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Autore: sakura2480    06/11/2010    10 recensioni
Gaara ha un diario! La cosa potrà apparire strana ma è così.
A lui non piace, naturalmente, ma leggere quello che scriverà il Kazekage sarà molto divertente.
L'intento vuole essere chiaramente comico con un Gaara un pò diverso. Spero vi piaccia.
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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31 maggio Fine del mese!!!!
Il nostro Kazekage conclude qui e si prende una meritata pausa, ma tornerà.
Eccome se tornerà!
Pensate che torna...con allievi al seguito.

31 maggio
Mi ritrovo nel letto caro diario, cari posteri e cari vermi che avete sperato di sbranare le mie carni, il tutto dovuto al pranzo della cuoca.
Esattamente, avete capito bene, il famoso pranzo proposto dalla famosa cuoca che vi ho presentato ieri.
Ero arrivato a raccontarvi dell'incontro di box ninja che avevamo rischiato di vedere per via di un tramezzino riscaldato e un succo di frutta, alimento non minimamente paragonabile all'ambrosia vino e miele che un Kazekage dovrebbe bere.
Almeno a sentire la cuoca!
E per la cronaca il tramezzino prosciutto cotto e formaggio caldo e il succo alla pesca mi fanno impazzire per come si abbinano in maniera quasi imbarazzante.
Ma alla cuoca non sta bene.
Comunque, convinta che Matsuri fosse la mia fidanzata invitò anche lei al pranzo luculliano che avrebbe preparato.
All'ora di pranzo ci trovammo io, Kankuro, Temari e Matsuri seduti attorno al tavolo che la cuoca ha voluto mettere sulla terrazza in balia delle tempeste di sabbia.
Non sapete quanto ho faticato, praticamente pranzavo con una mano mentree l'altra era impegnata a respingere la sabbia.
Inezie a parte il nostro pranzo si componeva così:
Antipasto misto di bruschette...buone.
Spaghetti al pesto...ancora più buoni.
Scaloppine infarinate ai funghi e vino bianco con contorno di pisellini novelli e prosciutto cotto...mamma mia che delizia.
Insalata mista...forse era quella che gli avevo chiesto insiema alla minestrina.
Frutta...di provenienza ignota.
Dolce tiramisù...visto che non dormo mai aiutiamoci con i savoiardi imbevuti di caffè, però sfido chiunque a dire di no al tiramisù.
Tutti insieme appassionatamente ci guardammo.
<< Ma voi...avete già provato, vero? >>
La mia domanda era nella sperazanza che qualcuno avesse già assaggiato le cose cucinate da lei, perchè se così fosse, vedere che nessuno scappava dal tavolo sarebbe stato molto rincuorante.
Invece eravamo tutti lì, a chiederci cosa i nostri molari avrebbero masticato, cosa le nostre lingue impastato e i nostri stomaci digerito.
<< Io ho paura. >> diceva Matsuri.
<< Abbiamo superato di peggio nella vita, guarda Gaara! Cosa ti può capitare peggio di lui? >> esordì kankuro.
<< Strozzati con una mollica di pane. >> gli risposi.
All'improvviso ecco che la veranda sulla terazza si aprì e apparve...ma da quando in qua io avevo un servitore?
<< Chi è che si è inventato questa cosa? >> chiesi.
Tutti dissero "bhò", e allora io compresi.
Oltre al tramezzino che andava eliminato il Kazekage doveva anche essere servito.
Ma chi era costui?
Forse alla fine del pranzo avrei potuto conoscerlo, sempre se arrivavamo vivi al tiramisù, però ricordo che il pranzo e la cena non me lo aveva mai portato nessuno, detestavo essere servito e facevo sempre tutto da solo invece qui mi sembrava di stare alla corte di Enrico VIII.
Ecco le bruschette, quando ce le misero davanti ci guardammo poi guardavamo quelle con aria di sfida, una era semplicemente con olio e sale e un pò d'aglio, cosa che io odio dopo aver sentito come può trasformarti, un'altra era con i pomodorini e basilico, un'altra con mozzarella e una singola alice disgraziata che vi agonizzava sopra.
Ok, tre assaggi per tre veleni diversi o tre bontà.
Io acchiappai quella semplice, tutti mi fissavano mentre l'avvicinavo come se fosse un nemico pericoloso, l'odorai adirittura e misi fuori la punta della lingua per toccarla.
