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Autore: giulina    05/11/2010    7 recensioni
C'è Alessandro e c'è Giorgia.
Compagni di banco, amici, nemici e forse anche qualcosa di più.
Dal capitolo 1:
-Toh chi c’è! Castelli credevo tu fossi morto travolto da una valanga di neve laggiù in Trentino! Noto con dispiacere che sei ancora vivo- Scherzò la ragazza sorridendo al moro che le si era avvicinato.
-E no mia cara! Le mie vacanze natalizie sono state bellissime e purtroppo per te non ho subito nessuna amputazione e non mi sono rotto nemmeno un ossicino sciando fra le montagne innevate…-
- ….con le caprette che ti facevano ciao! Senti Heidi hai mica un accendino da prestarmi o laggiù, nella baita del nonno, usate ancora i fiammiferi?!-
Dal capitolo 11:
Sotto a quel portone, con la sola luce dei campanelli accanto a loro a illuminare i loro volti, Alessandro e Giorgia si erano continuati a baciare, incuranti dell’ora e di essere visti da qualche passante.
Baci appena accennati, alcuni più profondi, morsi, risate dai respiri spezzati anche in quel momento così intimo, così loro.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Ragazzi io esco. Mi vado a fumare una sigaretta- Alessandro si alzò dal tavolo dove stava bevendo una birra con alcuni suoi compagni di classe ed uscì dal pub.

L’aria fredda lo fece rabbrividire mentre si accendeva una sigaretta vicino all’ingresso, ricordandogli che era gennaio e che era uscito senza la giacca.

Perso tra i suoi pensieri non si accorse subito di una voce familiare che stava imprecando contro un povero accendino che non voleva saperne di andare.

Alessandro voltò lo sguardo alla sua destra e riconobbe subito la proprietaria di quella voce. Incoscientemente sorrise.

-Ma porco Mondo! Stasera tutte a me devono capitare? Santo Ambrogio! Dio cosa ti ho fatto di male! è per aver quasi schiacciato con il motorino la signora Liliana, non è così? Ma è stato un incidente e poi lo sai, sono una brava ragazza!-

-Su questo non sono d’accordo con te, Ceccarini- Giorgia alzò di scatto la testa sentendosi nominare ed incontrò gli occhi ridenti del suo compagno di banco.

-Toh chi c’è! Castelli credevo tu fossi morto travolto da una valanga di neve laggiù in Trentino! Noto con dispiacere che sei ancora vivo- Scherzò la ragazza sorridendo al moro che le si era avvicinato.

-E no mia cara! Le mie vacanze natalizie sono state bellissime e purtroppo per te non ho subito nessuna amputazione e non mi sono rotto nemmeno un ossicino sciando fra le montagne innevate…-

- ….con le caprette che ti facevano ciao! Senti Heidi hai mica un accendino da prestarmi o laggiù, nella baita del nonno, usate ancora i fiammiferi?!-

Alessandro le sorrise e le porse l’accendino che teneva nella tasca dei jeans.

-Peter da quando fumi?- Le chiese il moro agganciandosi la felpa mentre la guardava curioso.

-Io mi sento molto di più Clara e poi come equilibrio ci siamo, comunque non sono una vera e propria fumatrice, mi concedo qualche sigaretta solo quando sono nervosa oppure quando ho il marchese-

-Il che?!- Chiese il ragazzo alzando un sopracciglio.

-Il marchese. Sai, a noi femminucce ogni 28 giorni, arriva quel momento in cui…-

-Ho capito ho capito Ceccarini, non ti preoccupare!!- La bloccò imbarazzato Alessandro. Ma perché avevano incominciato a parlare del ciclo mestruale della mora? Il ragazzo non se lo sapeva proprio spiegare.

-Oh Ulisse dove l’hai lasciata Penelope?- Le chiese Giorgia ricordando Alice, l’ultima fiamma del ragazzo. L’aveva incrociata una volta in corridoio mentre stava ritornando in classe dopo la sua passeggiatina mattutina ed aveva dovuto assistere alla terribile visione del ragazzo che aveva davanti che stava quasi per essere violentato sulla cattedra delle custodi dalla bionda.

-Penelope è una grandissima troi…cioè, volevo dire che l’ho lasciata a Troia, ma si è consolata velocemente- Le rispose Alessandro ricordando l’ex con cui non aveva più niente a che fare.

-Oh ma che dispiacere! Mi ero quasi affezionata alle sue tettone enormi che ballonzolavano da una parte all’altra davanti a me. Avevo anche deciso di darli dei nomi, che ne so, Pina e Gina, Tom e Jerry, Cip e Ciop- Fece uno sguardo triste Giorgia mentre dentro di sé la visione di quella specie di balenottera su due piedi la faceva rabbrividire.

-Gelosia, gelosia canaglia…- Canticchiò il ragazzo facendo infuriare l'amica.

-Quella era nostalgia, idiota!-

-Nostalgia, gelosia, cosa vuoi che sia…passa tutto quanto, solo un’ po di tempo e ci riderai su!-

-Oh Luciano, che hai bevuto stasera?- Le chiese la ragazza mentre Alessandro continuava a canticchiare la canzone del suo mitico Ligabue.

-Niente di chè! Sono con Davidino e il Consali- Giorgia spalancò gli occhi sorpresa, avvicinandosi al locale e spiaccicandosi contro la vetrina per vedere i suoi due compagni di classe che parlavano civilmente al loro tavolo.

