in muffin e meringhe, dicendomi sempre “Rob, questa è l’ultima, dopo comincia a lavorare per farti una vita”, ma la vera ultima finisce per non arrivare, perché la strada del dopo conduce sempre e comunque alla città del mai.

Modestamente mi vanto di essere diventato almeno esperto nel giudicare pasticcini e relative pasticcerie, ma fino adesso nessuna è riuscita a solleticarmi il palato abbastanza da dire di poterci tornare così spesso, fatte le opportune eccezioni ovviamente.

Sono appena uscito dal lavoro, sono le cinque del pomeriggio, e sono alla ricerca di una vetrina  decorata con sformatini alla ricotta e cioccolato e mele caramellate nello zucchero.

Cavoli, qui in centro è davvero immensamente costoso tutto quello che mi passa sotto il naso, dai vestiti, ai semplici fastfood, questa città sta diventando estremamente commerciale.

Rigorosamente a piedi, vado verso la periferia, sperando che almeno lì una pallina di cocco non costi più di una sterlina.

Svolto l’angolo a due isolati da casa mia e una scritta cattura il mio sguardo “Sweet Sweet Heart”, è nuova, la settimana scorsa non c’era, o ero troppo impegnato a mangiare una frittella per accorgermene.

Mi avvicino e con mia immensa meraviglia scopro che è una pasticceria in piena regola, con tanto di tavolini all’interno e bancone con esposti i più svariati colori mai visti su un dolcetto.

Mi sistemo la giacca e i capelli specchiandomi sul vetro. Guardo il mio riflesso pensando a quanto io odi i miei capelli. Se mi capiterà l’occasione mi raperò a zero, non è possibile che nemmeno con tonnellate di gel non stiano al loro posto, ah, ci rinuncio.

Mi sento orgoglioso di annunciare che è il turno di questa sforna meraviglie nocive in qualsiasi modo al mio corpo, di essere giudicata dal migliore.

Note

Finalmente è tutto pronto per questa nuova fanfic...Drabbit, in collaborazione con Guildenstern (che presto si farà conoscere xP) sono, dopo innumerevoli fatice, orgogliose di presentervi qesta nuova storia, ovviamente RDJude...x) Bhe cosa dire, ormai è inutile dire che amiamo Rob e Jude perchè altrimenti non saremmo qui quindi..Al prossimo capitolo...xD

Quando possibile troverete allegati vari disegni...ma causa disguidi (del computer di Drabbit, che presto provvederà ad uccidere >.<) le copertine non sono disponibili ma faremo il possibile per postarle nel prossimo capitolo...

   
 
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