Tutti gli sguardi erano fissi su di me, mi sentivo incredibilmente responsabile della salvezza dei miei commensali.
Morsi...morsi...morsi...i denti!
I miei incisivi si schiantarono sul pane ma feci finta di niente, ne strappai un morso per poi toccarmi l'arcata dentaria con la lingua e assicurarmi che nessuno dei miei denti fosse rimasto sulla fetta.
Masticai con questo pezzo di pane che...avete presente quando masticate qualcosa di spigoloso e duro che vi si appizza ovunque nella bocca tranne che sotto i denti?
Ecco, esattamente quello!
<< E' buona? >> mi chiesero.
Ma siete scemi o cosa?
Ma non vedete la mia sofferenza?
Cominciai a pensare che in realtà la cuoca fosse una tombarola e che avesse preso quel pane dalle offerte votive che gli antichi mettevano nelle tombe dei loro defunti.
Deglutire quella cosa fu una tortura, si fermò a mezzo esofago e quasi mi strozzò, si perchè il "pane" stava prendendo la tangenziale verso la trachea e li sarebbero stati guai grossi.
Quando tutti videro le lacrime che mi venivano giù dagli occhi, guardarono le bruschette con aria malsana.
Eppure li vidi fare espressioni da samurai, afferrarono il cemento a forma di pane e il rumore dei denti schiantati mi dette ancora più fastidio delle unghie sulla lavagna.
<< Ma porcavacca! >> esclamai mentre la pelle mi si accapponava dappertutto.
Fu uno scrosciare di molliche nel piatto, un rumore di denti che si infrangevano, schiocchi di mandibole che uscivano dalla loro posizione, le nostre bocche non erano più uguali a prima per la gioia di ogni chirurgo maxillo-facciale.
Arrivò il momento del primo, spaghetti al pesto.
Momento davvero temuto dai più.
Non appena ci misero quei piatti sotto, guardammo con attenzione il contenuto, avrebbero dovuto essere spaghetti.
A me personalmente sembravano vermi mischiati ad alghe macinate.
La cosa che mi disturbava era il fatto che tutti mi fissavano come se io avessi dovuto espletare la funzione dell'assaggiatore, mi sentivo come uno di quei poveri disgraziati sacrificabili che i signori potenti usavano nelle corti per fargli assaggiare il cibo.
Chi mi confermava che in realtà la cuoca non fosse Deidara travestito che dopo aver saputo del mio ritorno alla vita aveva deciso di metterci una pietra sopra per bene con la complicità degli altri suoi amici idioti?
Per pietra intendo una pietra tombale.
No, stavolta non avrei fatto la cavia come loro si aspettavano.
Vicino a me c'era Matsuri che mi guardava e allora un po' di cattiveria innocente posso permettermi di ritirarla fuori?
Sorrisi malefico vedendo il visetto di Matsuri, afferrai la forchetta e arrotolai gli spaghetti.
Arrotolai...ci provavo...arrotolatevi maledetti!
Niente da fare, erano come i serpenti, ad ogni tentativo di avvolgimento sguillavano come le anguille, viscidi e praticamente crudi era impossibile metterli in bocca e se ci provavi ecco che le pareti boccali venivano impalate allegramente e la moda dei piercing sarebbe arrivata anche al Villaggio della Sabbia.
<< Mi sembrano tutti vermi solitari che non aspettano altro che attaccarsi al nostro intestino crasso e competere le sostanze nutritive con noi! >>
Inutile dire che dopo questo simposio lo guardammo tutti a mio fratello!
<< Dov'è che ti sei laureato in medicina? >> chiese Temari.
<< Io faccio una cosa che mi differisce da voi. Leggo. >>
<< Ah si...legge. >> risposi tra i denti.
<< Kankuro! Già stiamo combattendo una battaglia persa in partenza, vedi di non creare anche un immenso schifo. >>
Comunque mi chiedevo se fossero davvero tenie secche.
Io ritornai alacramente alla tortura di Matsuri, con fatica arrotolai gli spaghetti.
<< Matsuri? Guarda che ti da il tuo amore? >>
Lei mi guardò orripilata.
<< Facciamo i fidanzatini, imbocchiamoci a vicenda. >>
La mia bastardaggine non aveva limiti ma io non volevo più rischiare la vita per primo.
<< Gaara...ti prego. >>
