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Autore: Vaius    05/11/2010    18 recensioni
Il momento che precede una tempesta è sempre pervaso da una atmosfera innaturalmente calma.
Lo stesso vale nella guerra.
Il momento che precede il massacro è quello in cui la calma, l'organizzazzione e la spensieratezza, solo apparenti, regnano sovrane.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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La quiete prima della tempesta
LA QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA

« Hinata! »
La ragazza si voltò in direzione della voce.
Era Kiba, accompagnato da un impassibile Shino.
« Gardati... sembri una vera guerriera, in queste vesti. Anzi, lo sembriamo tutti, Shino a parte, che non ha rinunciato al suo solito cappotto... »
Il ragazzo al suo fianco si limitò a grugnire, disinteressato.
Sembravano davvero tutti e tre pronti a sostenere una guerra.
E, in effetti, era quello a cui dovevano esser pronti.
La corvina aveva abbandonato in un angolino della sua tenda da campo i suoi vestiti abituali, sostituendoli con la divisa da Chunin ordinaria.
Abituata ai suoi soliti vestiti, si sentiva soffocare, sotto il giubbotto protettivo.
Era troppo stretto.
Kiba e Shino parevano essere più a loro agio, in quelle vesti.
Hinata non poteva non domanndarsi come facesse il fanatico degli insetti a portare il suo pesante indumento iper-coprente sotto a quel sole cocente.
Sorridendo impercettibilmente, salutò i suoi due compagni.
Presero ad avviarsi al punto di ritrovo, dove si stavano radunando le forze alleate.
La ragazza era rimasta stupita dalle dimensioni del'esercito.
Il campo base brulicava di una fiumana di combattenti, stipati in uno spazio minimo.
Era la prima volta che si verificava una simile alleanza.
Per il campo girava una ventata di entusiasmo collettivo.
Soprattutto i combattenti provenienti dai villaggi della Roccia e della Nebbia erano entusiasti come bambini.
I due villaggi erano rimasti abbastanza isolati, e per loro il mondo era una continua scoperta.
Erano molto simpatici, ma anche fin troppo intraprendenti.
Un manipolo di ragazzi le aveva fatto una corte spietata, la sera precedente, incuriositi sia dalla sua abilità innata sia dalle sue forme fin troppo generose.
Abituata ad andare in missione solo con il suo team, aveva lasciato negligentemente il giubbotto in tenda, rimanendo solo con il vestito nero sottostante, che lasciava intuire meglio la corporatura della ragazza.
A salvarla era stato l'intervento provvidenziale di Kiba che, con foga persino eccessiva, aveva cacciato via i ragazzi.
« Noi ci fermiamo qua. »
La frase di Shino la fece sussultare.
Ne avevano parlato la sera prima.
Entrambi i suoi compagni erano stati assegnati alla quinta divisione, mentre lei era stata inserita nessa seconda.
Si sentì salire un groppo in gola.
 Li salutò con foga, abbracciando di slancio Kiba, e cercando di fare lo stesso con Shino, che però la tenne a distanza.
Come al solito era fin troppo timido.
Ma la ragazza avrebbe giurato i aver visto arrossire i pochi lembi i pelle visibili.
Kiba, al vedere la scena quasì si strozzò con la sua stessa saliva, cercando disperatamente di non ridere.
Infine la corvina diede una grattatina alle orecchie di Akamaru.
Se ne andò in fretta, le faceva male quella separazione.
Dietro di lei sentiva ancora la voce di Kiba, impegnato ad urlare a squarciagola qualcosa che concerneva degli insetti.
Evidentemente il compagno si era vendicato per le risate.
Gli sarebbero mancati tutti e tre.
Si diresse verso la terza fila alla sua sinistra, ovvero la sua divisione.
Era arrivata presto, e riuscì a conquistarsi un posto nelle prime file.
Si era posizionata al fianco di una ragazza di Kumo, dagli occhi gialli e i capelli rossi.
Più in là stava suo cugino, che le rivolse un breve cenno con il capo.
Gli uomini si stavano radunando in fretta.
Avevano formato cinque enormi battaglioni, all'ombra delle alte montagne che circondavano il villaggio delle Nuvole.
Ben ottantamila uomini, fra ninja e samurai.
Tutti in attesa di partire verso un destino incerto.
In piedi su un alto terrapieno, stavano i cinque generali.
Lei riuscì a riconoscere solamente Gaara, posizionato al centro, e Kakashi-sensei.
Il generale della sua divisione era un uomo enorme, dal volto ridicolmente rotondo, che li fissava con aria severa.
Quell'uomo non le ispirava una grande fiducia.
E l'ansia cresceva.
« S-sono un pò nervosa... »
Alla fine, aveva provato ad attaccare bottone con la vicina.
Del resto doveva dirlo a qualcuno, o sarebbe esplosa.
« Ma per favore! Questa guerra sarà una passeggiata! »
La ragazza che le stava accanto era davvero energica.
La ringraziò fugacemente con un timido sorriso.
Poco più avanti un'altra ragazza si stava lagnando del fatto che suo padre era stato messo al comando della divisione.
Poteva capirla, i genitori sapevano essere terrificanti, in quei frangenti.
Con un brivido, immaginò di vedere suo padre sul terrapieno, al posto del vero generale.
Gaara fece un passo avanti.
Prese parola, iniziando a esporre le strategie che avrebbero adottato.
Tutti si fecero silenti.
La tensione era palpabile.
Fino a qul momento la avevano sopressa, ognuno a suo modo.
Chi facendo lo spaccone, chi non parlandone.
Voltando appena il capo, la corvina rimase a fissare i suoi compagni.
Quanti ne sarebbero sopravvissuti?
Una guerra non è mai facile, e le vittime erano semplicemente inevitabili.
Molti, come la giovane ninja di Kumo, minimizzavano la cosa, asserendo che un esercito di shinobi così vasto non poteva di certo essere sconfitto.
Ma lei non lo credeva, che sarebbe stato tutto così facile.
Madara, il loro avversario, non era uno stupido.
Chissà quali atroci trucchi avrebbe tirato fuori, pur di vincere.
Non poteva dimenticare che un singolo nemico aveva annientato il suo villaggio, praticamente da solo.
Il nemico sicuramente aveva parecchie carte nella sua mano, per azzardare un simile, clamoroso attacco.
Sentiva le lacrime pizzicarle agli angoli degli occhi.
Quel silenzio in cui si trovavano ora era la quiete prima della tempesta.
Una tempesta che da lì a poco li avrebbe travolti tutti, senza pietà.

Solo un pensiero la sosteneva.

Lui era al sicuro.
Per ora.
Ma che fine avrebbero fatto, loro?
 
Allora... era tanto che non scrivevo nulla, quindi pubblico questa... questa cosa.
Finalmente si è rivista Hinata!
E Kishimoto le ha fatto spiccicare perfino un paio di parole.
Sono quasi commosso.
Però si è fatto perdonare con la cover, bellissima!
Con Hinata disegnata di fianco a Naruto...
Spero possiate apprezzare!
A riguardo del continuo della mia vecchia fiction, Amnesia, sono attualmente al terzo capitolo.
Grazie a tutti coloro che la hanno recensita e ne aspettano il seguito! :)
 

   
 
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