-Da quando Potter e Malfoy sono amici? Mi ricordo che qualche settimana prima di Natale se le erano date di santa ragione nel cortile della scuola- Le chiese Giorgia avvicinandosi di nuovo ad Alessandro che si era acceso un’altra sigaretta.

-Si sono incontrati a Capodanno, a casa di alcuni loro amici ed hanno fatto pace a quanto mi hanno detto- Anche al ragazzo le era sembrata strana la faccenda ma non gli aveva dato molto peso.

-Quindi il Trio Dei Miracoli si è riunito!-

-Eh si, mia cara Hermione- Le rispose Alessandro sorridendole.

-…e quando mi stava per baciare…gli ho vomitato sulle scarpe nuove della Lacoste. Credo che il giorno dopo sia andato a comprare una bambolina voodu. Se ci ripenso ,in questi giorni, sento degli strani dolorini alla schiena…- Finì di raccontare Giorgia tastandosi il punto dolorante.

La ragazza gli aveva raccontato come aveva passato il capodanno. In poche parole si era ubriacata come una spugna ed allo scoccare della mezzanotte, prima di baciare il principe, aveva capovolto la storia di Cenerentola ed invece di perdere la scarpetta per correre dalla matrigna cattiva, lei ci aveva vomitato direttamente dentro.

Un messaggio per dire al principe: ed ora ce l’avrai il coraggio di vedere di chi è quel recipiente di succhi gastrici?

Alessandro se ne stava appoggiato al muro del locale e se la rideva.

-Io dove diavolo ero?! Mi sono perso una scena memorabile-

-Te ero con lo Yeti a sciare. Ti saresti divertito un casino quella sera!-

I due ragazzi si sorrisero persi nei loro pensieri mentre alcuni passanti li guardavano straniti.

-Quindi…non hai baciato nessuno allo scoccare della mezzanotte?-Chiese Alessandro avvicinandosi lentamente a Giorgia.

-Pultroppo no. Anche se credo che sia stata una fortuna. Con i ragazzi con cui sono stata, due o al massimo tre baldi giovani, sono rimasta traumatizzata da come baciavano. Tutta quella bava nemmeno fossero delle lumache e poi quella lingua! Me la infilavano fino nella trachea!Ora che mi ci fai pensare devo andare a ritirare i risultati della gastroscopia-Si lamentò la ragazza ricordando le poche esperienze che aveva avuto.

-Bè... perché nessuno ti ha mai baciato decentemente- Le rispose Alessandro avvicinandosi alla ragazza che era rimasta immobile dopo la sua ultima affermazione.

-E tu…mi stai praticamente schiacciando al muro come una sottiletta per dimostrarmi come bacia un vero professionista?-

-Esatto! Inoltre fra 10 secondi è mezzanotte e noi faremo finta che è il 31 dicembre così anche tu riceverai il bacio che aspettavi!-

-Eh magari tu fossi Adam Brody!-Le rispose Giorgia prima che le sue labbra fossero catturate dal ragazzo davanti a lei, che la coinvolse in un bacio passionale.

Quando alcuni minuti dopo, od ore non sappiamo con precisione, i due ragazzi spezzarono quel contatto avevano entrambi il fiato spezzato.

Alessandro la guardava compiaciuto mostrando uno strabiliante sorriso sul volto.

-Stai aspettando che parta l’applauso?- Le chiese Giorgia cercando di riacquistare un pò di contegno e di placare gli ormoni che stavano ballano la macarena con una gonnellina di paglia.

-Anche. Piuttosto mi aspettavo che mi saltassi addosso famelica per riavere un mio bacio!- Le disse il ragazzo continuando a stare vicino alla mora che lo guardava sorridendo furbamente.

-Leggi gli Harmony di tua nonna, ammettilo!-

Alessandro stava per risponderle quando sentì vibrare il cellulare nella tasca dei jeans e vide che gli era arrivato un messaggio di Davide che gli chiedeva dove fosse finito.

-Mia cara Cenerentola, devo purtroppo tornare alla mia reggia, i miei fedeli mi reclamano. Ci vediamo tra due giorni a scuola!!- Le lasciò un altro piccolo bacio a fior di labbra, totalmente inatteso, e si avvicinò all’entrata del locale.

-Baciami ancoraa!! Baciami ancoraaa!- Cominciò a cantare a squarciagola Giorgia prima che il ragazzo entrasse nel pub sorridendo.

La ragazza, rimasta sola, guardò il cellulare e trovò due chiamate perse di Irene, la sua migliore amica.

L’aveva lasciata da sola insieme ad una loro amica nel ristorante di fronte e si era scordata di loro.

Quando rimise il cellulare nella borsetta, per puro caso, guardò l’ora : 11 e 40.

Quel figlio di un cane l’aveva presa in giro! Non era ancora passata la mezzanotte! Con un sorrisetto compiaciuto Giorgia rientro nel ristorante continuando a canticchiare.

“Sei bello come il sole… a me mi fai impazzire!!” E forse pazza lo era diventata di già.

 

 

 

 

 

Una piccola shot per agurarvi Buon Natale!!!! Ehm….ehm…scusate, questo è effetto della caffeina! Buonanotteee!!

   
 
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