La mia povera allieva...ex allieva, mi guardava con lo sguardo da passerotto davanti all'acquila affamata, no, invero ero diventato troppo buono, non potevo fare più una cosa simile mentre prima avrei goduto come un caprone in calore nel fare una cosa del genere.
Senza dire una parola cominciai a pensare che doveva esserci per forza una maniera per scappare, per fuggire, per dileguarsi, insomma una qualunque cosa da fare per salvare il nostro intero apparato gastro-duodenale.
Forse nascondere sotto il tovagliolo...no, avrebbe fatto la montagnola e si vedeva troppo.
Nel vaso dietro...no, mi piaceva quella pianta di ficus e se mi si fosse seccata mi avrebbe roduto.
Rimpiangevo di non avere un cane, ma anche quello avrebbe preferito darsi al randagismo.
Con terrore appurai che non c'era via d'uscita, una via a dire il vero c'era, ma mi terrorizzava, si trattava di dire alla cuoca che la piantasse di portare quello schifo, ma il pensiero del braccio che calava sulla mia nuca mi atterriva.
Provai con la diplomazia, sperando che il mio essere Kazekage avesse potuto far aggiungere abbastanza convincimento nel parlare.
Quella specie di maggiordomo era una presenza fissa e anche abbastanza inquietante.
<< Ehm...mi scusi...volevamo dirle che l'antipasto...ci ha saziato e... >>
Non feci in tempo a finire la frase che ecco il bue arrivare.
<< Al Kazekage non piace la mia cucina? >>
E adesso come me la sbrogliavo?
<< Ma no...tutto delizioso. >>
Le facce degli altri non la pensavano come me!
Che siano tutti maledetti!
Si paravano dietro il mio culo senza aiutarmi minimamente.
Fatto sta che pensa e ripensa alla fine l'idea celestiale l'ebbe mio fratello.
Si sporse verso di me e mi disse non appena Godzilla se ne andò:
<< Gaara, un modo c'è! Quando portano il secondo usa la sabbia. >>
Illuminazione!
Gongolio tremendo!
Mi scappò fuori un sorriso sadico che pù non si poteva mentre nascondevo la mano sotto il tavolo.
Se Gaara non va alla sabbia è la sabbia che va a Gaara.
Ed eccolo il secondo, bello fumante e anche schifoso sotto i nostri nasi. Quelle scaloppine sembrava che fossero state ricavate da un cadavere in avanzato stato di decomposizione.
Mi bastò un dito, un solo dito ed ecco che la sabbia docilmente cadde nei nostri piatti.
<< Ma guarda che disdetta! Un colpo di vento! >> disse Temari sorridendo sotto i baffi.
<< Eh già, proprio una sfortuna! >>
Il Maggiordomo orrorifico dalla faccia pallida come il latte portò via il secondo e la stessa cosa successe per tutte le altre portate.
Il problema fu uno solo, a quanto pare l'omino più di la che di qua, doveva aver riferito di questi strani, guardacaso, colpi di vento che portavano la sabbia nei nostri piatti, ed eccolo il mostro subito pronta a sincerarsi di quello che accadeva.
<< Sabbia nei piatti? E puntualmente ogni volta che li portavi, vero? >>
<< Si, si. >> disse l'altro bastardo felice di fare il compiacente.
Non lo sapeva che di li a poco sarebbe morto, il cane!
La cuoca ci passava in rassegna, sembravamo schiavi al mercato delle vendite, ero sicuro che leggesse la colpa nei nostri occhi, cominciai a sentirmi come un eretico davanti alla Santa Inquisizione e il terrore del rogo purificatore di tutte le colpe cominciò a farsi spazio in me.
<< Hmm...circosatanza strana, molto strana! >>
Mamma che strizza, non è che ci volesse molto a capire chi fosse stato a mettere le sabbia nei piatti!
Infatti guardava me, mi guardò cattiva, estremamente cattiva e io sudavo freddo.
<< Ma non fa niente, siamo nel deserto e può capitare il classico colpo di vento. >> disse sorridendo.
Io tirai un sospiro di sollievo talmente forte che feci volare via il tovagliolo davanti a me.
<< Vorrà dire che apparecchieremo dentro e non succederà più. >>
Devastamento totale.
La guardammo orripilati.
<< Nooooooooo....cioè...volevo dire... >>
Ma nessuno aveva con se una bambola woo-doo?
Così almeno infilzavo la bambolina dritta al cuore con la forchetta e buon funerale!
Adesso basta, a mali estremi estremi rimedi. La sopravvivenza mia e quella dei miei parenti e amiti tutti doveva stare al primo posto.
Mi alzai dal tavolo deciso.
<< La ringraziamo per il...ehmm...delizioso pranzo ma adesso avrei da fare, sa com'è, sono il Kazekage! >>
<< Io andrò ad allenarmi con Matsuri che deve ripassare una cosa, vero fedele allieva? >>
<< Si, dieci ore di allenamento dovrebbero bastare! >>
<< Io devo finire una nuova marionetta. >>
Fatto sta che ci dileguammo alla velocità della luce senza lasciare traccia, ma se gli altri sarebbero spariti facilmente non era la stessa cosa per me.
Il bue mi acchiappò per un braccio quasi staccandomi la spalla di netto.
<< Ecchecazzo! >>
<< Ma Kazekage non si dicono le parolacce davanti ad una signora e poi volevo chiederti una cosa. >>
Io la guardai e l'espressione non mi piacque per niente.
Diventò tutta rossa e fece delle espressioni languide che più schifose non si poteva.
<< Volevo chiederle...se questa sera...che ne dite di cenare romanticamente io e lei? >>
Io la guardai insensato fino a quando le mie sinapsi non si misero in moto e i neuroni reagirono all'istante, tanto che li sentii gridare "scappa" fin troppo bene.
Cioè, la cosa immonda voleva...voleva cenare con me?
E dopo che avrebbe voluto?
No no, era troppo anche pensarlo!
Non dissi una parola, non un lamento e nemmeno una scusa, l'unica cosa che feci per puro istinto di sopravvivenza fu scappare.
Mi alzai il candido abito da Kazekage come se fosse una gonna e cominciai a correre all'impazzata, quella all'inizio rimase un po' stupita, ma poi partì alla carica con una cattiveria che nemmeno io immaginavo potesse esistere.
<< Che cosa? Nessun uomo, e dico, nessun uomo mi ha mai rifiutata! >>
Avrei voluto proprio vederli sti coraggiosi!
Correvo a perdifiato mentre quella non demordeva, mi stava appiccicata ed era incredibilmente agile per la sua stazza da balena.
Mi acchiappò per la collottola dell'abito e quasi mi strozzò.
<< Sono sicura che non te ne pentirai, tesoro. >>
Io la guardavo allarmato.
<< Lasciami stare, mostro, lasciamo ho detto! Lasciami o t'ammazzo, non ho problemi a farlo, te lo dico subito. Piuttosto che venire con una come te me lo strappo via e lo do in pasto ai cani! Mi fai schifo, mai vista una cosa più orripilante di te. >>
Quelle frasi furono tutto quello che realmente pensavo di lei dal primo momento che la vidi.
La paura aveva fatto novanta e le parole uscirono da sole.
<< E per di più...cucini da schifo! >>
Ormai ero partito in quarta.
Lei mi guardò, poi scoppiò a piangere e senza dire una parola scappò via.
Non so cosa sia successo poi, l'unica cosa certa che venni a sapere fu che la cuoca fece le valigia in fretta e furia e se ne andò.
Mi furono riferite frasi tremende nei miei confronti, fra cui "quello è gay".
Mi andava bene anche questo pur di saperla lontana dalle balle, anche perchè i miei parenti mi festeggiarono come un eroe per aver portato a compimento l'impresa.
Ma il problema adesso era solo uno, mancava di nuovo la cuoca.
Detti a Baki l'impegno di cercarne una ma stavolta doveva avere delle caratteristiche particolari che io dettai.
Caratteristiche:
- Alta.
- Bona da morì.
- Possibilmente doveva andare in giro in minigonna.
Tutte qualità che servivano per far rifare gli occhi sia a me che a mio fratello dopo l'avvento della "cosa", chissà perchè anche Baki la pensava così.
Speravo solo di non prendermi una ventagliata in testa da mia sorella o un giavellotto con corda in un occhio da Matsuri!
Bene, per il momento questo mio diario si conclude qui, il mese è finito e prima di riprenderlo in mano...il diario intendo, aspetto che succeda qualcosa di veramente eclatante.
Ah, tanto per anticiparvi...ho deciso che voglio tornare ad insegnare ed ho chiesto a Baki di procurarmi degli allievi, chissà se sarò bravo come prima o sarò diventato una schiappa?
Lo sapremo prossimamente, per il momento mi prendo una pausa scrittoria.
Ora saluto tutti e vado a letto dopo aver preso un digestivo per tentare di tenere a bada le bruschette cementifere e gli spaghetti ribelli.
Buonanotte a tutti e...ciao.

kymyit: Come hai potuto leggere il pranzo è stato abbastanza devastante! Povera tua sorella, immagino che dopo ti abbia uccisa xd!

Bead and Flowers 96: Io sono la prima che ti do ragione, adoro Gaara, ma vederlo preso in giro in un contesto comico mi girava in testa da parecchio. Lui che è sempre serio, abbastanza freddino anche da agnellino e di poche parole si presta benissimo al comico, come tutti quelli che sono come lui. Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto.

Aki_chan_OtakuYaoista: C'è un'altra mia storia su questo genere che ha fatto lo stesso effetto ma su un fandom diverso, tutti venite presi per matti perchè ridete da soli ma devo dire che leggere queste cose mi fa piacere, significa che ho fatto un lavoro simpatico. XD.

Volevo ringraziarvi per i vostri complimenti, a voi tutti.

Per i Preferiti ringrazio:
- Ansem6
- Beads and Flowers96
- bring_me_to_life
- ElenaLovee
- Esha
- Juberina_Shukaku_Esplosiva_
- lelia_chan
- marcellot91
- mymmychan

Per i Seguiti ringrazio:
- Aki_chan_OtakuYaoista
- BaMbi 12
- Beads and Flowers96
- Didyme
- ElenaLovee
- Ishimaru
- KaZe_Hi
- kymyit
- lelia_chan
- Sabettha
- Targul

Per i Ricordati ringrazio:
- gianno11
- miss uriel
- Zakurio

Grazie anche a coloro che hanno dato solo una sbirciatina.
Alla prossima.




  
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